118983 -
Invasive forest pathogens and global changes
(obiettivi)
Il corso di Patogeni Forestali Invasivi e Cambiamenti Globali gli studenti in un contesto internazionale che riguarda la protezione delle piante e, specificatamente, delle piante forestali, in uno scenario di invasioni biologiche e cambiamenti climatici. Il corso vuole fornire tutti gli elementi che compongono il quadro complesso della prevenzione, monitoraggio, diagnosi e controllo dei patogeni delle piante, affrontando di volta in volta i temi delle convenzioni internazionali, dei regolamenti, le nuove frontiere per la prevenzione, i nuovi metodi di diagnosi e le nuove conoscenze sui processi di invasione biologica. a) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Gli studenti riceveranno tutte le informazioni necessarie a formarsi un quadro conoscitivo complesso ma con un comune denominatore che permetterà loro di associare ed integrare le singole tematiche svolte. Attraverso un percorso non nozionistico ma basato sull'analisi, il confronto in classe e la stimolazione dello spirito critico, lo studente recepirà ed elaborerà le singole tematiche sulla protezione delle piante collocandole nel complesso quadro internazionale coniugando informazioni prettamente biologiche ed ecologiche, con aspetti normativi ed elementi socio-economici. b) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding); Il complesso delle informazioni fornite allo studente attraverso un approccio interattivo, e con esempi pratici applicativi, permetterà agli stessi di percepirne l'applicabilità nelle attività professionali sia in ambito nazionale che internazionale. Gli studenti avranno inoltre la possibilità di condurre attività pratiche che riguardano, specialmente, il procedimento e i protocolli diagnostici, la loro integrazione e utilizzo nelle attività pratiche di campo e laboratorio. c) Autonomia di giudizio (making judgements); il metodo di insegnamento interattivo e basato sull'inquadramento delle tematiche generali e loro svolgimento attraverso esempi pratici e discussioni in classe, stimoleranno la capacità degli studenti di coniugare un giudizio personale ed autonomo. d) Abilità comunicative (communication skills); il corpo delle informazioni fornite durante il corso forniranno agli studenti gli strumenti per poter efficacemente, e con cognizione di causa, comunicare le tematiche relative al complesso sistema della biosicurezza in campo vegetale da cui è scaturito il corpo di accordi, regolamenti e leggi che governano tale sistema a livello globale, comunitario e dei singoli stati membri e) Capacità di apprendere (learning skills). l'adozione di un metodo di insegnamento basato su concetti generali poi svolti con esempi pratici e applicativi, favoriscono l'apprendimento da parte degli studenti e, in particolare, l'assimilazione dei concetti
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VANNINI Andrea
( programma)
Le invasioni biologiche: concetti generali e glossario; concetto di introduzione, naturalizzazione, acclimatamento e invasione; esempi di invasioni biologiche; fattori associati al rischio di introduzione. Patogeni Invasivi Forestali: dimensione del problema. Corridoi di introduzione: commercio di piante vive; commercio di legname; commercio di semi e materiale di propagazione; corridoi non regolati – manufatti in legno; esempi. Strategie di invasione: ‘host jump’; formazione di ibridi con specie native; evoluzione differenziale. Impatti: economico, sulla biodoversità; sulla fissazione del carbonio; sul patrimonio culturale; esempi. I regolamenti fitosanitari: la convenzione internazionale per la protezione delle piante (ICPP); l’accordo SPS: gli standard internazionali ISPS; le organizzazioni per la protezione delle piante (NPPO, RPPO); EPPO: ruolo e servizi; le liste di organismi da quarantena; gli standard EPPO; la Pest Risk Analysis (PRA). Patogeni Forestali Invasivi: Situazione Europea, vulnerabilità dei singoli stati alle invasioni. La Pest Risk Analysis: concetti e esempi. Problemi dell’attuale legislazione fitosanitaria; possibili soluzioni: la ricerca dei centri di origine dei patogeni forestali; la strategia delle piante sentinella. Introduzione alla diagnostica; diagnostica serologica: anticorpi monoclonali e policlonali; gli antigeni; i test ELISA; metodi molecolari: PCR; concetto di marcatore; caratteristiche dei marcatori per la diagnostica molecolare; primer universali e specifici; applicazioni pratiche; multiplex e nested PCR; PCR quantitativa, TaqMan e SYBR Green; esempi applicativi; prova di vitalità dei patogeni: uso di mRNA come templare; l’approccio dqRT-PCR; l'approciio HTS; uso dei diagnostic standards della EPPO. Monitoraggi fitosanitari: introduzione; proximal e remote sensing, vantaggi e svantaggi. Il monitoraggio fitosanitario in Europa (l’esempio della Francia); situazione dei monitoraggi in Italia. Il monitoraggio ICP delle foreste europee, livello 1 e 2. I virus delle piante: struttura, ciclo, epidemiologia, sintomatologia, tassonomia, diagnosi e controllo. Esempi di malattie evirali. Fitoplasmi e spiroplasmi: struttura, ciclo, epidemiologia, sintomatologia, tassonomia, diagnosi e controllo. Esempi di malattie da Mollicutes. I batteri: struttura, ciclo, epidemiologia, sintomatologia, tassonomia, diagnosi e controllo. Esempi di malattie batteriche. Oomycetes: struttura, ciclo, epidemiologia, sintomatologia, tassonomia, diagnosi e controllo. Esempi di malattie da Phytophthora. Attività di laboratorio: raccolta dei campioni; osservazione allo stereomicroscopio e microscopio ottico; isolamento in coltura pura; applicazione delle chiavi di identificazione; estrazione del DNA da colture fungine; elettroforesi in gel di agarosio; preparazione delle reazione per PCR; amplificazione e verifica del risultato (sequenza e BLAST su GeneBank).
