Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE Attività formative affini o integrative - (visualizza)
 |
40
|
|
|
|
|
|
|
|
|
18081 -
Archeometria
(obiettivi)
l corso mira a fornire allo studente gli strumenti di base per lo studio archeometrico di un manufatto di interesse archeologico e/o storico artistico. Partendo dalla disamina di casi studio e da attività pratiche di laboratorio, si intende far comprendere allo studente che l’analisi scientifica (di tipo chimico, fisico, geofisico....) dei materiali costitutivi può aiutare a delineare in maniera più completa la storia e la conoscenza di un manufatto esaminato, seguendo il solo approccio storico, archeologico e storico-artistico. Il corso si propone di fornire le conoscenze essenziali di varie classi di materiali (pigmenti, metalli, vetri, ceramici, lapidei, da costruzione) e alcune tecnologie di produzione. L'obiettivo è quello di comprendere le peculiarità degli oggetti di interesse archeologico e storico-artistico e del loro degrado basandosi sullo studio dei materiali usati nel corso dei secoli a partire dalle civiltà antiche fino ad arrivare all'arte contemporanea.
-
Agresti Giorgia
( programma)
Pigmenti e coloranti naturali e artificiali. Materiali leganti: calci aerea e idraulica, cementi. Argille, terrecotte, ceramiche, vetri. Metalli e leghe. Cross sections. Microscopia ottica ed elettronica. Spettroscopia nel visibile e nell’ultravioletto. Tecniche di indagine fotografica UV, VIS, IR. Tecniche radiografiche. Diffrazione ai raggi X. Fluorescenza X. Metodi di datazione: datazione al radiocarbonio, analisi isotopiche di provenienza marmi, termoluminescenza.
( testi)
U. Leute, Archeometria, N.I.S. Roma 1993 A. Castellano, M. Martini, E. Sibilia (a cura di), Elementi di archeometria, Egea, Milano 2001 S. Siano (a cura di), Archeometria e restauro. L’innovazione tecnologica, Nardini editore, 2012 Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli: II, IV, VI, VII, VIII, XII. Liritzis, I., Laskaris, N., Vafiadou A., Karapanagiotis I., Volonakis, P., Papageorgopoulou, C., Bratitsi, M., Archaeometry: an overview, in SCIENTIFIC CULTURE, Vol. 6, No. 1, (2020), pp. 49-98. DOI: 10.5281/zenodo.3625220
|
8
|
ING-IND/22
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18078 -
Scienza e tecnologia del legno
(obiettivi)
Conoscere la struttura biologica, chimica, fisica e meccanica di base del legno con riferimento alle specie impiegate nei beni culturali. Conoscere le principali metodologie per descrivere le caratteristiche del legno fattori di degrado biotico e abiotico fornire gli strumenti per l'identificazione macrocopica e microscopica datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, wiggle matching legni nei beni culturali
-
Erogato presso
17963 Scienze e tecnologia del legno in CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02 abilitante ai sensi del D.Lgs n.42/2004) LMR/02 ROMAGNOLI Manuela
( programma)
Struttura macroscopica del legno: tessitura, fibratura, durame-alburno, caratteristiche organolettiche del materiale, anelli di accrescimento Struttura microscopica del legno: specie a legno omoxilo (conifere) ed eteroxilo (latifoglie). Organizzazione cellulare in tessuti xilematici. Caratterizzazione chimica. Identificazione macroscopica e microscopica dei legni più utilizzati nell’ambito dei beni culturali. Difetti originari del materiale: (nodi, deviazioni di fibratura, legni di reazione, fessurazioni…..). Datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, datazioni incrociate dendrocronologia-radiocarbonio (wiggle matching). Alterazione e degrado: alterazione per agenti abiotici (reazioni fotochimiche di superficie, scorrimento meccanico), degrado biologico (funghi agenti di carie, funghi cromogeni, batteri, insetti). Caratterizzazione fisica de legno: concetto di durabilità e di classi di utilizzo (cenni), massa volumica, relazioni legno acqua (ritiri, rigonfiamenti, isteresi igroscopica e di ritiro), legno elettricità, legno-suono, legno calore Caratterizzazione meccanica del legno: comportamento del materiale a sollecitazioni di compressione, flessione, usura, durezza, trazione, durezza et. Schede monografiche dei legni di maggiore impiego nei beni culturali. Caratterizzazione del degrado in legni storico-artistici e archeologici, modificazioni di struttural morfologica-chimica e fisica (wet-wood, legni invecchiati e mineralizzati). Principi di conservazione preventiva e criteri per il restauro Normativa tecnica UNI, EN, ISO di riferimento.
