Insegnamento
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Presenza materiale didattico in altra lingua
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Gruppo opzionale:
Gruppo in B - Insegnamenti Caratterizzanti - (visualizza)
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12
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118609 -
METODI DI MISURA NON DISTRUTTIVI
(obiettivi)
Obiettivi L’obiettivo fondamentale del corso di Metodi di Misura Non Distruttivi è quello di fornire allo studente nozioni sia teoriche che pratiche sui controlli non distruttivi maggiormente utilizzati in ambito industriale.
Risultati attesi Tendono in considerazione i descrittori di Dublino, i risultati attesi sono i seguenti: 1. Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente acquisirà conoscenze teoriche sulle diverse tipologie di controllo non distruttivo, nonché la capacità di comprendere report scientifici dei test e manuali tecnici della strumentazione utilizzata nei diversi controlli. 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Lo studente sarà in grado di gestire sia le componenti hardware che software degli strumenti di misura utilizzati. Lo studente sarà sensibilizzato sull’importanza dei controlli non distruttivi in ambito industriale e avrà piena conoscenza della norma UNI EN ISO 9712 inerente ai rischi legati all’applicazione pratica delle procedure. 3. Abilità di giudizio: Lo studente sarà in grado di valutare le tipologie più adatte ad un determinato impiego e sarà in grado di produrre report scientifici sugli esiti di controlli non distruttivi. 4. Abilità comunicative: Lo studente acquisirà le capacità tali da poter argomentare in sede d'esame le diverse tecniche con linguaggio appropriato sia da un punto di vista tecnico che normativo. 5. Capacità di apprendere: Lo studente acquisirà le competenze tali da poter approfondire autonomamente lo studio avanzato di test non distruttivi innovativi, oltre quelli base visti a lezione.
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TABORRI JURI
( programma)
Argomento 1. Introduzione ai controlli non distruttivi (4 ore) Introduzione al corso. Definizione di misure non distruttive. Cenni storici delle misure non distruttive. Differenze tra misure distruttive e non distruttive. Classificazione delle misure non distruttive. Argomento 2. La classificazione delle discontinuità (3 ore) Tipologie di discontinuità. Nomenclatura delle discontinuità. Crepe. Discontinuità dovute a saldatura. Discontinuità per deformazione plastica. Corrosione. Fratture da stress. Effetti di fragilizzazione. Discontinuità geometriche. Argomento 3. Controlli visivi (3 ore) Teoria e principi. Strumentazione. Tecniche. I controlli visivi remoti. Applicazioni in base alle discontinuità. Vantaggi e svantaggi. Stesura report. Normativa di riferimento. Argomento 4. Controlli con liquidi penetranti (5 ore) Teoria e principi. Strumentazione. Materiali penetranti. Procedure e tecniche. Vantaggi e svantaggi. Normativa di riferimento. Argomento 5. Controlli con particelle magnetiche (5 ore) Teoria e principi. Strumentazione. Tecniche. Applicazioni. Vantaggi e svantaggi. Stesura report. Normativa di riferimento. Argomento 6. Controlli radiografici (6 ore) Teoria e principi. Strumentazione. Tecniche. Applicazioni. Radiografia digitale. Vantaggi e svantaggi. Normativa di riferimento Approfondimento: cenni radiografia in ambito biomedico. Argomento 7. Controlli con ultrasuoni (6 ore) Teoria e principi. Strumentazione. Tecniche. Applicazioni. Vantaggi e svantaggi. Normativa di riferimento Approfondimento: gli ultrasuoni per i controlli spessimetrici di serbatoi GPL. Argomento 8. Controlli con correnti parassite (4 ore) Teoria e principi. Corrente alternata. Strumentazione. Tecniche. Applicazioni. Vantaggi e svantaggi. Normativa di riferimento. Cenni su altri test elettromagnetici. Argomento 9. Controlli termografici (2 ore) Teoria e principi. Strumentazione. Tecniche. Applicazioni. Vantaggi e svantaggi. Normativa di riferimento. Argomento 10. Controlli con emissione acustica (2 ore) Teoria e principi. Strumentazione. Tecniche. Applicazioni. Vantaggi e svantaggi. Normativa di riferimento. Approfondimento: l’emissione acustica per controlli di integrità strutturale di serbatoi GPL. Argomento 11. Attività pratiche. Esperienza sul campo per controlli spessimetrici con relazione (2 ore). Esperienza sul campo per controlli con emissione acustica con relazione (2 ore). Metodi non distruttivi per conservazione dei beni culturali (2 ore). Metodi non distruttivi per agrifood (2 ore).
