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STORIA ROMANA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Nella prima parte del corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più squisitamente evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. La seconda parte del corso avrà invece carattere monografico e seminariale (cfr. Programma. Parte monografica).
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DE SANCTIS Gianluca
( programma)
A) PARTE GENERALE Il Lazio arcaico e la nascita di Roma; i miti delle origini; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la costituzione romana; l’ultimo secolo della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’impero romano d’Occidente.
B) APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO Roma città aperta. Ancora prima di essere fondata, Roma, o meglio il sito dove un giorno sorgerà Roma, appare come un crocevia di culture e di presenze mitiche davvero straordinarie. Uomini e dei provenienti da fuori vengono accolti, accogliendo a loro volta altri che, come loro, verranno a cercarvi rifugio (Saturno, Evandro, Eracle, Enea). La stessa fondazione dalla città, descritta nei termini di una vera e propria cosmogonia da Plutarco, è il risultato di apporti e contributi diversi: fondatori albani, sacerdoti etruschi, donne Sabine, ma soprattutto uomini dall’origine incerta. Se i miti delle origini sono rappresentazioni dell’autocoscienza collettiva, riflettono il carattere di un popolo, il suo modo di pensare e abitare il mondo, nel caso dei Romani si deve concludere che il tema della razza e della purezza etnica fosse, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, quasi del tutto inesistente. Anzi, la città mostra sin dall’inizio un carattere composito, un’identità disgregata, che riflette una natura “aperta”, sensibile nei confronti dell’alterità. Lungi dal costituire un motivo di imbarazzo, come avrebbe voluto la propaganda greca antiromana, la tradizione dell’Asilo aperto da Romolo a schiavi e latitanti sulla cima del Campidoglio, divenne per i Romani una “figura del ricordo”, capace di riassumere la loro specificità culturale, e di ispirarne la condotta politica in campo internazionale.
( testi)
PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI
1) A. Momigliano, Manuale di Storia Romana, a c. di A. Mastrocinque, UTET, Novara 2011; 2) A. Giardina, Storia mondiale dell’Italia, Laterza, Roma-Bari 2017, pp. 4-183. 3) G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012; 4) Materiale didattico illustrato a lezione.
GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:
• A.M. Bietti Sestieri, L’Italia nell’età del bronzo e del ferro, Carocci, Roma 2018. • P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017. • E. Cantarella, I supplizi capitali in Grecia e a Roma. Origini e funzioni della pena di morte nell’antichità classica, BUR, Milano
2000. • L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006. • G. De Sanctis, La logica del confine. Per un’antropologia dello spazio in Roma antica, Carocci, Roma 2015. • F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000. • A. Fraschetti, Romolo, il fondatore, Laterza, Roma-Bari 2002. • A. Giardina (a cura di), Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2006. • M. Lentano, Il mito di Enea (con M. Bettini), Einaudi, Torino 2013. • S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.
Vivamente consigliata per TUTTI gli studenti è la consultazione di un atlante storico del mondo antico. A titolo meramente orientativo si segnalano:
M. Baratta-P. Fraccaro et al., Atlante storico, Istituto geografico De Agostini, Novara 1979; H. Bengston-V. Milojcic, Großer historischer Weltatlas, I. Teil (Vorgeschichte und Altertum), Bayerischer Schulbuch-Verlag, München 1978; R. J. A. Talbert, Atlas of Classical History, Routledge, London 1985.
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L-ANT/03
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
UNA MATERIA A SCELTA TRA GLI AFFINI DEL II ANNO CURR FILOLOGICO - (visualizza)
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LINGUA E LETTERATURA LATINA
(obiettivi)
Il corso intende fornire un approfondimento critico sulle Metamorfosi di Ovidio. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica dei testi.
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Erogato presso
18028 Letteratura latina in ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE. TUTELA E VALORIZZAZIONE (LM-2) LM-2 FUSI Alessandro
( programma)
La poesia epica romana dalle origini fino all'Eneide di Virgilio
Programma: Il corso è incentrato sulla poesia epica, che a Roma come in Grecia occupa il primo posto nella gerarchia dei generi letterari, e intende proporne un percorso diacronico dalle origini fino all'età augustea. Una breve introduzione sarà dedicata ai generi letterari a Roma, al rapporto tra letteratura romana e letteratura greca e alla caratteristiche principali dell'epica greca. Si prenderanno quindi in esame testi significativi della tradizione epica a Roma. Una prima sezione riguarderà l'epica arcaica, dalla traduzione dell'Odissea di Omero a opera di Livio Andronico, passando poi per il poema epico-storico di Nevio, fino a giungere agli Annales di Ennio, che rappresentano una tappa determinante nella storia letteraria romana. Nella seconda sezione si prenderanno in esame gli sviluppi della poesia epica nella tarda repubblica, che segna una profonda trasformazione nel gusto letterario e produce nuove forme (in particolare l'epillio neoterico), ma conosce anche l'epica didascalica di Lucrezio, che forgia un linguaggio poetico filosofico nuovo senza dimenticare i grandi modelli arcaici. Infine ampio spazio sarà dedicato all'Eneide di Virgilio, capolavoro della letteratura dell'età augustea e opera capitale per l'intera cultura occidentale. I testi presi in esame saranno analizzati nel relativo contesto storico-culturale, rivolgendo particolare attenzione alla tradizione del genere che si va costituendo e ai rapporti intertestuali che gli autori instaurano con i loro modelli.
( testi)
A. Perutelli, La poesia epica latina. Dalle origini all'età dei Flavi, Roma, Carocci, 2014; testi latini, ulteriore bibliografia e materiali didattici saranno forniti a lezione (frequentanti). Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare un programma.
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L-FIL-LET/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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STORIA DELLA SCRITTURA
(obiettivi)
Il corso ha per oggetto la storia della scrittura in caratteri latini dall’età romana fino all’età umanistica e le forme della comunicazione scritta dal rotolo di papiro al libro a stampa. Oltre a offrire gli strumenti culturali e critici per comprendere lo sviluppo storico della scrittura nel mondo antico e medievale fino all’inizio dell’epoca moderna, obiettivo del corso è quello di fornire le competenze per leggere le scritture librarie e documentarie più diffuse nella penisola italiana.
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CARDARELLI Francesco maria
( programma)
La terminologia paleografica. I supporti e gli strumenti scrittori (le scritture a pennello e a sgraffio sull’intonaco, le tavolette cerate, il papiro, il rotolo e il codice, la pergamena, la carta). Le origini della scrittura latina. La prima fase della scrittura: il periodo unitario. La maiuscola corsiva. La capitale epigrafica. La capitale libraria. La capitale “elegante”. Le origini della minuscola. La corsiva nuova. L’onciale. La semionciale. L’interpunzione e le abbreviazioni nell’età romana (il troncamento e la contrazione, le “notae tironianae” e le “notae iuris”, i “nomina sacra”). La seconda fase della scrittura: origini e sviluppo del particolarismo grafico. L’insulare. La merovingica. La visigotica. Le scritture altomedievali in Italia. La curiale romana. La beneventana. Il sistema abbreviativo nell’età medievale. La terza fase della scrittura: il ritorno all’unità grafica. La minuscola carolina. La minuscola romanesca. La minuscola diplomatica. La scrittura gotica. La minuscola cancelleresca. La mercantesca. La bastarda francese. La quarta fase della scrittura: il ritorno all’antico. Francesco Petrarca e la semigotica. Coluccio Salutati e la “preantiqua”. Niccolò Niccoli, Poggio Bracciolini e la rinascita dell’“antiqua”. La minuscola umanistica. La semigotica delle carte e l’umanistica corsiva. La scrittura a mano dopo l'invenzione della stampa. La trascrizione paleografica.