( testi)
Dispense del professore; articoli scientifici; siti web; software online
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AGR/12
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Attività formative caratterizzanti
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Monitoring soil quality
(obiettivi)
Course aims: 1. To present soil as a living, dynamic, vulnerable resource 2. To introduce the concept of soil quality, health and security 3. To present a basic set of indicators to monitor soil quality 4. To suggest how to choose the right indicators in relation to specific case studies in forest environmentConoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding); At the end of the course the student will 1) increase the knowledge and understanding about soil vulnerability and methods to monitor its quality 3) be able to making judgements on soil issues 4) be able to use a proper language and improve the communication skills in relation to soil science 5) increase the learning skills getting in contact with a wider sphere of scientific knowledge
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MOSCATELLI Maria cristina
( programma)
I. Introduction Soil and its different definitions Role and position of soils in terrestrial ecosystems Ecosystem services and soil functions Concepts of chemical and biological fertility
II. Indicators of soil quality and health Review of concepts of soil quality, soil health and soil security. Rationale for the use of soil indicators and specific requisites. Physical, chemical and biological indicators. Static and dynamic descriptors. Pools and processes. Main bioindicators: definitions and functions. Soil health and resilience Soil quality indexes
III. Soil organic matter (SOM) Main features, composition, physical, chemical and biological properties. SOM as a complex indicator of soil quality. Quantity and quality of SOM Role of SOM to maintain soil fertility, to promote carbon storage and as the site of tight interactions with soil biota. Pools of ecological relevance.
IV. Soil microbial biomass Definition, composition and main characteristics Factors influencing microbial biomass development. Trophic conditions and adaptation strategies. Functions of soil microrganisms and their specific role within nutrient cycles. How to study microbial biomass. Quantitative and qualitative approaches. FE method, SIR, multi-SIR, CLPP techniques. Concepts of genetic and functional diversity. Microbial indexes: the microbial quotient, significance and measurement.
V. Mineralization processes (C & N mineralization) Significance of mineralization processes to guarantee soil fertility C mineralization. Soil respiration and its components: definition and measurement Microbial indexes: the metabolic and the mineralization quotients: significance and measurement N mineralization. Mineralization potential and in situ measurements
VI. Soil enzymes Definitions and main features. Notes on enzyme kinetics: general infos. Localization and origin of soil enzymes. Classes of soil enzymes. Functions and stability of enzymes in soil. Immobilized enzymes. Intra- and extracellular enzymes. Determination of enzyme activities by means of different methods : colorimetric and fluorimetric techniques. Specific activities. Real and potential activity.
