Insegnamento
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Ore Lezione
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Ore Studio
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Attività
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Presenza materiale didattico in altra lingua
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Lingua
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119108 -
DISEGNO E METODI PER IL DESIGN INDUSTRIALE
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi: • Conoscere ed essere in grado di utilizzare metodi tecniche della rappresentazione, necessarie per la raffigurazione grafica e visiva • essere in grado di saper leggere e realizzare un disegno tecnico di componente, gruppo o complessivo • dimostrare di riconoscere componentistica impiegata nell’ambito di prodotti industriali
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Modulo 2
(obiettivi)
SINTESI DEGLI OBIETTIVI Il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi: - essere in grado di saper leggere un disegno tecnico di componente, gruppo o complessivo, interpretando in maniera completa e corretta le viste in proiezione ortogonale, le indicazioni di quotatura, le indicazioni riportate nel riquadro delle iscrizioni, nella distinta componenti e in generale le simbologie adottate - essere in grado di realizzare, secondo norma, schizzi quotati di componenti, gruppi e complessivi - dimostrare di riconoscere e descrivere la componentistica più comune impiegata in ambito meccanico RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI 1. Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere la normativa relativa al disegno meccanico; conoscere le convenzioni grafiche del disegno; conoscere la componentistica meccanica più comune 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper interpretare viste in proiezione ortogonale; saper interpretare la simbologia usata nei disegni tecnici; saper eseguire disegni meccanici di componenti e assiemi 3. Autonomia di giudizio: saper impostare correttamente un disegno meccanico; saper scegliere e realizzare in maniera opportuna le viste 4. Abilità comunicative: padronanza degli argomenti relativi al disegno tecnico; utilizzo del lessico e della terminologia appropriati per presentare, in forma grafica, scritta o verbale un disegno meccanico 5. Abilità ad apprendere: autonomia nell’utilizzo degli strumenti del disegno tecnico
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MARCONI Marco
( programma)
- Introduzione al disegno di macchine - Normazione ed unificazione - Metodi di rappresentazione - Proiezioni ortogonali - Sezioni - Quotatura - Rugosità, Tolleranze Dimensionali e Geometriche - Filettature e organi filettati - Collegamenti - Guide ed articolazioni - Trasmissioni meccaniche
( testi)
- Chirone E., Tornincasa S., 2014, “Disegno Tecnico Industriale”, Vol. 1 e 2, Edizioni il capitello - Materiale didattico distribuito dal docente
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ING-IND/15
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
119115 -
FONDAMENTI DI DESIGN
(obiettivi)
SINTESI DEGLI OBIETTIVI - «È al basic che si affida il ruolo centrale e ri-equilibratore delle relazioni fra componente estetica, tecnologica e scientifica nella disciplina e nella professione» (Findeli A., 2001).
Il Basic Design (o Fondamenti di Design) è una disciplina pre-ordinante e propedeutica alla pratica professionale del design, intimamente legata alla formazione, che mira a fornire elementi di base per la costruzione e l’esercizio del progetto. Attraverso le nozioni che costituiscono il “cuore” del corso, lo studente acquisisce la consapevolezza necessaria alla gestione degli elementi del progetto, tra cui: la forma, il colore, i materiali, il valore, lo stile, i messaggi, l’economia del prodotto. In questo senso, a prescindere da abilità personali e dai percorsi formativi pregressi di ciascun studente, Il corso di Fondamenti di Design persegue un importante obiettivo introduttivo, di allineamento delle conoscenze e mira a costruire una solida base informativa, metodologica e di esperienza, per muoversi nei diversi campi del design (product, interior, graphic/communication, fashion, ecc…) Il corso assume una tipica connotazione mista teorico/deduttiva da un lato e pratico/sperimentale dall’altro, componendosi di lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, che si svolgeranno parallelamente con contiguità cronologica. In sintesi il corso pone i seguenti obiettivi formativi per ciascun studente: - conoscere e saper “percorrere” le tappe principali del processo progettuale attraverso il quale è sviluppato il prodotto di design; - acquisire una conoscenza dinamica dei fenomeni valoriali e culturali entro i quali si sviluppa oggi il prodotto e si manifesta la sua funzione; - acquisire strumenti operativi per il controllo e la verifica degli elementi del progetto.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI 1. Conoscenza e capacità di gestione delle fasi del progetto: ricerca preliminare, briefing, idea e concept development, sviluppo prodotto, prototipazione, rendering e disegno tecnico. 2. Autonomia progettuale: saper impostare correttamente un progetto in relazione alla valutazione critica delle caratteristiche del contesto d’uso. 3. Sperimentazione pratica: acquisizione di un primo bagaglio esperenzale sull’uso dei materiali, dei colori, delle tecnologie, da utilizzare come base conoscitiva per lo sviluppo successivo di progetti. 4. Qualità comunicativa: padronanza degli strumenti di rappresentazione e comunicazione del progetto (dallo schizzo al disegno tecnico, al modello tridimensionale). 5. Sintesi: capacità di discriminazione e selezione degli aspetti qualificanti il progetto.
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Filieri Jurji
( programma)
• L’oggetto: un concentrato di valore nelle mani del design • Il prodotto nella quotidianità • L’uomo al centro e scenari oltre l’Antropocene • Il prodotto invisibile • La forma e la funzione • Il colore e i materiali nel design • Caratterizzazione, personalizzazione e dinamiche di appropriazione extra-funzionale dell’oggetto • Il sistema-prodotto • Approcci, processi e metodi del design • Il brain-storming e il progetto di scenari
( testi)
- Bassi, A. (2017), Design contemporaneo. Istruzioni per l'uso, il Mulino, Bololgna, ISBN 9788815270702; - Branzi, A. (2015), Introduzione al design italiano: una modernità incompleta, Baldini & Castoldi, Milano, ISBN 8868521377; - Dorfles, G. (2001), Introduzione al disegno industriale, Einaudi, Torino, ISBN 9788806160616; - Filieri, J. (2015), Il prodotto da solo non basta, Altralinea Edizioni, Firenze, ISBN 9788898939077; - Trabucco, F. (2015), Design, Bollati Boringhieri, Torino, ISBN 9788833926636;
- Altri testi e materiale condiviso dal docente durante lo svolgimento del corso.
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ICAR/13
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Attività formative di base
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ITA |
119116 -
LABORATORIO DI DESIGN
(obiettivi)
Il corso ha l'obiettivo di offrire conoscenze e metodologie finalizzate alla costruzione di un corredo strumentale (tool-kit) con il quale il designer, attraverso il filtro della propria sensibilità formale e della propria elaborazione intellettuale, affronta il progetto organico di oggetti d'uso e prodotti in genere. Il corso introduce al processo di design, sottolineandone l’importanza metodologica, e analizzandone tappe e momenti costitutivi sia attraverso casi studio (numerosi e diversificati), sia mediante l’esercizio e la pratica progettuale applicata ad un tema specifico. Finalità ultima è quella di costruire abilità progettuali su un percorso guidato, lungo il quale lo studente entrerà in contatto con molte delle sollecitazioni che alimentano e condizionano il progetto di design: dal mercato alle tecnologie, dall’estetica all’economia, dalla comunicazione alla sostenibilità e molto altro ancora.
Al termine del corso l'allievo acquisirà metodi e strumenti per la progettazione di oggetti d'uso di produzione industriale, capacità di lettura ed espressione per la comunicazione dell'oggetto e sensibilità per la corretta interpretazione dei fattori contestuali, da cui discendono accettazione da parte del pubblico e successo commerciale. Inoltre il confronto costante e la collaborazione attiva con aziende ed esperti del mondo delle professioni e dell’industria, fanno sì che al temine del corso siano maturate competenze critiche utili per indirizzare la scelta del processo produttivo più idoneo e conoscenze tecnologiche avanzate applicabili al design.
