FONDAMENTI DI DESIGN
(obiettivi)
SINTESI DEGLI OBIETTIVI - «È al basic che si affida il ruolo centrale e ri-equilibratore delle relazioni fra componente estetica, tecnologica e scientifica nella disciplina e nella professione» (Findeli A., 2001).
Il Basic Design (o Fondamenti di Design) è una disciplina pre-ordinante e propedeutica alla pratica professionale del design, intimamente legata alla formazione, che mira a fornire elementi di base per la costruzione e l’esercizio del progetto. Attraverso le nozioni che costituiscono il “cuore” del corso, lo studente acquisisce la consapevolezza necessaria alla gestione degli elementi del progetto, tra cui: la forma, il colore, i materiali, il valore, lo stile, i messaggi, l’economia del prodotto. In questo senso, a prescindere da abilità personali e dai percorsi formativi pregressi di ciascun studente, Il corso di Fondamenti di Design persegue un importante obiettivo introduttivo, di allineamento delle conoscenze e mira a costruire una solida base informativa, metodologica e di esperienza, per muoversi nei diversi campi del design (product, interior, graphic/communication, fashion, ecc…) Il corso assume una tipica connotazione mista teorico/deduttiva da un lato e pratico/sperimentale dall’altro, componendosi di lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, che si svolgeranno parallelamente con contiguità cronologica. In sintesi il corso pone i seguenti obiettivi formativi per ciascun studente: - conoscere e saper “percorrere” le tappe principali del processo progettuale attraverso il quale è sviluppato il prodotto di design; - acquisire una conoscenza dinamica dei fenomeni valoriali e culturali entro i quali si sviluppa oggi il prodotto e si manifesta la sua funzione; - acquisire strumenti operativi per il controllo e la verifica degli elementi del progetto.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI 1. Conoscenza e capacità di gestione delle fasi del progetto: ricerca preliminare, briefing, idea e concept development, sviluppo prodotto, prototipazione, rendering e disegno tecnico. 2. Autonomia progettuale: saper impostare correttamente un progetto in relazione alla valutazione critica delle caratteristiche del contesto d’uso. 3. Sperimentazione pratica: acquisizione di un primo bagaglio esperenzale sull’uso dei materiali, dei colori, delle tecnologie, da utilizzare come base conoscitiva per lo sviluppo successivo di progetti. 4. Qualità comunicativa: padronanza degli strumenti di rappresentazione e comunicazione del progetto (dallo schizzo al disegno tecnico, al modello tridimensionale). 5. Sintesi: capacità di discriminazione e selezione degli aspetti qualificanti il progetto.
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Canale Unico
Docente
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Filieri Jurji
(programma)
• L’oggetto: un concentrato di valore nelle mani del design • Il prodotto nella quotidianità • L’uomo al centro e scenari oltre l’Antropocene • Il prodotto invisibile • La forma e la funzione • Il colore e i materiali nel design • Caratterizzazione, personalizzazione e dinamiche di appropriazione extra-funzionale dell’oggetto • Il sistema-prodotto • Approcci, processi e metodi del design • Il brain-storming e il progetto di scenari
La prima parte del corso sarà centrata su lezioni di tipo prevalentemente teorico e/ o interventi di formazione tesi alla costruzione di un toolkit per lo sviluppo del progetto; la seconda parte sarà invece destinata ad attività pratiche più strettamente legate all'esercizio progetto di design.
(testi)
- Dellapiana, E. (2022), Il design e l'invenzione del Made in Italy, Einaudi, Torino, ISBN 9788806251406;
- Altri testi e materiale condiviso dal docente durante lo svolgimento del corso.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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