VII. Drivers of global soils change: Natural and anthropogenic pressures (climate changes, land use changes, pollution) Threats to soil functions Soil degradation, soil loss
VIII. How to plan a monitoring activity WWWHWWW scheme. Experimental design, sampling schemes. How to choose the right indicators. New sets of indicators. Presentation of specific case studies in forest soils
Laboratory classes 1 - Determination of soil respiration 2 - Determination of acid phosphatase activity
Working group Presentation to the class of a scientific article selected from the recent literature
Integrative seminars
( testi)
Texts 1) Brady NC, Weil RR, 2016 The nature and properties of soils, XV Ed. (Chapt. 1, 11, 12, 20), XIV Ed.(Chapt. 2, 12, 13, 21) or XIII Ed. (Chapt. 1-11-12-20)(University Library) 2) FAO and ITPS., 2015. Status of the World’s Soil Resources (SWSR) – Main Report. Food and Agriculture Organization of the United Nations and Intergovernmental Technical Panel on Soils, Rome, Italy (selected chapters) 3) NERI Technical Report No. 388, 2002 Microorganisms as indicators of soil health, 4) European Commission - DG ENV, Report 2010 Soil biodiversity: functions, threats and tools for policy makers, 5) Gardi C., Jeffrey J. , 2009 Soil biodiversity, JRC Scientific and Technical Reports 6) Shukla G., Varma A., 2011, Soil enzymology –Springer Verlag (selected chapters)
Additional articles, reports etc will be provided for each section of the course Course slides may be only used as a guide to prepare the exam
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AGR/13
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
Gruppo opzionale affini e integrativi Forests and Environment - (visualizza)
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118547 -
Trees and plants to improve air quality of urban areas
(obiettivi)
Comprendere il ruolo della vegetazione nell'ambiente urbano per il miglioramento della qualità dell'aria. Fornire strumenti per la scelta delle migliori specie arboree per migliorare la qualità ambientale con particolare attenzione alla qualità dell'aria. Valutazione dell'inquinamento atmosferico e del sequestro del carbonio da parte della vegetazione urbana. Utilizzo di strumenti nella pianificazione e gestione del verde urbano
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GUIDOLOTTI Gabriele
( programma)
L'ambiente urbano e le infrastrutture verdi per città sostenibili e resilienti Principali interazioni degli alberi con gli inquinanti atmosferici e loro assorbimento (O3, PM) Effetti dei principali inquinanti atmosferici sulle piante Ruolo delle emissioni BVOC nella qualità dell'aria urbana Sequestro del carbonio degli alberi urbani Modelli per stimare il miglioramento della qualità dell'aria e dei servizi ecosistemici Scelta delle specie migliori per migliorare la qualità dell'aria e i servizi ecosistemici Biomonitoraggio dell'inquinamento atmosferico L'ambiente urbano come simulazione del cambiamento climatico Fisiologia Vegetale Urbana: adattamento e mitigazione delle piante
( testi)
- Raymond, C.M., Berry, P., Breil, M., Nita, M.R., Kabisch, N., de Bel, M., Enzi, V., Frantzeskaki, N., Geneletti, D., Cardinaletti, M., Lovinger, L., Basnou, C., Monteiro, A., Robrecht, H., Sgrigna, G., Muhari, L., Calfapietra, C., 2017. An Impact Evaluation Framework to Support Planning and Evaluation of Nature-based Solutions Projects. Report prepared by the EKLIPSE Expert Working Group on Nature-based Solutions to Promote Climate Resilience in Urban Areas. Centre for Ecology & Hydrology, Wallington, United Kingdom. - Calfapietra, C., Niinemets, Ü., Peñuelas, J., 2015. Urban Plant Physiology: adaptation-mitigation strategies under permanent stress. Trends Plant Sci. 20, 72–75. - Nowak, D.J., D.E. Crane, and J.C. Stevens. 2006. Air pollution removal by urban trees and shrubs in the United States. Urban For. Urban Gree. 4:115 – 123. - Pearlmutter, D., Calfapietra, C., Samson, R., O'Brien, L., Krajter Ostoić, S., Sanesi, G., Alonso del Amo, R. (Eds.) 2017. The Urban Forest Cultivating Green Infrastructure for People and the Environment. Springer.
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AGR/05
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Attività formative affini ed integrative
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118550 -
Wood-based biocomposites
(obiettivi)
Bioindustrie nella filiera foresta-legno. Fornire le conoscenze per l'uso a cascata del legno per una valorizzazione della biomassa per la produzione di compositi tradizionali e innovativi. Miglioramento delle caratteristiche del legno con modifiche e trattamenti eco-sostenibili. Conoscenza dei biomateriali e dei biopolimeri. Gli argomenti saranno trattati attraverso la normativa tecnica europea.