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Filieri Jurji
( programma)
Nella prima parte del corso (FASE IDEATIVA) vengono analizzate diverse produzioni progettuali attraverso il lavoro dei designers contemporanei e moderni, che hanno elaborato strategie progettuali coerenti ed efficaci rispetto al contesto storico e geografico. La prima parte è pertanto concentrata su aspetti conoscitivi e strategici, che riguardano la definizione del prodotto e il suo posizionamento merceologico e culturale: - lezioni teoriche a carattere analitico-metodologico; - valutazione critica di linguaggi formali significativi della produzione corrente; - orientamento al processo di scelta e definizione del linguaggio formale; - approccio alla restituzione e comunicazione del progetto attraverso rappresentazione grafica (manuale e digitale), modellazione tridimensionale (virtuale e materiale). Nella seconda parte del corso (FASE OPERATIVA) le conoscenze acquisite vengono rielaborate e articolate in un complesso di azioni progettuali che conducono lo studente a sviluppare un progetto completo, attraverso la contemplazione della complessità circostante l’oggetto d’uso e la valorizzazione significativa di quegli elementi che concorrono a determinare accettazione da parte dell’utente. Il corso intende restituire e riflettere in modo più coerente possibile l’esperienza progettuale così come essa si svolge in ambito professionale; da ciò deriva la scelta di includere valutazioni di carattere antropologico, sociale, economico, ecologico-ambientale, di marketing e comunicativo come parte integrante delle valutazioni che alimentano il progetto di design e determinano le scelte del designer contemporaneo.
Compatibilmente con le condizioni legate all’emergenza pandemica Covid-19, è previsto l’intervento e il contributo di esperti del mondo delle professioni e dell’impresa e visite guidate in azienda per l’acquisizione diretta di informazioni circa alcuni cicli di produzione.
( testi)
- Alessi, C. (2014), Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano, Roma/Bari, Laterza; - Bassi, A. (2017), Design contemporaneo. Istruzioni per l’uso, Bologna, Il Mulino; - Branzi, A. (1999), Introduzione al design italiano, Milano, Baldini & Castoldi; - Casciani, S., Sandberg T. (2008), Design in Italia, Milano, 5 continents editions; - Dorfles, G. (2001), Introduzione al disegno industriale, Torino, Einaudi; - Dunne, A., Raby, F. (2013), Speculative everything. Design, fiction and social dreaming, London, The Mit press; - Filieri, J. (2020), Peripheral design. Casi, metodi e strumenti di innovazione design-driven in contesti relazionali periferici, Firenze, DIDApress; - Filieri, J., Benelli, E. (2018), L’aspetto metafisico dell’oggetto nella modernità, in diID disegno industriale/Industrial Design, n 64/18, Roma, Designpress; - Filieri, J. (2016), Testi e contesti di relazione del design, in Riccini, R. (a cura di), Fare ricerca in design, Padova, Il Poligrafo; - Filieri, J. (2015), Il prodotto da solo non basta, Firenze, Altralinea edizioni; - Lamb, M. (2015), Exercises in seating, Londra, Dent-de-Leone;
- Altri testi e materiale condiviso dal docente durante lo svolgimento del corso.
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9
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ICAR/13
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72
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Attività formative di base
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ITA |
119110 -
FONDAMENTI DI MECCANICA ED ELETTROMAGNETISMO PER IL DESIGN
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi: • Conoscere i principi della meccanica classica • Conoscere le leggi della dinamica e statica dei corpi rigidi • Conoscere i principi e le leggi dell’elettromagnetismo
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Modulo 1
(obiettivi)
Gli obiettivi del corso nel suo complesso sono la trasmissione delle nozioni di base di meccanica utili per il corso di studi )Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze e delle leggi della meccanica ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse. Il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di esporre oralmente un argomento e di redigere una relazione scientifica relativa con relativa analisi dei dati. Ciò all'interno di una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di introdurre lo studente ai principi fondamentali della Meccanica e in particolare del Metodo scientifico, fornendogli le conoscenze fondamentali della meccanica per una giusta applicazione ai processi e fenomeni di interesse cel corso di studi, sia dal punto di vista teorico che da quello sperimentale.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Ci si aspetta che al termine del corso lo studente abbia appreso i fondamenti teorici e sperimentali della Meccanica Classica, le sue leggi fondamentali e abbia acquisito la capacità di applicare le leggi della meccanicaper risolvere semplici problemi. Un importante risultato atteso è la comprensione del metodo scientifico e delle modalità della ricerca in Fisica, e la capacità di esporre gli argomenti trattati durante il corso. Il corso si propone di sviluppare le capacità di identificazione degli aspetti essenziali dei fenomeni fisici legati all ameccanica e le abilità logico critiche che consentono di proporre e/o verificare modelli fenomenologici in grado di descriverli.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE. Aver sviluppato la conoscenza dei principi fondamentali della Meccanica e delle metodologie relative.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE. Saper utilizzare le nozioni apprese anche in contesti diversi da quelli presentati.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Sviluppare la capacità critica di analisi ed essere in grado di risolvere problemi nuovi anche se analoghi a quelli discussi a lezione.