( testi)
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992. - Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019. - Dispense e tavole di paleografia distribuite durante le lezioni e le esercitazioni. Le tavole sono tratte da: “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
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M-STO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
(obiettivi)
Conoscenze e comprensione: - conoscere le caratteristiche delle tecnologie per la riproduzione del sapere nel loro rapporto con la formazione e i processi educativi; - comprendere le dinamiche e le differenze tra culture orali, culture scritte e culture multimediali e di rete; - saper analizzare le pratiche comunicative, di produzione e consumo di informazione e contenuti in relazione alle attività della formazione e ai modi di concepire e praticare tali attività; - acquisire solide conoscenze relative al ruolo dei media come matrici dell’esperienza e della conoscenza, e al ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di produzione, archiviazione e gestione della conoscenza; - comprendere in che misura e in che forma i diversi modi della comunicazione sviluppati nel tempo abbiano influito sui modi attraverso cui gli uomini hanno rappresentato il compito di dare forma alle esperienze e alle conoscenze altrui e sulle concrete pratiche educative; - riconoscere le influenze culturali e materiali delle cornici comunicative e delle infrastrutture tecniche prevalenti in una data epoca, anche in relazione allo sviluppo dei sistemi educativi e scolastici; - comprendere le varie declinazioni del software culturale e delle piattaforme incaricate di gestire la produzione di contenuti culturali e destinati alla formazione, ai percorsi educativi e alla didattica digitalmente aumentata; - saper analizzare la relazione tra la penetrazione sociale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i mutamenti dei sistemi educativi e della formazione.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione: - saper analizzare il rapporto tra media e forme dell'apprendimento, con particolare attenzione alla comprensione dei processi di comunicazione, educazione, costruzione delle identità, così come delle dinamiche dei comportamenti sociali mediati dalle tecnologie digitali; - saper gestire la produzione di risorse educative con la consapevolezza del ruolo di un determinato mezzo comunicativo sull'organizzazione e la configurazione del sapere che riproduce e mette in scena; - saper utilizzare e gestire le piattaforme per la didattica e per la formazione online; - saper applicare concretamente le conoscenze relative agli ecosistemi digitali, essendo in grado di pianificare un percorso formativo che ne sfrutti adeguatamente le caratteristiche.
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PIREDDU Mario
( programma)
Il corso è suddiviso in tre sezioni: I. Media e pedagogia nel passaggio dalle cornici comunicative dell’oralità a quelle della scrittura, della stampa e della multimedialità; II. Il ruolo delle tecnologie della comunicazione e delle attuali infrastrutture della conoscenza nei processi di apprendimento; III. Il software culturale e gli strumenti della didattica digitalmente aumentata.
Nel dettaglio durante il corso saranno sviluppati i seguenti argomenti:
I - Media e pedagogia nel passaggio dalle cornici comunicative dell’oralità a quelle della scrittura, della stampa e della multimedialità. 1. Media e dimensione tecnologica; 2. Modi della comunicazione e riflessi educativi; 3. Oralità, scrittura, stampa, multimedialità, reti; 4. Riconfigurazione delle modalità di archiviazione, riproduzione e creazione della conoscenza per l’apprendimento.
II – Il ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di apprendimento. 1. Tecnologie e incorporazione di valori; 2. Configurazioni relazionali del sapere; 3. L’infosfera come infrastruttura della conoscenza e base per la didattica digitalmente aumentata.
III – Il software culturale e gli strumenti della didattica digitalmente aumentata. 1. Software e piattaforme per l’apprendimento; 2. Metadati, database, algoritmi; 3. E-learning, mobile learning, formazione online, social learning e social reading; 4. Openness e Risorse Educative Aperte.
( testi)
TESTI DI RIFERIMENTO
Testi obbligatori per studenti frequentanti e non frequentanti (il primo testo è disponibile in versione ebook, gli altri sono disponibili sia nella versione cartacea che in quella digitale):
Ferri P., Moriggi S., A scuola con le tecnologie. Manuale di didattica digitalmente aumentata (Mondadori Università, 2018). Maragliano R., Pireddu M., Storia e pedagogia nei media (#graffi, 2014: ebook). Rivoltella P.C., Rossi P.G., Tecnologie per l'educazione (Pearson, 2019).
