|
Docente
|
ALBERTI Livia
(programma)
Il corso per il restauro del mosaico è condotto da due diverse docenti, Livia Alberti e Francesca Mariani, che hanno elaborato e condividono gli obbiettivi formativi, le modalità di svolgimento dell’insegnamento e le modalità di valutazione degli studenti. Le esercitazioni nei singoli moduli vengono invece preparati e condotti individualmente da una o l’altra docente. Il corso intende preparare lo studente ad affrontare il restauro del mosaico con: - capacità di diagnosi delle problematiche conservative, - capacità di scelta tra le possibili soluzioni tecniche di intervento sia dal punto di vista conservativo che di presentazione estetica - dimestichezza con le tecniche di documentazione, - dimestichezza nell’approfondimento delle tematiche proposte dall’intervento. Per raggiungere questo fine saranno effettuate lezioni per la conoscenza generale del campo del mosaico sia dal punto di vista storico artistico che da quello della tecnica di realizzazione di questo tipo di manufatti. Anche le diverse tecniche di intervento verranno illustrate in una prima fase in aula, in maniera da introdurre le specifiche tecniche e le motivazioni teoriche che sostengono le diverse fasi del restauro e preparare così lo studente alla complessità dell’intervento. Le lezioni frontali si serviranno della proiezione di immagini e di schemi riassuntivi organizzati in Power Points, verificando contestualmente il grado di comprensione di ogni studente attraverso scambi di domande e risposte a partire da entrambe le parti e approfondendo i vari argomenti con il dibattito in aula. L’esercitazione pratica, attività centrale per il corso, sarà organizzata in maniera da affrontare le diverse tematiche proprie del restauro quali la pulitura, il consolidamento, la reintegrazione e la presentazione estetica soprattutto su mosaici ancora conservati in situ. La conoscenza sulla tecnica di esecuzione potrà essere inoltre approfondita attraverso la realizzazione individuale, ex novo, di un piccolo mosaico con la tecnica tradizionale antica. La pratica nelle diverse operazioni dell’intervento sarà anche finalizzata a migliorare l’abilità manuale dello studente, dal quale ci si aspetta alla fine del corso un operare consapevole, di precisione e pulizia, ad un alto livello qualitativo. Le conoscenze teoriche acquisite con le lezioni e l’esperienza maturata con la pratica dovranno condurre lo studente alla capacità di effettuare scelte metodologiche e tecniche in autonomia. Il fine dell’esercitazione sarà anche quello di affinare le capacità progettuali ed organizzative degli studenti che dovranno sperimentare la gestione del cantiere nei suoi diversi aspetti. La verifica della loro capacità di apprendimento e di elaborazione delle nozioni acquisite ed anche la loro sicurezza e proprietà di linguaggio avverrà durante lo svolgimento dei diversi moduli, quando agli studenti verrà chiesto di spiegare e motivare il loro operato. La valutazione verrà anche effettuata con prove scritte che prevedono al meno la relazione tecnica completa di un intervento di restauro effettuato durante l’anno e con una prova orale durante la quale lo studente illustrerà a mezzo Power Point uno dei cantieri svolti o una particolare tematica emersa durante l’anno.
Primo modulo, 150 ore Il primo modulo avrà inizio con un breve periodo di introduzione da tenersi nel laboratorio dell'Università della Tuscia e sarà seguito dall’esercitazione pratica che verrà svolta sui mosaici cosmateschi della ex chiesa di San Domenico a Narni (TR). In laboratorio, con il supporto visivo della proiezione in Power Point, si affronteranno i principali temi legati al mosaico antico ed al suo restauro quali: la tecnica di esecuzione, i materiali costitutivi, le tipologie del mosaico antico ed i metodi di costruzione dei motivi decorativi del tessellato. Anche le principali cause del degrado e gli interventi di manutenzione e di restauro effettuati in passato saranno oggetto di lezioni specifiche. Questo bagaglio di conoscenze, che verrà verificato nella discussione in classe durante le lezioni e sarà più volte ripreso nel corso dell’anno accademico relativamente ai diversi casi che si affronteranno, porterà gli studenti a cimentarsi in maniera cosciente e circostanziata durante le esercitazioni pratiche che si svolgeranno nei diversi cantieri. L’organizzazione del cantiere, e quindi anche la compilazione dell’elenco dell’attrezzatura e dei materiali necessari a svolgere l’intervento, verrà effettuato assieme agli studenti che cominceranno così ad esercitarsi sull'aspetto della progettazione e della programmazione dei lavori. Il cantiere didattico sarà svolto per questo primo modulo del 2024 sul pavimento con mosaico cosmatesco della navata laterale destra della Chiesa di San Domenico a Narni. Il mosaico, oltre ad aver probabilmente subito un trasporto in tempi piuttosto remoti, presenta l’evidenza di molti interventi integrativi e manutentivi che ne fanno un oggetto particolarmente interessante per lo studio ed il riconoscimento delle vicende conservative di un’opera, oltre ad essere un ottimo caso per studiare lo stato di conservazione e comprendere le cause di degrado. L'esercitazione avrà inizio con lo studio dei marmi, delle pietre e delle terrecotte utilizzati per costruire il tessellato e quindi il riconoscimento e catalogazione dei diversi litotipi presenti. La diretta osservazione porterà inoltre al rilevamento ed alla documentazione dello stato di conservazione del mosaico sia dal punto di vista strutturale che della condizione delle superfici. Si procederà quindi con la stabilizzazione del tessellato nei punti di maggiore fragilità, tenendo conto della fruizione di questa opera all’interno di un ambiente particolarmente frequentato. Durante le attività in cantiere si discuteranno le motivazioni della metodologia di intervento adottata e le possibili soluzioni per la protezione di questo mosaico. Durante il modulo verrà infine programmata una visita ad una o più chiese con mosaici cosmateschi nella zona dell’Alto Lazio e dell’Umbria per confronti ed approfondimenti sulla tecnica e la storia del mosaico cosmatesco.