Laboratorio di identificazione macroscopica e microscopica dei legni, analisi dendrocronologiche, caratterizzazione fisica e meccanica.
Casi studio relativi alla dendrocronologia, alla identificazione e conservazione dei legni
( testi)
Nardi Berti (2006). Contributi Scientifico Pratici per una migliore conoscenza del legno Dispense Bonamini e Uzielli e Zanuttini: Dispense di Tecnologia del Legno, Università degli Studi di Firenze. Romagnoli M- Dendrocronologia per i Beni Culturali e l’ambiente. Nardini Editore. Gambetta A 2010. Insetti e Funghi che attaccano il legno. Nardini editore, Firenze. Liotta G. Insetti che attaccano il legno. Nardini editore Altri testi di riferimento Giordano G., 1984. Tecnologia del Legno Palanti S. 2013. Dispense distribuite a lezione dal docente. Normativa tecnica di riferimento Nocetti M. 2013. I Difetti del legno. Quaderni di Sherwood, Ecoalleco libri Borghini e Massafra (a cura di) 2002. Legni da Ebanisteria.
|
8
|
AGR/06
|
64
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18082 -
Linguistica generale
-
Erogato presso
17734 LINGUISTICA GENERALE in LINGUE E CULTURE MODERNE (L-11) L-11 0 LORENZETTI Luca
( programma)
Il corso consta di una sola sezione istituzionale, di 48 ore accademiche, durante la quale si presenteranno prima i contenuti generali, poi quelli relativi ai vari livelli dell’analisi linguistica, infine quelli relativi alla variazione e al mutamento delle lingue.
( testi)
1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci. 2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).
|
8
|
L-LIN/01
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18085 -
Economia aziendale
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso ha l'obiettivo di fornire una preparazione di base sulle condizioni di esistenza delle aziende, sui criteri che presiedono alla loro conduzione e sugli strumenti di misurazione dei risultati. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di aver appreso sia tematiche di natura prevalentemente teorica - riguardanti l'azienda, il suo funzionamento e le relazioni che essa instaura con il suo ambiente di riferimento - sia questioni operative, legate alla stima del reddito e del capitale e alla determinazione di fenomeni di ordine finanziario quali il cash flow, il fabbisogno finanziario e l'autofinanziamento. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere le varie tipologie di aziende, comprendere i ruoli delle persone che vi operano e identificare le parti che ne costituiscono la struttura. Inoltre, lo studente dovrà essere in grado di quantificare l'effetto che le principali operazioni di gestione hanno sul capitale, sul risultato di periodo e sugli equilibri interni. AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere l'azienda e il suo funzionamento nonché l'opportunità di intraprendere determinate operazioni di gestione in relazione agli effetti che le principali operazioni di gestione hanno sulla composizione qualitative e quantitativa del capitale e del risultato economico dell'esercizio e, più in generale, sugli equilibri interni. ABILITÀ COMUNICATIVE: La conoscenza della parte generale e operativa del corso consentirà allo studente di acquisire il linguaggio tecnico della materia propedeutico alla comprensione dei contenuti degli altri corsi aventi contenuto economico aziendale o manageriale. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere le tematiche di base dell'economia aziendale che gli consentiranno di leggere documenti o a partecipare a dibattiti a contenuto aziendale.
-
Erogato presso
13437 ECONOMIA AZIENDALE in ECONOMIA AZIENDALE (sedi di Viterbo e Civitavecchia) L-18 0 SFORZA Vincenzo
( programma)
Le lezioni avranno per oggetto i seguenti argomenti: PARTE GENERALE • Bisogni, beni e valore. • Concetti di funzione, fine e gestione. • Soggetti aziendali (soggetto giuridico e soggetto economico). • Strategie • Attività e organizzazione delle aziende • Nozioni di attività, passività e patrimonio netto. • Analisi qualitativa e quantitativa del capitale. • Nozioni di competenza economica e finanziaria. • Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione. • Gli aspetti finanziari dell’impresa (autofinanziamento, cash flow e fabbisogno di capitale). • L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
PARTE APPLICATIVA • La rilevazione delle operazioni di gestione più comuni attraverso la metodologia della Partita Doppia. • L’analisi dei costi e il punto di equilibrio.
