Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE Storia antica e medievale - (visualizza)
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18008 -
Storia greca
(obiettivi)
Obiettivo formativo del corso è il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Costituisce inoltre un elemento positivo la capacità di 1) stabilire collegamenti tra fenomeni diversi e distanti nel tempo (in particolare rispetto a problematiche vivissime nel dibattito moderno e contemporaneo); 2) ricondurre le conoscenze acquisite a una dimensione multidisciplinare (grazie alla interazione con gli insegnamenti delle altre aree disciplinari). In particolare, in accordo con gli 'indicatori di Dublino', sono importanti i seguenti elementi: accanto alla conoscenza delle informazioni necessarie, la capacità di cogliere e mettere a fuoco i problemi discussi, e di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione.
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MOSCONI Gianfranco
( programma)
Titolo del corso:
Forme della guerra e ideologia democratica nell’Atene del V secolo a.C.
Programma: Il corso intende illustrare i molteplici rapporti fra l’ideologia democratica, in particolare nella sua declinazione ‘periclea’, e le modalità di ‘far la guerra’ praticate dall’Atene del V secolo a.C., modalità che spesso presentano vari (e consapevoli) elementi di novità rispetto al tradizionale comportamento militare che rimaneva ancora ben viva in altre aree del mondo greco, e in particolare nel mondo peloponnesiaco. In particolare, la strategia adottata da Pericle nel 431 a.C. col rifiuto dello scontro di terra, oltre ad avere motivazioni militari ed economiche, è guidata dal principio generale di ridurre al minimo rischi inutili e perdite umane, anche a costo di un maggiore dispendio di denaro, di beni materiali, di tempo (come Pericle afferma in Thuc. I 143, 5). Questo principio – che rigetta tutta la tradizionale scala di valori dell’oplitismo – ha precisi rapporti con l’ideologia democratica periclea e trova espressione in diverse affermazioni attribuite a Pericle (in opere di Plutarco), anche in relazione a specifiche campagne militari condotte da Pericle (l’assedio di Samo). Alcune lezioni avranno carattere seminariale: in esse specifici argomenti o testi antichi saranno illustrati dagli studenti dopo adeguata preparazione, sotto la guida del docente. La realizzazione di un elaborato e la sua esposizione in un seminario costituiranno parte integrante del corso. Per studenti non provenienti dal curriculum classico non si richiederà la traduzione dei testi dal greco, ma comunque è richiesta la capacità di saper far riferimento agli specifici termini usati nei testi originali e di saperne cogliere l’effettivo valore.
( testi)
Testi d’esame: 1) Antologia dei passi da altre fonti via via illustrati nel corso delle lezioni + dispense del docente (saranno raccolti alla fine del semestre e resi disponibili in PDF) 2) M. Bettalli, Un mondo di ferro. La guerra nell’Antichità, Bari-Roma 2019, pp. 24-80; 137-219; 301-363. 3) G. Mosconi, Pericle, la guerra, la democrazia e il buon uso del corpo del cittadino, in «Mediterraneo Antico», 17, 2014, pp. 51-86. 4) G. Mosconi, Pericle e il buon uso del corpo del cittadino: l’assedio di Samo, in «Mediterraneo Antico», 17, 2014, pp. 573-608. 5) G. Mosconi, «Grande cosa è il dominio del mare»: una frase di Pericle e l’esperienza rivelatrice delle guerre persiane in Anna Maria Rotella, Michele Antonio Romano (a c. di), Il mare e le sue genti (Atti Primo Festival dell’Archeologia e del Turismo, Vibo Valentia, 17-19 maggio 2019), Vibo Valentia 2021 (ISBN 978-88-946184-0-2), pp. 45-65. 6) Relazioni seminariali degli studenti, raccolte e rese disponibili dal docente alla fine del corso.
I testi ai punti 3, 4, 5 sono disponibili in Rete, nella pagina del docente su Academia. Il testo nr. 1 sarà reso disponibile via via durante il corso.
