DE ANGELI Stefano
Professore Associato
Settore scientifico disciplinare di riferimento
|
(L-ANT/07)
|
Ateneo
|
Università degli Studi della TUSCIA
|
Struttura di afferenza
|
Dipartimento di
DIBAF - Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali
|
Orari di ricevimento
Orario di ricevimento: Martedì ore 11-13
Curriculum
Si è laureato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, indirizzo Classico, dell’Università degli Studi di Urbino (1984), è stato quindi borsista di ricerca dell’Deutsches Archaeologisches Institut (DAI) di Roma, con soggiorni di studio e ricerca presso l’Università di Göttingen e la sede centrale del DAI di Berlino (1987-1988) e titolare di borsa di studio del MURST per attività di perfezionamento all’estero presso l’Istituto di Archeologia classica dell’Università di Heidelberg (1989-1992). Ricercatore di Archeologia classica presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia (Viterbo), dal 1993 al 2005, dal 2006 è Professore associato di Archeologia classica presso lo stesso Ateneo. Diversi i temi affrontati nel corso della sua attività di ricerca: la scultura greca e romana, l’iconografia antica, la riflessione teorica sull’arte figurativa nel mondo greco, l’architettura e la decorazione architettonica romana, la musica nel mondo antico e le nuove tecnologie applicate alla ricerca archeologica (Banche dati SPECULUM e MONUMENTA RARIORA) e da ultimo alla ricerca e alla tutela dei paesaggi archeologici. Dal 1993 al 2012 ha partecipato alle attività promosse dall’Università degli Studi di Viterbo presso il sito archeologico di Ferento, occupandosi dello studio del materiale scultoreo proveniente dallo scavo.
Più di recente, oltre ad una serie di ricerche svolte nell’ambito di progetti di interesse nazionale (PRIN 2000, 2002, 2004) sul tema in particolare della ricontestualizzazione della scultura di età romana negli ambiti pubblici e privati, a partire dal 2009, nel quadro di attività svolte all’estero, si è occupato di archeologia e paesaggi antichi delle oasi ed in particolare del ruolo della diffusione dei sistemi idrici antichi a qanat nelle dinamiche di antropizzazione delle oasi del deserto occidentale egiziano, con particolare attenzione all’Oasi di Farafra, presso la quale ha co-diretto (insieme al Dr. R. Buongarzone) fino al 2016 una missione archeologica di survey e di scavo, cofinanziata dal MAE. Di recente ha invece avviato ricerche sulla città romana sepolta di Falerii Novi finalizzate alla sua conoscenza e alla sua tutela. In collaborazione con geologici, ecologi forestali e agronomi esperti dell’uso dei suoli, una particolare attenzione è stata rivolta da ultimo al tema delle pressioni antropiche, ambientali e determinate dai cambiamenti climatici sui siti archeologici sepolti. Relativamente a tale aspetto della ricerca, è stato coordinatore del progetto europeo CLIMA - Cultural Landscape risk Identification, Management and Assessment (2015-2018) ed attualmente, a partire dal 1 Novembre 2018, è coordinatore scientifico del progetto europeo RESEARCH (REmote SEnsing techniques for ARCHaeology), finanziato nell’ambito delle Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) - Research and Innovation Staff Exchange (RISE) H2020-MSCA-RISE-2018. Il progetto si concluderà nell’ottobre 2022. Nel quadro delle attività di ricerca e tutela dei paesaggi archeologici è responsabile della sezione archeologica del LandscapeLab - Laboratorio di analisi e progettazione del Paesaggio culturale ed agro-forestale dell’Ateneo della Tuscia, nato a seguito di una collaborazione tra l’ex Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali ed il Dipartimento per l’Innovazione dei Sistemi biologici, agroalimentari e forestali. E’ stato altresì responsabile scientifico del progetto europeo EMAP – European Music Archaeology Project (2013-2018), a cui l’Ateneo ha partecipato in qualità di co-organizzatore, mentre, a partire dal 1 Novembre 2018 è partner scientifico del progetto europeo STABLE (STructural stABiLity risk assEssment), finanziato nell’ambito delle Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) - Research and Innovation Staff Exchange (RISE) H2020-MSCA-RISE-2018. Il progetto si concluderà nell’ottobre 2022. Infine dal 2020 è coordinatore scientifico, insieme a Elisabetta De Minicis, del The Amelia Project. Clay and Bronze. Daily Life and Power in Ancient Amelia between Umbrian Ethnical Identity and Romanization (durata: 2020-2024), finanziato dal Comune di Amelia e dalla China Italy Museum League (Beijing) Culture, Media Co., Ltd. Il progetto prevede attività di scambio scientifico con il partner cinese e di ricerca archeologia comune (da attivare a partire dal 2021) presso la Necropoli di Pantanelli ad Amelia.
Un ulteriore campo della sua attività riguarda infine l’archeologia preventiva nell’ambito di progettazioni di grandi infrastrutture viarie di ambito nazionale. Oltre ad aver svolto, dal 1988 ad oggi, diversi studi di valutazione d’impatto archeologico, dal 2000 al 2010 ha diretto un gruppo di lavoro per la realizzazione di studi di archeologia preventiva finalizzati alla verifica dell’interesse archeologico nell’ambito della realizzazione di opere pubbliche, così come previsto dalla normativa vigente. Negli ultimi 10 anni ha proseguito l’impegno in questo ambito svolgendo diverse attività di consulenza per società di servizi ingegneristici.
E’ membro della Fondazione Lorenzo Valla e dell’Accademia Raffaello di Urbino.