( testi)
Per la parte generale 1) G. Catturi, Principi di economia aziendale. L'azienda universale. L'idea forza, la morfologia e la fisiologia, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).
2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4th Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).
3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso (dispense) per le parti non comprese nei testi
Per la parte operativa Dispensa di contabilità (scaricabile dalla piattaforma moodle) Dispensa analisi dei costi (scaricabile dalla piattaforma moodle)
|
8
|
SECS-P/07
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18087 -
Tecnologia, innovazione e qualità
(obiettivi)
1) Il management: il management strategico; la competitività globale; il contesto socio-economico e tecnologico; risorse e vantaggio competitivo; strategie per imprenditorialità e innovazione. 2) Le tecnologie: le nuove tecnologie e il loro impatto economico, sociale e ambientale; le applicazioni delle nuove tecnologie ai processi produttivi; tecnologia e organizzazione della produzione: dal taylorismo al fordismo al toyotismo; i modelli organizzativi. 3) L'innovazione tecnologica: le origini dell'innovazione tecnologica; le fonti dell'innovazione; forme e modelli dell'innovazione; i cicli tecnologici; orientamento strategico all'innovazione. 4) I processi produttivi: il processo produttivo; le tipologie di processi produttivi; la produttività; logiche push e pull; Just in Time; lean production; modelli di gestione della produzione e risorse umane. 5) La qualità: definizione di qualità; storia della qualità; dal controllo alla gestione della qualità; i principi della qualità; la certificazione della qualità; qualità, ambiente, sicurezza. Risultati dell'apprendimento attesi 1) Conoscenza e capacità di comprensione. Conoscere i fattori strategici di successo di una impresa (qualità e innovazione tecnologica), l’organizzazione di un’impresa in termini di processi produttivi e l’innovazione tecnologica applicata agli stessi. 2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Apprendimento degli strumenti elementari per giudicare l’efficienza e l’efficacia di un sistema aziendale, dei suoi processi produttivi e strategie orientate alla qualità e l’innovazione tecnologica. 3) Autonomia di giudizio. Saper individuare i fattori chiave di successo di un impresa e sapere applicare tali fattori in tutte le realtà imprenditoriali, sia di prodotti che di servizi. 4) Abilità comunicative. Capacità di comunicare le conoscenze acquisite e padronanza della materia. 5) Capacità di apprendimento. Capacità di trasferire le conoscenze acquisite attraverso l’applicazione di case study.
-
Erogato presso
17067 TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITA' in ECONOMIA AZIENDALE (sedi di Viterbo e Civitavecchia) L-18 RUGGIERI Alessandro, SILVESTRI Cecilia
( programma)
Il corso fornisce le basi per gestire con successo i principali profili gestionali e tecnici connessi alle nuove tecnologie, all’innovazione tecnologica e alla qualità. SINTESI DEGLI ARGOMENTI 1) Il management: il management strategico; la competitività globale; il contesto socioeconomico e tecnologico; risorse e vantaggio competitivo; strategie per imprenditorialità e innovazione (prof. Silvestri 12h). 2) Tecnologia e organizzazione della produzione: dal taylorismo al fordismo al toyotismo; Le nuove tecnologie e il loro impatto economico, sociale e ambientale; le applicazioni delle nuove tecnologie ai processi produttivi; la digitalizzazione e l’automazione e l’impatto su occupazione e lavoro; i nuovi modelli produttivi e di organizzazione industriale: la nuova fabbrica (oppure l’industria 4.0) (prof. Ruggieri 12h) 3) L’innovazione tecnologica: le origini dell’innovazione tecnologica; le fonti dell’innovazione; forme e modelli dell’innovazione; i cicli tecnologici; orientamento strategico all’innovazione; dalla ricerca all’innovazione; innovazione e competitività; startup e spinoff (prof.ssa Silvestri 12h). 4) I processi produttivi: il processo produttivo; le tipologie di processi produttivi; i principali cicli produttivi; la produttività; logiche push e pull; Just in Time; lean production (Prof. Ruggieri 12h).
