Gruppo opzionale:
Nuovo gruppo OPZIONALE Attività formative affini o integrative - (visualizza)
|
40
|
|
|
|
|
|
|
|
|
18079 -
Il suolo come patrimonio culturale
(obiettivi)
Il corso intende presentare la risorsa suolo quale elemento centrale nella vita dell'uomo consentendo la realizzazione della storia dell'umanità. Il corso pone l'attenzione sul tema della conservazione sia attiva che passiva nei confronti del suolo. Suolo da conservare in quanto risorsa indispensabile per la vita: azione da intraprendere anche utilizzando forme di comunicazione proprie delle scienze umane come l'arte in tutte le sue espressioni. Per il ruolo attivo nei confronti della conservazione viene invece affrontato il ruolo del suolo nel contesto archeologico e la possibilità di approcciarsi alle metodologie proprie della scienza del suolo per acquisire informazioni utili nell'ambito delle indagini in siti archeologici.
-
MOSCATELLI Maria cristina
( programma)
Prima parte Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico e etno/antropologico del suolo. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo. Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Seconda parte Descrizione delle principali proprietà del suolo (fisiche, chimiche e biologiche). Il sistema polifasico: fase solida, liquida e gassosa. La fase solida: minerale ed organica. Proprietà generali dei minerali argillosi e della sostanza organica. Elettronegatività della fase solida e proprietà chimiche derivate: adsorbimento e scambio. Distribuzione degli elementi chimici nelle fasi del suolo. Il pool microbico. L’attività microbiologica: processi di mineralizzazione. Il campionamento del suolo: tecniche e specificità dell'ambiente di scavo. Metodi fisici, chimici e biochimici per la caratterizzazione del suolo: La tessitura, l’umidità, il pH, la capacità di scambio cationico, il contenuto di calcare totale, il contenuto di sostanza organica, il contenuto di fosforo . La biomassa microbica, l’attività di mineralizzazione
Terza parte Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio: 1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione. 2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso
Esercitazioni di laboratorio Manipolazione di campioni di suolo in laboratorio: setacciamento, determinazione umidità e conservazione. Determinazione della tessitura, del pH, della sostanza organica, della capacità di scambio cationico, del calcare totale, del fosforo disponibile, della conducibilità elettrica e della respirazione del suolo.
Seminari integrativi Date e argomenti da definire
( testi)
AA. VV. Fondamenti di Chimica del Suolo, coordinatori Paolo Sequi, Claudio Ciavatta, Teodoro Miano. Patron Editore 2017. Capitoli: 1, 2 (2.1, 2.2, 2.4), 3 cenni, 4 (4.2 e 4.6 cenni), 5, 6 (6.1, 6.2. 6.3.1), 7 (7.1), 8 (cenni), 9. Disponibile in biblioteca
Pdf del corso (le slide del corso sono una traccia su cui sviluppare lo studio)
Altro materiale didattico fornito dal docente e separato per curriculum
-
MARINARI Sara
( programma)
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).
( testi)
Materiale delle lezioni fornito dal docente Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise Edited by: Michael Russo and Virginia Horak
|
8
|
AGR/13
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18082 -
Linguistica generale
(obiettivi)
L’insegnamento di Linguistica Generale non è impartito nella scuola e quindi ha lo scopo di fornire al discente le competenze metodologiche e operative necessarie ad analizzare il comportamento linguistico dei parlanti di una lingua, comportamento attestato in dati scritti o orali, e a predire quella parte del loro comportamento linguistico che non è ancora attestato in dati disponibili: in breve la linguistica generale insegna a costruire quello che tradizionalmente è denominato “GRAMMATICA” di una lingua. La Grammatica scientifica di una lingua è rappresentabile come un insieme di predizioni, cioè di regole che – se correttamente formulate – permettono di costruire espressioni (frasi, testi orali o scritti) giudicati “accettabili” dai parlanti di quella lingua. Tali regole predittive si riferiscono in linea generale ai componenti grammaticali denominati fonetico-fonologico, lessicale, morfologico, sintattico e pragmatico. Ognuno di tali componenti richiede l’apprendimento di specifiche tecniche operative di analisi. Quindi non si insegnerà la grammatica normativa, non si insegnerà a scrivere/parlare in italiano o in altre lingue, non si insegnerà l’ortografia italiana o di altre lingue, ma si insegnerà a osservare il comportamento concreto dei parlanti (a prescindere se esso sia rispettoso o meno della grammatica normativa), a costruire una base di dati linguistica e ad usarla per costruire una grammatica, in senso scientifico, non normativo. Oltre alla lingua italiana, i dati linguistici verranno estratti anche da altre lingue europee e non, dipendentemente dalle competenze propedeutiche dei discenti. Parimenti verranno usati dati provenienti da lingue fittizie, sulle quali esercitarsi per estrarre le regole grammaticali, senza necessità – per ovvi motivi – che il discente abbia una previa conoscenza della lingua in questione. In sintesi: Obiettivi del corso sono: la conoscenza di metodi di fonetica, fonologia, morfologia e sintassi. la capacità di trascrivere foneticamente e analizzare fonologicamente, morfologicamente e sintatticamente una frase in italiano e una in una lingua a scelta dello studente.