Secondo modulo, 150 ore Il secondo modulo sarà tenuto dalla Dott.ssa Francesca Mariani sulle tematiche del restauro del mosaico antico conservato in situ nel sito archeologico (vedi le schede di insegnamento della Dott.ssa Mariani).
Terzo modulo, 150 ore L’esercitazione del terzo modulo si svolgerà probabilmente sui mosaici parietali in pasta vitrea della Tomba di Biagio Biagetti a Porto Recanati. Questi mosaici di epoca moderna, situati per buona parte all’aperto, potranno essere l’occasione per affrontare nuove problematiche conservative legate ai materiali utilizzati in origine ed alle condizioni di esposizione. Per le caratteristiche formali della sua tessitura, quale opera dell’inizio del novecento, potrà essere anche occasione di nuove osservazioni e studi sulla costruzione del tessellato e sulla sua tecnica esecutiva in genere. L’esercitazione prevede operazioni quali la pulitura, il consolidamento delle malte di supporto e di allettamento, il riallettamento delle tessere mobili e l’integrazione delle lacune. Il modulo comprenderà inoltre alcune lezioni frontali sul mosaico parietale bizantino per quanto riguarda la tecnica di esecuzione, il degrado e la metodologia di intervento.
(testi)
Nessun testo sul restauro del mosaico è adottato come testo del corso. Per i vari argomenti che trattano i diversi aspetti della conservazione di questo manufatto, sia antico che moderno, pavimentale o parietale, si fa riferimento alla bibliografia che segue.
- Voce "Mosaico", Enciclopedia dell'Arte Antica Treccani (D. Levi, 1963) - Voce "Mosaico", Enciclopedia Arte Medievale Treccani (B. Finster, 1997) - Marco Vitruvio Pollione, pubblicato da Carlo Amati (1829), vol. 1, Dell’architettura, Libro II, Italian ed. Books. I-XII. www.archive.org. - Plinio il Vecchio, Historia Naturalis, trad. Eichholz D.E. (1949-54), Harvard University Press http://www.masseiana.org/pliny.htm - AA.VV. DIMOS – Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi; ICR, Roma 1978 - Manuela Farneti, Glossario tecnico storico del mosaico; Longo Ed. Ravenna 1993 - C. Maltese, Le tecniche artistiche, Azzate (VA),1973 - Pappalardo U., Ciardiello R., Pedicini L. (foto), Mosaici greci e romani, Tappeti di pietra in età ellenistica e romana; Arsenale Editrice 2010 - VLAD BORRELLI L., Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia, tecniche, conservazione, Roma, 2016. - AA.VV., Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell’ICR, 1991-2004, a cura di M. Andaloro e C. D’Angelo, Gangemi Editore, Roma, 2017. - AA.VV. Mosaici a S. Vitale e altri restauri, Il restauro in situ di mosaici parietali, Atti del convegno Nazionale sul restauro in situ di mosaici parietali, Ravenna 1-3 ottobre 1990; Longo Ed. Ravenna 1992 - AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 15 volumi da 1977 a 2022 https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html - AA.VV., Mosaics in Situ: An Overview of Literature on Conservation of Mosaics In Situ. A cura di Thomas Roby e Martha Demas, Edizione The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2013 - Torraca, G., Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti, Scuola di Specializzazione per il Restauro dei Monumenti, Università La Sapienza, Roma, 2002. - Verità M., Technology and deterioration of vitreous mosaic tesserae, Reviews in Conservation, 1 (2000), pp.65-76. - Pajares-Ayuela P., Cosmatesque Ornament, Flat polychrome geometric patterns in architecture, translation by Maria Fleming Alvarez, 2002, Thames & Hudson, Londra. ISBN 05000-51075-X - Severino N., I Cosmati in Umbria, Le opere cosmatesche in Umbria al tempo delle recuperationes di Innocenzo III, 1198-1216, ilmiolibro.it, Cassino, 2015. https://www.academia.edu/39870606/I_COSMATI_IN_UMBRIA_Le_opere_cosmatesche_in_Umbria_al_tempo_delle_recuperationes_di_Innocenzo_III_1198_1216 - Jackson M., Deocampo D., Marra F., Scheetz B. (2010), Mid-Pleistocene Pozzolanic Volcanic Ash in Ancient Roman Concretes, in “Geoarchaeology. An International Journal”, Vol. 25, Issue 1 - Alberti L., Bourguignon E., Carbonara E., Roby T., Escobar J.S., (2013). Illustrated Glossary: Technician Training for the Maintenance of In Situ Mosaics. Los Angeles; Tunis: Getty Conservation Institute; Institut National du Patrimoine de Tunisie. http://hdl.handle.net/10020/gci_pubs/glossaire_english - Malathy R., (2023), Lime based concrete and mortar enhanced with pozzolanic materials –State of art, in Construction and Building Materials, Vol. 390 - Giuliani, Cairoli F. (1990), Edilizia nell’antichità, Roma - Mariani F., Savoia A.S., Caliano G. (2020), An innovative method for in situ monitoring of the detachments in architectural coverings of ancient structures, J. Cult. Herit., n. 42, pp. 139–146 https://doi.org/10.1016/j.culher.2019.07.013 - NORMAL 23/86. Terminologia tecnica: Definizione e descrizione delle malte. Descrive le malte utilizzate per la decorazione; offre definizioni di malte basate su caratteristiche, funzioni e proprietà. Lo scopo delle norme è quello di unificare la terminologia tecnica in uso. Sono discusse anche le tecniche di esecuzione e di applicazione.
|