| Monitoraggio e difesa dell'ambiente montano |
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Codice
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16966 |
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Lingua
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ITA |
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Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
| Modulo: Entomologia del sistema montano
(obiettivi)
Il corso “Monitoraggio e difesa dell’ambiente montano” è strutturato per fornire agli studenti una formazione completa e multidisciplinare: l’obiettivo è quello di preparare professionisti capaci di affrontare le sfide della protezione fitosanitaria negli ambienti montani con competenza, responsabilità e innovazione. Conoscenza e Capacità di Comprensione (Knowledge and Understanding): • Lo studente dovrà acquisire una comprensione approfondita dei principi fondamentali del monitoraggio e della difesa fitosanitaria, con particolare riferimento agli ecosistemi montani. • Conoscere le principali specie di insetti e organismi patogeni presenti negli ambienti montani, comprendendo le interazioni tra piante, organismi dannosi (fitofagi, agenti patogeni, ecc.) e organismi utili. • Comprendere i processi ecologici e le dinamiche che regolano la salute delle piante negli ambienti montani, inclusi i fattori biotici e abiotici. Capacità di Applicare Conoscenza e Comprensione (Applying Knowledge and Understanding): • Lo studente dovrà sviluppare la capacità di applicare metodologie di monitoraggio avanzato per l’individuazione e la diagnosi precoce di problemi fitosanitari specifici degli ambienti montani. • Dovrà essere in grado di utilizzare strumenti e tecniche di difesa integrata per proteggere la salute delle piante in contesti montani, minimizzando l'impatto ambientale e favorendo la sostenibilità. • Applicare conoscenze teoriche per risolvere problemi pratici e operativi nella gestione fitosanitaria degli ambienti montani. Autonomia di Giudizio (Making Judgements): • Lo studente dovrà sviluppare la capacità critica per applicare le diverse strategie di monitoraggio e difesa fitosanitaria, considerando le specificità degli ecosistemi montani e gli impatti socio-ambientali delle pratiche adottate. • Essere in grado di identificare soluzioni innovative per la gestione fitosanitaria, basandosi su dati scientifici, criteri di sostenibilità e le peculiarità degli ambienti montani. Abilità Comunicative (Communication Skills): • Acquisire competenze per comunicare in modo efficace informazioni tecniche e scientifiche relative alla salute delle piante e alle strategie di difesa fitosanitaria, sia a specialisti del settore sia a un pubblico non specializzato. Capacità di Apprendimento (Learning Skills): • Sviluppare abilità di apprendimento autonome, che consentano di aggiornare continuamente le proprie conoscenze in merito a tecnologie e metodi innovativi per il monitoraggio e la difesa fitosanitaria. • Favorire un approccio critico e riflessivo nei confronti della letteratura scientifica e tecnica, stimolando la curiosità e la propensione alla ricerca continua in un settore in rapida evoluzione come quello della difesa ambientale montana.
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Codice
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16966-1 |
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Lingua
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ITA |
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Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
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Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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AGR/11
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Ore Aula
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48
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
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Docente
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CONTARINI Mario
(programma)
Parte generale: Biodiversità e importanza degli insetti. Morfologia (esoscheletro, capo, torace, addome, endoscheletro). Anatomia (sistema circolatorio, apparato digerente, sistema respiratorio, sistema nervoso, organi di senso, ecc.). Riproduzione e sviluppo degli insetti. Ecologia degli insetti. Comportamento sociale. Metodi di monitoraggio e controllo delle popolazioni. Sistematica e filogenesi. I principali ordini di insetti e identificazione mediante l’uso delle chiavi dicotomiche. Parte speciale: principali insetti e acari di interesse forestale e agrario in ambito montano.
