Storia del giardino e del paesaggio
(obiettivi)
Sintesi degli obiettivi formativi
Il corso intende ripercorrere le principali fasi di trasformazione del paesaggio, con particolare riguardo ai paesaggi agrari ed al territorio italiano, e aperture su altre esperienze dell’Occidente europeo, fornendo gli strumenti metodologici di base per una ‘lettura’ del paesaggio quale esito della plurisecolare e stratificata interazione tra Storia e Natura, indagabile con l’apporto di molteplici ambiti disciplinari in grado di riconoscere la pluralità e la complessità delle dinamiche da cui origina (politico-sociali, economico-produttive, culturali e simboliche, ecc.). In tale quadro verrà parallelamente illustrato l’evolversi dell’arte dei giardini quale massima espressione di una consapevole e progettata trasformazione del ‘dato naturale’ con intenzionalità in questo caso esclusivamente, o prevalentemente, estetico-formali e simboliche, chiarendone i nessi con la cultura del tempo (non solo architettonica) e, per quanto possibile ed in particolare per i casi italiani, le relazioni con il più ampio alveo e la più ampia scala delle trasformazioni territoriali e paesaggistiche.
Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino:
1) Conoscenza e capacità di comprensione Saper “leggere” il paesaggio quale esito della plurisecolare e stratificata interazione tra Storia e Natura, e riconoscere la pluralità e la complessità delle dinamiche da cui origina (politico-sociali, economico-produttive, culturali e simboliche, ecc.). Conoscere l’evolversi dell’arte dei giardini, comprenderne i nessi con la cultura del tempo (non solo architettonica) e le relazioni con il più ampio alveo e la più ampia scala delle trasformazioni territoriali e paesaggistiche. 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprendere i processi storici di trasformazione del paesaggio e di evoluzione dell’ arte dei giardini sia per individuare adeguate soluzioni progettuali di intervento su parchi, giardini o ambiti territoriali definiti, sia per supportare le scelte a scala più vasta nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale. 3) Autonomia di giudizio Essere in grado di raccogliere autonomamente dati conoscitivi e di sviluppare una propria valutazione in ordine a problematiche di base pertinenti sia gli interventi su giardini, parchi o ambiti territoriali definiti, sia le scelte a scala più ampia di pianificazione ambientale e paesaggistica. 4) Abilità comunicative Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere scelte di progetto relative a giardini e parchi, o strategie di pianificazione ambientale e paesaggistica. 5) Capacità di apprendere Sviluppare la capacità di apprendimento quale capacità di autonomo aggiornamento e sviluppo delle proprie conoscenze e competenze
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Codice
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18466 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/18
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Ore Aula
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40
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Ore Laboratorio
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8
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
Docente
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BANCHINI Roberto
(programma)
Introduzione. Il concetto di paesaggio: evoluzione e accezioni nel dibattito culturale, nel contributo dei diversi settori disciplinari e nella normativa di tutela (Convenzione Europea del Paesaggio, Codice dei Beni culturali e del Paesaggio). Fonti e strumenti per la ‘lettura’ del paesaggio. Definizioni di giardino, villa, parco. Il giardino nell’Antichità ed il paesaggio dell’Italia antica Disgregazione e riorganizzazione del paesaggio agrario in Italia nell’alto Medio Evo. La successiva evoluzione a partire dall’XI secolo. L’età dei Comuni Il giardino medievale. Il giardino monastico ed il giardino ‘cortese ‘. Il giardino arabo-ispanico. Principali trasformazioni del paesaggio agrario in Italia tra XV e XVII secolo Le ville e i giardini del Rinascimento in Italia. La diffusione del modello italiano in Europa Ville e giardini dell’età Barocca in Italia Il giardino francese del 'Grand Siècle' Prima trasformazione capitalistica dell’azienda signorile nell’Italia del Settecento La grande stagione del “giardino paesaggistico” inglese e i suoi riflessi in Italia ed in Europa Paesaggio e agricoltura in Italia nell’Ottocento e nel periodo post unitario Rivoluzione industriale, trasformazioni del territorio e della città tra XIX e XX secolo: il parco urbano Il giardino: esperienze contemporanee Il paesaggio in età contemporanea. Quale destino?
(testi)
C. TOSCO, Storia dei giardini. Dalla Bibbia al giardino all’italiana. Il Mulino, Bologna 2018
M. ZOPPI, Storia del giardino europeo, Alinea editrice, Firenze 2009 (precedente edizione: Laterza, Bari 1995)
R. BANCHINI, Restauro del paesaggio, del territorio, dell’ambiente. Appunti di riflessione attorno all’identificabilità di un ambito disciplinare in “Quaderni del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico”, Università degli Studi di Reggio Calabria, n.s., XI (2003), 21-22, pp. 171-180 (fornito dal docente)
L. GAMBI, Critica ai concetti geografici di paesaggio umano, Faenza 1961, riedito in ID., Una geografia per la storia, Einaudi, Torino 1973 (scaricabile dal sito: https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it)
In aggiunta gli specifici materiali forniti durante le lezioni
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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