Insegnamento
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Presenza materiale didattico in altra lingua
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Lingua
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18471 -
POLITICHE ECONOMICHE DELLE RISORSE NATURALI E PER L'AMBIENTE
(obiettivi)
Obiettivo formativo: Il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti metodologici fondamentali a classificare e valutare interventi di policy orientati alla migliore gestione delle risorse naturali e alla limitazione dei fattori di pressione ambientale a scala globale, internazionale e locale.
Risultati di apprendimento attesi: Gli studenti alla fine del corso dovranno: Conoscere il funzionamento di interventi regolativi, economico-finanziari e volontari sottesi alle politiche ambientali. Possedere una solida capacità interpretativa e di analisi del contesto in cui maturano le fasi di ideazione, negoziazione, sviluppo, applicazione, monitoraggio e verifica di interventi a finalità ambientale e loro ripercussioni nell’ambito di altre politiche e sistemi regolamentativi. Riconoscere gli attori e le procedure che permettono di tradurre indicazioni strategiche in politiche ed interventi ambientali. Saper consultare le fonti giuridiche, monitorare lo sviluppo normativo e le principali modalità di indirizzo e assegnazione di risorse pubbliche per finalità ambientali.
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BLASI Emanuele
( programma)
A)Parte teorica 1.L’evoluzione del concetto della sostenibilità. 1A - Presentazione del corso. Dinamiche evolutive e pressioni sull’ambiente, i limiti planetari e la ricerca della sostenibilità. L’antropocene e la complessità. Le diverse scale delle politiche ambientali, impatti nel tempo e nello spazio, governo, territorio e comunità. 1B - Le premesse dello sviluppo sostenibile. Evoluzione del concetto di sostenibilità nel pensiero economico, economia ambientale ed economia ecologia. Presupposti teorici alla programmazione di interventi per la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali. Strumenti regolativi, economico-finanziari e volontari nelle politiche ambientali.
2.Globalizzazione e sviluppo sostenibile. 2A - L’introduzione delle questioni ambientali nell’agenda delle politiche internazionali per la crescita e lo sviluppo. La sostenibilità come strumento di regolazione del mercato globalizzato. 2B - I promotori delle politiche ambientali, agenzie internazionali, movimenti ambientalisti e società civile. Gli accordi e i trattati internazionali in merito a natura e biodiversità, cambiamenti climatici, inquinamento transfrontaliero dell'aria e dell'acqua. 2C - La conferenza di Rio+20 e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile (SDGs). L'agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. 3.Le politiche per l’ambiente in Europa e in Italia. 3A - La politica ambientale europea, dai programmi di azione per l'ambiente alle strategie orizzontali. Principi generali, quadro legislativo di riferimento, le risorse finanziarie, i fondi strutturali e l’integrazione dei temi ambientali. 3B - La programmazione delle politiche e degli interventi a difesa del suolo, delle risorse idriche, della biodiversità e per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. 3C - L’Italia e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, politiche per l’ambiente e le risorse naturali, strategie, programmi ed iniziative a livello nazionale, regionale e locale.
4.Politiche e progetti integrati. 4A - Il caso della Politica Agricola Comunitaria e del fondo FEASR. 4B - La diffusione di buone pratiche ambientali e il trasferimento di eco-innovazioni attraverso il Programma LIFE+ e i fondi per la ricerca Europei.
B)Parte applicativa a)Monitorare gli impatti delle politiche. La definizione degli obiettivi e dei target. Indicatori e indici ambientali. Come analizzare le fonti informative e gestire l’informazione. b)Processi partecipativi e co-definizione di interventi ambientali. Agenda 21 e iniziative locali. Conoscere, elaborare, condividere e agire. Come evitare l’insorgere di conflitti socio-ambientali. c)Schemi di pagamento per i servizi eco-sistemici. I principi e le applicazioni dei PES nelle politiche locali. Come diventare mediatore ecologico.