Per i non frequentanti, in aggiunta ai testi indicati per i frequentanti, i seguenti testi o attività: a) Lettura di U. Fantasia, Tucidide. La guerra del Peloponneso, Pisa 2003, pp. 384-388 (commento a Thuc. 2, 39). a) Lettura, con redazione di una relazione riassuntiva, di D. Pritchard, The Symbiosis between Democracy and War: The Case of Ancient Athens, cap. 1 di D. Pritchard (ed.), War, Democracy and Culture in Classical Athens, Cambridge 2010. (il testo è reperibile in Rete, e potrà essere direttamente fornito dal docente)
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L-ANT/02
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Attività formative caratterizzanti
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18010 -
Storia delle città e degli insediamenti medievali
(obiettivi)
Il corso intende approfondire alcuni temi specifici della storia urbana medievale, fornendo agli studenti gli strumenti metodologici per un’analisi critica delle fonti.
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Erogato presso
18032 Storia delle città e degli insediamenti medievali in Archeologia e Storia dell'arte. Tutela e valorizzazione LM-89 LM-89 LANCONELLI ANGELA
( programma)
1) La città italiana nel medioevo: storia e istituzioni. 2) Paesaggi urbani del tardo medioevo. Acque, orti e mulini nella città di Viterbo (secoli XI-XIV). La prima parte del corso prende in esame le fasi principali della formazione e dell’evoluzione dei comuni medievali nell’Italia dei secoli XI-XIV. L’illustrazione degli argomenti e la discussione con gli studenti avranno l’obiettivo di aiutare gli stessi ad affrontare lo studio dell’argomento. Nel corso delle lezioni saranno letti alcuni documenti utili a chiarire ulteriormente i diversi aspetti dell’evoluzione degli organismi comunali e a comprendere la tipologia delle fonti disponibili per la storia delle città italiane del tardo medioevo. Nella seconda parte del corso, di carattere monografico (Paesaggi urbani del tardo medioevo. Acque, orti e mulini nella città di Viterbo, secoli XIII-XIV), si intende approfondire un aspetto della storia economica e sociale dei centri urbani nel tardo medioevo affrontando il tema della presenza, all’interno delle città, di spazi riservati alle attività produttive, agricole e di altra natura, come la molitura dei cereali con macchine ad energia idraulica e la lavorazione della lana. Dopo una parte introduttiva che verterà sui caratteri e sull’evoluzione dei paesaggi urbani nel tardo medioevo, con riferimento alla più recente produzione storiografica, sarà esaminato un caso di studio, quello della città di Viterbo nei secoli XII-XIV, anche attraverso la lettura guidata di fonti documentarie edite e inedite.
( testi)
E. OCCHIPINTI, L' Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000; A. LANCONELLI, T. LEGGIO, Paesaggi urbani e spazi rurali dell’Italia centrale (Lazio, Umbria, Abruzzo, secc. XIII-XV), in I paesaggi agrari d’Europa (secoli XIII-XV), Roma 2015, pp. 587-626; A. LANCONELLI, I mulini di Viterbo (secoli XII-XIV), in R.L. DE PALMA, A. LANCONELLI, Terra, acque e lavoro nella Viterbo medievale, Roma 1992, pp. 1-71. Ulteriore bibliografia di approfondimento sarà indicata e fornita nel corso delle lezioni
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M-STO/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE Attività formative affini o integrative - (visualizza)
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18412 -
Storia dell'arte bizantina
(obiettivi)
Acquisire la capacità di leggere e interpretare in modo critico fenomeni dell’arte bizantina alla luce del dibattito degli studi.
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti. Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato. Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al pensiero contemporaneo.
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Erogato presso
18046 Storia dell'arte bizantina in Archeologia e Storia dell'arte. Tutela e valorizzazione LM-89 LM-89 ANDALORO Maria Crocifissa
( programma)
Perché le arti di Bisanzio ci riguardano ancora. Strutture, innesti, incroci nel corso del Medioevo mediterraneo/europeo e nel Novecento.
Il corso corre su due binari. Il primo presenta le arti di Bisanzio attraverso l’analisi di monumenti e opere esemplari di ciascuna fase. Il secondo propone la riflessione su fenomeni propri dell’arte bizantina, quali: la nascita e vitalità dell’icona; l’estetica dalla parte del fruitore; l’iconoclastia bizantina e le iconoclastie moderne; arte di Bisanzio e arte islamica; Bisanzio e le avanguardie del Novecento; Roma e Parigi contro e verso Bisanzio; il “Giudizio sul Duecento” di Roberto Longhi; l’ ‘iconic turn’. Sono previsti sopralluoghi a Roma, da intendersi come lezioni fuori sede, parte integrante del corso.