( testi)
Le slide del docente sono sufficienti per il superamento dell'esame. I testi consigliati sono i seguenti: AIM – “Le prove non distruttive” – Associazione Italiana di Metallurgia Charles J. Hellier, “Handbook of Nondestructive Evaluation, Third Edition”, McGraw-Hill 2013
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ING-IND/12
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
Esami di indirizzo (energia e biosistemi) Percorso Standard - (visualizza)
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118610 -
STRUMENTI E TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE ADDITIVA
(obiettivi)
SINTESI DEGLI OBIETTIVI Il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi: - conoscere le principali caratteristiche e parametri delle più comuni tecnologie di additive manufacturing - conoscere le caratteristiche dei principali materiali utilizzati in ambito additive manufacturing - essere in grado di utilizzare strumenti di modellazione e simulazione di componenti da realizzare mediante additive manufacturing - essere in grado di scegliere e utilizzare tecnologie di additive manufacturing per la progettazione, prototipazione e produzione di parti in materiale plastico e metallico RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI 1. Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i concetti relativi alle tecnologie di produzione additiva; conoscere i concetti relativi ai materiali per produzione additiva; conoscere gli strumenti più innovativi a supporto della progettazione di componenti da realizzare in produzione additiva 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper utilizzare sistemi software di design for additive manufacturing; saper utilizzare tecniche di produzione additiva per la prototipazione e realizzazione di componenti 3. Autonomia di giudizio: saper scegliere i più adeguati strumenti, materiali e tecnologie per la realizzazione di prototipi e componenti in additive manufacturing 4. Abilità comunicative: padronanza degli argomenti relativi agli strumenti e tecnologie di produzione additiva; utilizzo del lessico e della terminologia appropriati per presentare, in forma scritta o verbale un progetto realizzato tramite uso di tecniche di produzione additiva 5. Abilità ad apprendere: autonomia nell’utilizzo degli strumenti e tecnologie di supporto alla produzione additiva
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RUBINO Gianluca
( programma)
L’evoluzione della manifattura additiva; caratteristiche della stampa additiva; le tecnologie di stampa (FDM, LOM, SLA, DLP, PolyJet, Binder Jetting, SLS, Multijet Fusion, DMLS, SLM, EBM); materiali per l’additive (materiali plastici, materiali metallici, altri materiali); principali nozioni di polimerizzazione: termoplastici e termoindurenti; metallurgia delle polveri (produzione, sinterizzazione e post-sinterizzazione); principali difetti e operazioni di post lavorazione.
