Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Presenza materiale didattico in altra lingua
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Lingua
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118590 -
Laboratorio di progettazione del paesaggio
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Progettazione spazi aperti parchi e giardini
(obiettivi)
L’architettura del Paesaggio, la cultura del progetto per lo spazio esterno, nelle sue diverse declinazioni, ha recentemente manifestato interessanti tendenze evolutive che hanno esteso in direzioni diverse le competenze di questa disciplina, facendone un elemento chiave di riflessione per il ripensamento delle modalità di trasformazione dell’habitat umano. Il corso si propone di offrire sul piano conoscitivo, teorico e tecnico dei principali aspetti dell’Architettura del Paesaggio, nelle sue diverse articolazioni, con particolare riferimento al panorama internazionale di progetti e realizzazioni: dal parco allo spazio pubblico urbano, fono alle sistemazioni paesaggistiche urbane ed extraurbane, attraverso strumentazioni di lettura, ricerca delle motivazioni, conoscenza degli elementi naturali e artificiali e delle principali tecniche che costituiscono il patrimonio specifico di questa disciplina.
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CARAVAGGI Lucina
( programma)
L’attività del laboratorio è organizzata in 4 sezioni: 1- Informarsi L’obiettivo è essere informati per sapersi confrontare con le politiche pubbliche che coinvolgono il progetto di paesaggio contemporaneo, in forma diretta o indiretta. Si tratta in particolare di direttive e linee guida a cui spesso sono collegati dispositivi di programmazione e di finanziamento, e che per questo sono determinati per valutare la necessita, l’importanza e la fattibilità dei progetti di paesaggio. Si tratta di materiali che sono recuperabili sui siti istituzionali di Enti pubblici significativi ai fini del progetto di paesaggio contemporaneo. A questo fine sono state selezionati i temi relativi a: - green infrastructure, Strategia UE per biodiversità fino al 2020 e all’affermazione del concetto di servizi ecosistemici; - capitale naturale e strategia nazionale del verde urbano cosi come interpretate nelle recenti disposizioni del Ministero dell’Ambiente italiano; -il senso ecologico del progetto verde (Cfr. Lezione di Carlo Blasi a Roma come stai?) Il focus, oggetto di valutazione in sede di esame, è quello della relazione tra disposizioni generali e progetti di paesaggio specifici.
2- Orientarsi L’obiettivo di questa sezione è orientarsi nel variegato universo del progetto di paesaggio contemporaneo attraverso lo studio di progetti e la lettura di testi di approfondimento teorico connessi ai progetti stessi. Sono previste esercitazioni specifiche attraverso le quali comprendere a quali problemi i progetti tentano di dare risposta) e quali sono state le scelte di interpretazione spaziale e architettonica. Dovrà essere selezionato e analizzato almeno un progetto per ciascuno dei temi sotto elencati, temi significativi e ricorrenti nel progetto di paesaggio in ambito urbano: -spostarsi -coltivare -forestare -incontrarsi -narrare Per ciascun progetto dovrà essere redatta una scheda illustrativa che esplicita, anche attraverso schemi e materiali grafici, obiettivi perseguiti e scelte di interpretazione spaziale e architettonica. Gli approfondimento teorici saranno organizzati intorno a 2 testi e ad alcuni saggi brevi a carattere tematico (legati al progetto) da porre in relazione con la sperimentazione progettuale, mentre altri due testi saranno scelti liberamente da ciascun studente.
3- Descrivere L’obiettivo di questa sezione è affermare l’importanza della “descrizione” nella formazione del paesaggista, descrivere in modo originale e personale il territorio di studio attraverso la messa a punto di strumenti sintetici capaci di comunicare sinteticamente: - Percezioni individuali dello studente durante il sopralluogo. - Immagini dominanti del territorio attraverso il riferimento alla produzione culturale letteraria, cinematografica e iconografica di altri. La scelta dei mezzi attraverso i quali produrre la descrizione è del tutto libera (video, disegni, elaborazioni fotografiche, ecc.).
