Docente
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GUALDI DANIELA
(programma)
Il programma si sviluppa in tre parti: - la prima parte riguarda la lettura comparata della legislazione nazionale e regionale per il governo del territorio e gli strumenti di pianificazione, con l’approfondimento di “casi di studio” del PRG di Roma e del PTPR della Regione Lazio. - La seconda parte del programma riguarda l’esame dello sviluppo della città europea dal secondo dopoguerra ed in particolare della Città di Roma attraverso l’esame dei suoi piani regolatori dall’unità d’Italia ad oggi. - La terza parte del programma è invece sviluppata sulla base dell’analisi di un’area di applicazione specifica a Roma per l’approfondimento dei tessuti morfologici, delle reti, degli spazi pubblici.
1) L’introduzione della disciplina urbanistica e pianificazione territoriale, della sua definizione e delle recenti innovazioni: • La definizione di Urbanistica e di Pianificazione territoriale: glossario e percorsi di lettura • Il sistema della pianificazione Urbanistica e Territoriale, l’articolazione delle finalità ed i diversi ambiti di applicazione in relazione al quadro legislativo: - la pianificazione ambientale e territoriale (il Piano di Coordinamento, il Piano di Bacino, il Piano territoriale paesistico regionale) - la pianificazione di livello generale (il Piano Regolatore Generale) - la pianificazione di livello attuativo (il Piano particolareggiato, il Piano di Lottizzazione, i Programmi di Recupero urbano (Piani di zona L.167/62), i Programmi di Riqualificazione urbana – “Zone “O”, esempio di “Case Rosse”) • L’innovazione del Landscape-urbanism e i nuovi approcci alla pianificazione: Spatial Planning and Design for Climate Change
2) L’esame dello sviluppo della città europea dal secondo dopoguerra: • Cenni sul sistema della pianificazione Urbanistica e territoriale in Europa • Approfondimento dei casi di studio: - Le new towns inglesi - Le Villes nouvelles francesi - Amsterdam: qualità urbana e progetto del quartiere - Barcellona: l’importanza del progetto urbano (il PERI) - Roma: la forma della città ed i piani • La città sostenibile: proiezione del filmato “Il mondo del 2050” di Oliver Cooper - Ash Amin “Livery infrastructures”
3) Attività di Laboratorio: • L’analisi di un luogo di margine in ambito urbano-rurale: l’area del Parco della Cervelletta nel IV Municipio di Roma e del quartiere di Tor Sapienza. • Gli elementi della forma urbana: - le reti infrastrutturali, di quartiere, lo spazio pubblico - i margini urbani - il tessuto urbano - le preesistenze storiche
Attività di Laboratorio: l’analisi di un luogo di margine in ambito urbano-rurale. L’area del Parco Regionale della Cervelletta e del quartiere di Tor Sapienza. Linee di analisi urbanistica.
Arch. Daniela Gualdi
L’ambito delle analisi per il laboratorio di Urbanistica e pianificazione territoriale riguarda l’area del fiume Aniene nel quartiere ad est di Roma di Tor Sapienza e del Parco della Cervelletta, compresa tra la Via Tiburtina a nord, la Via Palmiro Togliatti ad ovest, l’autostrada Roma-l’Aquila a sud, e il Raccordo Anulare ad est, limitatamente alle aree rappresentate nella cartografia di studio. Comprende inoltre le aree prevalentemente libere da edificazione comprese nella valle dell’Aniene.
TAV. 1 Evoluzione storica dell’insediamento e Principio insediativo (Tavola formato A2) L’analisi dei periodi di edificazione dell’ambito va condotta in base alla cartografia posta a disposizione e alla osservazione diretta, sulla base di intervalli di tempo congruenti con le carte a disposizione. Per principio insediativo si intende l’insieme di elementi, antropici o naturali tra loro collegati, che hanno generato, nel corso della storia, la forma complessiva dell’insediamento fino alla attuale configurazione. Il principio insediativo viene applicato all’intero ambito urbano oggetto di analisi.
Fonti: Cartografia storica IGM dell’ambito fornita dal corso. Scala 1: 10.000 Obiettivo: comprendere la formazione storica dell’ambito, dei suoi tessuti; individuare il progressivo costituirsi degli elementi che ne costituiscono l’identità.
TAV. 2 [/2a] Struttura dell’insediamento e dell’ambiente urbano (Tavola formato A2)
Sono da evidenziarsi gli elementi costitutivi e i caratteri relativi ai tre “sistemi” ambientale, insediativo, infrastrutturale sulla base cartografica in scala 1:10.000 della CTR Lazio.
1-Sistema ambientale e morfologia del sito: parti e corridoi liberi da edificazione e di rilevanza ambientale, distinguendo le aree di continuità ambientale alla scala di settore urbano da quelle di rilevanza semplicemente locale; copertura vegetazionale del sito (es. vegetazione ripariale, area agricola estensiva, area agricola a orti, prato, filare alberato, bosco, incolto). Individuazione delle principali caratteristiche paesaggistiche (percorsi e punti panoramici, coni o assi visivi, beni di interesse storico paesaggistico) e degli elementi antropici e naturali caratterizzanti il paesaggio. Base: CTR Lazio 1:10.000 Fonti: PRG - Carta per la qualità, rilievo diretto, Rete ecologica del PRG; aerofoto.
