14549 -
STORIA ROMANA
(objectives)
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Nella prima parte del corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più squisitamente evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. La seconda parte del corso avrà invece carattere monografico e seminariale (cfr. Programma. Parte monografica).
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DE SANCTIS Gianluca
( syllabus)
A) PARTE GENERALE Il Lazio arcaico e la nascita di Roma; i miti delle origini; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la costituzione romana; l’ultimo secolo della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’impero romano d’Occidente.
B) APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO Roma città aperta. Ancora prima di essere fondata, Roma, o meglio il sito dove un giorno sorgerà Roma, appare come un crocevia di culture e di presenze mitiche davvero straordinarie. Uomini e dei provenienti da fuori vengono accolti, accogliendo a loro volta altri che, come loro, verranno a cercarvi rifugio (Saturno, Evandro, Eracle, Enea). La stessa fondazione dalla città, descritta nei termini di una vera e propria cosmogonia da Plutarco, è il risultato di apporti e contributi diversi: fondatori albani, sacerdoti etruschi, donne Sabine, ma soprattutto uomini dall’origine incerta. Se i miti delle origini sono rappresentazioni dell’autocoscienza collettiva, riflettono il carattere di un popolo, il suo modo di pensare e abitare il mondo, nel caso dei Romani si deve concludere che il tema della razza e della purezza etnica fosse, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, quasi del tutto inesistente. Anzi, la città mostra sin dall’inizio un carattere composito, un’identità disgregata, che riflette una natura “aperta”, sensibile nei confronti dell’alterità. Lungi dal costituire un motivo di imbarazzo, come avrebbe voluto la propaganda greca antiromana, la tradizione dell’Asilo aperto da Romolo a schiavi e latitanti sulla cima del Campidoglio, divenne per i Romani una “figura del ricordo”, capace di riassumere la loro specificità culturale, e di ispirarne la condotta politica in campo internazionale.
( reference books)
STUDENTS WHO CAN NOT READ THE ITALIAN LANGUAGE ARE KINDLY REQUESTED TO AGREE UPON THE EXAMINATION'S BIBLIOGRAPHY WITH THE PROFESSOR.
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L-ANT/03
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Core compulsory activities
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Optional group:
UNA MATERIA A SCELTA TRA GLI AFFINI DEL II ANNO CURR FILOLOGICO - (show)
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LINGUA E LETTERATURA LATINA
(objectives)
Il corso intende fornire un approfondimento critico sulle Metamorfosi di Ovidio. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica dei testi.
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Derived from
18028 Letteratura latina in ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE. TUTELA E VALORIZZAZIONE (LM-2) LM-2 FUSI Alessandro
( syllabus)
Roman epic poetry from the beginnings to Vergil's Aeneid
Programme: the course is focused on Roman epic poetry, which occupy the first place, in Rome as in Greece, in the literary genres' hierarchy, and aims to propose a diachronic history from the beginnings to the Augustan age. A short introduction will be devoted to literary genres in Rome, to the relationship between Roman and Greek literature and to Greek epic's peculiar features. Important texts of Roman epic tradition will be examinated. The first section will concerne archaic epic, from Livius Andronicus' translation of Homer's Odissey, to Naevius' historic poem, to Ennius' Annales, which represent a milestone in Roman literary history. In the second section there will be an in-depth examination of late republican development of epic poetry, which sees a deep transformation of literary style and produces new forms (especially the neoteric epyllion), but knows also Lucretius' didaschalic epic, which forges a new philosophic as well as poetic language without forgetting archaic main models. Finally careful attention will be devoted to Vergil's Aeneid, masterpiece of the Augustan age and of the whole Western culture. All the texts will be analysed in their historical-cultural context, read and commented, paying peculiar attention to the genre tradition and to intertextual links which unite authors with their models.
( reference books)
A. Perutelli, La poesia epica latina. Dalle origini all'età dei Flavi, Roma, Carocci, 2014; latin texts, more bibliography and didactic materials will be given during the course (for attending students). Non attending students have to contact the professor for a programme.
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L-FIL-LET/04
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Related or supplementary learning activities
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STORIA DELLA SCRITTURA
(objectives)
The course deals with the history of handwriting in Latin characters from the Roman age up to the humanistic age and the forms of written communication from the papyrus scroll to the printed book. In addition to offering the cultural and critical tools to understand the historical development of handwriting in the ancient and medieval world until the beginning of the modern era, the aim of the course is to provide the skills to read the most common scripts used in the Italian peninsula.
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CARDARELLI Francesco maria
( syllabus)
The terminology of palaeography. The subjects, tools and techniques of the manuscript book. The origins of Latin scripture. The first phase of writing: the unitary period. The scripts of the Roman age. The abbreviations of the Roman and medieval ages. The second phase of writing: origins and development of graphic particularism. The scripts of the early Middle Ages. The third phase of writing: the return to graphic unity. The caroline script. The gothic and the other scripts of the Low Middle Ages. The fourth phase of writing: the return to the ancient. The humanistic script. Handwriting after the invention of printing. The palaeographic transcription.
( reference books)
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992. - Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019. - Lecture notes and palaeography tables distributed during lessons and exercises. The tables are taken from: “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
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M-STO/09
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Related or supplementary learning activities
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18154 -
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
(objectives)
Conoscenze e comprensione: - conoscere le caratteristiche delle tecnologie per la riproduzione del sapere nel loro rapporto con la formazione e i processi educativi; - comprendere le dinamiche e le differenze tra culture orali, culture scritte e culture multimediali e di rete; - saper analizzare le pratiche comunicative, di produzione e consumo di informazione e contenuti in relazione alle attività della formazione e ai modi di concepire e praticare tali attività; - acquisire solide conoscenze relative al ruolo dei media come matrici dell’esperienza e della conoscenza, e al ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di produzione, archiviazione e gestione della conoscenza; - comprendere in che misura e in che forma i diversi modi della comunicazione sviluppati nel tempo abbiano influito sui modi attraverso cui gli uomini hanno rappresentato il compito di dare forma alle esperienze e alle conoscenze altrui e sulle concrete pratiche educative; - riconoscere le influenze culturali e materiali delle cornici comunicative e delle infrastrutture tecniche prevalenti in una data epoca, anche in relazione allo sviluppo dei sistemi educativi e scolastici; - comprendere le varie declinazioni del software culturale e delle piattaforme incaricate di gestire la produzione di contenuti culturali e destinati alla formazione, ai percorsi educativi e alla didattica digitalmente aumentata; - saper analizzare la relazione tra la penetrazione sociale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i mutamenti dei sistemi educativi e della formazione.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione: - saper analizzare il rapporto tra media e forme dell'apprendimento, con particolare attenzione alla comprensione dei processi di comunicazione, educazione, costruzione delle identità, così come delle dinamiche dei comportamenti sociali mediati dalle tecnologie digitali; - saper gestire la produzione di risorse educative con la consapevolezza del ruolo di un determinato mezzo comunicativo sull'organizzazione e la configurazione del sapere che riproduce e mette in scena; - saper utilizzare e gestire le piattaforme per la didattica e per la formazione online; - saper applicare concretamente le conoscenze relative agli ecosistemi digitali, essendo in grado di pianificare un percorso formativo che ne sfrutti adeguatamente le caratteristiche.
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PIREDDU Mario
( syllabus)
Il corso è suddiviso in tre sezioni: I. Media e pedagogia nel passaggio dalle cornici comunicative dell’oralità a quelle della scrittura, della stampa e della multimedialità; II. Il ruolo delle tecnologie della comunicazione e delle attuali infrastrutture della conoscenza nei processi di apprendimento; III. Il software culturale e gli strumenti della didattica digitalmente aumentata.
Nel dettaglio durante il corso saranno sviluppati i seguenti argomenti:
I - Media e pedagogia nel passaggio dalle cornici comunicative dell’oralità a quelle della scrittura, della stampa e della multimedialità. 1. Media e dimensione tecnologica; 2. Modi della comunicazione e riflessi educativi; 3. Oralità, scrittura, stampa, multimedialità, reti; 4. Riconfigurazione delle modalità di archiviazione, riproduzione e creazione della conoscenza per l’apprendimento.
II – Il ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di apprendimento. 1. Tecnologie e incorporazione di valori; 2. Configurazioni relazionali del sapere; 3. L’infosfera come infrastruttura della conoscenza e base per la didattica digitalmente aumentata.
III – Il software culturale e gli strumenti della didattica digitalmente aumentata. 1. Software e piattaforme per l’apprendimento; 2. Metadati, database, algoritmi; 3. E-learning, mobile learning, formazione online, social learning e social reading; 4. Openness e Risorse Educative Aperte.
( reference books)
TESTI DI RIFERIMENTO
Testi obbligatori per studenti frequentanti e non frequentanti (il primo testo è disponibile in versione ebook, gli altri sono disponibili sia nella versione cartacea che in quella digitale):
Ferri P., Moriggi S., A scuola con le tecnologie. Manuale di didattica digitalmente aumentata (Mondadori Università, 2018). Maragliano R., Pireddu M., Storia e pedagogia nei media (#graffi, 2014: ebook). Rivoltella P.C., Rossi P.G., Tecnologie per l'educazione (Pearson, 2019).
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TESTI CONSIGLIATI PER CONSULTAZIONE E APPROFONDIMENTO
Abruzzese A., Maragliano R., a cura di, Educare e comunicare. Spazi e azioni dei media (Mondadori Università, Milano, 2008). Bonk C.J, The World is Open. How Web Technology is Revolutionizing Education (Jossey-Bass, San Francisco, 2009). boyd d., It’s complicated. La vita sociale degli adolescenti sul web, Roma, Castelvecchi, 2014. Bruner J., La cultura dell’educazione (Feltrinelli, Milano, 2007). Castells M., La nascita della società in rete (Università Bocconi Editore, Milano, 1996). Collins A., Halverson R., Rethinking Education in the Age of Technology: The Digital Revolution and Schooling in America (Teachers College Press, New York, 2009). Gee J.P., The Anti-Education Era. Creating Smarter Students Through Digital Learning, Palgrave Macmillan, New York, 2013. Floridi L., La quarta rivoluzione. Come l'infosfera sta trasformando il mondo (Raffaello Cortina Editore, 2017). Jonassen D.H., Howland J.L, Morre J.L, Marra R.M., Learning to Solve Problems with Technology. A Constructivist Perspective (Merril/Prentice-Hall, Upper Saddle River, New Jersey, 2003). Katz R., a cura di, The Tower and the Cloud: Higher Education in the Age of Cloud Computing (Educause, 2008). Khan S., La scuola in rete. Reinventare l’istruzione nella società globale (Corbaccio, Milano, 2013). Lankshear C., Knobel M., a cura di, Digital Literacies. New Literacies and Digital Epistemologies (Peter Lang Publishing, New York, 2008). Livingstone S., The Class: Living and Learning in the Digital Age (NYU Press, New York, 2016). Manovich L., Software Culture (Olivares, Milano, 2010). Maragliano R., Adottare l’e-learning a scuola (#graffi, Roma, 2013). Maragliano R., Pireddu M., Storia e pedagogia nei media (#graffi, 2012). Moriggi S., Connessi. Beati quelli che sapranno pensare con le macchine (San Paolo Edizioni, Milano, 2014). Morin E., I sette saperi necessari all'educazione del futuro (Raffaello Cortina Editore, Milano, 2001). Papert S., Mindstorms: bambini, computer e idee (Emme, Milano, 1984). Papert S., I bambini e il computer (Rizzoli, Milano, 1994). Pireddu M., Algoritmi. Il software culturale che regge le nostre vite (Luca Sossella Editore, Milano, 2017). Ranieri M., Pieri M., Mobile learning. Dimensioni teoriche, modelli didattici, scenari applicativi (UNICOPLI, Milano, 2014). Ranieri M., Manca S., I social network nell’educazione. Basi teoriche, modelli applicativi e linee guida (Edizioni Centro Studi Erickson, Trento, 2013). Riva G., I social network (Bologna, Il Mulino, 2010). Robinson K., Fuori di testa. Perché la scuola uccide la creatività (Erickson, 2015). Roncaglia G., L'età della frammentazione: Cultura del libro e scuola digitale (Laterza, Roma-Bari, 2018). Sennett R., L’uomo artigiano (Feltrinelli, Milano, 2008). Serres M., Non è un mondo per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere (Bollati Boringhieri, Torino, 2013). Sgobba A., ? Il paradosso dell’ignoranza da Socrate a Google (Il Saggiatore, Milano, 2017). Wallace P., La psicologia di Internet (a cura di Ferri P. e Moriggi S., Raffaello Cortina, Milano, 2017). Weinberger D., La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete (Codice Edizioni, Torino, 2012). Weinberger D., Elogio del disordine. Le regole del nuovo mondo digitale (BUR, Milano, 2010). Wenger E., Comunità di pratica. Apprendimento, significato e identità (Raffaello Cortina, Milano, 2006).
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M-PED/03
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Related or supplementary learning activities
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