-
Erogato presso
17389 LINGUISTICA GENERALE in SCIENZE UMANISTICHE (L-10) L-10 0 DE DOMINICIS Amedeo
( programma)
Dal punto di vista curriculare, l’insegnamento di Linguistica Generale intende offrire le basi istituzionali della disciplina, articolandosi su nozioni di carattere generale, indispensabili per poter poi accedere ai vari livelli di analisi del linguaggio (fonologico, morfologico, sintattico e semantico), sia in chiave di pura descrizione sia in prospettiva di ricostruzione e analisi storica (esemplificata soprattutto sugli ambiti romanzo ed indoeuropeo). Verranno trattati i seguenti argomenti: - Tematiche generali: Nozione di lingua. Significato e significante. Forma e sostanza. - Concetti fondamentali della linguistica: Segno, fonema, morfema, sintagma e frase. - Procedimenti fondamentali dell’analisi linguistica: Analisi fonologica, morfologica e sintattica di lingue moderne. - Metodi e principi della linguistica storica: Nozioni di famiglia linguistica, legge fonetica, mutamento linguistico (esemplificate soprattutto sugli ambiti romanzo ed indoeuropeo). - Applicazione dei concetti e metodologie ad un corpus di 30 frasi appartenenti ad una lingua appositamente inventata, allo scopo di rendere possibile agli studenti di esercitara costruire una “Grammatica” su un campione linguistico assolutamente inedito e quindi non suscettibile di contaminazioni con pregiudizi grammaticali ereditati dall’insegnamento scolastico dell’”italiano” o di altre lingue a loro note. Per quanto riguarda la ripartizione temporale dell’impegno didattico dedicato ai vari argomenti, a me sembra che ogni ipotesi formulata preventivamente sarebbe priva di plausibilità, in quanto non è verosimile organizzare un lavoro didattico in astratto: i tempi dipenderanno dalle risposte dei discenti, risposte che per definizione dipendono dalla platea dei discenti, dalle loro caratteristiche e dai loro profili intellettuali, cioè da elementi che ad oggi sono a me – come a chiunque – ignoti, e per conseguenza è impossibile fare previsioni attendibili in merito. In linea generale, posso solo prevedere che la cosa andrà come in tutti gli anni precedenti, vale a dire che nelle mie intenzioni dovrei dedicare un sesto delle ore alle tematiche e concetti generali, un sesto alla fonetica, un sesto alla fonologia, un sesto alla morfologia, un sesto alla sintassi e un sesto alla linguistica storica, ma nella realtà i discenti mi chiederanno ciclicamente di tornare indietro, spiegare nuovamente punti del programma, vanificando così ogni previsione. E ciò dipende dal fatto che i discenti anche frequentanti non studiano a casa il programma svolto in aula, ma studiano solo in prossimità dell’esame e si accorgono solo a posteriori (magari dopo settimane) di aver compreso male quanto svolto in aula. Il problema sarebbe risolto se solo fosse imposto agli studenti di sostenere l’esame finale immediatamente dopo il corso, con una sola data per anno, oltre ad una seconda data destinata al recupero, e non – come oggi avviene – di poterlo sostenere in numerose date di esame spalmate sull’intero arco dell’anno accademico (e oltre): ma l’adozione di tale soluzione non dipende dal sottoscritto (che pure la auspica), ma da scelte politiche e da regolamenti accademici che vanno in direzione contraria
( testi)
1) R. Simone, Nuovi fondamenti di Linguistica, Milano, McGRAW-HILL, 2013 (capitoli I-XI). 2) A. De Dominicis, Fonologie comparate. Suoni e lingue d’Europa, Cina e mondo arabo, Roma, CAROCCI 2013 (i primi quattro capitoli alle pp. 1-149: Fonetica + Fonologia + lingue romanze + italiano; più una lingua a scelta - e relativa famiglia linguistica - tra quelle presentate nel volume). A giudizio mio, non esiste alcuna possibilità di apprendere la Linguistica senza una guida didattica frontale. In generale, a me non risulta sia possibile imparare metodi formalizzati e tecniche di analisi senza un ausilio didattico costituito da un docente. Forse ciò è possibile in caso di discipline storiche o letterarie, ma la Linguistica non è un esempio di disciplina storica o letteraria. Per conseguenza, a me non è possibile indicare - in scienza e coscienza - alcuna lettura integrativa per studenti autodidatti.Tuttavia gli studenti non frequentanti potrebbero fare esercizi a casa sul testo di Silvia Luraghi e Anna M. Thornton, Linguistica generale: esercitazioni e autoverifica, Roma: Carocci.