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ROMAGNOLI Manuela
( programma)
Richiamo sulle principali caratteristiche del legno. Chimica del legno, difetti biotici e abiotici. hemicellulose, extractives (terpens, tannins, quinones, lignans). Durabilità, classi di rischio, permeabilità del legno, weathering. Normativa tecnica ed enti di normazione. Legno massiccio: strutture portanti classificazione del legno per uso strutturale, utilizzo delle normative tecniche. Classificazione della qualità del legno. Marcatura CE. Estrattivi del legno, sughero, gomme, altri prodotti non legnosi. Wood Preservants and consolidants. Modifiche del legno; trattamenti termici (thermowood, Plato-wood, Moldrup), modificazioni chimiche (acetilazione, alcol furfurilico, isocianati), proprietà del legno chimicamente modificato. Incollaggio del legno e adesivi. Legno liquefatto, legno frizionato, colle naturali (proteine, amido, tannini, nanofibrille di cellulosa, lignina, lignosulfonati) Pannelli di legno massiccio e travi lamellari: compensati, X-LAMS, lamellari, KVH, LVL, PVL etc. EN technical standards Biocompositi a base di particelle: pannelli di particelle (waferboard, flakeboards, OSB, LVL, etc.) Compositi a base di fibre (MDF, HDF, LDF), wood-plastic compositi (WPC), Cellulose nanopapers, nanocompositi a base di cellulosa, schiume e gels. trattamento del legno a base di plasma. Bioraffineria, legno riciclato. Nanoparticelle di lignina e di cellulosa. Biocoatings, bio-adesivi, packaging. Wood polymers composite Organizzazione della filiera
( testi)
Rowell. 2013. Handbook of wood chemistry and wood composites. CRC Press Ansell 2015, Wood Composites. Elsevier publishing. Slides of the teacher. Tsoumis 1991. Wood Science and Technology APA Engineered wood handbook Suggested Review Articles by the teacher
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AGR/06
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Attività formative affini ed integrative
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119269 -
Micropropagation of woody plants
(obiettivi)
Acquisire le basi teoriche e pratiche per la propagazione di piante legnose appartenenti a specie utilizzate nelle infrastrutture verdi. 1) Conoscenza e comprensione Gli studenti saranno incoraggiati a mettere a frutto le conoscenze acquisite durante il corso e durante le esercitazioni di laboratorio al fine di applicarle (anche in ambiti non familiari) a problematiche specifiche quali, ad esempio, la propagazione di piante arboree produttive per la selvicoltura a rotazione rapida (SFR ) o piante legnose ornamentali, nonché alberi storici. Gli studenti saranno incoraggiati a lavorare in contesti interdisciplinari al fine di rilevare e risolvere problemi legati alla produzione di piante sane per infrastrutture verdi (architetture del paesaggio, urbanisti, ecc.). 2) Applicare conoscenza e comprensione Al termine del corso, gli studenti avranno una conoscenza approfondita dei principi della propagazione delle piante legnose per l'ottenimento di materiale vegetale sano per CSS e infrastrutture verdi. Gli studenti saranno in grado di sviluppare protocolli per la propagazione di specie legnose non previste dal corso sulla base delle conoscenze acquisite al fine di ottenere piante legnose adatte ai contesti produttivi, ambientali, storici e culturali in cui opereranno. 3) Formulare giudizi Gli studenti saranno in grado di interpretare e discutere articoli scientifici presentati durante il corso e saranno in grado di individuarne i punti salienti e i punti salienti, nonché di esprimere giudizi anche con dati incompleti. 4) Abilità comunicative Durante le lezioni sarà stimolata la capacità di riflessione e discussione degli studenti sugli argomenti trattati, nonché il confronto di opinioni per sviluppare le proprie capacità comunicative. Tali abilità verranno poi verificate in sede d'esame al fine di migliorare le future capacità comunicative degli studenti nei confronti di interlocutori specialisti e non in relazione agli approcci utilizzati e ai risultati ottenuti. 5) Capacità di apprendimento Gli studenti saranno in grado di esporre e sviluppare tematiche scientifiche legate al corso. Il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula ed esperienze nelle pratiche di laboratorio svilupperanno tali abilità. Acquire the theoretical and practical bases for the propagation of woody plants belonging to species used in the green infrastructures. 1) Knowledge and understanding Students will be encouraged to take advantage of the knowledge acquired during the course and during laboratory practice in order to apply them (also in unfamiliar areas) to specific issues such as, for example, the propagation of productive tree plants for short rotation forestry (SFR) or ornamental woody plants, as well as historical trees. Students will be encouraged to work in interdisciplinary contexts in order to detect and solve problems related with the production of healthy plants for green infrastructures (landscape architectures, city planners, etc..). 2) Applying knowledge and understanding At the end of the course, students will have a thorough knowledge of the principles of woody plant propagation to the obtainment of healthy plant material for SRF and green infrastructures. The students will be able to develop protocols for the propagation of woody species not included in the course on the base of the acquired knowledge in order to obtain woody plants suitable for the productive, environmental, historical and cultural contexts where they will work. 3) Making judgements Students will be able to interpret and discuss scientific papers presented during the course and be able to identify in them the highlights and key points, as well as make judgments even with incomplete data. 4) Communication skills During the lessons, it will be stimulated students' ability to think and discuss about the topics covered, as well as the comparison of opinions to develop their communication skills. These skills will then be tested in the examination in order to ameliorate the future communication skills of the students towards specialist and non-specialist interlocutors in relation to the approaches used and the results obtained. 5) Learning skills Students will be able to expose and develop scientific issues related to the course. The active involvement of students through oral classroom discussions and experiences in the laboratory practices will develop those skills.