( testi)
Additive manufacturing. Le applicazioni industriali della Stampa 3D, Andreas Gebhardt, Julia Kessler, Laura Thurn, Tecniche Nuove, Data di Pubblicazione: 03/2020, EAN: 9788848140799, ISBN: 978-88-481-4077-5
La stampa 3D. Come la tecnologia rivoluziona il fai da te, M. E. Bonafede. Editore 40K, 2014, ISBN 8898001649, 9788898001644
Prototipazione Rapida - la tecnologia per la competizione globale, A. Gatto, L. Iuliano, Tecniche Nuove, Milano, 1998
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MARCONI Marco
( programma)
- Concetti base del Design for Additive Manufacturing - Guidelines di Design for Additive Manufacturing per materiali polimerici e metallici - Algoritmi e strumenti per l'Ottimizzazione topologica e Modellazione generativa - Strumenti di simulazione di processi Additive Manufacturing - Strutture Lattice - Tecniche di Reverse Engineering
( testi)
- Materiale didattico distribuito dal docente
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ING-IND/22
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
118611 -
MODELLISTICA E PROGETTAZIONE DI SISTEMI IDRAULICI
(obiettivi)
a) Obiettivi del corso: L’obiettivo fondamentale del corso è quello di fornire gli strumenti metodologici avanzati per capire i principali processi legati al mondo dell’ingegneria delle acque, passando dalla gestione delle acque “buone” (reti idrauliche a pelo libero e in pressione) a quella delle acque “cattive” (legate al concetto di rischio idrogeologico). b) Risultati di apprendimento attesi: 1) Conoscenza e capacità di comprensione. Conoscere in dettaglio e a livello avanzato la struttura della maggior parte dei sistemi legati all’ingegneria delle acque, sia a livello di verifica che di progetto. 2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Apprendimento degli strumenti avanzati necessari per l’analisi dei principali processi legati all’ingegneria delle acque. 3) Autonomia di giudizio. Saper individuare le variabili chiave per la valutazione della maggior parte dei sistemi legati all’ingegneria delle acque, sia a livello di verifica che di progetto. 4) Abilità comunicative. Capacità di trasferire a livello di conoscenza quanto appreso in fase di progetto e verifica dei principali sistemi legati all’ingegneria delle acque. 5) Capacità di apprendimento. Condizione di successo nell’apprendimento è la capacità di saper analizzare in termini tecnici i principali processi legati al mondo dell’ingegneria delle acque.
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PETROSELLI Andrea
( programma)
c) Programma dettagliato del corso: L’uso dei software in Idrologia e in Idraulica: descrizione dei software CAD, GIS, di modellazione idrologica, di modellazione idraulica. L’uso dei GIS in Idrologia e in Idraulica: descrizione dei principali Software GIS per l’elaborazione tridimensionale del territorio: ESRI ArcInfo e UDIG-JGRASS. Enti vettoriali e matriciali. il concetto di Modello Digitale del Terreno (DEM) e la tridimensionalità del territorio. Modelli Digitali del Terreno a base RASTER. Caratterizzazione preliminare di un DEM: altimetria, pendenze. Il problema delle depressioni locali e delle aree pianeggianti e la sua risoluzione attraverso la correzione automatica del DEM a fini idrologici. Identificazione delle direzioni di deflusso e l’estrazione automatica del reticolo idrografico. Identificazione di un Bacino Idrografico a partire da un DEM e dal reticolo idrografico. Calcolo elementi morfometrici di un bacino idrografico. Profili longitudinali del reticolo idrografico. Applicazioni pratiche tramite l’utilizzo di UDIG-JGRASS e delle routines GISTAR. L’uso dei software di modellazione idrologica: Applicazioni pratiche tramite l’utilizzo di UDIG-JGRASS e delle routines GISTAR. L’uso dei software di modellazione idraulica: Modelli monodimensionali: cenni all’uso del software idraulico HEC-RAS. Modelli bidimensionali: l’individuazione delle aree di esondazione; cenni all’uso del software idraulico FLO2D.