( testi)
Economia Ambientale – Turner, Pearce, Bateman - ed. Il Mulino Manuale di ecologia sostenibilità ed educazione ambientale – Angelini Pizzuto, ed. Franco Angeli
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SECS-P/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
18473 -
MODELLI ECONOMETRICI PER L'ECONOMIA CIRCOLARE
(obiettivi)
Il corso si pone l'obiettivo di introdurre gli studenti ai principali strumenti econometrici per l'analisi e l'elaborazione avanzata di dati di tipo economico e connessi allo studio di un sistema economico orientato verso la circolarità. La disamina dei diversi strumenti di inferenza statistica, dei modelli di regressione di tipo lineare e non lineare consentiranno agli studenti l'acquisizione di conoscenze utili per acquisire capacità critica e autonomia di giudizio nella scelta e implementazione degli strumenti statistici ed econometrici più opportuni per l'elaborazione di dati statistici di natura economica. Le applicazioni e i casi di studio tratti dalla letteratura scientifica consentiranno agli studenti di prendere coscienza e avere conoscenza dello stato dell'arte e della ricerca svolta nell'ambito dell'economia circolare, con specifico riferimento agli aspetti quantitativi, agli strumenti e metodi, alle specificazione adottate per l'implementazione di modelli economici di economia circolare e il connesso studio delle relazioni e associazioni tra variabili.
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SECONDI Luca
( programma)
Richiami di probabilità e inferenza statistica. Stima puntuale, stima intervallare e verifica di ipotesi. Il modello di regressione lineare semplice . Le ipotesi classiche alla base del modello di regressione. Stimatore dei minimi quadrati ordinari (Ordinary Least Squares). Misure di bontà dell'adattamento, verifica di ipotesi e intervalli di confidenza. Introduzione e uso delle variabili dicotomiche nel modello di regressione. Regressione lineare con regressori multipli: la distorsione da variabili omesse, lo stimatore OLS della regressione multipla, misure di bontà dell'adattamento, assunzioni dei minimi quadrati e collinearità, inferenza nel modello di regressione lineare multipla. Funzioni di regressione non lineari: funzioni non lineari di una singola variabile indipendente, interazioni tra variabili indipendenti. Regressione con variabile dipendente binaria: variabili dipendenti binarie e modello lineare di probabilità. Regressioni probit e logit. Stima e inferenza nei modelli logit e probit. Applicazioni. Cenni alla regressione con dati panel. La regressione con effetti fissi, la regressione con effetti temporali. L’approccio statistico ed economico allo studio della circular economy: la raccolta dei dati, le indagini esistenti a livello nazionale e internazionale, analisi metodologica, esempi di misurazione della circolarità in ambito micro/macro economico e applicazioni empiriche.
( testi)
J. H. Stock e M. W. Watson, Introduzione all'Econometria, quarta ed., 2016 Pearson Italia-Milano, Torino.
Dispense e materiale didattico messo a disposizione dal docente durante il corso
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SECS-S/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
18472 -
FONDAMENTI MICRO E MACRO ECONOMICI DELL'ECONOMIA CIRCOLARE
(obiettivi)
L'obiettivo del corso è dare agli studenti gli strumenti necessari dal punto di vista sia micro che macroeconomico per comprendere il processo di transizione da un modello economico lineare ad uno circolare. Durante il corso verranno sviluppati i temi principali collegati all'Economia Circolare
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Erogato presso
18472 FONDAMENTI MICRO E MACRO ECONOMICI DELL'ECONOMIA CIRCOLARE in ECONOMIA CIRCOLARE (LM-76) LM-76 ZECCA EMY
( programma)
- Economia dell’ambiente. Beni pubblici. Fallimento di mercato. Strumenti di policy. - Dall’economia lineare all’Economia Circolare: I limiti del modello lineare e le origini del modello circolare - I principi dell’Economia Circolare - Da Consumatore ad Utente: Focus su Sharing Economy - La creazione del valore nell’Economia circolare. - Efficienza lineare ed Efficacia Circolare - Job creation nell’Economia circolare - Il mercato delle materie prime seconde - Analisi delle Best practices. - Normativa in vigore. - Una Governance per l’Economia Circolare: Reddito, sostenibilità. Il modello europeo di Soft Governance - Confronto tra le performance dei principali Paesi europei sull’Economia Circolare. Indice complessivo di circolarità. - Green Finance- Valley of Death- Spesa in Ricerca e Sviluppo - Il contesto italiano e le dieci proposte per l’Economia Circolare
( testi)
Slides del docente ed eventuale materiale aggiuntivo (paper, rapporti scientifici) consigliati durante il corso e presenti su cartella condivisa Google Drive.
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SECS-P/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
OPZIONALE SECS-P/08 BLUE ECONOMY - (visualizza)
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18469 -
INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER L'ECONOMIA CIRCOLARE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire i concetti base di gestione operativa della produzione nell'ottica del principio di circolarità dei processsi. Vengono affrontate le tecniche e le petriche di gestione e ottmizzazione dei processi sotto l'aspetto del mantenimento del valore aggiunto generato e della gestione degli aspetti ambientali. Il corso fornisce elementi per una visione strategica delle tecnologie e strumenti per valutarne le possibili opzioni di implementazione e sviluppo nei processi in termini economici e di sostenibilità. Nello specifico il corso mira a fornire conoscenza e capacità di comprensione delle basi di caratterizzazione dei processi produttivi di beni e servizi e della Gestione operativa- Conoscenze e capacità di comprensione applicate alle tipologie di processo e programmazione. Autonomia di giudizio e analisi critica delle materie trattate. Abilità comunicative nella presentazione dei temi e progetti inerenti al corso. Capacità di apprendere i principi base dei metodi e tecniche degli argomenti trattati .
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MOSCONI Enrico maria
( programma)
Economia Circolare quale fattore strategico di competitività nella produzione – I Mercati emergenti -Management strategico e strategie di imprenditorialità e innovazione - Principi di Economia Circolare nella catena del valore dell’industria e nei servizi ed il Vantaggio Competitivo.
Orientamento strategico all’innovazione Circolare nelle Organizzazioni: Ciclo tecnologico, ciclo biologico e ciclo industriale - Le tecnologie: le nuove tecnologie e il loro impatto - Strategie di innovazione make or buy: la protezione dell'innovazione e Open-Source, Forme di trasferimento tecnologico, Valutazione delle tecnologie, Metodi di valorizzazione.
Circolarità e sostenibilità della produzione : compatibilità e redditività d’impresa - Design circolare e l’arco di vita del prodotto (life-span ) - Progettazione per il fine vita del prodotto (Proem) - Circolarità e efficienza industriale dei fattori produttivi :efficienza, vantaggio competitivo delle risorse, eliminazione sistematica degli scarti e lo zero waste, bioeconomia - La transizione dei principali cicli produttivi industriali nell’economia Circolare: aspetti tecnologici, economici, gestionali e ambientali; progettazione e selezione dei processi nei servizi.
Gestione della Produzione: Sistemi di gestione in closed-loop e open loop - L'efficienza del sistema Logistico-Produttivo- Green manufacturing e lean thinking - I processi di conversione degli scarti in nuovi materiali - E-Lean Tools : strumenti operativi di ottimizzazione del valore attraverso l’internalizzazione (Strumenti lean E-VSM – IQFD)
Metodologie, tecniche di certificazione della qualità e strumenti di responsabilità sociale per un sistema di gestione orientato alla Circolarità : Panoramica sull’applicazione dei principali standard – Introduzione allo standard sull’economia Circolare BS 8001, relazioni con altri standard (ISO 9001, B-Corp, ).
( testi)
- Materiale fornito in piattaforma
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SECS-P/13
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
GRUPPO OPZIONALE GIURIDICO BLUE ECONOMY - (visualizza)
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18493 -
DIRITTO INTERNAZIONALE E DEL MARE
(obiettivi)
Il corso si articola in una parte generale e in una speciale ed ha lo scopo di fornire competenze sullo studio del diritto internazionale attraverso l’esame della struttura dell’ordinamento internazionale e delle regole che disciplinano i rapporti fra gli attori della comunità internazionale. Nella parte generale saranno forniti agli studenti strumenti per interpretare i limiti strutturali del diritto internazionale evidenziando l’importanza delle relazioni internazionali e le evoluzioni del diritto internazionale stesso. Verranno trattati gli argomenti istituzionali e le specifiche tematiche riguardanti le fonti del diritto internazionale, il sistema delle fonti, il diritto dei trattati, la responsabilità internazionale, la soluzione delle controversie internazionali, l’adattamento nel diritto interno al diritto internazionale, le violazioni del diritto umanitario, il trattamento delle persone fisiche e giuridiche straniere, la sicurezza collettiva, l’individuo e la tutela internazionale dei diritti dell’uomo. Inoltre una parte del corso sarà dedicata allo studio del sistema italiano del diritto internazionale privato e dei principali regolamenti europei. La parte speciale è dedicata allo studio del diritto internazionale marittimo ed ha l’obiettivo di conferire competenze e nozioni sul diritto del mare, sulla disciplina della Convenzione di Montego Bay, sulle convenzioni di diritto internazionale del mare e sulla normativa italiana di attuazione delle suddette norme internazionali, sul mare territoriale, sulla zona contigua e sulla zona economica esclusiva, l’alto mare, la pirateria, la zona archeologica, la piattaforma continentale, le soluzioni delle controversie marittime fra Stati.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
L'impostazione del Corso di Diritto Internazionale e del Mare è in grado di far acquisire allo studente competenze e capacità di comprensione e di interpretazione dei limiti strutturali del diritto internazionale evidenziando l’importanza delle relazioni internazionali e le evoluzioni del diritto internazionale oltre che competenze e nozioni sul diritto del mare. Per ampliare le conoscenze e le capacità di comprensione dello studente durante le lezioni il docente farà ricorso nell’ambito del percorso specialistico anche allo studio e alla spiegazione di specifici casi pratici derivanti dall’elevata esperienza professionale e qualificata del docente. Inoltre lo studente dovrà essere in grado di svolgere un’attenta analisi ed elaborazione dei contributi scientifici e di ricerca su determinate tematiche oggetto del corso richiesti anche ai fini della prova orale finale che costituiscono un ulteriore strumento di acquisizione di capacità e comprensione. Lo studente dovrà essere in grado di conoscere specificatamente le tematiche evolutive del diritto internazionale e del mare e dovrà essere in grado di elaborare ed applicare idee nel contesto di applicazione dell’ambito delle tematiche trattate e dei obiettivi di ricerca di riferimento.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
L’impostazione didattica prevede che la formazione teorica sia accompagnata dall’interazione attiva con il docente finalizzata alla partecipazione propositiva e alla capacità di elaborazione autonoma e di comunicazione dei risultati del lavoro appreso. La parte di approfondimento ed elaborazione delle conoscenze è demandata allo studio personale dello studente che vorrà approfondire ulteriori tematiche di questa materia. Importante sarà la rielaborazione personale dello studente sulle tematiche spiegate a lezione dal docente che permetterà allo stesso di aumentare il livelli di padronanza della materia e delle proprie conoscenze. Unitamente allo studio personale saranno fondamentali la capacità di comprendere e sostenere argomentazioni e la capacità di ragionamento sui casi pratici. Lo studente al termine del corso dovrà essere in grado di risolvere problemi in ambiti nuovi e inseriti in contesti più ampi o interdisciplinari del diritto internazionale e del mare.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Gli insegnamenti consentono di sviluppare nello studente capacità di interpretare e verificare dati che sono utili per determinare giudizi autonomi, su temi specifici scientifici e temi sociali connessi alle tematiche di insegnamento. In particolare assumono rilevanza le conoscenze delle responsabilità etico-professionali e le tematiche dello sviluppo sostenibile relative alle tematiche inerenti il corso. Lo studente dovrà dimostrare di saper raccogliere ed integrare le conoscenze e gestire la complessità, e formulare giudizi anche attraverso dati. L’insegnamento favorisce lo sviluppo e la capacità di evidenziare le informazioni rilevanti e le strategie di capacità di relazione in riferimento alle scelte effettuate e alla dialettica. Rilevante ai fini di una maggiore comprensione della materia da parte dello studente saranno le riflessioni sui casi pratici delle tematiche spiegate dal docente e delle testimonianze dello stesso su questioni riguardanti il mondo dell’impresa e delle professioni che offrono allo studente spunti pratici importanti per sviluppare in modo autonomo le proprie capacità decisionali e di giudizio. Lo studente dovrà acquisire capacità di gestire attività o progetti, tecnico/professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio anche complessi. Lo studente dovrà inoltre essere in grado di integrare le conoscenze acquisite e gestire la complessità delle informazioni.
Abilità comunicative (communication skills)
II corso prevede di sviluppare negli studenti capacità di comunicare in modo chiaro nelle materie oggetto di studio. Lo studente dovrà essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni concrete a interlocutori specialisti e non specialisti. Il percorso formativo prevede lo svolgimento di lezioni frontali e attività di interazione e partecipazione con il docente su argomenti specifici. La partecipazione attiva alle attività e ai corsi e seminari organizzati dall’Università completano le abilità comunicative del singolo studente. Inoltre i momenti di interazione con il docente e con esperti del settore favoriscono nello studente capacità di interlocuzione con figure professionali e interlocutori specialisti. Al fine di migliorare le conoscenze dello studente possono essere organizzate attività seminariali, anche interdisciplinari, su argomenti specifici, in cui possono essere sviluppate discussioni tra gli studenti e i vari docenti.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Al fine di consentire una continua verifica e miglioramento della propria capacità di apprendere viene data rilevanza al lavoro personale dello studente. L’impostazione metodologica dell’insegnamento e la partecipazione a tirocini aiutano lo studente a sviluppare la sua capacità di apprendimento. Ad ogni studente vengono offerti diversi strumenti per sviluppare le competenze per intraprendere ricerche su determinate tematiche in autonomia. Le ore di lavoro personale offrono allo studente la possibilità di verificare e potenziare la propria capacità di apprendimento. Il rigore metodologico degli insegnamenti dovrebbe portare lo studente a sviluppare un ragionamento logico che porti alla conseguente dimostrazione di una tesi. Altri strumenti utili al conseguimento di questa abilità sono gli approfondimenti su tematiche suggerite dal docente e tirocini svolti in Italia o all’estero. Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di: - ricostruire e analizzare gli eventi fondamentali del processo evolutivo del diritto internazionale e del diritto marittimo individuando le caratteristiche essenziali nell’ambito dell’ordinamento giuridico internazionale; - comprendere le competenze dell’Unione europea, in particolare in riferimento ai ruoli con gli Stati membri a livello interno ed internazionale; - comprendere i contenuti e gli obiettivi del diritto internazionale e del diritto marittimo dell’Unione europea; - analizzare tematiche giuridiche specifiche e illustrare le norme di diritto internazionale e di diritto marittimo rilevanti per la loro soluzione; - distinguere e rilevare le fattispecie di problematiche giuridiche specifiche individuandone la soluzione; - svolgere ricerche riguardanti le fonti del diritto internazionale e del diritto internazionale marittimo e della giurisprudenza internazionale; - valutare criticamente in autonomia le implicazioni giuridiche e sociali in riferimento alle soluzioni normative in materia di diritto internazionale e diritto internazionale marittimo; - analizzare autonomamente le implicazioni di questioni giuridiche e di processi di riforma; - esprimersi con linguaggio specifico ed adeguato in forma orale sulle tematiche internazionale e il diritto marittimo.
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ERRIGO EMILIO
( programma)
Parte generale di diritto internazionale - Introduzione: cos’è il diritto internazionale. Diritto internazionale pubblico e diritto internazionale privato. Lo studio del diritto internazionale. Caratteristiche e struttura dell’ordinamento internazionale. La struttura della Comunità internazionale e la nascita del diritto internazionale moderno -La formazione e la trasformazione del diritto internazionale, -Formazione delle consuetudini e formazione e validità dei trattati. -Convenzione di Vienna del 1969 sul diritto dei trattati (stipulazione, entrata in vigore del trattato, efficacia, cause di invalidità e di estinzione dei trattati). Interpretazione dei trattati. Ambito di applicazione dei trattati. Le riserve. Enti che partecipano alla vita di relazione internazionale, Status Soggettivi degli Enti Internazionali, Il Riconoscimento, La Successione Internazionale Tra Stati, Altre Fonti Del Diritto Internazionale, Gli Atti Delle Organizzazioni Internazionali - Diritto consuetudinario e diritto pattizio - I soggetti e gli altri attori della Comunità internazionale: Stati, organizzazioni intergovernative e altri enti, il problema della soggettività internazionale degli individui. Le ONG. - Gli Stati e il problema della loro soggettività: nascita e riconoscimento di nuovi Stati. -Accertamento e applicazione, osservanza delle regole di diritto internazionale - Gli Stati e i loro organi interni. - Le immunità dello Stato e dei suoi organi secondo il diritto internazionale. - L’adattamento del diritto interno al diritto internazionale: l’adattamento al diritto internazionale generale, art. 10 Costituzione; l’adattamento al diritto internazionale pattizio, art. 117 Costituzione - Le controversie internazionali: Definizione di controversia; la soluzione pacifica, mezzi e metodi di soluzione delle controversie - La Corte internazionale di Giustizia, struttura e competenze. -Il sistema di sicurezza collettiva delle Nazioni Unite: la Carta ONU, fini e principi dell'ONU, il sistema di sicurezza collettiva, il ruolo del Consiglio di Sicurezza, Le contromisure. L’aggressione nel diritto internazionale. La legittima difesa. - Diritto penale internazionale, diritto internazionale umanitario e diritto internazionale dei diritti dell’uomo. -Il Diritto internazionale umanitario quale sistema di protezione delle vittime dei conflitti armati. -Le Convenzioni di Ginevra sulla protezione delle vittime dei conflitti armati -Le violazioni gravi del diritto internazionale umanitario -La giurisdizione universale. - I crimini internazionali dell’individuo - L’istituzione di tribunali penali internazionali. La Corte penale internazionale. La questione delle immunità degli organi dalla giurisdizione penale.
Parte speciale di diritto internazionale marittimo: -Origini storiche del diritto del mare; -Il processo di codificazione del diritto del mare; -La Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 1982; -Sviluppi successivi al 1982 sul piano internazionale; -La politica marittima dell'UE e la partecipazione dell'Unione europea al sistema normativo internazionale; -Competenze vecchie e nuove di diritto del mare in ambito Unione europea; -Risoluzione delle controversie nella Convenzione del 1982 e nel diritto dell'Unione europea. -In una seconda parte, il corso si concentrerà sulla disciplina giuridica applicabile alle diverse zone marittime: -Acque interne; Mare territoriale; -Zona contigua; Zona economica esclusiva; -Acque arcipelagiche; Stretti internazionali; -Piattaforma continentale; Alto mare -Altre zone marittime; -Navigazione marittima; -Sfruttamento dei fondi marini; -Pesca; -Migrazione via mare; -Attività criminali in mare, con particolare riferimento alla pirateria; -Tutela dell'ambiente marino dall'inquinamento; -Protezione del patrimonio culturale sottomarino; -Le zone di protezione ecologica istituite dall’Italia (funzione e struttura) -La nave da guerra e la polizia internazionale -L’uso militare degli oceani -Principi di diritto dei conflitti armati e di diritto internazionale umanitario applicabili alle operazioni militari navali -La soluzione delle controversie marittime fra Stati.
( testi)
- Testo d’esame: Natalino Ronzitti (2019), “Diritto internazionale”, Ed. VI Giappichelli Torino. - Testo consigliato: Emilio Errigo, “Scritti di Diritto Internazionale marittimo” (a disposizione degli studenti su piattaforma Moodle).
Gli studenti potranno accedere ai materiali normativi e giurisprudenziali forniti dal docente attraverso la piattaforma multimediale Moodle (www.moodle.unitus.it). Il docente riceve gli studenti dopo le lezioni. Per concordare il ricevimento con il Docente Prof. Emilio Errigo o con gli assistenti si può inviare una mail all’indirizzo emilio.errigo@unitus.it
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8
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IUS/13
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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18531 -
Attività professionalizzante
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
18529 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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8
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |