Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
18505 -
IMMAGINE BRAND CONSUMI E PUBBLICITA'
-
FIORENTINO Giovanni
( programma)
Il corso intende fornire agli studenti i principali strumenti concettuali e metodologici necessari per una corretta comprensione della natura del consumatore e del ruolo centrale delle immagini digitali nella sua vita quotidiana, mettendo in relazione tra loro immagine, brand e pubblicità nello scenario contemporaneo. In particolare il corso intende ricostruire l’evoluzione del rapporto tra forme di consumo, pratiche culturali e processi comunicativi, a partire dalle origini della cultura del consumo sino ad oggi, integrando tra loro le diverse analisi sociologiche. In seguito il corso prenderà in esame le modalità attraverso le quali le imprese cercano di sviluppare una strategia di tipo pubblicitario considerando le principali tappe dell’evoluzione storica della pubblicità e della comunicazione di marca, mettendo al centro le connessioni tra immagine e consumo funzionali all’analisi dei processi di cambiamento che riguardano la società contemporanea. In tale contesto uno spazio monografico verrà dato all’analisi del divismo e della star strategy nello scenario contemporaneo globalizzato e digitale.
( testi)
1. N. Barile, Brand new world. Il consumo delle marche come forma di rappresentazione del mondo, Lupetti, Bologna 2009 (ISBN 978-88-8391-264-1), tutto il volume per un totale di 190 pagine.
2. R. Sennett, L’uomo artigiano, Feltrinelli, Bologna 2009 (ISBN 9788807104398), tutto il volume per un totale di 280 pagine.
3. A scelta, uno dei volumi appartenenti alle aree bibliografiche seguenti:
IMMAGINE J. Fontcuberta, La furia delle immagini. Note sulla postfotografia, Einaudi, Torino 2018 (ISBN 978-88-06-23700-4 ),tutto il volume per un totale di 233 pagine. A.Gunthert, L’immagine condivisa. La fotografia digitale, Contrasto, Roma 2016 (ISBN 978-88-6965-6910), tutto il volume per un totale di 174 pagine. W.J.T. Mitchell, Scienza delle immagini. Iconologia, cultura visuale ed estetica dei media, Joahn & Levi, Cremona 2018 (ISBN 978-88-6010-199-0), tutto il volume per un totale di 229 pagine.
BRAND M. Danesi, Brands. Il mondo delle marche, Carocci, Roma 2009 (ISBN 978-88-430-5040-6), tutto il volume per un totale di 187 pagine. G. Marrone, Il discorso di marca. Modelli semiotici per il branding, Laterza, Roma-Bari 2008 (ISBN 978-88- 420-8462-4) da pag. 3 a pag. 151 e da pag. 255 a pag. 333, per un totale di 225 pagine. V. Gabrielli, Brand communication, il Mulino, Bologna 2014 (ISBN 978-88-15-25242-5), tutto il volume per un totale di 239 pagine.
CONSUMI V. Codeluppi, Manuale di sociologia dei consumi, Carocci, Roma 2006 (ISBN 88-430-3552-5): da pag. 9 a pag.189, per un totale di 180 pagine. M. Franchi, Il senso del consumo, Bruno Mondadori, 2007 (ISBN 88-615-9067-5), tutto il volume per un totale di 216 pagine. L. Leonini, R. Sassatelli, Il consumo critico, Laterza, Roma-Bari 2008 (ISBN 978-88-420-8597-3) tutto il volume per un totale di 200 pagine. I. Pezzini, P. Cervelli, Scene del consumo: dallo shopping al museo, Meltemi, Roma 2006 (ISBN 88-8353-485-9) da pagina 7 a pagina 202 e da pagina 381 a pagina 414, per un totale di 230 pagine.
PUBBLICITA’ M. Vecchia, Hapù. Manuale di tecnica della comunicazione pubblicitaria, Lupetti, Bologna 2003 (ISBN 978-88-8391-097-5): da pag. 9 a pag. 21; da pag.49 a pag.146; da pag.168 a pag.192; da pag. 235 a pag.305; per un totale di 210 pagine. F. Fasce, Le anime del commercio. Pubblicità e consumi nel secolo americano, Carocci, Roma 2012 (ISBN: 9788843065776), tutto il volume per un totale di 214 pagine. P. Colaiacomo, a cura di, Fatto in Italia. La cultura del made in Italy, Meltemi, Roma 2007 (ISBN 88-8353-495-6), tutto il volume per un totale di 160 pagine. S. De Iulio, Studiare la pubblicità. Teorie, analisi e interpretazioni, Franco Angeli, Milano 2018 (ISBN 9788891770677), tutto il volume per un totale di 105 pagine.
4. A scelta, uno dei volumi seguenti: J. Seguela, Hollywood lava più bianco, Lupetti, Bologna, 1986 (ISBN 9788886302876), tutto il volume per un totale di 230 pagine. O. Ricci, Celebrità 2.0. Sociologia delle star nell’epoca dei new media, Mimesis, Milano 2013 (ISBN 9788857518329), tutto il volume per un totale di 103 pagine. V. Codeluppi, Tutti divi. Vivere in vetrina, Laterza, Roma-Bari, 2009 (ISBN 978 88 58 113554) tutto il volume per un totale di 125 pagine. V. Codeluppi, Il divismo. Cinema, televisione, web, Carocci, 2017 (ISBN:9788843089437), tutto il volume per un totale di 121 pagine.
|
8
|
SPS/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Gruppo opzionale:
UNA MATERIA A SCELTA TRA MANAGEMENT DELL'INF GEOGRAFICA E STORYMAP, APPRENDIM IN RETE E GESTIONE DELLA CONOSCENZA - (visualizza)
 |
8
|
|
|
|
|
|
|
|
18508 -
MANAGEMENT DELL'INFORMAZIONE GEOGRAFICA E STORYMAP
(obiettivi)
Il corso intende analizzare e approfondire il ruolo dell’informazione geografica alla luce dei profondi cambiamenti dovuti alla globalizzazione. L’informazione geografica non riguarda più solo la produzione e la visualizzazione di una cartografia, ma sta diventando la soluzione di supporto alle decisioni politiche di un territorio, grazie alla capacità di integrare e analizzare dati geografici e dati derivanti da diverse altre fonti. Risultati di apprendimento attesi conoscenza dei concetti fondamentali della geografia e dei GIS -conoscenza del lessico geografico e della società dell’Informazione -rielaborazione critica dei temi e organizzazione logica del discorso geografico e ITC lettura critica di un saggio geografico.
-
CARBONE Luisa
( programma)
Dopo aver esaminato sinteticamente il valore dell’informazione e della rappresentazione nel processo di globalizzazione dell’economia, si prenderà in considerazione quanto l’informazione geografica sia ormai profondamente penetrata nella società, grazie anche allo sviluppo delle tecnologie e all’evoluzione dei nuovi strumenti (GIS, App, Social, Cloud) e quanto sia cresciuta la consapevolezza sul valore aggiunto dato dalla dimensione geografica alla smart e green economy. Si approfondiranno le potenzialità dei Sistemi Informativi Geografici con particolare attenzione ai rapporti fra popolazioni e territori abitati al fine di consentire la conoscenza dell’organizzazione dello spazio alla luce delle smart tecnologies.
( testi)
Agli studenti frequentanti è richiesto lo studio dei seguenti testi: L. Carbone, L' informazione geografica. Linguaggi e rappresentazioni nell'epoca del knowledge graph, Sette Città, Viterbo, 2019 M. Lazzeroni, M. Morazzoni, M. Paradiso (a cura di), Nuove geografie dell’innovazione e dell’informazione. Dinamiche, trasformazioni, rappresentazioni in Geotema n 59 (numero di rivista scaricabile a link https://www.ageiweb.it/geotema/geotema59/)
Agli studenti non frequentanti è richiesta anche la lettura del volume A. Ciaschi (a cura di), La montagna dopo gli eventi estremi. Declino o nuovi percorsi di sviluppo? Sette Città, Viterbo, 2019 e dell'articolo online L.Carbone, La cartografia ai tempi del prosumer (producer + consumer) https://www.openstarts.units.it/handle/10077/21820
|
8
|
M-GGR/01
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
18509 -
APPRENDIMENTO IN RETE E GESTIONE DELLA CONOSCENZA
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenze e comprensione: - acquisire solide conoscenze relative al ruolo dei media come matrici dell’esperienza e della conoscenza, e al ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi attuali di produzione, archiviazione e gestione della conoscenza; - conoscere le caratteristiche delle infrastrutture digitali del sapere, anche in relazione ai metodi tradizionali di archiviazione e gestione della conoscenza; - comprendere le varie declinazioni del software culturale e delle piattaforme che sono incaricate di gestire le relazioni sociali, la diffusione di informazione e i consumi culturali; - saper analizzare le pratiche di produzione e consumo di informazione e contenuti, alla luce dei presupposti tecnologici e culturali che ne costituiscono lo sfondo; - saper analizzare la relazione tra la penetrazione sociale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i mutamenti dei sistemi educativi e della formazione.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione: - saper analizzare il rapporto tra media e forme dell'apprendimento, con particolare attenzione alla comprensione dei processi di comunicazione, educazione, costruzione delle identità, così come delle dinamiche dei comportamenti sociali mediati dalle tecnologie digitali; - saper utilizzare e gestire le piattaforme per l’e-learning e la formazione online; - saper applicare concretamente le conoscenze riguardo gli ecosistemi digitali, essendo in grado di pianificare un percorso formativo che ne sfrutti le caratteristiche - creare qualcosa di nuovo usando diverse porzioni di informazioni acquisite.