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KUZMINSKY Elena
( programma)
La classe e il laboratorio. attività le lezioni saranno incentrate sui seguenti gruppi di argomenti/abilità: metodi disponibili per la propagazione in vitro, variazione nelle colture e nelle piante, controllo di contaminanti e malattie, fattori genetici, ambientali e dipendenti dai tessuti che influenzano la crescita e la morfogenesi nelle colture, la natura e gli usi dei regolatori di crescita delle piante, e i componenti, la preparazione e gli usi dei mezzi di coltura. Problemi speciali incontrati nell'avvio e nel mantenimento delle colture, come i germogli e le piantine vengono convertiti in piante e stabiliti nell'ambiente esterno, come possono essere alterate le prestazioni in serra e in campo, aspetti commerciali ed economia della produzione, una tabulazione di brevetti recenti e tabelle di ha pubblicato un lavoro sulla micropropagazione vegetale di una grande varietà di alberi e piante.
1) Tecniche di coltura di tessuti vegetali. 2) Propagazione e micropropagazione delle piante legnose. 3) Variazione in colture e piante rigenerate. 4) Attrezzature e procedure. 5) Controllo dei contaminanti persistenti e delle malattie delle piante. 6) Stoccaggio e distribuzione di materiale clonale. 7) Fattori che influenzano la crescita e la morfogenesi delle piante legnose (I. Genotipo e ambiente fisico, II. Fattori dipendenti dai tessuti. 8) Le componenti dei media culturali. 9) La derivazione, la preparazione e l'uso di terreni di coltura di tessuti vegetali. 10) Regolatori di crescita delle piante 11) Fattori di crescita e substrati appropriati per piante legnose. 12) Problemi nell'iniziare e nel mantenere le colture, specialmente nelle piante legnose. 13) Radicamento e insediamento. 14) Il fenotipo del materiale micropropagato. 15) Micropropagazione commerciale. 16) La micropropagazione in pratica
( testi)
1. Colture cellulari vegetali, metodi essenziali (2010). Editore, M.R. Davey and P. Anthony. Wiley-Blackwell.
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AGR/05
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Attività formative affini ed integrative
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118546 -
Phytotechnologies to protect water and soil in urban areas
(obiettivi)
OBJECTIVES: Provide the basic elements of plant-environment interactions, as necessary knowledge to use the plant processes (phytotechnologies) to reduce the impact of the urban environment on soil and water resources. Provide examples and create capacity of design and managing phytotechnologies in urban areas.
EXPECTED LEARNING OUTCOMES knowledge and understanding • A scientific based knowledge and understanding of the acclimation and adaptation of plant traits as response to the environmental conditions. • An updated knowledge and understanding of the environmental drivers of carbon, water and nutrient cycles in plants. • A basic knowledge and understanding of Urban Green Infrastructures
applying knowledge and understanding - defining proper strategies and plans to improve the resilience of the urban areas using green infrastructure, also in a context of climate changes - design phyto-technological systems to improve soil and water quality in polluted areas - defining monitoring plans to support the management of green infrastructures
making judgements - analyse the results of survey and monitoring activities, providing scientific supported interpretation of the most probable cause-effects relationships - interpret results of trials and pilot systems for the management or the re-establishments of green infrastructures
communication skills - writes reports and prepares oral presentations on different subjects at professional and wide information levels - explain proposed solutions to specific management questions in a multidisciplinary context - presenting results of testing and experimental activities in scientific contexts
learning skills - reading and understanding the international scientific literatures in the sector of urban green infrastructures and environmental pollution and remediation - new methods and tools for the design of green infrastructures
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DE ANGELIS Paolo
( programma)
PROGRAMME TOPICS • Plants and microclimate: basic elements • Environmental drivers of plant water relations • Environmental drivers of photosynthesis and carbon allocation • Impact of urban areas on soil and water contamination • Remediation of polluted sites: general principle and legislation framework • Sustainability of remediation designs • Application of phytotechnologies for soil remediation • Application of phytotechnologies for storm water management • Site assessments, project design and monitoring • Other multipurpose green infrastructures • Analysis of case studies
( testi)
Textbooks Hirons A. D., Thomas P. Applied tree biology Wiley, 2018. A.A. Ansari, S.S. Gill, R. Gill, G.R. Lanza, L. Newman (Eds.) Phytoremediation: Management of Environmental Contaminants, Volume 1. Springer 2015 A.A. Ansari, S.S. Gill, R. Gill, G.R. Lanza, L. Newman (Eds.) Phytoremediation: Management of Environmental Contaminants, Volume 2. Springer 2015
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AGR/05
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Attività formative affini ed integrative
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Propagation of woody plants and disease management
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Propagation of woody plants
(obiettivi)
Acquisire le basi teoriche e pratiche per la propagazione di piante legnose appartenenti a specie utilizzate nelle infrastrutture verdi. 1) Conoscenza e comprensione Gli studenti saranno incoraggiati a mettere a frutto le conoscenze acquisite durante il corso e durante le esercitazioni di laboratorio al fine di applicarle (anche in ambiti non familiari) a problematiche specifiche quali, ad esempio, la propagazione di piante arboree produttive per la selvicoltura a rotazione rapida (SFR ) o piante legnose ornamentali, nonché alberi storici. Gli studenti saranno incoraggiati a lavorare in contesti interdisciplinari al fine di rilevare e risolvere problemi legati alla produzione di piante sane per infrastrutture verdi (architetture del paesaggio, urbanisti, ecc.). 2) Applicare conoscenza e comprensione Al termine del corso, gli studenti avranno una conoscenza approfondita dei principi della propagazione delle piante legnose per l'ottenimento di materiale vegetale sano per CSS e infrastrutture verdi. Gli studenti saranno in grado di sviluppare protocolli per la propagazione di specie legnose non previste dal corso sulla base delle conoscenze acquisite al fine di ottenere piante legnose adatte ai contesti produttivi, ambientali, storici e culturali in cui opereranno. 3) Formulare giudizi Gli studenti saranno in grado di interpretare e discutere articoli scientifici presentati durante il corso e saranno in grado di individuarne i punti salienti e i punti salienti, nonché di esprimere giudizi anche con dati incompleti. 4) Abilità comunicative Durante le lezioni sarà stimolata la capacità di riflessione e discussione degli studenti sugli argomenti trattati, nonché il confronto di opinioni per sviluppare le proprie capacità comunicative. Tali abilità verranno poi verificate in sede d'esame al fine di migliorare le future capacità comunicative degli studenti nei confronti di interlocutori specialisti e non in relazione agli approcci utilizzati e ai risultati ottenuti. 5) Capacità di apprendimento Gli studenti saranno in grado di esporre e sviluppare tematiche scientifiche legate al corso. Il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula ed esperienze nelle pratiche di laboratorio svilupperanno tali abilità.
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KUZMINSKY Elena
( programma)