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TESTI CONSIGLIATI PER CONSULTAZIONE E APPROFONDIMENTO
Abruzzese A., Maragliano R., a cura di, Educare e comunicare. Spazi e azioni dei media (Mondadori Università, Milano, 2008). Bonk C.J, The World is Open. How Web Technology is Revolutionizing Education (Jossey-Bass, San Francisco, 2009). boyd d., It’s complicated. La vita sociale degli adolescenti sul web, Roma, Castelvecchi, 2014. Bruner J., La cultura dell’educazione (Feltrinelli, Milano, 2007). Castells M., La nascita della società in rete (Università Bocconi Editore, Milano, 1996). Collins A., Halverson R., Rethinking Education in the Age of Technology: The Digital Revolution and Schooling in America (Teachers College Press, New York, 2009). Gee J.P., The Anti-Education Era. Creating Smarter Students Through Digital Learning, Palgrave Macmillan, New York, 2013. Floridi L., La quarta rivoluzione. Come l'infosfera sta trasformando il mondo (Raffaello Cortina Editore, 2017). Jonassen D.H., Howland J.L, Morre J.L, Marra R.M., Learning to Solve Problems with Technology. A Constructivist Perspective (Merril/Prentice-Hall, Upper Saddle River, New Jersey, 2003). Katz R., a cura di, The Tower and the Cloud: Higher Education in the Age of Cloud Computing (Educause, 2008). Khan S., La scuola in rete. Reinventare l’istruzione nella società globale (Corbaccio, Milano, 2013). Lankshear C., Knobel M., a cura di, Digital Literacies. New Literacies and Digital Epistemologies (Peter Lang Publishing, New York, 2008). Livingstone S., The Class: Living and Learning in the Digital Age (NYU Press, New York, 2016). Manovich L., Software Culture (Olivares, Milano, 2010). Maragliano R., Adottare l’e-learning a scuola (#graffi, Roma, 2013). Maragliano R., Pireddu M., Storia e pedagogia nei media (#graffi, 2012). Moriggi S., Connessi. Beati quelli che sapranno pensare con le macchine (San Paolo Edizioni, Milano, 2014). Morin E., I sette saperi necessari all'educazione del futuro (Raffaello Cortina Editore, Milano, 2001). Papert S., Mindstorms: bambini, computer e idee (Emme, Milano, 1984). Papert S., I bambini e il computer (Rizzoli, Milano, 1994). Pireddu M., Algoritmi. Il software culturale che regge le nostre vite (Luca Sossella Editore, Milano, 2017). Ranieri M., Pieri M., Mobile learning. Dimensioni teoriche, modelli didattici, scenari applicativi (UNICOPLI, Milano, 2014). Ranieri M., Manca S., I social network nell’educazione. Basi teoriche, modelli applicativi e linee guida (Edizioni Centro Studi Erickson, Trento, 2013). Riva G., I social network (Bologna, Il Mulino, 2010). Robinson K., Fuori di testa. Perché la scuola uccide la creatività (Erickson, 2015). Roncaglia G., L'età della frammentazione: Cultura del libro e scuola digitale (Laterza, Roma-Bari, 2018). Sennett R., L’uomo artigiano (Feltrinelli, Milano, 2008). Serres M., Non è un mondo per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere (Bollati Boringhieri, Torino, 2013). Sgobba A., ? Il paradosso dell’ignoranza da Socrate a Google (Il Saggiatore, Milano, 2017). Wallace P., La psicologia di Internet (a cura di Ferri P. e Moriggi S., Raffaello Cortina, Milano, 2017). Weinberger D., La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete (Codice Edizioni, Torino, 2012). Weinberger D., Elogio del disordine. Le regole del nuovo mondo digitale (BUR, Milano, 2010). Wenger E., Comunità di pratica. Apprendimento, significato e identità (Raffaello Cortina, Milano, 2006).
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M-PED/03
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Attività formative affini ed integrative
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