( testi)
materiale fornito dal docente
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AGR/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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118612 -
GESTIONE DEI PROGETTI E DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI
(obiettivi)
1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding); L’insegnamento si propone l’obiettivo di trasferire le conoscenze basilari del project management della gestione degli impianti produttivi compresa la gestione delle scorte. I risultati attesi sono la comprensione dei concetti basilari delle tematiche trattate. 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding); L’insegnamento si propone l’obiettivo di trasferire gli strumenti utili alla risoluzione di problemi connessi alla gestione di un progetto e di un processo industriale. I risultati attesi sonno la comprensione delle tecniche applicate a casi di studio reali. 3) Autonomia di giudizio (making judgements); L’acquisizione di una autonomia di giudizio è conseguenza dell'impostazione didattica dell’intero corso di studio, in cui la formazione teorica è accompagnata da esempi, applicazioni, esercitazioni, sia pratiche che teoriche, singole e di gruppo, che abituano lo studente a prendere decisioni, ed a riuscire a giudicare e prevedere l’effetto delle proprie scelte. 4) Abilità comunicative (communication skills); Lo studente durante tutto il corso è chiamato ad esporre i concetti acquisiti proprio al fine di sviluppare abilità comunicative attraverso la presentazione di project work, di esercizi risolti su casi studio proposti dal docente. Lo sviluppo dell’abilità comunicativa prevede l’acquisizione e l’utilizzo della terminologia tecnica propria della materia. 5) Capacità di apprendere (learning skills) L’insegnamento prevede il trasferimento della pratica ingegneristica relativamente a: (i) risolvere problemi tipici della gestione dei progetti e dei processi industriali combinando teoria e pratica; (ii) progettare e controllare un progetto e un processo industriale utilizzando le tecniche proprie dell’ingegneria industriale; (iii) riconoscere le variabili decisionali maggiormente influenti su un progetto al fine di governare i processi attraverso previsioni, simulazioni e ottimizzazioni.
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BAFFO Ilaria
( programma)
Gestione della produzione: Le prestazioni dei sistemi di produzione. Potenzialità produttiva. Tempo di attraversamento. Potenzialità di mix. Capacità produttiva. Overall Equipment Effectiveness. Scelta della strategie di gestione del sistema produttivo. Criteri di elaborazione delle previsione dei volumi di produzione. Formulazione del piano aggregato e del piano principale di produzione (MPS). Dimensionamento dei lotti di produzione e di approvvigionamento. Gestione delle scorte. Gestione dei fabbisogni dei materiali (MRP) e formulazione degli ordini di approvvigionamento. Il controllo delle prestazioni produttive. Lean Manufacturing e Just in Time. Gestione della manutenzione: la funzione manutenzione all'interno degli impianti industriali. Disponibilità, affidabilità e manutenibilità. Teoria dell'affidabilità dei Componenti isolati e dei Sistemi complessi. Politiche di manutenzione e criteri per la loro scelta. Reliability Centered Maintenance. Gestione dei progetti di impianto: lavorare per progetti, tipologie di progetti nell'ambito della progettazione e della gestione degli impianti industriali, il project management, l'avvio di un progetto, la pianificazione tempi-costi-risorse di un progetto, l'esecuzione di un progetto, il monitoraggio ed il controllo di un progetto (valutazione dell'avanzamento, analisi degli scostamenti, Earned Value), la chiusura di un progetto.
( testi)
La gestione del sistema di produzione. Andrea Sianese. Rizzoli Etas. 2016 Esercizi di gestione della Produzione Indutriale. Associazione Amici di Franco Turco. Cooperativa Universitaria Studio e Lavori. 2003 Metodi e modelli per l'organizzazione dei sistemi logistici. Gianpaolo Ghiani e Roberto Musmanno. Pitagora Editrice Bologna. 2000 Gestione della produzione industriale. A.Brandolese, A.Pozzetti, A. Sianesi. Hoepli. 1991 Progettazione e Gestione degli impianti industriali. Domenico Falcone e Fabio De Felice. Hoepli 2012 Guida alle conoscenze di gestione dei progetti. Istituto italiano di Project Management. Franco Angeli. 2020
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6
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ING-IND/17
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
17360 -
ATTIVITA' DI TIROCINIO E SEMINARIALI
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6
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
17555 -
INGLESE
(obiettivi)
Il corso, che prevede una conoscenza di livello almeno intermedio della lingua inglese, è finalizzato al potenziamento delle principali strutture linguistiche di livello B2 del CEFR.