I. ASPETTI GENERALI DELLA PROPAGAZIONE DELLE PIANTE
1. COME LA PROPAGAZIONE DELLE PIANTE SI E' EVOLUTA NELLE SOCIETA' UMANE .
2. BIOLOGIA DELLA PROPAGAZIONE DELLE PIANTE.
3. AMBIENTI IDONEI ALLA PROPAGAZIONE.
II. LA PROPAGAZIONE PER SEME.
4. LO SVILUPPO DEI SEMI.
5. PRINCIPI E ASPETTI PRATICI DELLA SELEZIONE DEI SEMI.
6. TECNICHE PER LA PROPAGAZIONE DA SEME EMANIPOLAZIONE DEI SEMI.
7. PRICIPI DELLA PROPAGAZIONE DA SEME.
8. TECNICHE DI PROPAGAZIONE DA SEME.
III. PROPAGAZIONE VEGETATIVA.
9. PRINCIPI DEL TALEAGGIO.
10. TECNICHE DI TALEAGGIO.
11. PRINCIPI PER L'INNESTO E IL SOVRAINNESTO .
12. TECNICHE DI INNESTO.
13. TECNICHE DI SOVRAINNESTO.
14. PROPAGGINE.
15. TECNICHE PARTICOLARI DI PROPAGAZIONE RADICALE.
16. PRINCIPI E ASPETTI PRATICI DELLA CLONAZIONE.
IV. METODI DI MICROPROPAGAZIONE.
17. PRINCIPI DELLA COLTURA DEI TESSUTI E DELLA MICROPROPAGAZIONE.
18. TECNICHE DI MICROPROPAGAZIONE.
V. PROPAGAZIONE DI PIANTE SELEZIONATE.
19. PmETODI DI PROPAGAZIONE E PORTAINNESTI PER PIANTE DA FRUTTO.
20. PROPAGAZIONE DI ALBERI ORNAMENTALI E ARBUSTI.
( testi)
Hartmann & Kester. Propagazione delle piante: Principi ed esempi pratici. Edizioni, New International
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AGR/05
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Attività formative affini ed integrative
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Disease management in plants propagation
(obiettivi)
Acquisire le basi teoriche e pratiche per la propagazione di piante esenti da fitopatie, appartenenti a specie comunemente impiegate nel verde urbano e peri-urbano. 1) Conoscenza e capacità di comprensione 2) Alla fine del corso gli studenti avranno una conoscenza approfondita dei principi di base della propagazione delle piante per l'ottenimento di materiale sano per il verde urbano. Gli studenti saranno in grado di sviluppare protocolli per la propagazione di specie non trattate nel corso, sulla base delle conoscenze acquisite al fine di ottenere piante adatte ai contesti ambientali, storici e culturali in cui lavoreranno. 3) Conoscenza e capacità di comprensione applicate Gli studenti saranno incoraggiati a sfruttare le conoscenze acquisite durante il corso e durante le esercitazioni di laboratorio al fine di applicarle, anche in ambiti non familiari, a temi specifici come per esempio la propagazione di piante ornamentali, nonché degli alberi storici e monumentali. Gli studenti saranno incoraggiati a lavorare in contesti interdisciplinari al fine di risolvere problemi legati alla produzione di piante sane per il verde urbano (architetti del paesaggio, urbanisti, etc..). 4) Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di interpretare e discutere i lavori scientifici presentati durante il corso e di essere in grado di identificare in essi gli aspetti salienti ei punti chiave, oltre a formulare giudizi anche con dati incompleti. 5) Abilità comunicative Durante le lezioni sarà stimolata la capacità degli studenti di pensare e discutere sugli argomenti trattati, così come il confronto delle opinioni per sviluppare le loro capacità comunicative. Queste abilità saranno testate nell'esame al fine di migliorare negli studenti le loro future abilità comunicative con interlocutori specialisti e non specialisti in relazione agli approcci utilizzati e ai risultati ottenuti; 6) Capacità di apprendere Gli studenti saranno in grado di esporre e sviluppare questioni scientifiche relative al corso. Il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni in aula orale ed esperienze nelle pratiche di laboratorio, svilupperà tale abilità.
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VETTRAINO Anna maria
( programma)
Basi di patologia vegetale, isolamento, identificazione e propagazione di patogeni, e test di patogenicità