ABILITÀ COMUNICATIVE. Verrà stimolata la capacità degli studenti di discutere sulle implicazioni di concetti presentati a lezione e sui possibili interrogativi che possono emergere dagli argomenti trattati.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO. Essere in grado di discutere temi scientifici fondamentali della meccanica e nelle sue applicazioni.
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DELFINO Ines
( programma)
Richiami di calcolo vettoriale e vettori applicati Cinematica, Statica e Dinamica del punto e del corpo rigido Forze, Lavoro e Energia Azioni dissipative nei contatti tra corpi Macchine semplici Cinematica, Statica e Dinamica dei sistemi vincolati
( testi)
Giancoli, "Fisica" (Edizione con Fisica Moderna), Casa Editrice Ambrosiana. Halliday, Resnick, Fondamenti di Fisica, Casa Editrice Ambrosiana
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4
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FIS/07
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32
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Attività formative di base
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ITA |
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Modulo 2
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi: • Conoscere i principi dell'elettromagnetismo • Conoscere i principi di funzionamento dei circuiti elettrici I risultati di apprendimento attesi sono: (i) la conoscenza dei contenuti teorici del corso (descrittore di Dublino n°1), (ii) la competenza nell’esporre le proprie capacità di argomentazione tecniche (descrittore di Dublino n°2), (iii) l’autonomia di giudizio (descrittore di Dublino n°3) nel proporre l’approccio più opportuno per argomentare quanto richiesto e (iv) la capacità dello studente di esporre con proprietà di linguaggio le risposte alle domande proposte dalla Commissione, di sostenere un rapporto dialettico durante discussione e di dimostrare capacità logico-deduttive e di sintesi nell'esposizione (descrittore di Dublino n°4).
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MINUCCI Simone
( programma)
Elettrostatica Carica elettrica. Conduttori isolanti. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Dipolo elettrico. Azione di un campo su cariche e dipoli. Campi elettrici da distribuzioni continue di cariche. Legge di Gauss. Calcolo del campo elettrico con la legge di Gauss e considerazioni di simmetria. Differenza di potenziale. Potenziale elettrico di cariche puntiformi e di distribuzioni continue di cariche. Energia potenziale elettrostatica. Capacità e condensatori. Dielettrici. Energia del campo elettrostatico. Elettrostatica nella materia.
Elettrocinematica Stazionaria Corrente elettrica e moto delle cariche. Densità di corrente e velocità di deriva. Resistenza e legge di Ohm. Energia nei circuiti elettrici. Fem e batterie. Resistenze in serie ed in parallelo. Leggi di Kirchhoff e circuiti elettrici. Strumenti di misura: Amperometri, voltmetri e ohmmetri ed applicazioni. Soluzione di circuiti elettrici in regime stazionario.
Magnetostatica Campo magnetico. Forza (di Lorentz) esercitata da un campo magnetico su cariche e su fili percorsi da corrente. Moto di una carica in un campo magnetico. Applicazioni: misura (di Thompson) di q/m per l'elettrone; spettrometro di massa; ciclotrone. Momenti esercitati su spire di corrente e su magneti. Energia di un dipolo magnetico in un campo magnetico. Effetto Hall. Campo magnetico terrestre. Sorgenti di campo magnetico. Legge di Biot-Savart. Campo magnetico da circolazione di corrente in un filo, in una spira, in un solenoide. Forza magnetica tra fili. Legge di Gauss per il magnetismo. Legge di Ampere e sue limitazioni. Magnetismo della materia. Magnetizzazione e suscettività magnetica. Paramagnetismo, ferromagnetismo e diamagnetismo ed applicazioni. Induzione magnetica. Fem indotta e legge di Faraday-Neumann-Lenz. Fem mozionale. Correnti parassite. Induttanza. Auto- e mutua-induttanza. Energia magnetica.
( testi)
1 - P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, "Fisica Volume II", ed. Edises
2 - R. A. Serway, J. W. Jewett Jr., "Fisica per Scienze ed Ingegneria", e. Edises
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ING-IND/31
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40
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Attività formative di base
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