4- Progettare Il progetto è interpretato come integrazione e rielaborazione creativa degli esiti delle sezioni precedenti, ma nello stesso tempo come motore capace di orientare le conoscenze descritte in direzione critica e non meramente compilativa. Il progetto è costituito da 5 elaborati grafici:
4.1 Parti obiettivo: identificazione di differenze e specificità spaziali, ambientali e insediative. A partire dalla lettura, dall’interpretazione e dalla combinazione critica delle carte tematiche di base (sinteticamente: morfologia, idrologia, ecologia,insediamenti) e dalle conoscenze desunte dai sopralluoghi, si dovranno individuare le principali sequenze paesaggistico-spaziali che caratterizzano il territorio.
4.2 Domande: problemi, attese e richieste da parte di diversi soggetti sociali significativi. Dovranno essere attivate differenti modalità di rilievo e ascolto: indirette (in rete) e dirette (interviste e dialoghi), si dovrà produrre un elaborato che sintetizzi i punti di vista, le attese e i problemi espressi dalla comunità insediata (mappa dei soggetti), evidenziando le categorie di soggetti rilevati, più ricorrenti e rappresentativi, sottolineando eventuali posizioni convergenti o contrastanti
4.3 Strategia: concept/site plan. L’elaborato definisce la strategia del progetto di paesaggio a partire dalla comunicazione del futuro assetto fisico dell’area di studio. Si tratta della messa a punto di un’immagine sintetica di progetto capace di comunicare, ricorrendo ad una grafica adeguata, le intenzioni e il senso strategico delle proposte di progetto, mostrando le trasformazioni di paesaggio attese, individuando le aree di successivo approfondimento progettuale, i soggetti coinvolti e le attività immaginate. Operativamente, ai fini della messa a punto di questa immagine sintetica, ogni gruppo dovrà: - definire obiettivi e azioni della propria strategia (“qual è il cambiamento a cui aspiro e come voglio raggiungerlo? Quali sono le nuove attività che immagino di inserire nello spazio? Che tipo di trasformazioni dello spazio immagino? Attraverso quali interventi?”) - selezionare l’insieme degli spazi interessati e oggetto della trasformazione (“quali sono gli spazi più degradati, sconnessi, insicuri, ma anche ricchi di potenzialità e più significativi ai fini del processo di trasformazione immaginato dal mio progetto?”) - indicare l’insieme dei soggetti coinvolti (“quali sono i gruppi di soggetti da coinvolgere nella trasformazione e nella gestione del nuovo paesaggio? In che modo? Qual è il loro interesse ad essere coinvolti?”)
4.4 Evoluzioni: scelta di uno o più elementi giudicati strategici nel progetto (già selezionati nel concept) e indagine ravvicinata sulla sua evoluzione (lunga o breve, a seconda dell’elemento selezionato). Operativamente, ogni studente, dovrà quindi procedere nella ricostruzione delle dinamiche che hanno portato alla situazione di criticità rilevata. Data l’intera area di indagine, si tratta di selezionare un particolare elemento -o famiglia di elementi- che sia rappresentativo e coerente con il tema di progetto scelto e ricostruirne l’evoluzione recente. L’operazione di layering può riguardare: - infrastrutture urbane - aree agricole - sistemi naturali (linee d’acqua e formazioni vegetali) - aspetti e dinamiche sociali
4.5 Approfondimenti progettuali e tematici di uno o più aspetti significativi del progetto e immagini che comunicano il progetto- Delineata la strategia del progetto di paesaggio (obiettivi, azioni, soggetti e spazi coinvolti, attese di trasformazione dello spazio) la quinta mossa è finalizzata ad esplorare e validare tecnicamente alcune soluzioni progettuali attraverso alcune simulazioni spaziali. Le aree di approfondimento tematico verranno investigate rispetto alle trasformazioni di paesaggio attese, da valutare e immaginare anche nella loro dimensione temporale.