( testi)
Fondamenti di Patologia Vegetale – Alberto Matta Plant Pathology – G.N. Agrios Patologia Vegetale – Giuseppe Belli Materiale su piattaforma MOODLE
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AGR/12
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Attività formative affini ed integrative
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Urban forestry
(obiettivi)
- Comprensione del ruolo delle foreste e degli spazi urbani nelle sfide globali della sosteniblità - Analisi dei servizi ecosistemici delle foreste ed infrastrutture verdi urbane -Progettazione in chiave ecologica degli spazi verdi urbani -Sistemi di monitoraggio e valutazione per professionisti
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DE CINTI Bruno
( programma)
Lezione 1 - Introduzione Lezione 2 - Servizi ecosistemici di infrastrutture verdi e definizione di selvicoltura urbana Lezione 3 - Servizi idrici: traspirazione, ciclo dell'acqua, regolazione dei flussi idrici Lezione 4 - Ciclo del carbonio Lezione 5 - Sequestro del carbonio delle infrastrutture verdi urbane Lezione 6 - Metodi per la valutazione del carbonio nella biomassa Lezione 7 - Bilancio energetico e isola di calore urbana Lezione 8 - Comfort climatico degli alberi urbani Lezione 9 - Sound scaping: il ruolo delle infrastrutture verdi Lezione 10 -Salute e Forest Bathing Lezione 11 - Pratiche forestali urbane: specie
( testi)
Il materiale del corso è organizzato in :
- Videolezioni - Lezioni in formato pptx - Materiale in formato di reports e articoli
Il tutto è contenuto nel repository
https://www.dropbox.com/sh/j4btwrx9gchgvda/AADs58G7eQkhD6QA0cv9yUwua?dl=0
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Attività formative affini ed integrative
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Digital technologies for climate-smart forestry
(obiettivi)
L'obiettivo del corso è di fornire agli studenti le conoscenze di base delle tecnologie digitali che hanno applicazione nel monitoraggio e nella gestione delle foreste. In particolare verrà data allo studente la possibilità di conoscere le potenzialità delle tecnologie oggi più all'avanguardia per quanto riguarda le basi della microelettronica, le tecnologie Internet of Things (IoT), le connessioni wireless, l'impiego di LIDARs terrestri e da piattaforma aerea e le metodiche ed algortimi usati nei sistemi di monitoraggio. Saranno affrontati casi specifici come : la valutazione del trasporto idrico nelle piante, la crescita diametrica e della biomassa, la qualità dell'aria, la stabilità degli alberi ed i servizi ecosistemici. Le lezioni teoriche saranno affiancate anche da esperimenti in laboratorio ed in campo.
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AGR/05
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Attività formative affini ed integrative
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Silviculture of Mediterranean and temperate forests
(obiettivi)
Il corso fa parte del campo della conoscenza della gestione multifunzionale e sostenibile delle risorse forestali e dell'utilizzo di prodotti legnosi e non legnosi delle foreste. Il corso fornisce agli studenti la conoscenza della corologia, dell'ecologia e della selvicoltura delle principali specie forestali in Europa, nella prospettiva di applicare questa conoscenza alla gestione di sistemi territoriali complessi. Gli studenti che completeranno il corso svilupperanno una buona capacità di: - scegliere il miglior sistema selvicolturale per il raggiungimento degli obiettivi di gestione forestale. - valutare gli effetti dei sistemi selvicolturali sull'attitudine delle foreste a fornire beni e servizi specifici. - stimare le conseguenze ecologiche e sociali della gestione forestale su scala territoriale.
