Conservazione della natura |
Codice
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119048 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: Conservazione del paesaggio vegetale
(obiettivi)
1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme , strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura in Italia. 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate : Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio di tale componente. 3) Autonomia di giudizio - capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale 4) Abilità comunicative - non pertinente. 5) Capacità di apprendere - acquisire capapcità di leggere pubblicazioni e relazioni tecnico-scientifiche in materia di descrizione delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standadr dei siti Natura 2000)
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Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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BIO/03
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Ore Aula
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48
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
Mutua da
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119052 Conservazione del paesaggio vegetale in CONSERVAZIONE E RESTAURO DELL' AMBIENTE E DELLE FORESTE (LM-73) LM-73 FILIBECK Goffredo
(programma)
PROGRAMMA ORIENTATIVO - IL PROGRAMMA DEFINITIVO VERRA' CONSEGNATO A LEZIONE Aspetti generali della biologia delle conservazione. Definizioni di flora, vegetazione, paesaggio. La comunità vegetale. Descrizione della comunità. Metodi di classificazione delle comunità. Fitosociologia: metodo di rilievo; tabelle; sintassonomia; esempi di classi e ordini della vegetazione italiana. Cartografia della vegetazione. Richiami sui fattori dell’habitat (macroclima, mesoclima, suolo, regime idrico, interazioni biotiche, disturbi) e sui fattori storici. Importanza del micro-habitat e micro-clima. Il disturbo e la dinamica della vegetazione. Tipi di disturbo. Modelli successionali. Legacy dell’uso del suolo e ancient forests. Il problema della prevedibilità delle successioni. Definizioni e analisi critica dei concetti di climax e di vegetazione potenziale. Tipi funzionali e loro valore diagnostico dell’habitat: forme biologiche, schema r-K, schema CSR, plant traits morfologici. Misure di biodiversità. Relazioni specie-area. Gestione dei pattern di diversità. Aspetti specifici del Mediterraneo. Il problema della gestione del fuoco. Cause dell’eterogeneità del paesaggio. Gerarchia delle cause. Vegetazione zonale, extrazonale, azonale. Toposequenze e cronosequenze. Metodi di classificazione dei paesaggi. Lineamenti del paesaggio vegetale italiano, con particolare attenzione alle differenze fra le due regioni climatiche. Cause di perdita della biodiversità e di alterazione del paesaggio. Distruzione dell’habitat: esempi italiani. Frammentazione ed effetto margine. Alterazione dell’habitat: ruderalizzazione, fertilizzazione. Specie aliene invasive vegetali: aree geografiche e ambienti più sensibili; esempi; prevenzione; il regolamento UE n.1143/2014. Specie aliene invasive patogene: conseguenze vegetazionali. Bioindicatori e monitoraggio. Strategie di conservazione. La percezione sociale della vegetazione; la “plant blindness”. Land-sparing vs land-sharing. Storia e basi normative e gestionali della rete italiana di aree protette e in particolare dei parchi nazionali. La vegetazione nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat”: origine dell’Allegato 1 e criteri di selezione degli habitat; criteri di designazione dei SIC; regime di tutela; problemi interpretativi dei tipi di habitat dell’All.1; valutazione di incidenza; piani di gestione; monitoraggio dei tipi di habitat. La vegetazione nella VIA, VAS e nei PTPR. Caratteri ecologici e vegetazionali, minacce, metodi di conservazione, gestione e ripristino per alcune specifiche tipologie di vegetazione: spiagge; acque interne e zone umide; praterie.
(testi)
-van der Maarel & Franklin, “Vegetation Ecology, 2nd edition”, Wiley-Blackwell -Primack e Boitani, "Biologia della Conservazione", Zanichelli -Cain et al. "Ecologia", Piccin
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Modulo: Conservazione e monitoraggio delle foreste
(obiettivi)
Conoscere le dinamiche naturali degli ecosistemi forestali. Conoscere le componenti strutturali e compositive che caratterizzano la naturalità degli ecosistemi, ed i processi ecologici che li generano. Conoscere i principali approcci al monitoraggio delle foreste e loro applicazione. Misurare il livello di degrado di un ecosistema forestale.