( testi)
E. Concina, Le arti di Bisanzio, Bruno Mondadori, Milano 2002 (parti scelte)
M. Andaloro, Bisanzio e il Novecento, in “Splendori di Bisanzio. Testimonianze e riflessi dell’arte e cultura bizantina nelle chiese d’Italia”. Catalogo della mostra, Ravenna 1990, Fabbri, Milano 1990, pp. 55-67. M. Andaloro, Da Bisanzio al Mediterraneo, in “Il Mediterraneo e l’arte nel Medioevo”, a cura di R. Cassanelli, Jaca Book, Milano 2000, pp. 195-216. M. Bernabò, Ossessioni bizantine e cultura artistica in Italia. Tra D’Annunzio, fascismo e dopoguerra, Napoli, 2003 (parti scelte). E. Kitzinger, The Mosaic of the Cappella Palatina in Palermo, in “The art bulletin”, 31/49, 1949, pp. 269-291. E. Kitzinger, Alle origini dell’arte bizantina. Correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo, a cura di Maria Andaloro e P. Cesaretti, Jaca Book, Milano 2005, cap .V pp. 83-100. Altre letture potranno essere indicate nel corso delle lezioni.
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L-ART/01
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Attività formative affini ed integrative
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118559 -
Storia dell'architettura medievale e moderna
(obiettivi)
Il corso intende fornire un quadro conoscitivo di base dell’architettura occidentale, dall’Alto Medioevo al tardo Barocco. Mediante lezioni e visite guidate gli studenti verranno introdotti allo studio dei periodi considerati, delle vicende edilizie, degli edifici più rappresentativi, delle tendenze architettoniche e delle relative soluzioni costruttive. Sarà inoltre proposto un tema con carattere monografico, l’architettura di Donato Bramante, al fine di fornire un esempio di trattazione storica opportunamente approfondita. Il corso vuole offrire anche le nozioni metodologiche di base per l’analisi storico-critica di testimonianze architettoniche relative all’arco cronologico considerato, al fine di assicurare gli strumenti essenziali per una conoscenza attiva e concreta dell’architettura storica, presupposto essenziale per la tutela.
Conoscenza e capacità di comprensione: Il candidato dovrebbe conoscere ed essere in grado di illustrare in maniera compiuta le principali vicende architettoniche, i relativi contesti e le fabbriche, con le relative soluzioni tipologiche, stilistiche e costruttive, con particolare attenzione alla relazione tra architettura e decorazione.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Il candidato dovrebbe riuscire a comprendere, analizzare ed illustrare con autonomia critica anche fabbriche non note, ma riferibili ai contesti architettonici trattati, A tal fine durante lo svolgimento del corso è richiesta l'elaborazione di una scheda storiografica relativa ad una architettura a scelta del candidato, la quale sarà anche oggetto di confronto in sede di esame.
Autonomia di giudizio: il candidato dovrà dimostrare autonomia nell'individuazione e interpretazione dei principali caratteri architettonici e degli elementi costituitivi, anche nel caso di edifici non direttamente inclusi nel programma di studi, tuttavia riconducibili a periodi e contesti considerati dallo stesso, mettendo anche in luce le eventuali relazioni esistenti tra il caso considerato e le architetture coeve, precedenti e successive.
Abilità comunicative: Mediante visite guidate e lezioni attive il corso intende stimolare le capacità di apprendimento e le abilità di comunicazione, con particolare attenzione all'uso del lessico tecnico di settore, implementato mediante lezioni tematiche (ordini architettonici, materiali e tecniche costruttive, soluzioni tipologiche). Il candidato dovrebbe quindi essere in grado di illustrare le vicende storiche architettoniche e le fabbriche trattate, facendo riferimento alle soluzioni architettoniche, agli impianti tipologici e ai caratteri stilistici con padronanza del lessico tecnico.
Capacità di apprendimento: all'esito del corso i candidati dovrebbero riuscire a proseguire autonomamente lo studio e l'approfondimento delle vicende architettoniche dell'età medievale e moderna non direttamente trattate. Anche grazie all'esercitazione proposta gli studenti dovrebbero acquisire le basi necessarie per intraprendere attività di schedatura e ricerca storico-architettonica relative a fabbriche storiche.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Il candidato dovrebbe riuscire a comprendere, analizzare ed illustrare con autonomia critica anche fabbriche non note, ma riferibili ai contesti architettonici trattati, A tal fine durante lo svolgimento del corso è richiesta l'elaborazione di una scheda storiografica relativa ad una architettura a scelta del candidato, la quale sarà anche oggetto di confronto in sede di esame.
