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18039 Storia dell'arte medievale in Europa e nell'area del Mediterraneo in ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE. TUTELA E VALORIZZAZIONE (LM-89) LM-2 MENNA Maria raffaella
(programma)
Gli ordini mendicanti e la diffusione del gotico.
Il corso intende analizzare l’importante ruolo svolto dagli ordini mendicanti –l’ordine francescano e l’ordine domenicano- nella diffusione dell’arte gotico. Saranno prese in esame le principali fondazioni francescane e domenicane in Italia centrale (ad Assisi, Firenze, Roma, Orvieto). Sarà preso in esame, inoltre l’importante ruolo degli ordini svolto nel Mediterraneo orientale dove i Francescani sono presenti nei territori crociati in Terra Santa e a Costantinopoli.
Il corso sarà diviso in due parti: la prima (38 ore) il docente traccerà il quadro la seconda (10 ore) avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento.
Sono previste tre lezioni fuori sede: ad Assisi (Basilica di san Francesco, santa Chiara); a Orvieto ( San Domenico, cattedrale); a Firenze (santa Croce, santa Maria Novella).
(testi)
- A. M. Romanini et alii, L’arte medievale in Italia, Firenze 1988, pp. 361- 481 - M. Righetti, Architettura monastica: gli edifici. Linee guida per una storia dell’architettura in Dall’Eremo al Cenobio. La civiltà monastica in italia dalle origini all’età di Dante, Milano 1987, pp. 486-575 part. pp. 520-575.
- A. M. Romanini, L’architettura degli ordini mendicanti: nuove prospettive di interpretazione, in “Storia della città”, 9, 1978, pp. 5-15 - W. Schenklhun, Architettura degli Ordini Mendicanti. Lo stile architettonico dei Domenicani e dei Francescani in Europa, Padova 2003, pp. 1-102. - G.Villetti, Legislazione e prassi edilizia degli Ordini mendicanti in Francesco d’Assisi, in Roma Chiese e conventi, Milano 1982, ripubblicato in G.Villetti, Studi sull’edilizia degli Ordini Mendicanti, Roma 2003, pp. 19-30.
- H. Belting, Il culto delle immagini. Storia dell’icona dall’età iperiale al tardo Medoevo, Roma 2001, pp. 463-472. - Cimabue a Pisa. La pittura pisana del Duecento da Giunta a Giotto, catalogo della mostra a cura di M.Burresi e A. Caleca, Pisa 2005 le schede seguenti: scheda 7, pp. 109-114; scheda 10, pp. 116-117; scheda 13, pp. 122-125; scheda 14, pp. 127-128; scheda 51 pp. 192-193 - Byzantium Faith and Power (1261-1557), catalogo della mostra a cura di H.C. Evans, The Metropolitan Museum of Art, New York 2004: A. Derbes, A. Neff, Italy, the Mendicant orders, and the Byzantine Sphere pp. 449-462;due schede a scelta tra : scheda n. 272, pp. 462-463; scheda n. 272, pp. 463-464; scheda n. 276, pp. 466-467; scheda 216, pp. 357-358; scheda n. 228, pp. 372-373; scheda n. 229 p. 374.
- A. De Marchi, Duccio e Giotto, un abbrivio sconvolgente per la decorazione del tempio domenicano ancora in fieri, in S.Maria Novella:la basilica e il convento, a cura di A. De Marchi e C.Sisi, vol. I, Dalla fondazione al tardogotico, Firenze 2015, pp. 135-156
- J. Gardner, Giotto e i francescani. Tre paradigmi di committenza, Roma 2015: un saggio a scelta tra: Giotto a Pisa, La Stigmatizzazione per la chiesa di San Francesco, pp. 25-56. tra : Giotto tra i cambiavalute. La Cappella Bardi a Santa Croce, pp. 57-92
-S. Romano, La basilica di San Francesco ad Assisi. Pittori, botteghe, strategie narrative, Roma 2001: Le storie parallele di Assisi: il Maestro di San Francesco, pp. 15-48 L’inizio dei lavori di decorazione nella chiesa superiore. Pittori nordici e pittori romani fra Cimabue e Torriti, pp. 49-76
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