( testi)
1- Corboz A. (1985), Il territorio come palinsesto, in Casabella, n. 516
2 - Caravaggi L. (2002), Paesaggi di paesaggi, Meltemi editore, Roma
3 - AA.VV. (2004), Paesaggi della biodiversità
4 - Morin E. (1999), La testa ben fatta, Raffaello Cortina editore, Milano
5 – G.Mantione; E.Romanelli, Il Corpo della terra, da una visione egologica a una visione ecologica, Castelvecchi, 2020.
6- Clement G. (2013), Il giardiniere planetario, Quodlibet, Macerata
7 – Caravaggi L.; Imbroglini C.; Lei A. (2019), Progettare infrastrutture flessibili, in Caravaggi L.; Carpenzano O., Roma in movimento, Quodlibet, Macerata
8 – Caravaggi L.; Carpenzano O. (2019), Dispositivo Pontili, in Caravaggi L.; Carpenzano O., Roma in movimento, Quodlibet, Macerata
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6
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ICAR/15
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40
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8
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Selvicoltura urbana
(obiettivi)
Conoscenza del Contesto nazionale, europeo e mondiale dei programmi di forestazione e restauro forestale. 1) Conoscenza e capacità di comprensione: Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione delle principali formazioni forestali, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi di riforestazione tramite la scelta della specie e le tecniche di impianto. 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi fisiologici e naturali per individuare semplici soluzioni ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale. 3) Autonomia di giudizio: Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di riforestazione urbana e periurbana e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale.4) Abilità comunicative: Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi impianti e scelta delle specie da utilizzare. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore. 5) Capacità di apprendere: Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione forestali in ambiente urbano peri-urbano e rurale. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.
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Maesano Mauro
( programma)
Contesto nazionale, europeo e mondiale dei programmi di forestazione e restauro forestale. EU Green New Deal, Convenzioni internazionale e Strategia europea sulla biodiversità, Strategia nazionale del verde urbano e Rapporti nazionali sul Capitale naturale. L’ambito romano: agrobiodiversità del Lazio e progetti di conservazione e valorizzazione nella campagna romana. I grandi progetti mondiali di forestazione e restauro forestale. Elementi di base per le tecniche di forestazione in ambiente rurale/forestale e in ambito urbano/periurbano. La scelta delle specie forestali: clima e fasce fitoclimatiche, vegetazione reale e potenziale. Carta vegetazionale di Roma e tipologie forestali del Lazio. Tecniche di preparazione e lavorazione del suolo, impianto di alberi forestali e prime cure colturali. Rimboschimento in pianura e in collina/montagna. Produzione e certificazione del materiale vivaistivo forestale. Esempi di progetti di forestazione.
( testi)
- Mengoli Stefano - Fare Verde urbano - Edagricole - Ferrini, F., Van den Bosch, C. C. K., & Fini, A. (Eds.). (2017). Routledge handbook of urban forestry (Vol. 1). Routledge, Abingdon, UK: Routledge. - appunti e presentazioni delle lezioni del docente
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1
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AGR/05
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6
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2
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Rischio idrogeologico
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Scarascia Mugnozza Gabriele
( programma)
Rischio idrogeologico: definizioni ed equazione del rischio; statistiche ed eventi. Alluvioni e frane: cause, meccanismi, classificazioni, impatti. Gestione del rischio idrogeologico: strumenti di previsione e prevenzione nel breve e nel lungo termine. Mitigazione del rischio idrogeologico; ciclo del rischio. Aspetti di pianificazione relativa al rischio idrogeologico e normativa. Conclusioni e riepilogo dei principali argomenti
( testi)
1. Principi di geologia applicata per ingegneria civile-ambientale e scienze della Terra. L. Scesi, M. Papini, P. Gattinoni Casa Editrice Ambrosiana 304 pp. ISBN 978-88-08-18642-3
2. Le forme del rilievo (Atlante di Geomorfologia) S. Ciccacci Mondadori Università 633 pp. ISBN - 978-88-6184-734-7
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2
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GEO/05
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12
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4
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
118491 -
DIFESA DEL SUOLO
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INGEGNERIA NATURALISTICA
(obiettivi)
Sintesi degli obiettivi formativi Il corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.
Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino 1) Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni idrologici e di dissesto, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi antierosivi, stabilizzanti e di consolidamento. 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici sia per individuare semplici soluzioni di ingegneria naturalistica sia per giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale. 3) Autonomia di giudizio Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di ingegneria naturalistica e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale. 4) Abilità comunicative Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi di dissesto idrogeologico e soluzioni di ingegneria naturalistica. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non). 5) Capacità di apprendere Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione proprie dell’ingegneria naturalistica. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.
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TAURO Flavia
( programma)
Definizioni, obiettivi, metodi, e ambiti dell’Ingegneria Naturalistica.
Ciclo idrologico; dati climatici; rappresentazioni dei bacini e dei corsi d’acqua; elaborazione delle precipitazioni; piene dei corsi d’acqua; cenni di idraulica fluviale.
Analisi botanica; caratteristiche tecniche e biologiche delle specie vegetali; tecnica e impiego delle piante nell’Ingegneria Naturalistica.
Analisi geologico-geotecniche applicate all’Ingegneria Naturalistica. Processi di modellamento del paesaggio. Analisi delle componenti dell’ecosistema idraulico. Elementi di progettazione naturalistica. Impiego dei materiali dell’Ingegneria Naturalistica.
Principali opere di sistemazione: alvei torrentizi e fluviali, sistemazioni spondali, versanti. Casistica, esempi progettuali .
Esercitazioni di gruppo su casi applicativi con presentazioni. Escursioni tecniche a interventi di sistemazione.
( testi)
- Compendio di Ingegneria Naturalistica (P. Cornelini, G. Sauli): http://www.regione.lazio.it/prl_ingegneria_naturalistica/?vw=newsDettaglio&id=58
- PODIS – Manuale di Indirizzo delle scelte progettuali per interventi di Ingegneria Naturalistica: http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3277
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AGR/08
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40
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8
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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GEOLOGIA APPLICATA
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Scarascia Mugnozza Gabriele
( programma)
1. Introduzione - Obiettivi, contenuti e organizzazione. 2. Basi di Geologia - Elementi di geologia e cartografia geologica - Processi e pericolosità geologiche 3. Elementi di geologia tecnica e idrogeologia: - Caratteristiche tecniche di terre e rocce - Le terre - Caratteristiche tecniche di terre e rocce - Gli ammassi rocciosi - Principi di idraulica per le terre e le rocce 4. Basi di Geomorfologia applicata - Processi geomorfologici e conseguenti rischi. - Processi di versante e processi fluviali 5. Attività sul terreno: escursioni a Monte Mario
( testi)
1. Principi di geologia applicata per ingegneria civile-ambientale e scienze della Terra. L. Scesi, M. Papini, P. Gattinoni Casa Editrice Ambrosiana 304 pp. ISBN 978-88-08-18642-3
2. Le forme del rilievo (Atlante di Geomorfologia) S. Ciccacci Mondadori Università
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GEO/05
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20
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4
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
18466 -
Storia del giardino e del paesaggio
(obiettivi)
Il corso intende ripercorrere le principali fasi di trasformazione del paesaggio, con particolare riguardo ai paesaggi agrari ed al territorio italiano, e aperture su altre esperienze dell’Occidente europeo, fornendo gli strumenti metodologici di base per una ‘lettura’ del paesaggio quale esito della plurisecolare e stratificata interazione tra Storia e Natura, indagabile con l’apporto di molteplici ambiti disciplinari in grado di riconoscere la pluralità e la complessità delle dinamiche da cui origina (politico-sociali, economico-produttive, culturali e simboliche, ecc.). In tale quadro verrà parallelamente illustrato l’evolversi dell’arte dei giardini quale massima espressione di una consapevole e progettata trasformazione del ‘dato naturale’ con intenzionalità in questo caso esclusivamente, o prevalentemente, estetico-formali e simboliche, chiarendone i nessi con la cultura del tempo (non solo architettonica) e, per quanto possibile ed in particolare per i casi italiani, le relazioni con il più ampio alveo e la più ampia scala delle trasformazioni territoriali e paesaggistiche.