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HOBSON Julie anne
( programma)
Il corso si concentra sul consolidamento e l'acquisizione di familiarità con le strutture verbali e sull'aumento di una vasta gamma di vocaboli accademici e specifici per materia.
( testi)
National Geographic Life, Livello B2 Risorse sulla piattaforma Moodle (pagina Distulab)
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3
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L-LIN/12
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24
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
17361 -
PROVA FINALE
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
17357 -
ESAME A SCELTA DELLO STUDENTE
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
118608 -
TECNOLOGIE PER LA FUSIONE NUCLEARE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso fornirà le nozioni di base necessarie alla comprensione della fisica e ingegneristica dei sistemi di energia da fusione nucleare, affrontando tematiche specifiche come la fisica dei plasmi, i campi magnetici, l'interazione della superficie del plasma con le pareti di protezione, i materiali del reattore, sistemi di controllo e la meccanica delle macchine sperimentali da fusione. Gli obiettivi principali sono (a) l'identificazione delle principali caratteristiche della fusione nucleare, (c) la conoscenza dello stato della ricerca internazionale (JET, EAST, ASDEX, TCV e EAST) e le prospettive dell'energia nucleare da fusione (prossime macchine sperimentali come DTT, ITER e DEMO). I risultati di apprendimento attesi sono: (i) la conoscenza dei contenuti teorici del corso (descrittore di Dublino n°1), (ii) la competenza nell’esporre le proprie capacità di argomentazione tecniche (descrittore di Dublino n°2), (iii) l’autonomia di giudizio (descrittore di Dublino n°3) nel proporre l’approccio più opportuno per argomentare quanto richiesto e (iv) la capacità dello studente di esporre con proprietà di linguaggio le risposte alle domande proposte dalla Commissione, di sostenere un rapporto dialettico durante discussione e di dimostrare capacità logico-deduttive e di sintesi nell'esposizione (descrittore di Dublino n°4).
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CALABRO' Giuseppe
( programma)
1. INTRODUZIONE E CONFIGURAZIONI EQUILIBRIO. Introduzione alla fusione nucleare. Flusso magnetico e campo: flusso normalizzato e coordinate del raggio. Equilibrio di una configurazione toroidale assialsimmetrica; derivazione dell'equazione di Grad-Shafranov; forma del plasma in un tokamak. 2. INTRODUZIONE ALLA FISICA DEL PLASMA. Classificazione dei plasmi, lunghezza di Debye, collisioni tra particelle cariche, rallentamento collisionale, resistività del plasma. Schema del reattore a fusione, bilancio di potenza, criterio di Lawson, temperatura di accensione ideale. 3. DIAGNOSTICA AL PLASMA, MODELLI DI CIRCUITO E RISCALDAMENTO. Descrizione generale delle principali diagnostiche del plasma. Diagnostica magnetica. Modelli di circuiti (per plasma, bobine di campo poloidale e strutture conduttive); trasformatori; induzione di corrente al plasma; bilanciamento del flusso magnetico; evoluzione temporale degli scenari tokamak; scale temporali tokamak. Introduzione alla corrente del plasma, posizione, sistemi di controllo della forma: posizione radiale del plasma e controllo della corrente, stabilizzazione verticale del plasma allungato. Correnti parassite e forze magnetiche. Panoramica del riscaldamento al plasma e del current drive. 4. TOKAMAK LOAD ASSEMBLY: DALLA PROGETTAZIONE CONCETTUALE ALLA REALIZZAZIONE. Introduzione. Bobina di campo toroidale. Sistema di bobine a campo poloidale. Le problematiche del sistema da vuoto per macchina tokamak. Divertore e prima parete. Raffreddamento. Remote Handling. Sistema di alimentazione. 5. NEUTRONICA. Fisica dei neutroni di base e concetto di allevamento, introduzione al trasporto dei neutroni, neutronica e calcoli di attivazione. Introduzione a sorgenti di neutroni e danni materiali. 6. DISRUZIONI, VDE, SCENARIO DEL PLASMA, DIAGNOSTICA MAGNETICA. Modelli di circuiti per plasma, bobine di campo poloidale e strutture conduttive, trasformatori, induzione di corrente al plasma, bilanciamento del flusso magnetico. Evoluzione temporale di uno scenario tokamak, scale temporali Tokamak, interruzioni e VDE, correnti parassite e halo, VDE DTT. Codice MAXFEA: equilibrio e disruzioni. 7. PROBLEMI DELLO SMALTIMENTO DELLA POTENZA: FISICA E TECNOLOGIA. Relazioni fisiche fondamentali nel SOL, convalida della nostra comprensione nei dispositivi attuali. Strumenti numerici, passaggio a dispositivi più grandi. Progettazione di componenti di che affacciano al plasma raffreddati attivamente (PFCs), progettazione termoidraulica di componenti di protezione al plasma divertore. Indagine preliminare sulle schiume W come strategia di protezione per PFC avanzati. 8. PANORAMICA SUI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE OGGI PER TOKAMAK IN VISTA DIMOSTRATIVA. Il problema delle risorse energetiche: centrale elettrica a fusione nucleare, alimentatori e dispositivi a semiconduttore, diodi e tiristori, raddrizzatori AC-DC, sistema elettrico EU-DEMO Fusion Power, Balance-Of-Plant (HCPB / WCLL); Principali sottosistemi EU-DEMO (insegnamenti tratti da ITER); EU DEMO Power Demand (SSEN – PPEN) 9. OTTIMIZZAZIONE E PROBLEMI INVERSI NELLA RICERCA SULLA FUSIONE MAGNETICA. Problemi di ottimizzazione: modellazione, ottimizzazione, programmazione lineare, programmazione lineare in Matlab, programmazione quadratica, metodi di discesa, esercizi. Progettazione di esperimenti di espansione ad alto flusso nel tokamak JET tramite ottimizzazione della corrente delle bobine del divertore. 10. SUPERCONDUTTORI: TEORIA E APPLICAZIONE DELLA FUSIONE. Il fenomeno della superconduttività: principi, fenomenologia e materiali. Le principali applicazioni dei superconduttori. La tecnologia dei magneti superconduttori per la fusione nucleare: ITER e DTT. 11. L'ERA DELL'ATOMO: UN SECOLO AVANTI IL MODELLO DI BOHR (seminario). 12. SCHEMI DI RISCALDAMENTO AGGIUNTIVI PER I TOKAMAK. Presentazione dei sistemi di riscaldamento addizionali, NBI, ICRH, ECRH, Compito per i sistemi HCD. 13. ANALISI FEM MECCANICA ED ELETTROMAGNETICA DEI COMPONENTI TOKAMAKS. Analisi meccanica di sistemi magnetici superconduttori: bobine Central Solenoid (CS), Poloidal Field (PF) e Toroidal Field (TF) (strategie FEM: problematiche e applicazioni (DEMO, DTT), simulazioni di stato stazionario e transitorio. Metalli liquidi come PFC. Analisi elettromagnetica di sistemi magnetici e componenti metallici (VV, bobine in-vessell, ecc.), Simulazioni di stato stazionario e transitori Moduli ANSYS Workbench, Geometria (FE Modeler / SpaceClaim), Struttura statica, Contatti, simmetria ciclica, sottomodellazione. Magnetostatico. ANSYS Maxwell, Geometria, Analisi Magnetostatica, Analisi Transitoria, Esercizi e progetto finale. 14. MODELLO DINAMICO DI EQUILIBRIO DI IMPIANTO TOKAMAK SU SIMULINK.
( testi)
Appunti delle lezioni Wesson, Tokamaks, Oxford University Press Pucella, Segre, Fisica dei plasmi, Zanichelli Ariola, Pironti, Magnetic Control and Tokamak Plasmas, Springer
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ING-IND/31
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72
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |