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Gruppo opzionale:
UNA MATERIA A SCELTA TRA LETTERATURA ARTISTICA E ANTROP CULTURALE CURR LETTERE - (visualizza)
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13199 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE
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Erogato presso
18063 Antropologia culturale in SCIENZE DEI BENI CULTURALI (L-1) L-1 DIMPFLMEIER Fabiana
( programma)
Il corso mira a fornire nozioni generali sull'antropologia culturale e una conoscenza storico-critica del suo sviluppo disciplinare, delle metodologie di ricerca utilizzate e delle impostazioni teoriche che la caratterizzano. Obiettivo è quello di allenare lo studente/la studentessa, attraverso lo studio e l'attenzione alla diversità culturale, a esercitare uno sguardo critico sui molteplici fenomeni che caratterizzano la realtà contemporanea e/o che hanno contraddistinto la storia passata. La sezione monografica si concentrerà criticamente sulla figura di Lamberto Loria quale padre fondatore dell'etnografia italiana. In particolare, saranno prese in considerazione, contestualizzandole nel panorama storico e scientifico di appartenenza, le sue esperienze etnografiche in Papua Nuova Guinea e in Africa e il suo impegno nella raccolta e organizzazione della Mostra di Etnografia italiana del 1911. Il modulo, oltre a fare luce su di un importante nodo storico-teorico dell'antropologia italiana, permetterà di focalizzarsi sulla metodologia precipua alle indagini di storiografia antropologica e sul loro r/apporto con/alla la ricerca sul campo, ricollegandosi al dibattito italiano contemporaneo sui confini e destini della disciplina antropologica. Il corso prevede lezioni frontali, discussioni in gruppo, escursioni sul territorio, esercitazioni pratiche e visione di film e/o documentari. Saranno distribuite dispense e materiali su cui studenti e studentesse saranno invitati a riflettere.
( testi)
Nota introduttiva: - porteranno il programma specifico per i 24 cfu solo gli studenti che sostengono l'esame come CORSO SINGOLO da non frequentanti
(1) FREQUENTANTI (compresi i 24 cfu): a) Parte Istituzionale: - F. Dei, Antropologia culturale, Bologna, Il Mulino, 2016 (SOLO la nuova edizione accresciuta; NON quella del 2012). - Dispense della docente b) Parte Monografica: - F. Dimpflmeier, S. Puccini, Nelle mille patrie insulari. Etnografia di Lamberto Loria in Nuova Guinea britannica, CISU, 2018. - F. Dimpflmeier, Il giro lungo di Lamberto Loria, CISU, 2020.
(2) NON FREQUENTANTI che sostengono l'esame di Antropologia culturale come parte del loro programma di studi: a) Parte Istituzionale: - F. Dei, Antropologia culturale, Bologna, Il Mulino, 2016 (SOLO la nuova edizione accresciuta; NON quella del 2012). - U. Fabietti, Storia dell'antropologia, Zanichelli (qualsiasi edizione) - a scelta, uno dei seguenti testi: Claude Lévi-Strauss, Tristi tropici (qualsiasi edizione) Edward E. Evans-Pritchard, Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande (qualsiasi edizione) Ernesto de Martino, Sud e magia, Donzelli, 2015 (ma altre edizioni vanno bene uguale) F. Dimpflmeier (a cura di), Il lungo viaggio e le storie piccole, Sette Città, 2020.
(3) NON FREQUENTANTI 24 CFU che sostengono l'esame come corso singolo: a) Parte Istituzionale: - F. Dei, Antropologia culturale, Bologna, Il Mulino, 2016 (SOLO la nuova edizione accresciuta; NON quella del 2012). - Dispense su Antropologia ed Educazione (contattare la docente per avere il file) b) Parte Monografica: - F. Dimpflmeier, S. Puccini, Nelle mille patrie insulari. Etnografia di Lamberto Loria in Nuova Guinea britannica, CISU, 2018. - F. Dimpflmeier, Il giro lungo di Lamberto Loria, CISU, 2020.
N.B.: il precedente programma per i 24 cfu è ancora valido e qualora si fosse già preparato o si fossero già acquistati i volumi può essere tranquillamente portato all'esame.
