Corso di laurea: CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02 abilitante ai sensi del D.Lgs n.42/2004)
A.A. 2014/2015 
Autonomia di giudizio
A conclusione del percorso formativo, il laureato sarà in grado di orientarsi correttamente nell’applicazione delle competenze acquisite e di formulare in modo autonomo progetti rivolti alla conservazione e al restauro dei beni culturali.
In particolare, il laureato avrà capacità di giudizio nel:
-raccogliere e quantificare i dati necessari per la definizione degli interventi mirati a contrastare il degrado dei beni culturali;
- riconoscere un problema conservativo e applicare tecniche e materiali per la conservazione;
- vagliare fonti di informazione e bibliografiche;
- svolgere attività di ricerca e sperimentazione nel campo della conservazione;
- lavorare in gruppo e inserirsi efficacemente nei diversi ambienti di lavoro.
L’acquisizione di autonomia di giudizio acquisita nell’ambito delle attività formative consentirà, inoltre, al laureato di sviluppare le capacità operative e critiche necessarie per utilizzare in modo autonomo le metodologie, gli strumenti conoscitivi e quelli applicativi nel quadro della conservazione e del restauro dei beni culturali.
L'autonomia di giudizio viene verificata, oltre che in sede di esame, nello svolgimento delle attività pratiche nei laboratori di restauro e delle prove finali.
Abilità comunicative
Il laureato avrà capacità di comunicazione nei confronti delle figure professionali impegnate nella conservazione e nel restauro dei beni culturali ed avrà acquisito buone competenze nella comunicazione orale e scritta in lingua madre e la conoscenza di base di una seconda lingua europea, con riferimento anche ai lessici specifici.
Le abilità comunicative comprenderanno anche la capacità di rivolgersi ad un pubblico più ampio per la valorizzazione delle competenze e delle attività legate alla conservazione e al restauro dei beni culturali.
Queste competenze verranno acquisite durante l’intero percorso formativo mediante le lezioni frontali, le attività di cantiere e di laboratorio nonché attività seminariali.
La verifica degli esiti dell’apprendimento avviene attraverso modalità convenzionali con esami scritti e/orali e mediante fasi di verifica periodica dell’attività laboratoriale e di cantiere.
E’ possibile, inoltre, stimare l’acquisizione delle abilità comunicative da parte dello studente attraverso la presentazione della prova finale attitudinale e la redazione dell’elaborato finale nonché la discussione del medesimo.
La lingua inglese, invece, viene appresa e verificata tramite uno specifico insegnamento e la relativa prova di verifica dell’idoneità.Capacità di apprendimento
La capacità di apprendimento del laureato viene conseguita all’interno del percorso formativo di carattere interdisciplinare dove sono presenti insegnamenti teorico metodologici ed un’estesa attività tecnico – didattica di diagnostica, conservazione e restauro, svolta in laboratorio e in cantiere.
Grazie alle capacità di apprendimento acquisite nell'intero percorso formativo, il laureato sarà in grado di avviare in piena autonomia studi futuri e l’attività professionalizzante prevista dal corso di laurea.
Il laureato giungerà allo sviluppo delle capacità di apprendimento attraverso l’integrazione di tutte le attività formative previste dal corso di laurea.
Strumenti didattici di verifica dello sviluppo di autonome capacità di apprendimento sono le verifiche delle attività didattiche e degli elaborati delle prove finali, nonché la valutazioni delle attività pratiche, delle presentazioni orali, delle relazioni e di eventuali rapporti relativi ad altre attività didattiche.Requisiti di ammissione
L'accesso al corso di laurea è a numero programmato data la vasta attività pratica di restauro prevista nel percorso formativo.
Le prove d'accesso al corso di laurea si
articolano in:
1.
test attitudinale percettivo visivo inteso a valutare la sensibilità cromatica del candidato.
2.
prove attitudinale intesa a valutare l'abilità e l'attitudine manuale del candidato nella rappresentazione grafica di un manufatto di interesse storico-artistico.
3.
prova orale o scritta di cultura generale (chimica, fisica, biologia, storia, storia dell'arte, etc.)e la conoscenza di base della lingua inglese.
Prova finale
La prova finale del corso di laurea magistrale ha valore di esame di Stato abilitante all’esercizio dell’attività professionale di Restauratore di Beni Culturali e prevede il superamento di due prove.
La prima prova, di carattere applicativo, consiste in un intervento pratico-laboratoriale.
Nel corso della prima prova, applicativa, lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie del profilo professionale di Restauratore dei Beni Culturali, in particolare la capacità di applicare le metodologie professionali specifiche a situazioni reali o simulate.
La valutazione della prima prova viene effettuata in termini di idoneità/non idoneità e consente di accedere alla seconda prova.
La seconda prova, di carattere teorico-metodologico, consiste nella discussione di un elaborato scritto in cui il candidato presenta un progetto conservativo scelto all'interno del suo settore specifico di specialità, sviluppato in modo autonomo anche interfacciandosi alle altre professionalità che intervengono nei processi di conservazione dei beni culturali.