|
8
|
L-LIN/01
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18083 -
Lingua inglese
(obiettivi)
èPO765EWSDFGHJKLòà
-
Erogato presso
17417 LINGUA INGLESE PER LA COMUNICAZIONE E I MEDIA in COMUNICAZIONE, TECNOLOGIE E CULTURE DIGITALI (L-20) L-20 0 MELCHIORRE Sonia maria
( programma)
LINGUA INGLESE PER I MEDIA E LA COMUNICAZIONE (L20;L-1; Corso restauro)
AVVISO STUDENT* PROF.SSA SONIA MARIA MELCHIORRE 2019-20
Inizio corso II SEMESTRE
STUDENT* FREQUENTANTI (LAVORI DI GRUPPO)
Gli/Le student* dovranno consegnare alla docente, prima della prova scritta, una copia dell’elaborato della loro presentazione completa in forma cartacea.
STUDENT* NON FREQUENTANTI e PRESENTAZIONI INDIVIDUALI
Gli/Le student* e le studentesse non frequentanti dovranno attenersi alle seguenti indicazioni, pena esclusione dalla sessione di esami.
I documenti video e word dovranno pervenire alla docente almeno con due settimane di anticipo rispetto alla data di esame scelta.
Per la preparazione della parte grammaticale si rimanda ai siti:
https://www.examenglish.com (https://www.examenglish.com/CEFR/cefr.php) http://www.englishtag.com https://learningenglish.voanews.com E http://www.bbc.co.uk/learningenglish https://learnenglishteens.britishcouncil.org/level/b1-cefr/term
Per la preparazione dell’elaborato-progetto sui media gli/le student* del corso: 1. dovranno preparare un video di 5 min. (max) in cui spiegano in inglese il loro progetto, che dovranno successivamente inviare all’insegnante in formato mp3 all’indirizzo melchiorresmr@unitus.it; 2. dovranno allegare al suddetto video la parte scritta di almeno 2000 parole in formato word. GLI/LE STUDENT* DEL CORSO DI LAUREA A CICLO UNICO LMR/02 CHE DEVONO SOSTENERE I 4 CFU DI IDONEITA’ DI LINGUA INGLESE DEVONO CONCORDARE IL PROGRAMMA CON LA DOCENTE SONIA MELCHIORRE
( testi)
W4E5TRFVCXCVBNJK,M
|
8
|
L-LIN/12
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18084 -
Archivistica generale
-
NICOLAI Gilda
( programma)
Il corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame.
( testi)
Archivistica. Teorie, metodi e pratiche, a cura di M. Guercio L. Giuva, Carocci, 2014 F. Valacchi, Diventare archivisti, Editrice bibliografica, 2015 A. Romiti, Archivistica tecnica. Primi elementi, Civita editoriale, 2004 I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009
|
8
|
M-STO/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18086 -
Teorie e tecniche dei media
-
Erogato presso
17427 TEORIE E TECNICHE DEI MEDIA in COMUNICAZIONE, TECNOLOGIE E CULTURE DIGITALI (L-20) L-20 FIORENTINO Giovanni
( programma)
-Oralità e scrittura. La storia dell'uomo e l'artefatto comunicativo, mezzi di comunicazione e trasformazioni sociali. -Le radici del moderno: nascita della civiltà metropolitana e delle estetiche del consumo, archeologia dei mezzi di comunicazione di massa (1800-1850). -Avvento della riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa e dell'audiovisivo, trasformazioni progressive di letteratura e società (1850-1900). -Dalle avanguardie storiche alla nascita dell'immaginario collettivo moderno (1900-1930). -Crescita e destrutturazione dell'industria culturale di massa, informazione, istruzione, divertimento. Ridefinizione dell'opinione pubblica (1930-1970). -Trasformazione delle politiche culturali e del sistema dei media generalisti, avvento della neo-televisione (1970-1980). -Nascita e sviluppo dei nuovi media interattivi, diffusione dell'informatica e della telematica, rapporto tra innovazione tecnologica, modelli di conoscenza e relazioni sociali. La società delle reti. La cultura convergente (1980-2018).
( testi)
1. A. Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Laterza, Roma 2007 (ISBN 978-88-420-8484-6), tutto il volume per un totale di pagine 265.
2. G. Fiorentino, Dalla parte del suono. Radio, Sud e Mediterraneo 1943-1978, Settecittà, Viterbo 2018 (ISBN ISBN 978-88-7853-827-6) G. Fiorentino, Il flaneur e lo spettatore. La fotografia dallo stereoscopio all'immagine digitale, con testi di C. Baudelaire e O. W. Holmes, Franco Angeli, Milano 2014 (ISBN 9788891708960); o in alternativa, G. Fiorentino, Il sogno dell'immagine. Per un'archeologia fotografica dello sguardo. Benjamin, Rauschenberg e Instagram, Meltemi, Milano 2019 (ISBN 8855190571).
3. M. Pireddu, M. Serra, a cura di, Mediologia. Una disciplina attraverso i suoi classici, Liguori, Napoli 2012 (ISBN 978-88-207-5601-7).
|
8
|
SPS/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18088 -
Filologia della letteratura italiana
-
MARINI Paolo
( programma)
- modulo I (28 ore di lezioni frontali): Fondamenti di filologia italiana: storia della disciplina; supporti della scrittura (manoscritti e stampe); teoria e pratiche ecdotiche prima e dopo Lachmann; la filologia d'autore. Approfondimento su alcuni casi esemplari della filologia italiana. Presentazione dei principali strumenti cartacei e elettronici (online) della ricerca filologica.
- modulo II (20 ore di lezioni frontali): Montale dalle "Occasioni" alla "Bufera": la raccolta di "Finisterre" (1943). Lettura critica e analisi filologica del testo di "Finisterre", con particolare attenzione alla genesi del libro di poesie e alla relativa variantistica alle origini della "Bufera" (1956). Confronto con la variantistica di "Ossi di seppia" e delle "Occasioni".
( testi)
Modulo I. Fondamenti di filologia italiana 1) Un manuale a scelta fra - P. Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Roma, Carocci, 2008 (e successive ristampe). - A. Stussi, Breve avviamento alla filologia italiana, Bologna, il Mulino, 2002 (e successive ristampe). - M. Zaccarello, L'edizione critica del testo letterario. Primo corso di filologia italiana, Firenze, Le Monnier, 2017.
2) P. Italia-G. Raboni, Che cos’è la filologia d’autore, Roma, Carocci, 2010
Modulo II. 1) E. Montale, Finisterre, in Idem, La bufera e altro, a cura di I. Campeggiani e N. Scaffai, Milano, Mondadori, 2019, pp. 3-105. 2) N. Scaffai, Lettura di una lirica di Finisterre: L'arca, in "Studi e problemi di critica testuale", 74 (2007), pp. 177-212 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso). 3) G. Lavezzi, Per una lettura delle varianti montaliane dagli «Ossi» alla «Bufera», in «Otto/Novecento», V, 1981, 2, pp. 33-58, limitatamente alle pp. 48-52 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso).
|
8
|
L-FIL-LET/13
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18130 -
Elementi di filologia classica e papirologia
-
DE SANCTIS Dino
( programma)
II Semestre Lezioni: martedì (17-19), mercoledì (13-15), giovedì (9-11) Le lezioni inzieranno martedì 25 febbraio
Argomento: Il corso intende analizzare il cammino diacronico attraverso il quale il testo letterario antico greco-latino è giunto sino ai nostri giorni, nonché i motivi per i quali a volte alcuni testi hanno avuto, invece, una battura d’arresto nella trasmissione e non sono stati tramandati dai codici medievali. Per questo motivo, dopo aver introdotto il concetto di tradizione diretta e indiretta, nonché quello di tradizione diretta papiracea e tradizione diretta medievale, il corso sarà articolato in tre parti. Una prima parte sarà dedicata alla papirologia letteraria e documentaria: saranno qui studiati i supporti scrittori usati in antichità come per l’appunto papiri, tavolette e ostraka, sino al passaggio di formato dal rotolo al codice. La parte centrale del corso sarà dedicata a un intrigante settore della papirologia intrecciata con l’archeologia: la papirologia ercolanese con lo studio della Villa dei Pisoni che grazie all’eruzione del 79 d.C. ha conservato un’importante biblioteca epicurea. Nella terza parte del corso, invece, saranno analizzati il mondo affascinante degli scriptoria medievali, la diffusione e l’arrivo del testo classico dall’Oriente Bizantino in Europa, nonché le innovazioni filologiche dell’Umanesimo con la fase decisiva della pubblicazione a stampa delle prime grandi editiones principes
( testi)
Testi d’esame
1) M. Capasso, Introduzione alla papirologia, Bologna 2005 2) F. Stok, I classici dal papiro a Internet, Roma 2012 3) L.D. Reynolds - N. Wilson, Copisti e filologi, tr.it. di M.Ferrari, 4^ ed. riveduta, Padova (ed. Antenore) 2016, pp. 3-114. 4) P. Chiesa, Elementi di critica testuale, Bologna (ed. Patron), 2002, capp. I-II, pp. 1-144. 5) D. Lanza, Interrogare il passato. Lo studio dell’antico tra Otto e Novecento, Roma 2013. I non frequentanti possono chiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.
|
8
|
L-FIL-LET/05
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18131 -
Paleografia
-
Erogato presso
18152 STORIA DELLA SCRITTURA in SCIENZE UMANISTICHE (L-10) L-10 CARDARELLI Francesco maria
( programma)
La terminologia e la periodizzazione della paleografia. Le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto. Le origini della scrittura latina. Le scritture dell’età romana: la maiuscola arcaica, la maiuscola corsiva, la capitale epigrafica, la capitale libraria, la capitale “elegante”, la minuscola e la corsiva nuova, l’onciale, la semionciale. Le abbreviazioni dell’età romana e dell’età medievale (il troncamento e la contrazione, le “notae tironianae” e le “notae iuris”, i “nomina sacra”). Le scritture del particolarismo grafico medievale: l’insulare, la merovingica, la visigotica, le scritture altomedievali in Italia, la curiale romana, la beneventana. La carolina. La gotica e le altre scritture del Basso Medioevo. La scrittura umanistica.La scrittura a mano dopo l'invenzione della stampa. La trascrizione paleografica.
( testi)
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992. - Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019. - Dispense e tavole di paleografia distribuite durante le lezioni e le esercitazioni. Le tavole sono tratte da: “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
|
8
|
M-STO/09
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18132 -
Storia del teatro e dello spettacolo
-
Erogato presso
15280 STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO in SCIENZE UMANISTICHE (L-10) L-10 PETRUZZIELLO Mauro
( programma)
Nella sua storia il teatro si è manifestato in forme diverse. Nella prima parte del corso verranno analizzate le differenti maniere in cui esso si è attestato, in riferimento a concetti quali spazio teatrale, rappresentazione, attore, performer, drammaturgia e spettatore. Punto di osservazione privilegiato sarà, in particolar modo, il teatro Novecentesco e contemporaneo, le cui molteplici declinazioni non permettono la costituzione di un univoco modello di riferimento. Adottando quale punto di vista le sperimentazioni del secondo dopoguerra, la seconda parte del corso sarà invece dedicata alle relazioni tra la scena e il suono, in particolar modo il suono della voce, indagate tramite la visione e l’ascolto di documenti audio e video.