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M-DEA/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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17389 -
LINGUISTICA GENERALE
(obiettivi)
L’insegnamento di Linguistica Generale non è impartito nella scuola e quindi ha lo scopo di fornire al discente le competenze metodologiche e operative necessarie ad analizzare il comportamento linguistico dei parlanti di una lingua, comportamento attestato in dati scritti o orali, e a predire quella parte del loro comportamento linguistico che non è ancora attestato in dati disponibili: in breve la linguistica generale insegna a costruire quello che tradizionalmente è denominato “GRAMMATICA” di una lingua. La Grammatica scientifica di una lingua è rappresentabile come un insieme di predizioni, cioè di regole che – se correttamente formulate – permettono di costruire espressioni (frasi, testi orali o scritti) giudicati “accettabili” dai parlanti di quella lingua. Tali regole predittive si riferiscono in linea generale ai componenti grammaticali denominati fonetico-fonologico, lessicale, morfologico, sintattico e pragmatico. Ognuno di tali componenti richiede l’apprendimento di specifiche tecniche operative di analisi. Quindi non si insegnerà la grammatica normativa, non si insegnerà a scrivere/parlare in italiano o in altre lingue, non si insegnerà l’ortografia italiana o di altre lingue, ma si insegnerà a osservare il comportamento concreto dei parlanti (a prescindere se esso sia rispettoso o meno della grammatica normativa), a costruire una base di dati linguistica e ad usarla per costruire una grammatica, in senso scientifico, non normativo. Oltre alla lingua italiana, i dati linguistici verranno estratti anche da altre lingue europee e non, dipendentemente dalle competenze propedeutiche dei discenti. Parimenti verranno usati dati provenienti da lingue fittizie, sulle quali esercitarsi per estrarre le regole grammaticali, senza necessità – per ovvi motivi – che il discente abbia una previa conoscenza della lingua in questione. In sintesi: Obiettivi del corso sono: la conoscenza di metodi di fonetica, fonologia, morfologia e sintassi. la capacità di trascrivere foneticamente e analizzare fonologicamente, morfologicamente e sintatticamente una frase in italiano e una in una lingua a scelta dello studente. Nel rispetto dei cosiddetti “indicatori di Dublino” – come meglio dettagliato nel campo “Valutazione” - gli obiettivi saranno finalizzati al conseguimento di: 1) Conoscenza e capacità di comprensione: capacità di estrarre dati linguistici da un campione di parlanti 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: capacità di produrre una minima grammatica scientifica da un insieme di dati linguistici prodotti da un campione di parlanti 3) Autonomia di giudizio: capacità di confrontare e valutare comparativamente grammatiche diverse che rendono conto in modo difforme e concorrente di un medesimo insieme di dati linguistici prodotti da un campione di parlanti 4) Abilità comunicative: capacità di comunicare le ragioni del giudizio comparativo di cui al punto 3) 5) Capacità di apprendimento: capacità di orientarsi nella bibliografia scientifica pertinente.
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Erogato presso
17389 LINGUISTICA GENERALE in SCIENZE UMANISTICHE (L-10) L-10 0 DE DOMINICIS Amedeo
( programma)
Dal punto di vista curriculare, l’insegnamento di Linguistica Generale intende offrire le basi istituzionali della disciplina, articolandosi su nozioni di carattere generale, indispensabili per poter poi accedere ai vari livelli di analisi del linguaggio (fonologico, morfologico, sintattico e semantico), sia in chiave di pura descrizione sia in prospettiva di ricostruzione e analisi storica (esemplificata soprattutto sugli ambiti romanzo ed indoeuropeo). Verranno trattati i seguenti argomenti: - Tematiche generali: Nozione di lingua. Significato e significante. Forma e sostanza. - Concetti fondamentali della linguistica: Segno, fonema, morfema, sintagma e frase. - Procedimenti fondamentali dell’analisi linguistica: Analisi fonologica, morfologica e sintattica di lingue moderne. - Metodi e principi della linguistica storica: Nozioni di famiglia linguistica, legge fonetica, mutamento linguistico (esemplificate soprattutto sugli ambiti romanzo ed indoeuropeo). - Applicazione dei concetti e metodologie ad un corpus di 30 frasi appartenenti ad una lingua appositamente inventata, allo scopo di rendere possibile agli studenti di esercitarsi a costruire una “Grammatica” su un campione linguistico assolutamente inedito e quindi non suscettibile di contaminazioni con pregiudizi grammaticali ereditati dall’insegnamento scolastico dell’”italiano” o di altre lingue a loro note. Per quanto