( testi)
Chiacchierini (2003) Tecnologia e Produzione. Cedam Dispense del docente
|
8
|
SECS-P/13
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18084 -
Archivistica generale
(obiettivi)
Lo studente avrà conoscenze e nozioni di base sulla formazione, gestione e conservazione dell’archivio. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, seminari interdisciplinari in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni dei temi relativi alle più recenti acquisizioni nel campo dell’archivistica generale. L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione del documento dal contesto tradizionale analogico a quello digitale. Scopo dell’insegnamento è quello di introdurre il tema degli archivi, analizzando la teoria archivistica riferita all’ordinamento, all’inventariazione e ai sistemi informativi archivistici. Scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze archivistiche e organizzative e comprendano le regole base della formazione, gestione e conservazione degli archivi. Obiettivo formativo dell’insegnamento è quello di sviluppare conoscenze relative al: documento, forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.
Risultati di apprendimento attesi (1) 1 - L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione degli archivi dal contesto tradizionale analogico a quello digitale. 2 –Lo studente verrà introdotto al tema degli archivi, analizzando sistemi tecnologicamente avanzati di descrizione archivistica che si basano, a livello di organizzazione, su una solida teoria archivistica.
Risultati di apprendimento attesi (2) 3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità per sviluppare conoscenze relative a: documento forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici. 4 – Lo studente potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, sia oralmente che su testo scritto, tematiche relative agli archivi, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà in grado di valutare le diverse tipologie di archivio e muoversi all’interno di un archivio anche per finalità di ricerca storica. 5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona a conseguire capacità di comprensione.
-
NICOLAI Gilda
( programma)
ll corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame. Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti. Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.
( testi)
P. Carucci, M. Guercio, Manuale di Archivistica, nuova edizione, Carocci, 2021 M.P. Donato, L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia, Editori Laterza, 2019 I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009 G. Nicolai, Il consorzio antitubercolare di Viterbo e le sue carte 1927-1975, Civita editoriale, 2020
|
8
|
M-STO/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18129 -
Linguistica Italiana
(obiettivi)
Conoscenza di momenti fondamentali della storia della lingua italiana dalle Origini a oggi. Conoscenza dei principali fenomeni evolutivi del passaggio dal latino popolare all’italiano: fonologia, morfologia, elementi di sintassi. Conoscenza approfondita del purismo linguistico tra XIX e XX secolo.
-
Erogato presso
17735 LINGUISTICA ITALIANA in LINGUE E CULTURE MODERNE (L-11) L-11 TELVE Stefano
( programma)
L’italiano del nuovo millennio. Nel corso della seconda metà del Novecento e poi ancor più nel primo ventennio degli anni Duemila, l’italiano ha vissuto, e sta ancora vivendo, un periodo di forte evoluzione. Il ventaglio delle possibilità espressive si è ampliato notevolmente e il rapporto tra la norma (l’italiano ‘corretto’) e gli usi (i tanti diversi ‘italiani’: regionale, dialettale, scritto, parlato, digitato, colloquiale, gergale, popolare, specialistico...) è diventato molto più complesso. Per fare chiarezza su questi aspetti e introdurre dunque a un uso consapevole e maturo delle inesauribili risorse espressive della lingua, si descriverà l’italiano contemporaneo attraverso il commento puntuale di una selezione di testi significativi differenti tra loro per taglio e caratteristiche di base: da quelli ‘scritti’ professionalmente in situazioni pubbliche a quelli ‘parlati’ spontaneamente in contesti familiari passando per quelli ‘trasmessi’ e ibridi, tipici della multimedialità digitale attuale. Il corso di "Linguistica italiana" (ssd L-FIL-LET/12; L11 - Lingue e culture moderne, 8 cfu, I anno) è articolato in due parti. 1. Lo sviluppo dell'italiano nel corso del tempo e in particolare degli ultimi decenni. Questa prima parte è dedicata alla descrizione della formazione dell'italiano, anche in relazione al dialetto,alle varietà dell'italiano e alle altre lingue di cultura. 2. Strutture, varietà, testi e stili. Questa seconda parte è dedicata all’analisi delle strutture formali (grammaticali, sintattiche, retoriche e testuali) dell'italiano contemporaneo, osservate attraverso il commento ai testi. La frequenza è vivamente consigliata.
( testi)
Studenti frequentanti: 1. L'italiano: strutture, usi, varietà, a cura di R. Librandi, Roma, Carocci, 2019. 2. R. Cella, Storia dell’italiano, Bologna, Il Mulino, 2015. 3. Dispense del corso (disponibili su Moodle o Google Classroom).
Studenti non frequentanti. 1. L'italiano: strutture, usi, varietà, a cura di R. Librandi, Roma, Carocci, 2019. 2. R. Cella, Storia dell’italiano, Bologna, Il Mulino, 2015. 3. S. Lubello, C. Nobili, L’italiano e le sue varietà, Firenze, Cesati, 2018.
|
8
|
L-FIL-LET/12
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18130 -
Elementi di filologia classica e papirologia
(obiettivi)
Il corso mira a rafforzare il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Se vi sarà disponibilità da parte di chi frequenterà il corso, si organizzeranno lezioni di carattere seminariale, durante le quali specifici argomenti saranno illustrati dagli studenti sotto la guida del docente.
-
DE SANCTIS Dino
( programma)
Il corso intende analizzare il cammino diacronico attraverso il quale i testi letterari greci e latini sono giunti sino ai nostri giorni. A) Nella prima parte del corso saranno studiati i supporti scrittori usati in antichità per la trasmissione dei testi: tavolette, ostraka e papiri, nonché il codice pergamenaceo che si impone sul rotolo di papiro in un passaggio lento ma inesorabile tra I e VI secolo d.C. Saranno dunque analizzate le fasi durante le quali questa nuova forma libraria ha il sopravvento: gli scriptoria medievali e l’Oriente Bizantino, per poi passare all’Umanesimo e alla pubblicazione a stampa delle prime grandi editiones principes. B) Oggetto della seconda parte del corso sarà un’analisi di testi greci e latini come concreto banco di prova per una riflessione filologica sui testi. Gli studenti leggeranno in italiano il I libro dell’Iliade o il I libro dell’Odissea di Omero, nonché il I libro del De rerum natura di Lucrezio.
( testi)
1) F. Stock, I classici dal papiro a internet, Roma 2012. 2) G. Pasquali, Filologia e storia, Firenze 1920. 3) T. Braccini, La scienza dei testi antichi. Introduzione alla Filologia classica, Firenze 2017 4) Dispense saranno distribuite a lezione dal docente.
I non frequentanti possono chiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.
|
8
|
L-FIL-LET/05
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18131 -
Paleografia
(obiettivi)
Il corso ha per oggetto la Paleografia, ovvero la Storia della scrittura in caratteri latini dall’età romana fino all’inizio dell’età moderna. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti apprenderanno i principi fondamentali e la metodologia della Paleografia, le fasi principali della sua storia, nonché le nozioni fondamentali e necessarie a individuare le diverse scritture assegnandole a una determinata area ed epoca, a comprendere i diversi segni alfabetici e accessori e a sciogliere le abbreviazioni che a essi si accompagnano. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Grazie anche alle esercitazioni, lo studente sarà in grado di riconoscere le scritture epigrafiche, librarie e documentarie più diffuse nella penisola italiana, di collocarle nel tempo e nello spazio, di leggere e trascrivere correttamente un testo manoscritto. Autonomia di giudizio: Lo studente acquisirà gli strumenti per confrontarsi autonomamente con una singola testimonianza manoscritta e per approfondire le proprie conoscenze in ambito paleografico. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare con chiarezza le conoscenze acquisite e gli argomenti oggetto del corso. Capacità di apprendimento: Gli studenti avranno acquisito la capacità di proseguire autonomamente lo studio della Paleografia.