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Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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BIO/03
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Ore Aula
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48
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
Docente
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Di Filippo Alfredo
(programma)
Ecologia generale e struttura dell’ecosistema. Flusso di energia e struttura dell’ecosistema. Rete trofica. Catene trofiche di pascolo e detrito. Livelli gerarchici di organizzazione dell’ecosistema. Componente Biotica ed abiotica dell’ecosistema. Popolazioni e Comunità. Biomassa e produttività degli ecosistemi. Le componenti della produttività dell’ecosistema. Fattori che influenzano la variabilità di biomassa e produttività degli ecosistemi a scala globale e locale. Suolo e sua importanza per gli ecosistemi. Pedogenesi, struttura in aggregati, profilo e orizzonti del suolo. Struttura, caratteristiche, qualità dei suoli: indicatori biologici, chimico-fisici, strutturali. Cicli biogeochimici e struttura del suolo. Fertilità stazionale e site index. Bioclima. Macro-, meso- e microclima. Classificazioni bioclimatiche, la classificazione fitoclimatica di Pavari. Indici biocimatici: Lang, De Martonne, Emberger, Mitrakos, Thorntwaite. Diagrammi climatici. L’evapotraspirazione potenziale e reale. Il deficit idrico. Gradienti ecologici, clima, bioclima, biomi. Il bioclima ed il suolo controllo sulle caratteristiche ecosistemiche: biomassa, produttività, longevità arborea e turnover demografico, fenologia, trend di crescita.
Le dinamiche degli ecosistemi Le Successioni. Processi autogeni ed allogeni (esogeni/endogeni) che guidano le dinamiche degli ecosistemi. Principali cambiamenti ambientali, strutturali e compositivi durante la successione. Il concetto di climax e sue critiche. Successioni primarie e secondarie. Il ciclo silvologico. Le 4 fasi strutturali della coorte arborea: rinnovazione, aggradazione, biostatica, degradazione. Autodiradamento ed autopotatura. I 4 stadi di sviluppo della comunità arborea. Colonizzazione, Autodiradamento, Transizione demografica, Multicoorte. Il mosaico mobile di fasi strutturali. Il regime di disturbo naturale e suo ruolo nelle dinamiche ecosistemiche.
NATURALITÀ E FORESTE VETUSTE. Il concetto di naturalità degli ecosistemi. Disturbo naturale ed artificiale. Eredità naturale ed artificiale. Le foreste vetuste in relazione allo sviluppo della comunità arborea. Foreste vetuste primarie e secondarie. Gli attributi strutturali ed i processi ecologici delle foreste vetuste. Biomassa e necromassa. Curva di accumulo della biomassa. Dinamiche strutturali delle foreste naturali. Indicatori strutturali, compositivi e crono-funzionali del grado di vetustà. Attributi delle foreste vetuste temperate decidue. Indicatori strutturali e crono-funzionali delle faggete italiane: il caso delle faggete appenniniche. Alberi Habitat: definizione e loro importanza.
DEGRADO DEGLI ECOSISTEMI Concetto di degrado dell’ecosistema. Degrado forestale. Fattori naturali e antropici di degrado. Degrado e variabilità naturale degli ecosistemi. Definizioni ecologiche e gestionali (FAO, IPCC) del degrado. Resilienza, stati alternativi dell’ecosistema, successione, soglie, tipping points, collasso dell’ecosistema. Criteri strutturali e compositivi per identificare il degrado forestale. Condizioni Naturali di Riferimento degli ecosistemi. Indicatori di Degrado.
FRAMMENTAZIONE FORESTALE. Frammentazione: cause ed impatti sulle dinamiche naturali. Misurare la frammentazione: indici di forma e loro significato. L’indice di integrità forestale. Isolamento, effetto margine, barriere ecologiche, metapopolazioni. L’uso del telerilevamento e GIS nelle misure di frammentazione: uso del suolo CORINE; indici di vegetazione NDVI/EVI; Global Forest Watch e Copertura Forestale; metriche di frammentazione in ambiente GIS.
CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ La biodiversità. Hotspots di biodiversità. Liste Rosse IUCN. Categorie e criteri di assegnazione. EDGE of Existence. Specie chiave, specie bandiera, ombrello. La Lista Rossa IUCN degli Ecosistemi: categorie, criteri e modalità operative. Lista Rossa IUCN delle specie a rischio.
(testi)
Testo di riferimento
Primack, Boitani. Biologia della conservazione. Zanichelli.
Testi consigliati per gli aspetti ecologici di base
Odum & Barnett. Fondamenti di ecologia. Piccin. Paci. Ecologia Forestale. Edagricole. Pignatti. Ecologia Vegetale. UTET.
Altri testi consultabili Bernetti. Selvicoltura Speciale. UTET. La Marca O., 1999. Elementi di dendrometria. Patron editore
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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