Tale elaborato scritto, preparato sotto la supervisione di uno o più relatori, verrà valutato nell'esame finale.
Qualora la prima prova non venga superata, il candidato potrà ripetere l'esame nella sessione successiva.
La prova applicativa e la discussione dell’elaborato costituiscono l’esame finale e quindi devono essere sostenute dallo studente nella stessa sessione.
Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver superato tutte le verifiche delle attività formative previste nel piano di studio.
La valutazione conclusiva della carriera dello studente dovrà tenere conto delle valutazioni riguardanti le attività formative precedenti e la prova finale.
Il punteggio finale è espresso in cento decimi (110).
Il punteggio di merito viene calcolato partendo dalla media ponderata dei voti riportati durante il percorso formativo, rapportata a 110 (arrotondata al numero intero più vicino), che costituisce la base di calcolo.
A tale valore viene aggiunto il punteggio relativo alla discussione dell’elaborato scritto, fino ad un massimo di 8 punti, attribuito dalla Commissione.
Qualora il voto finale sia centodieci, può essere concessa all’unanimità la lode.
Orientamento in ingresso
Il dipartimento DISBEC, presso il quale è incardinato il Corso di laurea, svolge numerose iniziative per l’orientamento in ingresso che prevedono:
- presentazioni dell'offerta formativa nell'ambito delle giornate "Open Day" organizzate dall’Ateneo e sul territorio nazionale;
- presentazioni dell'offerta formativa nelle scuole medie superiori della provincia e della regione;
- partecipazione ai forum dell'Orientamento in sedi varie;
- organizzazione di lezioni esemplari allo scopo di fornire indicazioni sulle modalità di svolgimento delle lezioni.Il Corso di Studio in breve
Conservazione e restauro dei beni culturali (Classe LMR-02)
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali LMR\02 abilita alla professione di restauratore di beni culturali e si struttura in un percorso equamente distribuito tra insegnamenti teorico metodologici ed attività tecnico – didattiche di diagnostica, conservazione e restauro, svolte in laboratorio e in cantiere ed esercitate prevalentemente su contesti e manufatti originali.
L'accesso al corso è a numero programmato e prevede la verifica dell'idoneità dei candidati mediante specifiche prove, mentre l'iter si conclude con un esame finale.
Il percorso formativo mira a fornire basi storiche, scientifiche e tecniche, una corretta impostazione metodologica, un elevato livello di capacità di riconoscimento, critica e diagnostica, una solida preparazione pratica, nonché attitudini di intervento e di gestione.
I diplomati dovranno muoversi in un orizzonte che richiede senso di responsabilità, nell'impegno ad acquisire una coscienza culturale, forme comunicative adeguate ed una tensione costante verso l'aggiornamento.
Il percorso è quindi strutturato nell'obbiettivo di costruire l'inclinazione alla ricerca e alla sperimentazione, assumendo una precisa prospettiva deontologica di rispetto e cura dell'ambiente e dei beni culturali, in vista della loro trasmissione al futuro.
Sbocchi professionali
Il laureato magistrale svolgerà la funzione di restauratore di beni culturali con autonomia decisionale strettamente afferente alle proprie competenze tecniche, effettuando azioni dirette ed indirette mirate alla conoscenza e tendenti a limitare i processi di degrado dei beni culturali, assicurandone la trasmissione al futuro.
Sbocchi occupazionali:
- Istituzioni del Ministero dei Beni Artistici e Culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, ecc.)
- Università ed Enti di Ricerca pubblici e privati
- Laboratori di restauro
- Aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della diagnostica, della conservazione e del restauro dei beni culturali.
Segreteria Studenti Unica, via Santa Maria in Gradi, 4 – Tel.
0761357798
Dipartimento di Scienze dei beni Culturali
Struttura didattica: DISBEC (Complesso Riello, Largo dell'Università)
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite il sistema informativo di ateneo, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Percorso STANDARD
Primo anno
Secondo anno
Terzo anno
Primo semestre
Secondo semestre
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Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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16755 -
Informatica applicata ai beni culturali
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8
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INF/01
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE metodologie per la conservazione e il restauro - (visualizza)
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24
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE Formazione storica e storico artistica - (visualizza)
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40
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE ATTIVITA' DI LABORATORIO - (visualizza)
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90
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16750 -
Paletnologia
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8
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L-ANT/01
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48
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Quarto anno
Primo semestre
Secondo semestre
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Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE ATTIVITA' DI LABORATORIO - (visualizza)
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90
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE Formazione storica e storico artistica - (visualizza)
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40
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Quinto anno
Primo semestre
Secondo semestre
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Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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16759 -
Prova finale
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10
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE metodologie per la conservazione e il restauro - (visualizza)
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24
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE beni culturali L-ART/03 - (visualizza)
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8
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE ATTIVITA' DI LABORATORIO - (visualizza)
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90
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