Obiettivo: Evidenziare graficamente i caratteri essenziali della morfologia del sito, ponendo in rilievo grafico, in particolare, i principali declivi naturali o le variazioni altimetriche significative
2-Sistema insediativo e caratteri funzionali: L’area di studio è costituita da un “mosaico” di diverse “parti” urbane omogenee, che nella sua conformazione generale evidenzia differenziazioni legate a diversi tipi di fattori caratterizzanti (soprattutto forma dei tessuti insediativi, caratteri tipologici, definizione dei margini, epoca di formazione, tipo di funzioni urbane ecc.). Perimetrare le suddette parti omogenee (es. nucleo originario della borgata, insediamento di edilizia popolare anni ’60, parti compatte a palazzine, parti di progettazione unitaria recente, aree PEEP, aree di carattere produttivo ecc.), denominandole e mettendo in evidenza con brevi testi scritti i rispettivi caratteri morfologici e funzionali essenziali (conformazione del tessuto, natura funzionale, altri caratteri peculiari). Caratteri funzionali dell’insediamento. Individuazione delle principali attrezzature di servizio pubblico, di livello urbano e di livello locale: istruzione (Scuole materne / elementari /medie / superiori …), cultura (musei, cinema/teatri, biblioteche, ….), sanità (ASL, ambulatori, …) per il culto (chiese, complessi parrocchiali …). Individuazione degli edifici e complessi per funzioni speciali eventualmente presenti (commerciali, direzionali, eventuali fronti commerciali, ecc.), delle aree di carattere produttivo, ecc.
Base: CTR Lazio 1:10.000 Fonti: rilievo diretto, elaborati del PRG “Sistemi e regole” 1:10.000
3-Sistema infrastrutturale e principali spazi collettivi: Individuazione delle principali infrastrutture stradali: lineari (di connessione urbana, interquartiere, di quartiere) e puntuali (parcheggi); Individuazione e tipizzazione degli spazi pubblici aperti, delle aree di verde pubblico attrezzato (larghi, piazze, parchi, giardini, verde attrezzato per lo sport, esistenti o previsti).
Base: CTR Lazio 1:10.000 Fonti: rilievo diretto, elaborati elaborati del PRG “Sistemi e regole” 1:10.000 Obiettivo: comprendere la struttura insediativa e ambientale dell’ambito, nonché la natura e la distribuzione degli spazi pubblici, e individuare gli elementi fondamentali, in termini di vincoli e risorse, ai fini dell’analisi. Scala 1 :10.000
TAV. 3 Problemi, Potenzialità/Risorse (Tavola formato A2)
Individuazione sintetica dei principali Problemi e Potenzialità/Risorse dell’ambito di studio, preferibilmente elencati tramite sintetici testi articolati in punti, presentati graficamente e localizzati sulla cartografia dell’area per mezzo di etichette con numeri, campiture colorate, frecce ecc. Per Potenzialità/Risorse si intendono quegli elementi, oggetti o spazi urbani intervenendo sui quali si possono ottenere effetti di qualificazione che vanno oltre gli oggetti o gli spazi urbani medesimi. Sulla scorta delle considerazioni fatte nell’individuazione della struttura urbana attuale, nonché nell’individuazione dei Problemi e Potenzialità, dovrà essere definito il sistema degli obiettivi di progetto, che potrà essere schematizzato e commentato all’interno della tavola. Gli Obiettivi che si vogliono perseguire con il progetto dovranno essere tra loro coerenti e integrati, avere buoni requisiti di fattibilità e saranno descritti anche attraverso ideogrammi, etichette o rappresentazioni iconiche, eventualmente accompagnati da una breve relazione (3.000 caratteri max). In altri termini gli Obiettivi costituiscono il programma del progetto. Scala 1: 10.000 Obiettivo: Acquisire la capacità di finalizzare le analisi e di individuare gli elementi urbani che permettono interventi e investimenti di qualificazione ottimizzando il rapporto costi/benefici. Acquisire la capacità di impostare preliminarmente un programma di ri-qualificazione definendo il programma del successivo approfondimento progettuale.
(testi)
Bibliografia consigliata - Bruno Zevi, Saper vedere l’Urbanistica, (1971), ed. Enaudi - M. Mamoli, G. Trebbi - Storia dell'urbanistica. L’Europa del secondo II dopoguerra, (1988), ed. Laterza - Italo Insolera, Roma. Le città nella storia d’Italia, (1980), ed. Laterza - Leonardo Benovolo, Roma dal 1870 al 1990, (1992), ed. Laterza - Leonardo Benovolo, Le origini dell’urbanistica moderna (1963), ed. Laterza - Ash Amin, Europa, terra di estranei (2016), ed. Mimesis - AA.VV., Resilient Cities and Landcscape, in: TOPOS n. 90, Aprile 2015
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