-
Erogato presso
18152 STORIA DELLA SCRITTURA in SCIENZE UMANISTICHE (L-10) L-10 CARDARELLI Francesco maria
( programma)
La terminologia e la periodizzazione della paleografia. La trascrizione paleografica. Le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto. Le origini della scrittura latina e l’alfabeto latino arcaico. Le scritture dell’età romana e della tarda antichità: la capitale epigrafica, la maiuscola corsiva a sgraffio e a calamo, la capitale libraria, la minuscola e la corsiva nuova, l’onciale, la semionciale, le scritture di cancelleria. Le abbreviazioni dell’età romana e dell’età medievale; i “Nomina Sacra”. Le scritture del particolarismo grafico nell’Alto Medioevo: l’insulare, la merovingica, la visigotica, le scritture altomedievali italiane, la curiale romana, la beneventana. La carolina e il ritorno all’unità grafica nei secoli centrali del Medioevo; la minuscola romanesca, la minuscola diplomatica e la minuscola di transizione. La “littera textualis” (gotica): la gotica “rotunda” italiana, la “littera Bononiensis e la “littera Parisiensis”. Le altre scritture del Basso Medioevo: la cancelleresca italiana, la mercantesca, la bastarda francese. La reazione alla gotica e la scrittura nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento: Francesco Petrarca e la semigotica, Coluccio Salutati e la “preantiqua”, Poggio Bracciolini e l’“antiqua” o minuscola umanistica, le semigotiche delle carte, Niccolò Niccoli e la corsiva umanistica, la capitale epigrafica umanistica. La scrittura a mano in Italia dopo l’invenzione e la diffusione della stampa: l’“antiqua” tonda e l’italica.
( testi)
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992. - Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019. - Dispense e tavole di paleografia distribuite durante le lezioni e le esercitazioni. Numerose tavole sono tratte da: “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
|
8
|
M-STO/09
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18132 -
Storia del teatro e dello spettacolo
|
8
|
L-ART/05
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
18422 -
Culture digitali e social media
(obiettivi)
Obiettivo del corso è analizzare e fissare le caratteristiche tipiche delle culture digitali, alla luce della nascita e dello sviluppo delle loro principali piattaforme comunicative. Per questo verranno forniti strumenti teorici e pratici volti a:
- Comprendere la dimensione esperienziale delle culture digitali;
- Definire e interpretare lo scenario mediale tipico delle culture digitali;
- Comprendere l'impatto delle tecnologie connettive sulla trasformazione dell'industria culturale, sulle pratiche relazionali e identitarie;
- Analizzare le pratiche sociali, culturali; economiche e professionali connesse ai media dell'era digitale
-
Erogato presso
17435 CULTURE DIGITALI E SOCIAL MEDIA in COMUNICAZIONE, TECNOLOGIE E CULTURE DIGITALI (L-20) L-20 Zizza Michele
( programma)
Il corso prevede una prima parte (20 ore) dedicata all'introduzione delle teorie della comunicazione e della sociologia e alla loro declinazione nel contesto contemporaneo. Una seconda parte del corso (20 ore) sarà dedicata all'applicazione di queste teorie nello scenario digitale e all'analisi dei mezzi (strategie e piattaforme) e dei pubblici. Una terza parte del corso (8 ore) si concentrerà su una attività pratica che vedrà gli studenti esercitarsi nella realizzazione di format digitali con linguaggi diversi: politico, istituzionale, aziendale.
( testi)
PER CHI FREQUENTA
Platform Society. Valori pubblici e società connessa. Edizione Italiana a cura di G.B. Artieri e A. Marinelli (Guerini Scientifica). Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi sulla geopolitica. Di Michele Zizza (@Aracne Edizioni). La cittadinanza online. Di Luigi Ceccarini (Il Mulino). Il valore del silenzio. Sconfinamenti tra pedagogia e comunicazione. Giovanni Fiorentino (Meltemi Editore)
PER CHI NON FREQUENTA
Platform Society. Valori pubblici e società connessa. Edizione Italiana a cura di G.B. Artieri e A. Marinelli (Guerini Scientifica). Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi sulla geopolitica. Di Michele Zizza (@Aracne Edizioni). La cittadinanza online. Di Luigi Ceccarini (Il Mulino). Il valore del silenzio. Sconfinamenti tra pedagogia e comunicazione. Giovanni Fiorentino (Meltemi Editore)
|
8
|
SPS/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
118605 -
il suolo come patrimonio culturale
|
|
|