-
PIREDDU Mario
( programma)
Il corso è suddiviso in tre sezioni: I. Il passaggio dalle tradizionali alle attuali infrastrutture della conoscenza; II. Il ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di apprendimento; III. Il software culturale e le sue applicazioni.
Nel dettaglio durante il corso saranno sviluppati i seguenti argomenti:
I - Il passaggio dalle tradizionali alle attuali infrastrutture della conoscenza. 1. Media e dimensione tecnologica; 2. Naturale/Artificiale e modi di comunicare ed educare; 3. Digitalizzazione e convergenza; 4. Riconfigurazione delle modalità di archiviazione, riproduzione e creazione della conoscenza; 5. Infosfera: la rete come infrastruttura della conoscenza.
II – Il ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di apprendimento. 1. Tecnologie e incorporazione di valori; 2. Configurazioni relazionali del sapere; 3. Software culture; 4. Metadati, database, algoritmi; 5. Openness e Risorse Educative Aperte.
III – Il software culturale e le sue applicazioni. 1. Software e piattaforme partecipative per l’apprendimento; E-learning, mobile learning, formazione online; 2. Social learning e social reading.
( testi)
TESTI DI RIFERIMENTO
Testi obbligatori per studenti frequentanti e non frequentanti (tutti i testi sono disponibili sia nella versione cartacea che in quella digitale):
Domingos P., L'algoritmo definitivo. La macchina che impara da sola e il futuro del nostro mondo (Bollati Boringhieri, Torino, 2016). Pireddu M., Social Learning. Le forme comunicative dell'apprendimento (Guerini e Associati, Milano, 2014). Weinberger D., La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete (Codice Edizioni, Torino, 2012).
_______
TESTI CONSIGLIATI PER CONSULTAZIONE E APPROFONDIMENTO
Abruzzese A., Maragliano R., a cura di, Educare e comunicare. Spazi e azioni dei media (Mondadori Università, Milano, 2008). Bonk C.J, The World is Open. How Web Technology is Revolutionizing Education (Jossey-Bass, San Francisco, 2009). boyd d., It’s complicated. La vita sociale degli adolescenti sul web, Roma, Castelvecchi, 2014. Bruner J., La cultura dell’educazione (Feltrinelli, Milano, 2007). Castells M., La nascita della società in rete (Università Bocconi Editore, Milano, 1996). Collins A., Halverson R., Rethinking Education in the Age of Technology: The Digital Revolution and Schooling in America (Teachers College Press, New York, 2009). Gee J.P., The Anti-Education Era. Creating Smarter Students Through Digital Learning, Palgrave Macmillan, New York, 2013. Gunthert A., L'immagine condivisa. La fotografia digitale (Contrasto Books, 2016). Jonassen D.H., Howland J.L, Morre J.L, Marra R.M., Learning to Solve Problems with Technology. A Constructivist Perspective (Merril/Prentice-Hall, Upper Saddle River, New Jersey, 2003). Katz R., a cura di, The Tower and the Cloud: Higher Education in the Age of Cloud Computing (Educause, 2008). Khan S., La scuola in rete. Reinventare l’istruzione nella società globale (Corbaccio, Milano, 2013). Lankshear C., Knobel M., a cura di, Digital Literacies. New Literacies and Digital Epistemologies (Peter Lang Publishing, New York, 2008). Livingstone S., The Class: Living and Learning in the Digital Age (NYU Press, New York, 2016). Manovich L., Software Culture (Olivares, Milano, 2010). Maragliano R., Adottare l’e-learning a scuola (#graffi, Roma, 2013). Maragliano R., Pireddu M., Storia e pedagogia nei media (#graffi, 2012). Moriggi S., Connessi. Beati quelli che sapranno pensare con le macchine (San Paolo Edizioni, Milano, 2014). Morin E., I sette saperi necessari all'educazione del futuro (Raffaello Cortina Editore, Milano, 2001). Papert S., Mindstorms: bambini, computer e idee (Emme, Milano, 1984). Papert S., I bambini e il computer (Rizzoli, Milano, 1994). Pireddu M., Algoritmi. Il software culturale che regge le nostre vite (Luca Sossella Editore, Milano, 2017). Ranieri M., Pieri M., Mobile learning. Dimensioni teoriche, modelli didattici, scenari applicativi (UNICOPLI, Milano, 2014). Ranieri M., Manca S., I social network nell’educazione. Basi teoriche, modelli applicativi e linee guida (Edizioni Centro Studi Erickson, Trento, 2013). Riva G., I social network (Bologna, Il Mulino, 2010). Robinson K., Fuori di testa. Perché la scuola uccide la creatività (Erickson, 2015). Roncaglia G., L'età della frammentazione: Cultura del libro e scuola digitale (Laterza, Roma-Bari, 2018). Rose F., Immersi nelle storie. Il mestiere di raccontare nell'era di Internet (Codice Edizioni, Torino, 2013). Sennett R., L’uomo artigiano (Feltrinelli, Milano, 2008). Serres M., Non è un mondo per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere (Bollati Boringhieri, Torino, 2013). Sgobba A., ? Il paradosso dell’ignoranza da Socrate a Google (Il Saggiatore, Milano, 2017). Wallace P., La psicologia di Internet (a cura di Ferri P. e Moriggi S., Raffaello Cortina, Milano, 2017). Weinberger D., Elogio del disordine. Le regole del nuovo mondo digitale (BUR, Milano, 2010). Wenger E., Comunità di pratica. Apprendimento, significato e identità (Raffaello Cortina, Milano, 2006).