( testi)
Cesare Molinari, Storia del teatro, Laterza, Roma-Bari 2007;
Luigi Allegri, Prima lezione sul teatro, Laterza, Roma-Bari 2012;
Mauro Petruzziello, «Perché di te farò un canto». Pratiche ed estetiche della vocalità nel teatro di Jerzy Grotowski, Living Theatre e Peter Brook, Bulzoni, Roma 2018;
I non frequentanti aggiungeranno: Mauro Petruzziello (a cura di), Iperscene, Editoria & Spettacolo, Roma 2007.
|
8
|
L-ART/05
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18133 -
Teorie e tecniche del linguaggio filmico
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli strumenti basilari per la comprensione della sintassi del linguaggio filmico e per lo sviluppo di una capacità di lettura critica di film e contenuti audiovisivi.
Il corso passerà in rassegna le principali fasi e figure della produzione cinematografica, dalla scrittura al montaggio – analogico e digitale - fino alle più recenti tecniche di postproduzione; saranno analizzate e sperimentate in aula le fondamentali figure sintattiche del film, dal campo/controcampo al piano sequenza, con esempi da opere centrali per la storia del cinema; il linguaggio del film sarà discusso in rapporto alle modalità di narrazione e produzione contemporanee più recenti e vitali, come quelle dei contenuti virali per il marketing, delle web series e di brand seriali come l’universo cinematografico Marvel.
Il corso, oltre ad una ricognizione teorica che tenga conto di movimenti e autori della storia del cinema, si concentrerà in modo particolare sulla pratica di realizzazione di un film, attraverso un’esperienza diretta in aula di tecniche di ripresa, piani e inquadrature. E’ previsto il contributo di professionisti del settore che, raccontando la loro esperienza, potranno fornire uno sguardo più diretto sulla pratica del fare cinema oggi e sulle prospettive professionali che si aprono grazie al digitale.
-
Erogato presso
18537 TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA DIGITALE in COMUNICAZIONE, TECNOLOGIE E CULTURE DIGITALI (L-20) L-20 0 NENCIONI Giacomo
( programma)
Prima parte. Il linguaggio e la produzione.
1. La fase progettuale del film – Soggetto e trattamento; 2. La sceneggiatura; 3. La fase organizzativa; 4. I ruoli chiave: il regista; 5. I ruoli chiave: Il direttore della fotografia; 6. I ruoli chiave: Il montatore; 7. Campi e piani; 8 Le inquadrature e i movimenti di macchina; 9. La grammatica del montaggio; 10. Le questioni tecniche del montaggio tra analogico e digitale; 11. La postproduzione e la color correction; 12. Gli effetti speciali dall’analogico al digitale; 13. La computer grafica e il 3D.
Seconda parte. Il panorama contemporaneo.
1. La produzione tra tv, cinema e media digitali; 2. Media digitali e broadcast: un nuovo panorama;
3. Video virali e web popularity; 4. Le webseries e le loro prospettive; 5. La scrittura di contenuti per il web; 6. Tra intrattenimento e marketing: brand entertainment; 7. La serializzazione del cinema e il film come brand; 8. Le nuove forme di racconto seriale tra tv, cinema e web: Netflix e gli altri;
( testi)
TESTI D’ESAME
Manuale (obbligatorio):
- M.Ambrosini, L. Cardone, L.Cuccu, Introduzione Al Linguaggio Del Film, Carocci, Roma
Più un volume a scelta fra:
- G. Alonge, G. Carluccio, Il cinema americano contemporaneo, Bologna, Laterza, 2015.
- A. Bazin, Che cosa è il cinema, Milano, Garzanti Libri, 1999.
- G. Frezza, Figure dell’immaginario, mutazioni del cinema dall’analogico al digitale, Cava de’ Tirreni, Areablu Edizioni, 2015.
- J. Mittel, Complex Tv. Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Roma, Minimum Fax, 2017.
- G. Nencioni, Lo specchio nero, Roma, Se.F.a.P., 2017.
- G. Pescatore, V. Innocenti, Le nuove forme della serialità televisiva. Storia, linguaggio e temi, Bologna, Archetipo, 2008. - F. Vitella, Il montaggio nella storia del cinema. Tecniche, forme, funzioni, Venezia, Marsilio, 2009.
- C. Uva, Il sistema Pixar, Bologna, Il Mulino, 2017
|
8
|
L-ART/06
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
|