1. Conoscenza e capacità di comprensione. Aver sviluppato nel corso delle lezioni le conoscenze relative alle caratteristiche delle principali formazioni forestali di ambiente Mediterraneo e temperato in una prospettiva integrata agli aspetti ecologici e selvicolturali. Capacità di comprendere le dinamiche evolutive dei sistemi forestali, sia quelle naturali che quelle indotte dall’uomo, in relazione agli obiettivi della gestione forestale sostenibile. 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate. Capacità di applicare la conoscenza e la comprensione ai fini di definire criteri e modalità colturali per la gestione forestale adattativa delle formazioni forestali. Essere in grado di applicare metodologie per l'analisi e la pianificazione della gestione dei sistemi forestali a scala territoriale. Descrivere e fornire temi scientifici e applicativi inerenti le diverse problematiche legate alla gestione forestale. 3. Autonomia di giudizio. Essere in grado di sviluppare capacità di collegamento interdisciplinare e discussione critica dei contenuti del corso. Sviluppare capacità di interpretazione e discussione critica di esperienze o risultati sperimentali nel settore forestale analoghi a quelli discussi a lezione. 4. Abilità comunicative. Capacità di comunicare con chiarezza e convinzione le conoscenze selvicolturali acquisite nell’ambito corso o attraverso l’analisi di articoli scientifici o altre pubblicazioni del settore forestale. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni in classe o nel corso delle esercitazioni sulle diverse problematiche forestali. 5. Capacità di apprendere. Condizione di successo nell’apprendimento è la capacità di ricostruire e sintetizzare in modo autonomo le nozioni acquisite riguardo alle scienze forestali ed applicarle alla selvicoltura delle foreste Mediterranee e temperate.
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SABATTI Maurizio
( programma)
1. Introduzione e obiettivi del corso. Selvicoltura naturalistica e selvicoltura sostenibile: basi teoriche e principi applicativi. Effetti della selvicoltura sulle caratteristiche genetiche dei boschi. Risorse forestali in Europa: una prospettiva integrata su servizi ecosistemici, disturbi e minacce. Importanza della bioeconomia forestale in Europa. 2. Foreste europee: una panoramica ecologica. Fasce di vegetazione forestale in Italia. Classificazione delle foreste europee. Tipologie di foreste europee: la matrice delle specie forestali. Ripopolamento forestale in Europa nel postglaciale. 3. Distribuzione, ecologia e selvicoltura delle foreste mediterranee: macchia mediterranea, pinete di pini mediterranei (Pinus halepensis, P. pinaster, P. pinea); querceti sempreverdi (Quercus ilex, Q. suber, Q. coccifera). Produzione legnosa delle foreste mediterranee. Selvicoltura di alcune specie forestali minori dell’ambiente Mediterraneo. 4. Distribuzione, ecologia e selvicoltura delle foreste della fascia basale: querceti caducifoglie (Quercus robur, Q. petraea, Q. pubescens, Q. frainetto, Q. cerris, Q. trojana); castagneti (Castanea sativa). Cenni su latifoglie correlate alle querce (Carpinus spp., Acer spp., Fraxinus spp.). Cenni sulla vegetazione degli ambienti ripariali in Europa. Produzione legnosa delle foreste della fascia basale. Cenni sulla vegetazione degli ambienti ripariali in Europa. 5. Distribuzione, ecologia e selvicoltura delle foreste della fascia montana: Faggete (Fagus sylvatica); Abetine (Abies alba); Pinete montane (P. sylvestris, P. nigra, P. laricio, P. leucodermis). Cenni sulla selvicoltura delle grandi latifoglie esigenti comuni a più fasce di vegetazione. (Acer spp., Tilia spp., Fraxinus excelsior, Prunus avium). Produzione legnosa delle foreste montane. 6. Distribuzione, ecologia e selvicoltura delle foreste subalpine: peccete (Picea abies). Lariceti, cembreti, pinete di pino uncinato, mughete (Larix decidua, Pinus cembra, Pinus uncinata, Pinus mugo). Produzione legnosa delle foreste subalpine. 7. Cenni su materiali forestali di moltiplicazione e vivaistica forestale. Piantagioni forestali: finalità e criteri operativi. Cenni su selvicoltura clonale, selvicoltura a turni brevi, ripristino di aree forestali.
( testi)
Bernetti G., 1995 - Selvicoltura speciale. - UTET, Torino. Il libro è disponibile presso la biblioteca universitaria.
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AGR/05
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Attività formative caratterizzanti
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