Autonomia di giudizio: il candidato dovrà dimostrare autonomia nell'individuazione e interpretazione dei principali caratteri architettonici e degli elementi costituitivi, anche nel caso di edifici non direttamente inclusi nel programma di studi, tuttavia riconducibili a periodi e contesti considerati dallo stesso, mettendo anche in luce le eventuali relazioni esistenti tra il caso considerato e le architetture coeve, precedenti e successive.
Abilità comunicative: Mediante visite guidate e lezioni attive il corso intende stimolare le capacità di apprendimento e le abilità di comunicazione, con particolare attenzione all'uso del lessico tecnico di settore, implementato mediante lezioni tematiche (ordini architettonici, materiali e tecniche costruttive, soluzioni tipologiche). Il candidato dovrebbe quindi essere in grado di illustrare le vicende storiche architettoniche e le fabbriche trattate, facendo riferimento alle soluzioni architettoniche, agli impianti tipologici e ai caratteri stilistici con padronanza del lessico tecnico.
Capacità di apprendimento: all'esito del corso i candidati dovrebbero riuscire a proseguire autonomamente lo studio e l'approfondimento delle vicende architettoniche dell'età medievale e moderna non direttamente trattate. Anche grazie all'esercitazione proposta gli studenti dovrebbero acquisire le basi necessarie per intraprendere attività di schedatura e ricerca storico-architettonica relative a fabbriche storiche.
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STROZZIERI YURI
( programma)
Lezione I - Introduzione al corso Nozioni di edilizia storica: materiali, caratteri e tecniche costruttive Gli ordini architettonici: origini e fortuna Introduzione all’esercitazione - scheda di analisi storico-critica (cronologia documentaria, analisi delle fonti grafiche e iconografiche, bibliografia ragionata). Illustrazione di una scheda tipo, del metodo e dei relativi strumenti di ricerca e approfondimento.
Lezione II Architettura carolingia e ottoniana (VIII-XI secolo): complesso palatino di Carlo Magno ad Aquisgrana; abbaziale di Lorsch; abbazziale di Corvey sulla Weser; abbazziale di Fulda. Oratorio di Germigny-des-Prés. San Pantaleone a Colonia; San Michele ad Hildesheim; abbaziale di Essen; Santa Maria in Campidoglio a Colonia; fase ottoniana della cattedrale di Spira. Architettura Romanica (XI-XII secolo) Contesto storico, socio-politico e caratteri generali Francia Il romanico delle chiese di pellegrinaggio francesi sul cammino di san Giacomo: Cluny II; Saint-Martin di Tours; Saint-Martial a Limoges; Saint-Sernin a Toulouse e S. Giacomo a Santiago di Compostela Il romanico delle scuole regionali francesi: Normandia (abbaziale di Bernay, Notre-Dame a Jumiège, Saint-Etienne e la Trinité a Caen); Borgogna (Cluny; Saint-Philibert a Tournus; Sainte-Madeleine a Vézelay); Alvernia (Notre-Dame-du-Port a Clermont-Ferrand); Poitou (Notre-Dame-la-Grande a Poitiers); Périgord (Saint-Front a Perigueux, duomo di Angoulême); Provenza (Saint-Trophime ad Arles). Paesi Germanici Duomo di Treviri; duomo di Spira; basilica dei Santi Apostoli a Colonia; cattedrale di Worms. Inghilterra St. Alban; cattedrale di Norwich; cattedrale di Durham. Italia Sant’Ambrogio a Milano; Sant’Abbondio a Como; cattedrale di Modena; basilica di San Marco a Venezia; Firenze, battistero e San Miniato al Monte; Pisa, duomo e battistero; Roma, San Clemente, Santa Maria in Cosmedin, Santa Maria in Trastevere; duomo di Civita Castellana; Santa Maria Maggiore e San Pietro a Tuscania; Santa Maria di Portonovo ad Ancona; Viterbo, duomo, Santa Maria Nuova e San Sisto; San Nicola di Bari; cattedrale di Trani; Palermo, cappella Palatina, cattedrale, San Giovanni degli Eremiti, palazzi normanni (Zisa e Cuba); cattedrale di Cefalù, duomo di Monreale.