riguarda la ripartizione temporale dell’impegno didattico dedicato ai vari argomenti, a me sembra che ogni ipotesi formulata preventivamente sarebbe priva di plausibilità, in quanto non è verosimile organizzare un lavoro didattico in astratto: i tempi dipenderanno dalle risposte dei discenti, risposte che per definizione dipendono dalla platea dei discenti, dalle loro caratteristiche e dai loro profili intellettuali, cioè da elementi che ad oggi sono a me – come a chiunque – ignoti, e per conseguenza è impossibile fare previsioni attendibili in merito. In linea generale, posso solo prevedere che la cosa andrà come in tutti gli anni precedenti, vale a dire che nelle mie intenzioni dovrei dedicare un sesto delle ore alle tematiche e concetti generali, un sesto alla fonetica, un sesto alla fonologia, un sesto alla morfologia, un sesto alla sintassi e un sesto alla linguistica storica, ma nella realtà i discenti mi chiederanno ciclicamente di tornare indietro, spiegare nuovamente punti del programma, vanificando così ogni previsione. E ciò dipende dal fatto che i discenti anche frequentanti non studiano a casa il programma svolto in aula, ma studiano solo in prossimità dell’esame e si accorgono solo a posteriori (magari dopo settimane) di aver compreso male quanto svolto in aula. Il problema sarebbe risolto se solo fosse imposto agli studenti di sostenere l’esame finale immediatamente dopo il corso, con una sola data per anno, oltre ad una seconda data destinata al recupero, e non – come oggi avviene – di poterlo sostenere in numerose date di esame spalmate sull’intero arco dell’anno accademico (e oltre): ma l’adozione di tale soluzione non dipende dal sottoscritto (che pure la auspica), ma da scelte politiche e da regolamenti accademici che vanno in direzione contraria.
( testi)
1) R. Simone, Nuovi fondamenti di Linguistica, Milano, McGRAW-HILL, 2013 (capitoli I-XI). 2) A. De Dominicis, Fonologie comparate. Suoni e lingue d’Europa, Cina e mondo arabo, Roma, CAROCCI 2013 (i primi quattro capitoli alle pp. 1-149: Fonetica + Fonologia + lingue romanze + italiano; più una lingua a scelta - e relativa famiglia linguistica - tra quelle presentate nel volume). A giudizio mio, non esiste alcuna possibilità di apprendere la Linguistica senza una guida didattica frontale. In generale, a me non risulta sia possibile imparare metodi formalizzati e tecniche di analisi senza un ausilio didattico costituito da un docente. Forse ciò è possibile in caso di discipline storiche o letterarie, ma la Linguistica non è un esempio di disciplina storica o letteraria. Per conseguenza, a me non è possibile indicare - in scienza e coscienza - alcuna lettura integrativa per studenti autodidatti.Tuttavia gli studenti non frequentanti potrebbero fare esercizi a casa sul testo di Silvia Luraghi e Anna M. Thornton, Linguistica generale: esercitazioni e autoverifica, Roma: Carocci.
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L-LIN/01
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Attività formative di base
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ITA |
17392 -
LETTERATURA ITALIANA II
(obiettivi)
Il corso ha l'obiettivo di familiarizzare gli studenti con la fase di formazione e di prima fioritura della letteratura italiana, decisiva per una definizione storica di lunga durata. Nel confronto indiretto ma continuo con gli eventi della storia linguistica, aritistico-comunicativa, sociale e politico-culturale anche internazionale, il corso contribuisce alla formazione complessiva degli iscritti alla classe L 10 in una direzione interdisciplinare, con una sicura capacità di collocare i prodotti della letteratura in una prospettiva diacronica e un consapevolezza del nesso storico tra letteratura e identità nazionale italiana. Ci si attende che gli studenti dimostrino di avere appreso a fine corso conoscenze e abilità quali: comprensione letterale e consapevolezza delle modalità di studio della lingua letteraria italiana, soprattutto in poesia, medievale; riconoscimento dei principali caratteri metrici, retorici, stilistici; assimilazione di almeno i più importanti nuclei concettuali e ideologici dei testi; capacità tecnica di analisti per tratti generali di testi letterari (ad esempio isolamento di singole componenti testuali e intendimento della loro funzionalità alla totalità del testo come struttura), a fini di interpretazione e anche di valutazione estetica; disponibilità a collegare il sapere letterario, in ogni circostanza storicamente rilevante, con le altre forme della cultura umanistica, e di riconoscere in tale coesione culturale un tratto caratteristico della civiltà italiana nel suo corso. Ci si aspetta inoltre che gli studenti sappiano esporre le loro conoscenze con un grado sufficiente di persuasività.
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GRAZZINI Filippo
( programma)
Il corso esamina lo sviluppo della letteratura italiana nei primi secoli con lo studio di: A.CASADEI-M.SANTAGATA, Manuale di Letteratura italiana medievale e moderna, Roma-Bari, Laterza, pp. 1-92; R. MORABITO, Dimensioni della letteratura italiana, Roma, Carocci, capp. 2, 3, 6, 7; I seguenti testi per analisi e commento scelti da M. SANTAGATA-L.CAROTTI-A.CASADEI- M.TAVONI, Il filo rosso. Antologia della letteratura italiana, Roma-Bari, Laterza, voll. I.1 (l' uso di antologie alternative sarà autorizzato se, a un controllo da parte del docente, esse comprenderanno tutti i testi oggetto di studio nel corso): Francesco d'Assisi, "Cantico delle creature"; Giacomo da Lentini: “Amor è uno desio che ven da core” , "Madonna, dir vo voglio"; Guittone d'Arezzo, "Tuttor ch'eo dirò gioi"; Guido Guinizzelli, "Al cor gentil", “Io voglio del ver”, “Lo vostro bel saluto”; Guido Cavalcanti, “Biltà di donna”, “Tu m’hai si piena”, “Voi che per li occhi”, “Per ch’io no spero” Dante Alighieri, "Tanto gentile", "Guido, i' vorrei", "Al poco giorno"; Inferno canti I (tutto), II (tutto), V vv. 25-142 (si dovranno tenere presente anche i vv. 1-3 del successivo canto VI, in qualsiasi edizione); X vv. 22-93; XXI vv. 7-57; XXVI vv. 76-142; XXXIII vv. 1-90; Purgatorio XXIV vv. 40-63; XXVI vv. 82-148 Petrarca, Canzoniere, 1, 3, 35, 62, 90, 272, 273; Boccaccio, Decameron, II 5, V8, V 9. Si studieranno anche canti di Dante e Rime di Petrarca in edizioni altre da Il filo rosso, come segue: Dante: Inferno XXVII; Purgatorio III, V; Paradiso XXXIII: edizioni consigliate: Bosco (Le Monnier), Pasquini (Garzanti), Inglese (Carocci), Bruscagli-Giudizi (Zanichelli), Malato (tascabili Salerno Editrice); Petrarca: 60, 61, 126, 128: edizioni consigliate: Santagata (Mondadori), Dotti (Donzelli), Bettarini (Einaudi). Per gli studenti non frequentanti è obbligatoria la lettura integrale di R. Morabito, Dimensioni ecc. (vedi sopra). Agli studenti Erasmus e/o non madrelingua italiana che ritengano di non possedere una preparazione adeguata al corso è data la facoltà di concordare con il docente un programma individuale alternativo. Se essi ritengono di non poter studiare in lingua italiana, sosterranno l'esame in inglese, con il programma sotto indicato.
( testi)
A.CASADEI-M.SANTAGATA Manuale di letteratura italiana medievale e moderna, Roma-Bari, Laterza R. MORABITO, Dimensioni della letteratura italiana, Carocci M. SANTAGATA-L.CAROTTI-A.CASADEI- M.TAVONI, Il filo rosso. Antologia della letteratura italiana, Roma Bari, Laterza, vol. I.1 Si segnala che il Manuale di Casadei-Santagata e l' antologia Il filo rosso sono reperibili nel catalogo Laterza anche in formato e-book (Il filo rosso è fornito necessariamente insieme con parti anche successive dell'opera)
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L-FIL-LET/10
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Attività formative di base
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15254 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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Gruppo opzionale:
UNA MATERIA A SCELTA TRA LINGUA E TRAD FRANCESE E INGLESE CURR LETTERE - (visualizza)
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15271 -
LINGUA E TRADUZIONE FRANCESE
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Erogato presso
13156 LINGUA E TRADUZIONE FRANCESE I in LINGUE E CULTURE MODERNE (L-11) L-11 DI VITO Sonia
( programma)
Sintassi: Il sistema dei determinanti; il sistema del nome; Il sistema degli aggettivi; Il sistema degli avverbi; Il sistema del verbo (indicativo – presente, imperfetto, passé composé, futuro; condizionale: presente; congiuntivo: presente; infinito; participio passato, imperativo); La negazione; L’esclamazione; l’interrogativa (diretta e indiretta); I pronomi personali soggetto (forma atona e forma tonica); I pronomi COD e COI; I pronomi EN e Y; I pronomi relativi; Le preposizioni di tempo e di luogo; L’espressione della causa e della conseguenza (donc, en conséquence...) L’espressione dello scopo (pour que, afin que...) L’espressione dell’ipotesi (au cas où, si...) L’espressione dell’opposizione e della concessione (par contre, tandis que...) I connettori logici del discorso (d’abord, ensuite...)
( testi)
Per lo scritto: Berger, D., Spicacci, N., 2016, Savoir-dire savoir-faire, Livelli A1, A2, B1, Bologna, Zanichelli. Bidaud, F., (ultima edizione), Nouvelle Grammaire du français pour italophones, UTET.
Per l’orale: Berger, D., Spicacci, N., 2016, Savoir-dire savoir-faire, Livelli A1, A2, B1, Bologna, Zanichelli, pp. 204-279.
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L-LIN/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
15272 -
LINGUA E TRADUZIONE INGLESE
(obiettivi)
Il corso di Lingua e traduzione inglese si propone di sviluppare parallelamente le competenze comunicative e la consapevolezza metalinguistica della lingua inglese, consolidando una conoscenza scolastica dell'inglese generale in accesso, conducendola verso un livello B1+ del Quadro di riferimento europeo e approfondendo la descrizione grammaticale. Nei termini dei descrittori di Dublino: 1) Conoscenza e capacità di comprensione della lingua inglese scritta e orale al livello B1+; conoscenza dei fondamenti della grammatica comunicativa; 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate a testi quali: il programma del corso e le modalità dell’esame in italiano e inglese; lezioni teoriche tenute in lingua inglese; testi di riferimento grammaticale in lingua inglese; istruzioni e consegne di compiti e attività su piattaforma UniTusMoodle; comprensione dei commenti valutativi del docente; 3) Autonomia di giudizio: capacità di orientarsi nella scelta tra opzioni linguistiche semanticamente equivalenti ma differenti per contesto culturale e situazione comunicativa; 4) Abilità comunicative: abilità di produzione orale e scritta a livello B1+ nella lingua inglese; abilità di relazionarsi con il resto del gruppo e di lavorare in coppia o in squadra; 5) Capacità di apprendere: sviluppo di abilità trasversali di tipo metacognitivo, metalinguistico e di ricerca delle fonti anche online; abilità digitali per sostenere l'apprendimento online; auto-valutazione.
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Erogato presso
15308 LINGUA E TRADUZIONE INGLESE in SCIENZE UMANISTICHE (L-10) L-10 GRAZIANO Alba
( programma)
TITOLO: English in use: una grammatica per la comunicazione Il corso svolge i seguenti contenuti per 60 ore totali (e altrettante di attività di piattaforma): 1) opera una ricognizione delle modalità di apprendimento della lingua inglese pregresse, sviluppando una consapevolezza critica dei percorsi di apprendimento formale e informale degli studenti; introduce il Quadro di riferimento europee per le lingue e i descrittori dei suoi livelli; definisce cosa sia la competenza comunicativa (1 settimana); 2) fornisce un panorama di varie modalità di descrizione del livello grammaticale della lingua inglese, mettendo in grado di consultare diverse grammatiche e definendo in dettaglio la “grammatica funzionale/comunicativa” (1 settimana); 3) attraverso l’approccio della grammatica comunicativa tratta i principali temi contrastivi tra italiano e inglese: a. morfologia comparata del sistema verbale delle due lingue, in particolare tense/aspect nel sistema verbale inglese (4 settimane) b. modality (1 settimana) c. word formation e word order (1 settimana) d. countable/uncountable, defining/non-defining (1 settimana) 4) presenta le modalità della prova finale attraverso lo svolgimento di numerose simulazioni (1 settimana).
( testi)
Geoffrey Leech - Jan Svartvik, A Communicative Grammar of English, Longman; Ronald Carter - Michael McCarthy, Cambridge Grammar of English, CUP.
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L-LIN/12
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Attività formative caratterizzanti
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