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BANCHINI Roberto
( programma)
Introduzione. Il concetto di paesaggio: evoluzione e accezioni nel dibattito culturale, nel contributo dei diversi settori disciplinari e nella normativa di tutela (Convenzione Europea del Paesaggio, Codice dei Beni culturali e del Paesaggio). Fonti e strumenti per la ‘lettura’ del paesaggio. Definizioni di giardino, villa, parco. Il giardino nell’Antichità ed il paesaggio dell’Italia antica Disgregazione e riorganizzazione del paesaggio agrario in Italia nell’alto Medio Evo. La successiva evoluzione a partire dall’XI secolo. L’età dei Comuni Il giardino medievale. Il giardino monastico ed il giardino ‘cortese ‘. Il giardino arabo-ispanico. Principali trasformazioni del paesaggio agrario in Italia tra XV e XVII secolo Le ville e i giardini del Rinascimento in Italia. La diffusione del modello italiano in Europa Ville e giardini dell’età Barocca in Italia Il giardino francese del 'Grand Siècle' Prima trasformazione capitalistica dell’azienda signorile nell’Italia del Settecento La grande stagione del “giardino paesaggistico” inglese e i suoi riflessi in Italia ed in Europa Paesaggio e agricoltura in Italia nell’Ottocento e nel periodo post unitario Rivoluzione industriale, trasformazioni del territorio e della città tra XIX e XX secolo: il parco urbano Il giardino: esperienze contemporanee Il paesaggio in età contemporanea. Quale destino?
( testi)
E. SERENI, Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Bari 1961 (ultima riedizione: 2020)
L. GAMBI, Critica ai concetti geografici di paesaggio umano, Faenza 1961, riedito in ID., Una geografia per la storia, Einaudi, Torino 1973 (scaricabile dal sito: https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it)
R. BANCHINI, Restauro del paesaggio, del territorio, dell’ambiente. Appunti di riflessione attorno all’identificabilità di un ambito disciplinare in “Quaderni del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico”, Università degli Studi di Reggio Calabria, n.s., XI (2003), 21-22, pp. 171-180 (fornito dal docente)
C. TOSCO, Il Paesaggio come storia, Il Mulino, Bologna 2007.
C. TOSCO, Storia dei giardini. Dalla Bibbia al giardino all’italiana. Il Mulino, Bologna 2018
M. ZOPPI, Storia del giardino europeo, Alinea editrice, Firenze 2009 (precedente edizione: Laterza, Bari 1995)
Specifici materiali saranno forniti inoltre durante le lezioni
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6
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ICAR/18
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40
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8
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
118593 -
Laboratorio di pianificazione del paesaggio 2
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Pianificazione dell'ambiente
(obiettivi)
L’insegnamento ha l’obiettivo di fornire allo studente nozioni di base relative alla pianificazione del paesaggio e dell’ambiente, con riferimento agli aspetti legati alla valutazione degli impatti ecologici di piani e progetti, all’ecologia del paesaggio e alle reti ecologiche e agli aspetti di progettazione di carattere urbanistico-paesaggistico. La parte pratica riguarderà lo sviluppo di un'ipotesi di pianificazione paesaggistica di un territorio periurbano assegnato durante il corso. Lo studente potrà acquisire conoscenza e capacità di comprensione delle regole e delle fasi della pianificazione paesaggistica e ambientale e di aver acquisito la capacità di applicare queste ultime tramite la realizzazione di un progetto di pianificazione paesaggistica di un territorio periurbano, con adeguate autonomia di giudizio e abilità di comunicazione di quanto realizzato.