(testi)
Per la parte generale: E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli. Per la parte speciale: A. Pollini, 2002. Manuale di Entomologia Applicata. Edagricole, Bologna. P. Luciano, P.F. Roversi, 2001. Fillofagi delle querce in Italia. Industrie grafiche Poddighe, Sassari.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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| Modulo: Patologia forestale
(obiettivi)
Il corso “Monitoraggio e difesa dell’ambiente montano” è strutturato per fornire agli studenti una formazione completa e multidisciplinare: l’obiettivo è quello di preparare professionisti capaci di affrontare le sfide della protezione fitosanitaria negli ambienti montani con competenza, responsabilità e innovazione. Conoscenza e Capacità di Comprensione (Knowledge and Understanding): • Lo studente dovrà acquisire una comprensione approfondita dei principi fondamentali del monitoraggio e della difesa fitosanitaria, con particolare riferimento agli ecosistemi montani. • Conoscere le principali specie di insetti e organismi patogeni presenti negli ambienti montani, comprendendo le interazioni tra piante, organismi dannosi (fitofagi, agenti patogeni, ecc.) e organismi utili. • Comprendere i processi ecologici e le dinamiche che regolano la salute delle piante negli ambienti montani, inclusi i fattori biotici e abiotici. Capacità di Applicare Conoscenza e Comprensione (Applying Knowledge and Understanding): • Lo studente dovrà sviluppare la capacità di applicare metodologie di monitoraggio avanzato per l’individuazione e la diagnosi precoce di problemi fitosanitari specifici degli ambienti montani. • Dovrà essere in grado di utilizzare strumenti e tecniche di difesa integrata per proteggere la salute delle piante in contesti montani, minimizzando l'impatto ambientale e favorendo la sostenibilità. • Applicare conoscenze teoriche per risolvere problemi pratici e operativi nella gestione fitosanitaria degli ambienti montani. Autonomia di Giudizio (Making Judgements): • Lo studente dovrà sviluppare la capacità critica per applicare le diverse strategie di monitoraggio e difesa fitosanitaria, considerando le specificità degli ecosistemi montani e gli impatti socio-ambientali delle pratiche adottate. • Essere in grado di identificare soluzioni innovative per la gestione fitosanitaria, basandosi su dati scientifici, criteri di sostenibilità e le peculiarità degli ambienti montani. Abilità Comunicative (Communication Skills): • Acquisire competenze per comunicare in modo efficace informazioni tecniche e scientifiche relative alla salute delle piante e alle strategie di difesa fitosanitaria, sia a specialisti del settore sia a un pubblico non specializzato. Capacità di Apprendimento (Learning Skills): • Sviluppare abilità di apprendimento autonome, che consentano di aggiornare continuamente le proprie conoscenze in merito a tecnologie e metodi innovativi per il monitoraggio e la difesa fitosanitaria. • Favorire un approccio critico e riflessivo nei confronti della letteratura scientifica e tecnica, stimolando la curiosità e la propensione alla ricerca continua in un settore in rapida evoluzione come quello della difesa ambientale montana.
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Codice
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16966-2 |
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Lingua
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ITA |
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Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
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Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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AGR/12
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Ore Aula
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48
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
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Docente
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MAZZAGLIA Angelo
(programma)
Introduzione alla patologia vegetale e forestale, cenni storici. Esempi di malattie di particolare impatto economico e sociale.
PARTE GENERALE Concetti di base • Cosa si intende per malattia, danno, lesione, guarigione in patologia vegetale. • Malattie abiotiche (non infettive) e biotiche (infettive). • Malattie complesse • Triangolo di malattia • Classificazione delle malattie Generalità sugli agenti causali di malattie infettive • Virus e viroidi, • Fitoplasmi • Batteri • Oomiceti • Funghi veri • Fanerogame parassite Le fasi della malattia • dalla pre-infezione alla evasione. • Concetto di inoculo: carica, densità e potenziale Sintomatologia • Differenza tra sintomo e segno • Tipologie di sintomi: alterazioni cromatiche, necrosi, cancri, tumori, caduta precoce di organi, alterazione di forma e dimensioni, essudati, alterazioni stato idrico • Analisi critica dei sintomi Diagnostica • Approccio critico alla diagnosi: anamnesi, osservazioni in campo, raccolta e conservazione dei campioni. • Metodi di base: diagnosi di laboratorio in vivo e in vitro, isolamento del patogeno, osservazione microscopica delle strutture. • Metodi avanzati: tecniche immunologiche e molecolari. • Postulati di Koch • La diagnosi delle carie: analisi clinica e strumentale
PARTE SPECIALE • Danni abiotici da: variazioni e squilibri idrici; variazioni e squilibri termici; eventi eccezionali (grandine, neve, fulmini, incendio, ecc.); deficit (o eccessi) nutrizionali; deficit illuminazione; inquinanti Fitotossici dell’Aria (IFA); altri inquinanti. • Marciumi radicali da Oomiceti: mal dell’inchiostro del castagno e altri marciumi da Phytophthora spp. • Marciumi radicali da funghi veri: marciume radicale fibroso di latifoglie e conifere da Armillaria spp.; mal del rotondo delle conifere da Heterobasidion annosum s.l.; marciume radicale lanoso delle latifoglie da Rosellinia necatrix. • Tracheomicosi: grafiosi dell’olmo da Ophiostoma ulmi e novo-ulmi; verticillosi delle latifoglie; cancro colorato del platano da Ceratocystis platani; azzurramento del legno di conifere da Ophiostomatales. • Cancri: cancro corticale del cipresso da Seiridium cardinale; cancro del larice da Lachnellula willkommii; cancro corticale del castagno da Cryphonectria parasitica; cancro carbonioso delle querce da Biscogniauxia mediterranea; cancro del faggio da Nectria ditissima; cancri ad anelli delle latifoglie da Nectria spp. • Malattie della chioma delle conifere: disseccamento degli aghi di pino da Thyriopsis halepensis; rosso crittogamico dei pini da Lophodermium seditiosum e L. pinastri; bande rosse degli aghi di pino da Dothistroma pini; filloptosi dell’abete bianco da Lirula nervisequa; filloptosi dell’abete rosso da Lophodermium piceae; mal della tela delle conifere da Herpotrichia juniperi; disseccamento degli aghi e degli strobili del pino da Diplodia pinea; altri seccumi della chioma dei pini: Brunchorstia pinea, Phacidium infestans, Cyclaneusma pini; altri agenti di malattie della chioma delle conifere: Acanthostigma parasiticum, Meria laricis, Brunchorstia laricina, Phaeocryptopus gaeumannii, Rhadbocline pseudotsugae • Malattie della chioma delle latifoglie: antracnosi della quercia da Apiognomonia quercina; antracnosi del faggio da Apiognomonia errabunda; antracnosi dell’ippocastano da Guignardia aesculi; antracnosi del platano da Apiognomonia veneta; altri agenti di antracnosi: Discula destructiva, Elsinoe quercus-ilicis; bollosità da Taphrina spp. su specie forestali: T. populina, T. betulina, T. saccari, T. crataegi, T. tosquinetii, T. kruchii, T. ulmi, T. fagicola, T. wiesneri, T. alni; mal bianco delle querce da Microsphaera alphitoides; mal bianco del platano da Microsphaera platani; altri mal bianchi forestali: Phyllactinia guttata, Uncinula salicis; ticchiolatura del pioppo da Marssonina brunnea; ticchiolatura del noce da Marssonina juglandis; altre ticchiolature: Marssonina castagnei, M. betulae, M. coronaria, M. salicicola; fersa del castagno: Mycosphaerella maculiformis; tacche nere dell’acero: Rhytisma acerinum; defogliazione primaverile del pioppo da Venturia populina e Venturia macularis; antracnosi o “macchie nere” da Gloeosporium spp. • Ruggini: ruggine vescicolosa degli aghi dell’abete rosso da Chrysomixa rhododendri; ruggine vescicolosa degli aghi dell’abete da Chrysomixa abietis; ruggine vescicolosa del fusto dei pini a due aghi da Cronartium flaccidum; ruggine vescicolosa del fusto dei pini a cinque aghi da Cronartium ribicola; ruggine degli scopazzi dell’abete bianco da Melampsorella caryophyllacearum; ruggini del ginepro e delle rosacee da Gymnosporangium sabinae, G. tremelloides, G. clavariiforme; ruggine curvatrice dei getti di pino da Melampsora pinitorqua; ruggini del pioppo da Melampsora allii-populina, M. larici-populina, M. larici-tremulae, M. pulcherrima, M. rostrupii. • Carie: teoria del Condizionamento Microambientale (CM); modalità di azione di carie bianca, bruna e soffice; teoria della Compartimentalizzazione (CODIT); diagnosi delle carie; principali agenti di carie (Phellinus spp.; Stereum spp.; Ganoderma spp.; Trametes spp.; Pleurotus spp.; Fomitiporia spp.; Phaeolus spp.; Fomitopsis spp.; Lenzites spp.; Fistulina spp.; Inonotus spp. • Malattie del vivaio forestale: Damping-off. • Malattie dei popolamenti forestali (malattie complesse): Deperimento del bosco; deperimento delle querce; deperimento del faggio, ecc.; Ruolo dell’endofitismo nei patogeni di debolezza.
(testi)
Libri consigliati: - Elementi di Patologia Forestale, Capretti P. e Ragazzi A., Patron Editore - Fondamenti di Patologia Vegetale, Matta A., Patron Editore
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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