|
8
|
M-PED/03
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
|
118763 -
SCRITTURA STORYTELLING E PRODUZIONE MULTIMEDIALE
(obiettivi)
Il corso di Scrittura, Storytelling e produzione multimediale si propone di indagare il ruolo dello storytelling nel mondo dell'audiovisivo, nella produzione culturale e in molti dei fenomeni della contemporaneità.
-
NENCIONI Giacomo
( programma)
La prima parte del corso passerà in rassegna le strategie narrative di film e serie tv, a partire dai fondamentali della sceneggiatura, fino agli universi narrativi del cinema contemporaneo e alla tv della complessità, con un focus sullo "stile Netflix" . Sarà affrontato poi il tema del "transmedia storytelling", con le estensioni dei racconti su più piattaforme e per diversi formati, fino alla formattazione di contenuti audiovisivi per il web, dai video virali alle web e game series. Il corso riserverà una particolare attenzione alle questioni produttive che riguardano la messa in scena di ciò che si scrive, i limiti di budget, gli strumenti di ripresa e montaggio per la produzione di contenuti coerenti con lo stile narrativo, anche con esercitazioni in aula.
La seconda parte del corso sarà costituita da una panoramica sullo storytelling in ambiti diversi dell'industria culturale e della società, con lezioni dedicate allo storytelling della politica tra media tradizionali e web, a quello del terrorismo, al marketing tradizionale e al web marketing, alla promozione musicale.
Il corso presenta anche una parte laboratoriale in cui gli studenti sono chiamati a elaborare con il docente il progetto per l'episodio pilota di una serie e la sua sceneggiatura.
( testi)
Gli studenti dovranno portare all'esame orale TRE TESTI.
Il PRIMO, sulle tecniche di scrittura tra letteratura e cinema, a scelta dal seguente elenco:
Federico Di Chio, American storytelling. Le forme del racconto nel cinema e nelle serie tv, Roma, Carocci, 2016. Syd Field, La sceneggiatura, Milano, Lupetti, 1991 (e seguenti). Christopher Vogler, Il viaggio dell'eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema, Roma Dino Audino, 2010.
GLI ALTRI DUE, sul concetto di storytelling applicato a fenomeni diversi, dalla politica alla cultura convergente, a scelta dal seguente elenco:
Chiara Moroni, Le storie della politica. Perchè lo storytelling politico può funzionare, Milano, Franco Angeli, 2017. Bruno Ballardini, ISIS. Il marketing dell'apocalisse, Milano, Baldini e Castoldi, 2015. Giacomo Nencioni, Lo specchio nero. Teorie, utopie e visioni distopiche dei media digitali, 2017. Frank Rose, Immersi nelle storie, Torino, Codice Edizioni, 2013. Henry Jenkins, Cultura Convergente, Milano, Apogeo, 2013. Max Giovagnoli, Transmedia. Storytelling e comunicazione, Milano, Apogeo, 2013. Jean K. Chalaby, L'era dei format. La svolta radicale dell'intrattenimento televisivo, Roma, Minimum Fax, 2017.
|
8
|
L-ART/06
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
13307 -
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE
|
4
|
|
-
|
-
|
30
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
Gruppo opzionale:
ULTERIORI ATTIVITA' FORMATIVE - (visualizza)
 |
8
|
|
|
|
|
|
|
|
|