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VAGLIO LAURIN Gaia
( programma)
Programma Componente Pianificazione dell’ambiente (64 ore) - Pianificazione e governo del territorio, pianificazione ecologica e sistemi, sviluppo sostenibile (6 ore) - Concetti base di ecologia (6 ore) - Quadri di riferimento normativi nazionali e internazionali (4 ore) - Paesaggio, indicatori, classificazione, Corine Land Cover (4 ore) - Tecniche di partecipazione (4 ore) - Reti ecologiche, connettività (6 ore) - Analisi diagnostica e strumenti di pianificazione (6 ore) - Emergenze ambientali (4 ore) - Sistemi informativi territoriali (4 ore) - VIA, VAS (7 ore) - Esercitazioni pratiche su un territorio selezionato (13 ore)
Componente Pianificazione forestale e delle aree protette (40 ore) - Conservazione della Biodiversità: strategie; sviluppo sostenibile (3 ore) - Concetti base di ecologia forestale (4 ore) - Aree protette, esperienze nazionali e internazionali; geoportale nazionale, Corine Land Cover (4 ore) - Tecniche di partecipazione (2 ore) - Reti ecologiche, connettività (2 ore) - Quadri di riferimento normativi nazionali e internazionali (2 ore) - Gestione forestale (4 ore) - Livelli di pianificazione forestale (3 ore) - VINCA (3 ore) - Esercitazioni pratiche su un territorio selezionato (13 ore)
( testi)
Corona P., Corona P., Barbati A., Ferrari B., Portoghesi L., 2019. Pianificazione ecologica dei sistemi forestali. Compagnia delle Foreste, Arezzo Ferrara G., Campioni G., 2012. Il paesaggio nella pianificazione territoriale. Dario Flaccovio Editore, Palermo (da verificare disponibilità) Danilo Russo Cinzia Sulli, 2011. Conservazione della natura e gestione delle aree protette. Liguori, 2011 (anche in versione solo online)
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8
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ICAR/20
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56
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8
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Pianificazione forestale e delle aree protette
(obiettivi)
Questo modulo dell’insegnamento ha l’obiettivo di fornire allo studente nozioni di base relative alla pianficazione delle aree protette e alla pianificazione forestale a livello regionale, comprensoriale e aziendale. Lo studente potrà acquisire conoscenza e capacità di comprensione delle regole e delle fasi della pianificazione forestale.
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VAGLIO LAURIN Gaia
( programma)
Programma Componente Pianificazione dell’ambiente (64 ore) - Pianificazione e governo del territorio, pianificazione ecologica e sistemi, sviluppo sostenibile (6 ore) - Concetti base di ecologia (6 ore) - Quadri di riferimento normativi nazionali e internazionali (4 ore) - Paesaggio, indicatori, classificazione, Corine Land Cover (4 ore) - Tecniche di partecipazione (4 ore) - Reti ecologiche, connettività (6 ore) - Analisi diagnostica e strumenti di pianificazione (6 ore) - Emergenze ambientali (4 ore) - Sistemi informativi territoriali (4 ore) - VIA, VAS (7 ore) - Esercitazioni pratiche su un territorio selezionato (13 ore)
Componente Pianificazione forestale e delle aree protette (40 ore) - Conservazione della Biodiversità: strategie; sviluppo sostenibile (3 ore) - Concetti base di ecologia forestale (4 ore) - Aree protette, esperienze nazionali e internazionali; geoportale nazionale, Corine Land Cover (4 ore) - Tecniche di partecipazione (2 ore) - Reti ecologiche, connettività (2 ore) - Quadri di riferimento normativi nazionali e internazionali (2 ore) - Gestione forestale (4 ore) - Livelli di pianificazione forestale (3 ore) - VINCA (3 ore) - Esercitazioni pratiche su un territorio selezionato (13 ore)
( testi)
Corona P., Corona P., Barbati A., Ferrari B., Portoghesi L., 2019. Pianificazione ecologica dei sistemi forestali. Compagnia delle Foreste, Arezzo Ferrara G., Campioni G., 2012. Il paesaggio nella pianificazione territoriale. Dario Flaccovio Editore, Palermo (da verificare disponibilità) Danilo Russo Cinzia Sulli, 2011. Conservazione della natura e gestione delle aree protette. Liguori, 2011 (anche in versione solo online)
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AGR/05
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5
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |