| Gestione in alta quota |
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Codice
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119267 |
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Lingua
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ITA |
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Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
| Modulo: Emergenze e soccorso in montagna
(obiettivi)
2. Obiettivi formativi Il corso, con particolare riferimento ai rischi peculiari dell’alta quota che possono determinare emergenze di protezione civile (rischio neve, rischio valanghe, rischio in ambiente glaciale e periglaciale), ha i seguenti obiettivi: a. fornire i primi elementi di conoscenza generale dei rischi naturali presenti in alta quota, partendo da fatti di cronaca realmente accaduti, dall’analisi della statistica degli incidenti in montagna e dalla descrizione delle diverse tipologie di rischio oggettivo e soggettivo, per evidenziare attualità, dimensione, entità e natura della problematica nonché la tipologia di utenze colpite; b. indicare e descrivere i passaggi più importanti della normativa di protezione civile per individuare compiti, competenze, procedure e responsabilità in materia di gestione dei relativi rischi (prevenzione, previsione, emergenza e soccorso); c. avviare la conoscenza sul rischio valanghe, attraverso l’analisi della statistica degli incidenti, la descrizione del sistema di allertamento e gestione delle emergenze di livello nazionale, regionale e locale, l’individuazione degli ambiti di competenza e di responsabilità; d. fornire elementi e nozioni generali sulle attività messe in campo per prevenire il rischio valanghe, illustrando attività, strumenti e sistemi impiegati per gestire il rischio valanghe, evitando o riducendo gli effetti del distacco delle masse nevose; e. trasmettere elementi e nozioni generali sulle attività di previsione del pericolo valanghe su scala locale e su scala sinottico-regionale, propedeutiche per valutare e gestire il rischio locale e regionale attraverso il sistema di allertamento pubblico; f. illustrare i principi e i processi della fisica della neve che sono alla base della comprensione delle dinamiche delle valanghe, gli standard europei EAWS (European Avalanche Warning Services) ed internazionali (ISSW) per la valutazione locale della stabilità del manto nevoso e per l’elaborazione e la redazione dei bollettini di pericolo; g. descrivere le metodologie di elaborazione e redazione dei bollettini di rischio valanghe; h. illustrare le metodologie per la gestione delle emergenze valanghe, con particolare riferimento agli organi competenti, alle procedure, alle attività e agli strumenti adottati, alla natura e alle tipologie di interventi di soccorso, anche attraverso la descrizione di casi reali divenuti casi studio di rilevanza internazionale; i. illustrare lo stato dei lavori in Italia sulla gestione del rischio connesso ai fenomeni di dissesto in ambienti glaciali e periglaciali. l. fornire elementi utili sull’organizzazione in Italia del Soccorso Alpino. Risultati di apprendimento attesi 1) Conoscenze e capacità di comprensione Al termine dell’attività formativa lo studente acquisirà conoscenze sulla natura, sulle tipologie, sulla dimensione e sulla gestione dei rischi peculiari dell’alta quota che possono generare emergenze di protezione civile, e sarà in grado di comprendere l’organizzazione, i compiti, i livelli di responsabilità, le procedure, la terminologia e la simbologia adottata dagli enti competenti in materia, sia di livello locale che regionale e nazionale ed europeo, nonché di avere le conoscenze di base necessarie per poter acquisire ulteriori informazioni di dettaglio ed approfondimento. 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di trasmettere le conoscenze e le capacità acquisite durante il corso, applicandole: nell’analisi e/o nelle osservazioni di realtà diverse da quelle illustrate durante il corso e di sua diretta conoscenza, nella lettura ed interpretazione dei bollettini di pericolo e di rischio, nella valutazione delle metodologie da adottare per gestire un rischio e/o una emergenza peculiare dell’alta quota, nella valutazione della stabilità del manto nevoso su di un singolo pendio attraverso analisi, test e prove standard internazionali . 3) Autonomia di giudizio Lo studente attraverso gli esempi proposti nel corso delle lezioni e durante le esercitazioni dovrà essere in grado di valutare la correttezza delle procedure e delle metodologie di lavoro adottate, la qualità delle informazioni acquisite, i limiti legati al loro utilizzo nella valutazione del pericolo e del rischio. Dovrà inoltre essere in grado di citare correttamente la fonte delle informazioni acquisite al fine di distinguere chiaramente i dati scientifici ed oggettivi, nonché bibliografici, dalle proprie considerazioni soggettive ed interpretazioni personali. 4) Abilità comunicative Lo studente dovrà acquisire un linguaggio tecnico di base relativo agli argomenti trattati durante le lezioni e le esercitazioni, in modo da poter dialogare con professionisti ed esperti impegnati nell’analisi, gestione e progettazione nel settore della prevenzione, previsione e gestione dei rischi e delle emergenze di protezione civile. Le abilità comunicative saranno verificate durante le lezioni teoriche e pratiche nonché in sede di esame finale. 5) Capacità di apprendere Lo studente dovrà dimostrare di possedere la capacità di ricerca, analisi ed interpretazione di ulteriori informazioni e conoscenze per un maggiore approfondimento della materia, sia a livello locale che regionale, nazionale ed internazionale, in funzione di presupposti ed obiettivi diversi da quelli illustrati durante il corso e le esercitazioni.
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Lingua
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ITA |
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Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
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Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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MED/45
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Ore Aula
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48
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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Canale Unico
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Docente
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ROMEO Vincenzo
(programma)
INTRODUZIONE AL CORSO (6% frazione di tempo dedicata sul totale delle ore): - Presentazione programma, attività, obiettivi; - Statistica degli incidenti in montagna (analisi spaziale e temporale per tipologia, natura, attività, età); - Rischi e pericoli (oggettivi e soggettivi, in ambiente innevato, glaciale e peri-glaciale, estivo). NORMATIVA DI PROTEZIONE CIVILE (12%): - Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 - Direttiva del PCM 27 febbraio 2004 - Decreto Legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018 (Codice della Protezione Civile) - Direttiva PCM del 12 agosto 2019 - Decreto legislativo n. 40 del 28/02/2021. RISCHIO VALANGHE (8%): - Statistica incidenti in valanga; - Direttiva PCM del 12 agosto 2019; - Sistema di allertamento nazionale, regionale e locale; - Ambiti di competenza, aree antropizzate e territorio aperto. PREVENZIONE RISCHIO VALANGHE (14%): - La cartografia ed il catasto delle valanghe (CLPV, carte storiche, monografie, PZEV) - Le banca dati meteo-nivologiche - Prevenzione dei rischi: Sistemi di difesa attiva e passiva dalle valanghe - Distacco artificiale delle valanghe (tipologie, modalità, principi, PIDAV) - Bosco, neve e valanghe (ruolo, relazioni, gestione del territorio) PREVISIONE PERICOLO VALANGHE (12%): - Fisica della neve applicata alla valutazione della stabilità del manto nevoso (principali processi e meccanismi, densificazione, sinterizzazione, metamorfismi, formazione strati fragili); - Monitoraggio meteonivometrico (tipologie, strumenti, modelli 1,2,3,4bis e 6) - Test di stabilità (principi, modalità, interpretazione, valutazione) BOLLETTINI DI PERICOLO VALANGHE (6%): - Redazione ed interpretazione. - Flusso di lavoro del Previsore Valanghe - Standard europei EAWS - Situazioni tipo - Problemi valanghivi - Matrice EAWS - Scala europea del pericolo PREVISIONE RISCHIO VALANGHE (6%): - Bollettini di criticità valanghe (BCV); - Avvisi di criticità valanghe (ACV) EMERGENZA E GESTIONE RISCHIO VALANGHE (14%): - Le Commissioni Locali Valanghe - Piani comunali di protezione civile - Perizie nivologiche ai fini di protezione civile - Soccorso in valanga: autosoccorso e soccorso organizzato - Perizie incidenti in valanga CASI STUDIO EMERGENZE VALANGHE (8%): - Emergenza Inverno 2017; - La valanga di Rigopiano (TE); - Valanghe distruttive in area mediterranea. RISCHIO IN AMBIENTE GLACIALE E PERI-GLACIALE (8%): - Caratteristiche e natura - Gruppo di Lavoro del DPC - Stato dei lavori SOCCORSO ALPINO (6%): - Normativa e competenze; - Organizzazione - Procedure ed intervento.
(testi)
Rudi Mair e Patrick Nairz, 2023 - VALANGA. Edizioni TAPPEINER (edizione italiana a cura di Romeo V.) Vincenzo Romeo, 2024. Corso Emergenze e soccorso in montagna. Presentazioni/Dispense in power point/pdf.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova scritta
Prova orale
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| Modulo: Nivologia e glaciologia |
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Lingua
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ITA |
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Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
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Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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GEO/04
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Ore Aula
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48
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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