Lezione III L’Architettura Gotica (XII-XIV secolo) Premesse, contesto storico, socio-politico e caratteri generali Il primo Gotico e l’Île de France Cattedrale di Saint-Denis; di Sens; di Noyon; di Laon; Parigi, cattedrale di Notre-Dame e Saint-Chapelle. L’architettura cistercense Abbazia di Fontenay; abbazia di Pontigny e i casi italiani (abbazia di San Galgano, di Fossanova, di Casamari e di Chiaravalle). Il Gotico maturo Cattedrali di Chartres; di Reims; di Amiens; di Bourges. Architettura civile, hôtel de Ville a Bruxellelles; hôtel-Dieu a Tonnerre. Il tipo residenziale minore a schiera e le architetture fortificate: Carcassonne e Aigues-Mortes. Inghilterra Early English: cattedrale di Canterbury; di Lincoln; abbazia di Westminster. Decorated: cattedrale di Salisbury; di Exeter e di York. Perpendicular: cappella del King’s College a Cambridge; cappella di San Giorgio nel castello di Windsor; cattedrale di Gloucester. Sacro Romano Impero La prima diffusione dei modelli cistercensi: abbazia di Maulbronn; abbazia di Heisterbach. Cattedrale di Basilea. Diffusione del Gotico: Liebfrauenkirche di Treviri; cattedrale di Colonia; cattedrale di Friburgo. Tardogotico: cattedrale di Santo Stefano a Vienna (Staffelkirche). I Parler, coro della cattedrale di San Vito a Praga e parrocchiale ad Annaberg. Italia Venezia, Santa Maria Gloriosa dei Frari, Santi Giovanni e Paolo, palazzo Ducale; duomo di Milano; palazzo pubblico di Piacenza; San Petronio a Bologna; Firenze, Santa Croce, Santa Maria Novella e palazzo Vecchio; duomo di Siena; basilica di San Francesco ad Assisi; San Fortunato a Todi; duomo di Orvieto; Santa Maria sopra Minerva a Roma; Castel del Monte e l’architettura federiciana.
Lezione IV Il Quattrocento (parte I) Brunelleschi Firenze, cupola di Santa Maria del Fiore, Ospedale degli Innocenti, Sacrestia Vecchia in San Lorenzo, San Lorenzo, cappella Pazzi in Santa Croce, Santo Spirito, Rotonda degli Angeli, palazzo di Parte Guelfa, tribune morte e lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore. Michelozzo Firenze, palazzo Medici, Rotonda della Santissima Annunziata. Leon Battista Alberti e il De re aedificatoria Rimini, Tempio Malatestiano; Firenze, palazzo Rucellai, facciata di Santa Maria Novella, cappella Rucellai in San Pancrazio; Mantova, San Sebastiano, Sant’Andrea.
Lezione V Il Quattrocento (parte II) Roma (Niccolò V-Alessandro VI) Progetto di Niccolò V per San Pietro, loggia delle Benedizioni in San Pietro, palazzo Venezia, palazzetto e chiesa di San Marco, Santa Maria del Popolo, Sant’Agostino, Santa Maria della Pace, Belvedere di Innocenzo VIII, San Pietro in Montorio, palazzo della Cancelleria. Firenze e l’architettura medicea del secondo Quattrocento Palazzo Pitti, palazzo Strozzi, sacrestia di Santo Spirito, San Salvatore al Monte; Prato, Santa Maria delle Carceri; Poggio a Caiano, villa Medici. Pienza: cattedrale e palazzo Piccolomini. Cortona: Madonna del Calcinaio. Urbino: palazzo Ducale, duomo, San Bernardino.
Lezione VI Approfondimento monografico (I parte) Donato Bramante. Formazione e arrivo a Milano L’architettura lombarda nel secondo Quattrocento. Filarete, i Solari, Dolcebuono e Leonardo da Vinci Cappella Portinari in Sant’Eustorgio, castello Sforzesco, duomo di Bergamo, Ospedale Maggiore, San Pietro in Gessate, Trattato di Filarete; Pavia; certosa e duomo; Bergamo, cappella Colleoni; progetti di Leonardo per chiese a pianta centrale. Bramante in Lombardia L’architettura dipinta nel palazzo del Podestà e in casa Angelini a Bergamo; sala di casa Panigarola a Milano; incisione Prevedari; Milano, chiesa e sacrestia di Santa Maria presso San Satiro, tribuna di Santa Maria delle Grazie, canonica e chiostri di Sant’Ambrogio; duomo di Pavia; piazza di Vigevano; facciata della basilica di Santa Maria Nascente ad Abbiategrasso.
Lezione VII Approfondimento monografico (II parte) Bramante a Roma e nello Stato Pontificio Roma, chiostro e convento di Santa Maria della Pace, palazzo del cardinale Adriano Castellesi da Corneto (Giraud-Torlonia), cortile del Belvedere, coro di Santa Maria del Popolo, via Giulia, palazzo dei Tribunali e chiesa di San Biagio, Santi Celso e Giuliano, tempietto di San Pietro in Montorio, palazzo Caprini, progetti per San Pietro; Loreto, basilica della Santa Casa e palazzo Apostolico; interventi alla Rocca Albornoz di Viterbo. Fortuna di Bramante
Lezione VIII - visita guidata
Lezione IX Il Cinquecento (parte I) La basilica di San Pietro dopo Bramante Progetti e attività di Raffaello, Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane. Raffaello e Peruzzi Roma, cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Sant’Eligio degli Orefici, palazzo Alberini, palazzo Branconio dell’Aquila, villa Madama; palazzo Pandolfini a Firenze; villa Chigi in via della Lungara, cappella Ghisilardi in San Domenico a Bologna, palazzo Massimo alle Colonne. Giulio Romano, Antonio da Sangallo il Vecchio e Antonio da Sangallo il Giovane Roma, casa di Giulio Romano, villa Lante al Gianicolo, palazzo Stati Maccarani, palazzo Adimari Salviati; Mantova, palazzo Te, duomo, San Benedetto in Polirone, casa di Giulio Romano. Montepulciano, Madonna di San Biagio; Civita Castellana, fortezza; Montefiascone, Rocca dei Papi. Roma, palazzo Baldassini, palazzo Farnese, Santa Maria di Monserrato, Santo Spirito in Sassia, Santa Maria di Loreto, Zecca Pontificia; Zecca e progetti per Castro.
Lezione X Il Cinquecento (parte II) Falconetto, Sanmicheli e Sansovino Padova, loggia Cornaro; Verona, palazzo Bevilacqua, palazzo Canossa, porta Nuova, porta Palio, Madonna di Campagna; Orvieto, cappella Petrucci in San Domenico; Montefiascone, Santa Margherita; Venezia, palazzo Grimani, Libreria Marciana, loggia del campanile di piazza San Marco, Zecca, palazzo Corner. Michelangelo architetto Firenze, Sacrestia Nuova in San Lorenzo, Biblioteca Laurenziana; Roma, Campidoglio, aggiunte a palazzo Farnese, San Pietro, progetti per San Giovanni dei Fiorentini, porta Pia, cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli. Palladio Vicenza, palazzo Iseppo Porto, Basilica, palazzo Chiericati, palazzo Valmarana, loggia del Capitanio, teatro Olimpico; villa La Rotonda; villa Barbaro a Maser; Venezia, San Giorgio Maggiore, Redentore; I Quattro Libri.
Lezione XI Il Cinquecento (parte III) Vignola Bologna, progetti per San Petronio, palazzo Bocchi, portico dei Banchi; Roma, villa Giulia e chiesa di Sant’Andrea in via Flaminia, facciata di Santa Maria dell’Orto, chiesa del Gesù, Sant’Anna dei Palafrenieri; Caprarola, palazzo Farnese; Piacenza, palazzo Farnese; la Regola delli cinque ordini. Roma nel secondo Cinquecento Villa d’Este a Tivoli; Roma, casino di Pio IV in Vaticano, facciata del Gesù, Madonna dei Monti, San Paolo alle Tre Fontane, palazzo del Quirinale, San Salvatore in Lauro, palazzo Lateranense, mostra dell'Acqua Felice, cappella Sistina in Santa Maria Maggiore, San Giacomo degli Incurabili. Lezione XII - visita guidata
Lezione XIII Il Seicento (Parte I) L’architettura del primo Seicento romano Completamento di San Pietro, facciata di Santa Susanna, palazzo Barberini, palazzo Borghese. Bernini architetto Santa Bibiana (facciata), baldacchino di San Pietro, fontana del Tritone, cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria, palazzo Ludovisi, palazzo Chigi-Odescalchi, Sant’Andrea al Quirinale, colonnato di San Pietro, fontana dei Fiumi a piazza Navona; San Tommaso a Castel Gandolfo; Santa Maria Assunta ad Ariccia; progetti per il palazzo del Louvre a Parigi. Borromini San Carlino, Oratorio dei Filippini, Sant’Ivo alla Sapienza, Sant’Agnese in Agone, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori, completamento di Sant’Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide.
Lezione XIV Il Seicento (Parte II) Pietro da Cortona architetto Roma, Santi Luca e Martina, villa Sacchetti al Pigneto, Santa Maria della Pace, Santa Maria in Via Lata. Carlo Rainaldi, Carlo Fontana, Giovanni Antonio De Rossi Chiese in piazza del Popolo, Santa Maria in Campitelli, facciata di San Marcello al Corso, completamento di palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetto di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa nel Colosseo; palazzo D’Aste. Napoli e Venezia Napoli, certosa di San Martino, San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo; Venezia, Santa Maria della Salute. Guarino Guarini Progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona; Messina, chiesa per i padri Somaschi; Torino, San Lorenzo, cappella della Sindone.
Lezione XV - visita guidata
Lezione XVI Il Settecento Roma nel primo Settecento Porto di Ripetta, scalinata di piazza di Spagna, piazza di Sant’Ignazio, Santa Maria Maddalena, chiesa del Rosario a Marino, facciata di palazzo Doria al Corso; architettura dell’Arcadia, progetti e realizzazione della facciata di San Giovanni in Laterano; Tuscia, opere di Contini a Vetralla, di Barigioni a Nepi. Filippo Juvarra Torino: basilica di Superga, palazzo Madama, chiesa del Carmine; complesso di Stupinigi. Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionale Reggia di Caserta, chiesa dell’Annunziata a Napoli; Roma, palazzo della Consulta, Santa Maria dell’Orazione e Morte; Albergo dei Poveri a Napoli; Fontana di Trevi a Roma.
( testi)
Bibliografia essenziale - Lineamenti di storia dell’architettura, a cura di L. Bartolini Salimbeni et. al., Roma 1994 (per la parte relativa al Medioevo e quale introduzione alle epoche successive). - Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F. P. Fiore, Milano 1998. - W. LOTZ, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano 1997. - R. WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993.
Bibliografia di approfondimento
J. S. ACKERMAN, The Architecture of Michelangelo, Chicago 1986. G. C. ARGAN, B. CONTARDI, Michelangelo architetto, Milano 1990. Antonio da Sangallo il Giovane. La vita e l’opera, Atti del XXII Congresso di Storia dell’Architettura (Roma, 19-21 febbraio 1986), Roma 1986. R. BONELLI, C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell'architettura medievale, Roma-Bari 1997. A. BRUSCHI, Filippo Brunelleschi, Milano 2006. A. BRUSCHI, Bramante, Bari 1998 (ed. aggiornata). D. R. COFFIN, Pirro Ligorio. The Renaissance Artist, Architect and Antiquarian; with a Checklist of Drawings, University Park, Penn. 2004. J. CONNORS, Borromini e l'Oratorio romano, Torino 1989. Baldassarre Peruzzi 1481-1536, a cura di C. L. Frommel et. al., Venezia 2005. F. P. FIORE, Leon Battista Alberti, Milano 2012. C. L. FROMMEL, S. RAY, M. TAFURI, Raffaello architetto, Milano 1984. Palladio, a cura di G. Beltramini, H. Burns, (catalogo della mostra, Vicenza-Londra 2008-09), Venezia 2008. E. H. GOMBRICH, Giulio Romano, Milano 1989. H. HIBBARD, Carlo Maderno, trad. it. a cura di A. Scotti, Milano 2001. R. KRAUTHEIMER, Roma di Alessandro VII, 1655-1667, Roma 1987. T. A. MARDER, Gian Lorenzo Bernini, Milano 1998. J. M. MERZ, Pietro da Cortona and Roman Baroque Architecture, New Haven, Conn. 2008. P. PORTOGHESI, Francesco Borromini: la vita e le opere, Milano 2019 (ed. aggiornata, 1° ed. 1984) Storia dell'architettura italiana. Il primo Cinquecento, a cura di A. Bruschi, Milano 2002. Storia dell'architettura italiana. Il secondo Cinquecento, a cura di C. Conforti, R. J. Tuttle, Milano 2001. Storia dell’architettura italiana. Il Seicento, a cura di A. Scotti Tosini, 2 voll., Milano 2003. Storia dell’architettura italiana. Il Settecento, a cura di G. Curcio, E. Kieven, Milano 2000. Vignola, a cura di R. J. Tuttle et. al., (catalogo della mostra, Vignola 2002), Milano 2002.
Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere suggerite e concordate durante le lezioni.
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ICAR/18
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
119014 -
Archeologia subacquea
(obiettivi)
L'obiettivo del corso è quello di offrire agli studenti una preparazione teorica di base sulle metodologie e sui principali strumenti d'indagine attualmente adottati sui contesti archeologici sommersi e semi-sommersi (marini, lacustri, fluviali, ipogeici e lagunari). Al termine del percorso di studio lo studente avrà acquisito adeguate conoscenza e capacità di comprensione che gli consentiranno di orientarsi in maniera autonoma tra le tecniche, le strategie, le normative e le nuove tecnologie applicate alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo. Nel corso delle lezioni saranno esaminati molteplici casi di studio "reali" che, testimoniando l'adozione di tecniche e metodiche diversificate in Italia e in altri paesi, forniranno allo studente un'autonomia di giudizio volta a valutare criticamente la strada più adatta al perseguimento di eventuali obiettivi scientifici futuri. Tra le altre abilità trasversali che lo studente acquisirà vi è anche l'apprendimento della terminologia tecnica che caratterizza il mondo della ricerca archeologica in ambiente subacqueo onde consentire la comunicazione di informazioni e idee progettuali sia all'interno della comunità scientifica, sia all'esterno di essa nell'ambito della divulgazione rivolta ai non specialisti.
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MEDAGLIA SALVATORE
( programma)
Il modulo si articola in due parti. Nella prima saranno affrontati i temi a carattere generale volti ad offrire una panoramica della storia della disciplina, dei principali campi d’applicazione e delle caratteristiche peculiari dei siti sommersi. Saranno illustrati i porti, gli approdi, le peschiere e, in genere, le principali infrastrutture costiere. Si affronterà lo studio dei relitti, dei loro processi di formazione e saranno esaminati gli attuali sviluppi e orientamenti metodologici dell'archeologia navale. Ampio spazio sarà rivolto ai metodi e alle tecniche dell’intervento archeologico subacqueo: il cantiere, la strumentazione, lo scavo stratigrafico, la prospezione, il posizionamento, la documentazione e i nuovi sistemi di rilevamento strumentale. Si offrirà un quadro teorico delle principali procedure di recupero e di primo trattamento conservativo dei manufatti archeologici subacquei e si esamineranno le linee normative legate alla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo adottata a Parigi nel 2001 e ratificata in Italia con la L. 157/2009. A conclusione di questa prima parte del corso sarà abbozzata una rassegna degli attuali indirizzi d'indagine e documentazione dei siti in acque profonde e si discuterà delle nuove frontiere della valorizzazione in situ del patrimonio archeologico subacqueo alla luce delle più recenti esperienze maturate in Europa e nel resto del mondo. Nella seconda parte del corso, riservata all'archeologia e alla storia della navigazione di età greca e romana, saranno affrontati temi riguardanti le tecniche della navigazione antica e si esamineranno taluni aspetti peculiari della vita di bordo e dalle e delle consuetudini connesse con i viaggi per mare dei marinai.
Durante il corso sarà programmata la visita a un Museo di archeologia navale.
( testi)
A) Testi obbligatori
- R. Petriaggi, B. Davidde Petriaggi, Archeologia sott’acqua. Teoria e pratica, Pisa-Roma 2014 (II ed.); - L. Fozzati (a cura di), Thalassa. Meraviglie sommerse dal Mediterraneo, Milano 2020, pp. 24-49; 73-97; 109-231. - Appunti delle lezioni.
B) Non frequentanti:
Agli studenti non frequentanti è richiesto lo studio dei testi obbligatori di cui al punto A) e uno tra i seguenti volumi a scelta: - P. Pomey, E. Rieth, L'archéologie navale, Paris 2005. - T. J. Maarleveld, U. Guérin, B. Egger (eds.), Manual for Activities Directed at Underwater Cultural Heritage. Guidelines to the Annex of the UNESCO 2001 Convention, UNESCO, Paris, 2013. Scaricabile gratuitamente al seguente indirizzo: www.unesco.org/culture/en/underwater/pdf/UCH-Manual.pdf); - M. Capulli, Archeologia in contesto subacqueo. Ambienti di ricerca e metodi, Udine 2021. - P. Janni, Il mare degli Antichi, Bari 1996.
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L-ANT/09
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Attività formative affini ed integrative
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