Degree Course: Mountain Sciences
A.Y. 2020/2021
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati in Scienze della Montagna conseguono conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi di livello post-secondario e giungono a un buon livello di conoscenza su temi fondamentali nel settore dell'analisi, progettazione, gestione e valorizzazione dei territori montani e delle loro risorse.
Innanzitutto, il laureato riceverà per le la necessaria formazione nelle materie di base che lo renderanno capace di affrontare gli insegnamenti professionalizzanti.
Pertanto, conoscerà i fondamenti di matematica, fisica, chimica, biologia generale, botanica generale e sistematica e genetica nonché i metodi di analisi dei sistemi attraverso l'applicazione di tecniche statistiche.
Questa conoscenza sarà fondamentale per riuscire ad interpretare i processi chimico-fisici quale base per lo studio della biologia e per le applicazioni ai contesti montani, sia forestali che agrari.
Acquisite le conoscenze di base per la comprensione dei processi fisici e biologici, lo studente riceverà la formazione professionalizzante attraverso la conoscenza delle matrici geologiche e dei meccanismi che regolano il funzionamento degli ecosistemi.
Quindi acquisirà le conoscenze necessarie per il riconoscimento degli alberi e dei tipi forestali, le tecniche per la misurazione dei singoli alberi e di interi popolamenti nonché i modelli di previsione dell'accrescimento del bosco, i metodi di gestione delle foreste e i servizi ecosistemici forniti dalle stesse.
Conoscerà, quindi, gli strumenti per la difesa degli ecosistemi nei confronti di insetti e patogeni.
In campo più strettamente agrario, conoscerà le basi dell'agricoltura più conveniente nei i territori collinari e montani, sia con riferimento alle specie erbacee che arboree nonché i metodi più innovativi per la gestione della fauna selvatica e l'allevamento di quella domestica.
Le conoscenze di tipo ingegneristico riguarderanno le basi dell'idraulica, dell'idrologia tecnica e della sistemazione dei bacini idrografici; il rilevamento di porzioni di superficie terrestre in ambiente agroforestale anche attraverso moderni strumenti informatici come i GIS; conoscerà i fondamenti della progettazione di costruzioni rurali per l'ambiente montano e gli strumenti per il disegno del progetto assistito dal computer (CAD).
Invece, per gli aspetti di valorizzazione del territorio montano, il laureato in Scienze della Montagna conoscerà i principi economici di base che caratterizzano il settore agroforestale e possiederà le conoscenze necessarie per la comprensione o la promozione di efficaci politiche di sviluppo dei territori montani.
Infine, conoscerà i principali prodotti tipici delle varie zone di montagna nonché le tecniche per la loro produzione e commercializzazione.
Studierà le logiche alla base dei flussi turistici e apprenderà le tecniche di marketing del turismo e del territorio montano.
Gli obiettivi di conoscenza e capacità di comprensione vengono perseguiti, innanzitutto, con lezioni frontali, integrate da esercitazioni, singole e/o di gruppo in aula o di campo, e seguite dallo studio individuale.
Un importante significato didattico acquisiscono le esercitazioni interdisciplinari fuori sede.
L'attività formativa include approfondimenti caratterizzanti sia in campo scientifico che professionale ed è integrata da seminari tenuti da docenti interni ed esterni, e da professionisti di comprovata esperienza.
Gli strumenti per la verifica delle conoscenze e della capacità di comprensione attese consistono negli esami di profitto.
Le modalità di svolgimento degli esami di profitto, pur nelle forme previste dal regolamento didattico, rientrano nella libertà d'insegnamento del singolo docente.
Possono essere prove scritte, orali o pratiche.
Ad esempio, nel caso dell'insegnamento di Dendrologia e Dasologia montana, lo studente dovrà presentare un erbario di almeno venti campioni di specie legnose e sostenere una prova orale in cui deve confrontarsi con il docente su tre argomenti, uno a sua scelta (che può anche configurarsi nella presentazione di una tesina) e due scelti dal docente e proposti sotto forma di domande.
Dopo aver risposto ai quesiti, dovrà dimostrare di saper riconoscere un campione di una specie arborea proposto dal docente.
Agli esami di profitto che concludono il corso per ciascuna disciplina, si possono aggiungere, a discrezione del docente, delle prove in itinere, finalizzate ad un maggiore coinvolgimento dello studente e verificare la progressiva acquisizione da parte dello studente delle nozioni impartite durante il corso.
Tali prove rappresentano una consuetudine per i corsi di matematica e chimica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato saprà utilizzare gli approcci e gli strumenti propri della matematica, della fisica, della chimica e della biologia per affrontare lo studio dei problemi relativi alle discipline professionalizzanti, nonché, successivamente, per impostare progetti di carattere agrario, forestale ed agronomico.
Così, il laureato saprà operare un inquadramento ecologico di una stazione forestale e riconoscere il tipo forestale di riferimento, riconoscere le tendenze dinamiche di un popolamento forestale con particolare attenzione ai processi di competizione e di rinnovazione.
Inoltre sarà in grado di scegliere governo, trattamento e sistema di utilizzazione di un bosco in base al contesto socio-economico e ai vincoli normativi considerando anche i servizi ecosistemici.
Avrà capacità di progettare interventi selvicolturali per la conservazione della natura con particolare riferimento alle aree montane.
Il laureato in Scienze della Montagna saprà adoperarsi per la prevenzione dei dissesti idrogeologici intervenendo con opere di regimazione delle acque e avrà padronanza degli strumenti necessarie per la gestione e la rappresentazione cartografica del territorio attraverso lo studio della topografia, cartografia e le costruzioni forestali.
Allo stesso tempo, laureato saprà gestire i sistemi di produzione agricola e zootecnica, valorizzare i prodotti tipici dei territori montani, occuparsi della loro trasformazione, commercializzazione e marketing.
Infine, il laureato saprà interloquire con gli operatori economici, per lo sviluppo delle politiche territoriali e di area, anche con riferimento agli aspetti turistici, in una logica di sostenibilità degli interventi proposti.
Gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti sono rappresentati dalle lezioni frontali, le esercitazioni e i project works.
Le lezioni frontali vengono impartire in moduli di un'ora ciascuna, per più ore e giorni durante la settimana, con narrativa e spiegazioni di fenomeni e processi che sono sempre sostenute da sussidi didattici quali diapositive, filmati o modelli fisici.
Oltre alle lezioni frontali, il principale strumento didattico per sviluppare la capacità di applicare conoscenza e comprensione è rappresentato dalle esercitazioni, in laboratorio o in campo, dove gli studenti dovranno esercitare le conoscenze acquisite attraverso attività individuali o di gruppo.
Inoltre, è stato, stabilito che, per quanto possibile, a conclusione di ogni insegnamento lo studente debba avere acquisito, oltre alle nozioni generali della disciplina, almeno una competenza pratica specifica.
Ad esempio, alla fine de corso di chimica, lo studente dovrà sapere eseguire una semplice analisi delle acque.
Oppure, a conclusione del corso di selvicoltura, essere in grado di cubare gli alberi in piedi.
I cosiddetti project works sono, invece, dei laboratori dove gli studenti, guidati da uno o più esperti, anche esterni all'università, affrontano lo svolgimento di un tema di ricerca o progettuale.
Dopo, l'analisi degli aspetti teorici si passa allo sviluppo operativo come, ad esempio, nel caso della valutazione della qualità ecologica di un corso d'acqua.
In tal senso, un ruolo particolarmente importante viene svolto anche dall'attività di tirocinio pratico-applicativo svolto presso aziende, enti o istituti di ricerca preferibilmente extrauniversitari, sia in Italia che all'estero.
Infine, vengono svolti cicli di seminari su argomenti di varia natura, ma pur sempre collegati con la formazione necessaria per chi dovrà impegnarsi nella gestione e lo sviluppo dei territori montani.
Gli strumenti con cui il conseguimento dei risultati attesi viene verificato sono gli esami di profitto e la prova finale.
Le modalità di svolgimento degli esami di profitto, già descritte nel precedente paragrafo, possono consistere in prove scritte, orali o pratiche.
La prova finale, le cui modalità di svolgimento sono illustrate a parte, riguarda la predisposizione di un elaborato relativo ad uno o anche più temi affrontati durante l'intero corso di studi.
Generalmente la prova ha il carattere di rapporto, di piccolo progetto o di ricerca sperimentale, abbastanza semplice nell'impostazione, ma non banale, quale, ad esempio, l'analisi floristica e vegetazionale di una piccola area, il censimento dell'avifauna di uno specchio d'acqua, le modalità di coltivazione di una specie adatta all'agricoltura di montagna, le strategie di valorizzazione di un prodotto tipico del territorio.
Autonomia di giudizio
I laureati in Scienze della Montagna hanno capacità di raccogliere, elaborare, interpretare e utilizzare in modo autonomo i dati e i materiali relativi all’analisi e alla gestione conservativa o sostenibile dei sistemi montani, sia per quanto attiene agli aspetti naturalistici che per quanto concerne quelli produttivi, economici e sociali.
Al tempo stesso sono preparati per recepire le necessarie considerazioni di ordine politico ed etico, con particolare riferimento alla teoria e alla pratica della conservazione e della gestione delle risorse naturali.
Durante il corso gli studenti sviluppano la capacità di condurre ricerche bibliografiche su fonti scientifiche, tecniche e normative, anche tramite accesso a banche dati elettroniche, nonché la capacità di valutare progetti o piani.
Apprendono a comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti.
Sviluppano, inoltre, quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere efficacemente successivi studi di livello superiore.
I laureati sono in grado di valutare in modo critico le problematiche connesse con tutti gli aspetti della loro attività, incluse quelle relative alle responsabilità sociali ed etiche derivanti dal loro operare.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata mediante le attività, sia autonome che di gruppo, che richiedono allo studente uno sforzo personale individuale (redazione di un elaborato nell'ambito dei singoli corsi o per la prova finale, valutazione della didattica e delle altre attività formative) ed il confronto con i colleghi e i docenti soprattutto durante i seminari e le esercitazioni in campo.Abilità comunicative
I laureati in Scienze della Montagna sono in grado di esprimersi correttamente in italiano scritto e parlato, sanno comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti e posseggono gli strumenti di base necessari per applicarsi alla divulgazione ambientale.
Sono, inoltre, in grado di comunicare in una lingua dell'Unione Europea diversa dalla propria, di norma l'inglese, e sanno impiegare strumenti tecnologicamente evoluti di presentazione audiovisiva.
Le modalità di accertamento e valutazione della preparazione dello studente prevedono una prova orale durante la quale sono valutate, oltre alle conoscenze acquisite dallo studente, anche la capacità di comunicarle con chiarezza e rigore.
Le abilità comunicative sono sviluppate anche durante le esercitazioni, il tirocinio, le eventuali esperienze presso università straniere e durante la prova finale che è strutturata per verificare anche tale abilità.
Capacità di apprendimento
I laureati in Scienze della Montagna sono in possesso delle necessarie basi culturali e conoscono gli approcci metodologici dell'apprendimento necessari sia per l'eventuale proseguimento degli studi nei settori delle scienze forestali, naturali, ambientali, agrarie ed economiche, sia per il continuo aggiornamento in campo lavorativo.
Questo obiettivo è raggiunto anche attraverso la realizzazione di seminari tematici e altri momenti di incontro, quali esercitazioni ed incontri con tecnici ed esperti del settore.
Gli studenti sviluppano adeguate capacità per l'approfondimento delle competenze, anche con riferimento alla consultazione di materiale bibliografico, di banche dati telematiche, nonché l'utilizzo di strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze, suggeriti dai diversi docenti.
Allo sviluppo delle capacità di apprendimento e al confronto delle proprie abilità potranno contribuire le iniziative di mobilità studentesca attivate presso l'Ateneo ed il Dipartimento DAFNE (p.e.
progetti Erasmus).
La verifica del raggiungimento dell'obiettivo è legata ai risultati di profitto nell'ambito dei singoli corsi e della prova finale.
I laureati in Scienze della Montagna hanno le capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi nei settori agrario, forestale e ambientale, con adeguato grado di autonomia.Requisiti di ammissione
L'iscrizione al corso di laurea in Scienze della Montagna è possibile per coloro che siano in possesso del diploma di scuola media superiore o di titolo equipollente conseguito all'estero.
E' comunque previsto un test d'accesso di cultura scientifica, finalizzato a verificare la preparazione di base e a rendere lo studente consapevole della scelta operata e delle sue attitudini al corso.
Il test è obbligatorio, ma non ha carattere selettivo e non preclude l'immatricolazione al corso di studio.
La prova d'ingresso è costituita da un test chiuso di 20 domande: 5 di algebra; 5 di geometria; 5 di logica e 5 di chimica.
Il test restituisce esito positivo se lo studente risponde correttamente almeno al 60% delle domande previste.
Prima dell'inizio delle lezioni del nuovo anno accademico sono previsti cicli di seminari di preparazione al test d'accesso.
Lo studente che non consegue un risultato positivo dovrà assolvere obblighi formativi aggiuntivi entro il primo anno di corso.
Per agevolare tale compito il Dipartimento organizza nel primo semestre specifici corsi di recupero in Matematica e Chimica.
Alla fine del corso di recupero viene effettuata la verifica dell'assolvimento degli obblighi formativi aggiuntivi.
La verifica viene proposta a cadenza almeno bimestrale.
Obbligo dello studente è recuperare gli OFA (Obbligo formativo aggiuntivo) entro il 1° anno.
Prova finale
Le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono nella preparazione e discussione di un elaborato scritto su una o più tematiche affrontate nel percorso didattico e con un impegno complessivo di 4 CFU.
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle altre attività formative previste dal piano di studi.
La votazione della prova finale è espressa in centodecimi con eventuale lode.
Alla formazione della votazione finale concorrono la carriera dello studente, la valutazione della qualità dell'elaborato finale e della presentazione dinanzi alla Commissione di laurea, nonché il tempo impiegato per il conseguimento della laurea, secondo quanto precisato in dettaglio nell'apposito Regolamento del Corso e di Dipartimento.Orientamento in ingresso
Attività di orientamento svolte dal mese di maggio 2018 sino al mese di maggio 2019
Lo staff dell'orientamento attualmente e' costituito da:
Sergio Madonna (delegato del Direttore con funzione di coordinamento)
Emilia Gitto (mansioni amministrative ed organizzative)
Doriano Vittori (mansioni organizzative e logistiche)
Claudia Menghini e Nino De Pace (questi ultimi pur ricoprendo principalmente altre mansioni rappresentano una stabile ed efficace interfaccia, soprattutto nel periodo estivo per ricevere e smistare gli studenti).
Tutors - Con un numero di ore variabile a disposizione, tra il mese di maggio 2018 e quello del 2019, sono stati reclutati 5 tutors, che sono stati utilizzati sia per le attività di orientamento in sede (accoglienza e ricevimento presso l'Ufficio orientamento nei giorni previsti, gestione delle visite presso le nostre strutture, presenza negli Open Day Unitus e DAFNE…ecc.); sia per la organizzazione e gestione delle attività fuori sede (presenza presso gli stand organizzati nelle varie manifestazioni, distribuzione di materiale informativo, ecc.).
Il Delegato del Direttore, la Dott.ssa Gitto ed il Dott.
Vittori hanno svolto mansioni di gestione e di organizzazione delle attivita' di orientamento ed in particolare:
Contatti con gli Istituti
Controllo e gestione attivita' tutor (controllo presenze, fogli firme, ecc.)
Organizzazione e logistica delle attività esterne in occasione di Open Day, Salone dello studente, etc.
(trasporto materiale, istallazione e presenza nello stand, ecc.)
Front office orientamento (informazioni riguardanti la struttura e le attivita' didattiche, organizzative, amministrative e di servizio dell'Ateneo, del Dipartimento e del CCS; supporto nella comunicazione diretta dello studente con il corpo docente)
Pianificazione visite o esercitazioni presso i laboratori di ricerca del Dipartimento (Contatti con i docenti responsabili dei Laboratori del DAFNE, contatti con i docenti degli Istituti superiori, ecc.).
Contatti con centro Stampa di Ateneo per realizzazione flyer, locandine e manifesti
Cura (in collaborazione con il Direttore), della pagina Facebook DAFNE.
(Dott.ssa Gitto)
Contatti con gestore interno sito Dipartimento per news relative ad attività di orientamento, Open Day, iniziative varie, Bandi (Dott.ssa Gitto)
Integrazione informazioni di orientamento su attività Erasmus nel DAFNE (Dott.ssa Gitto - referente outgoing e incoming nella segreteria didattica)
Sintesi delle principali attivita' di orientamento (vedi tabella allegata)
Nell'intervallo temporale considerato, le attivita' di orientamento del Dipartimento DAFNE sono state coordinate ed armonizzate con le attivita' di orientamento dell'Ateneo in quanto, come stabilito dal Magnifico Rettore, l'Ufficio di orientamento di Ateneo doveva provvedere direttamente a contattare ed a presentare l'offerta formativa complessiva di Ateneo ai vari Istituti.
Pur con questa limitazione, sono stati comunque mantenuti e ove possibilmente consolidati, i contatti con gli Istituti con i quali, negli scorsi anni, sono state concordate specifiche attivita' di orientamento, soprattutto quelli per i quali i nostri corsi di studio rappresentano, storicamente, il normale completamento del loro percorso formativo e che costituiscono attualmente il nostro principale bacino di utenza.
Per indirizzare in modo piu' specifico le attivita' di orientamento di Dipartimento sono stati richiesti ed elaborati i dati di provenienza degli studenti DAFNE (oltre 400 Istituti), al fine di concentrare le azioni di orientamento dirette, per gli Istituti e per le manifestazioni che si sono svolte per quelli da cui provengono il maggior numero dei nostri studenti, ed in particolare, per motivi economici e logistici, soprattutto per quelli ubicati nelle Provincie di Roma e Viterbo.
In particolare, siamo tornati a svolgere attività di orientamento presso alcuni importanti Istituti Agrari romani come il Sereni ed il Garibaldi, che ci forniscono un notevole numero di studenti.
Data l'importanza di questi Istituti le attività presso le loro sedi sono state svolte direttamente dal nostro Direttore Prof.
Lacetera coadiuvato dal sottoscritto.
Il materiale volto ad illustrare l'offerta formativa del Dipartimento e' stato aggiornato e sono stati realizzati dei roll-up informativi per aumentare la nostra visibilità soprattutto nelle manifestazioni fuori sede.
Ove possibile e' stato deciso di procedere al rinnovo del contratto per alcuni tutor che avevano maturato una notevole esperienza e che hanno quindi potuto affiancare i nuovi tutors che hanno preso servizio.
I tutors con la collaborazione del Dott.
Vittori della Dott.ssa Gitto, del personale della Segreteria Didattica e di alcuni docenti, oltre che assicurare un presidio anche nel periodo Estivo, hanno fornito informazioni sulla nostra offerta formativa a tutti gli interessati, rispondendo alle mail, alle telefonate e ricevendo coloro che sono venuti direttamente al nostro Dipartimento.
Ove possibile gli interessati sono stati smistati e indirizzati direttamente ai Presidenti dei CCS o ai loro referenti per informazioni specifiche per i singoli corsi.
Sono state pianificate e attuate sia attività di orientamento svolte presso le strutture del Dipartimento DAFNE, sia attivita' di orientamento svolte direttamente presso le sedi degli Istituti.
Inoltre, e' stata assicurata la partecipazione con stand informativi, presentazioni e/o seminari a tutte quelle manifestazioni o Open Day dei singoli Istituti per le quali e' stata la richiesta la presentazione della offerta formativa del nostro Dipartimento.
Analogamente Sono stati mantenuti e, ove possibile, rafforzati i contatti con le Associazioni Professionali (Ordine degli Agronomi e dei Forestali, Collegio dei Periti Agrari) e con altre Associazioni Enti o Fondazioni interessate alle Specifiche attivita' didattiche o di ricerca svolte presso il nostro Dipartimento (nella tabella in allegato è riportato un sintetico schema delle principali attività svolte).
Ove possibile la presentazione della offerta formativa e' stata integrata con la concomitante presentazione delle attività di job placement (Prof.
Massimo Cecchini) ed Erasmus .
E' stata potenziata la mail list di tutti gli Istituti di provenienza dei nostri studenti per i quali sono state attuate attivita' di orientamento "a distanza" e in pratica a "costo zero", quali periodiche informazioni sui nostri corsi e sulle nostre attività ed in particolare: date degli Open Day, link alla pagina facebook di Dipartimento, manifestazioni, seminari, diffusione di iniziative Scientifiche.
Per tutti gli Istituti inseriti nella mail list, inoltre, è stata inviata una mail di presentazione del nostro dipartimento, curata dal nostro Direttore, a cui è stato allegato il nostro materiale informativo (guida dello studente, flyer, locandine, ecc.).
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L’Ateneo della Tuscia (e nello specifico il Dipartimento DANE – referente Prof.
Sergio Madonna), nel 2018 insieme ad una cordata di altre Università (con capofila nella Università di Firenze - , ha aderito ad un Progetto POT (Piani di Orientamento e Tutorato -DM 1047/2017, artt.
5 e 6), per le lauree di Classe L25.
Il POT dal titolo " Essere, Conoscere, Scegliere: ECS.10 – avendo ricevuto un ottimo punteggio finale (1,63) è stato finanziato al 100% dal MIIUR.
IL POT prevedeva comunque un cofinanaziamento da parte degli Atenei partecipanti nella misura del 10%.
In estrema sintesi il l POT ha come obiettivi:
• Garantire una scelta universitaria più consapevole e motivata;
• Garantire una migliore formazione degli studenti sulle materie di base (Italiano, matematica, chimica, fisica, biologia, inglese, ecc);
• Ridurre il numero degli studenti che finiscono fuori corso o abbandonano il corso di studi;
• Rafforzare le competenze ed i soft skills utili per trovare un lavoro alla fine del percorso universitario.
Rispetto alle azione previste dal POT nel mese di aprile 2019 sono stati fatti una serie di incontri per coordinare il POT per le lauree di Classe L25, con il PLS (Coordinato dal Prof.
Grandinetti), con gli altri POT attivi presso il nostro Ateneo (Dipartimento DEIM) e con il LABFORM (Dott.ssa Sibi).
E’ stata quindi fatta una riunione presso l’Università di Firenze per il coordinamento con gli altri Atenei coinvolti nel POT e con la referente nazionale del progetto (Prof.
Furlanetto).
In base alla provenienza degli studenti che si iscrivono ai nostri corsi, sono stati individuati e coinvolti nel progetto POT una serie di Istituti Superiori con i quali tuttavia le azioni previste dal POT, per motivi connessi alla programmazione scolastica, verranno sviluppate soprattutto a partire dal mese di settembre 2019.
A livello locale a presentazione del POT è stata fatta durante sia durante il convegno "Formare al Cambiamento organizzato dalla Università della Tuscia in collaborazione con numerosi Enti ed Organizzazioni scolastiche e territorriali, il 28 e 29 maggio 2019, sia in occasione della chiusura del PLS di Ateneo il 3 giugno 2019.
A livello nazionale la presentazione del POT avverrà presso il 7 e ll’8 giugno 219 nell’apposito convegno organizzato presso presso l’Università degli studi di Firenze.
Il POT prevede una serie di azioni rivolte non solo agli studenti iscritti ai nostri corsi, ma anche ai loro Istituti di provenienza, al fine di far approfondire la conoscenza di alcune materie di base utili in ambito universitario ed in particolare:
Azione 1.A.
sarà rafforzato il raccordo con le scuole secondarie di secondo grado principalmente di tipo "tecnico" per condividere le diverse azioni del progetto.
Il raccordo avverrà mediante riunioni in cui saranno presentate/coprogettate le attività.
Saranno predisposti questionari di valutazione delle attività i cui risultati saranno condivisi con le scuole per effettuare un monitoraggio e un riesame delle attività a livello di sede e di Cabina di Regia del progetto.
• Azione 1.B.
: presentazione nelle scuole secondarie di secondo grado partecipanti al progetto, dell'Offerta formativa di tutti gli Atenei coinvolti delle classi di laurea L25 con focus sulle differenze caratterizzanti i diversi ambiti territoriali.
− testimonianze di professionisti e neolaureati relative al percorso didattico e professioni in qualità di parti terze interessate con particolare attenzione alla promozione dell’equilibrio di genere.
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− predisposizione di video e materiale fruibile via web inerente gli obiettivi formativi e le informazioni relative agli sbocchi occupazionali.
− seminari tematici su problemi relativi alla sostenibilità per far comprendere come l’interdisciplinarietà è fondamentale nella risoluzione di problemi complessi e quanto ogni professionalità contribuisca alla loro risoluzione.
Azione 1.C.
- sarà erogato un test di autovalutazione sulla base di quanto richiesto per la valutazione delle competenze in ingresso dalle singole sedi.
Il test sarà composto anche da una macro sezione di tipo motivazionale relativa agli atteggiamenti, al metodo di studio e alle credenze funzionali a un inserimento adattivo nel nuovo contesto universitario.
Il test sarà erogato in modalità on-line nelle diverse sedi e i risultati saranno discussi con i docenti delle scuole coinvolte a livello di singola sede e nella cabina di regia del progetto.
Il test sarà somministrato nelle classi IV e nelle classi V delle scuole coinvolte.
Ogni studente riceverà un profilo della prova effettuata relativo alle sezioni disciplinari e un profilo della prova relativo alla sezione motivazionale.
- saranno promossi incontri con i docenti delle scuole secondarie coinvolte al fine di ridiscutere i risultati conseguiti negli anni precedenti dagli studenti nel test e nella progressione di carriera con il fine di definire i saperi minimi richiesti per un proficuo accesso all’Università.
- saranno organizzati corsi di potenziamento delle competenze relative a matematica, fisica, biologia e chimica attraverso moduli pomeridiani.
Gli studenti avranno inoltre la possibilità di accedere ai compendi DIALOGARE sviluppati da UNIFI e relativi alle discipline di Chimica, matematica, fisica, biologia e logica (www.unifi.it/orientamento).
Sarà possibile inoltre usufruire da smartphone dei compendi come ipertesti per eseguire esercizi on line, verificarne l’esecuzione e ottenerne la spiegazione
Azione 1.D - saranno sviluppati percorsi di alternanza strutturati con attività laboratoriale finalizzata al raggiungimento di obiettivi formativi che permettano agli studenti di trasformare le conoscenze in competenze e osservare in modo critico i diversi aspetti del sapere legati alla sostenibilità ambientale.
Tali azioni di orientamento potranno essere inquadrate all'interno delle attività promosse dalle Scuole nell'ambito dei PON Scuola 2014–2020 e riguarderanno:
- percorsi di Alternanza Scuola – Lavoro per permettere agli studenti di sperimentarsi nel contatto reale con le discipline universitarie attraverso la frequenza a lezioni e laboratori specifici per potenziare aspetti disciplinari e facilitare la scelta accademica ancorata all’esperienza;
- sviluppo di un progetto/prodotto su proposta della scuola attraverso i seguenti step: seminario di almeno 4 ore tenuto da docenti universitari, realizzazione presso la scuola del progetto/prodotto e discussione finale del lavoro realizzato nella sede universitaria.
Al termine del lavoro redazione di articolo scientifico da sottoporre al comitato editoriale dello The Young Darwinian Journal, rivista internazionale dedicata alla pubblicazione di progetti e prodotti realizzati dagli studenti.
Il percorso favorisce la maturazione di aspetti di team building e problem solving, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti alla progettazione e realizzazione di progetti/prodotti, oltre che l’apprendimento delle basi del rigore metodologico nel comunicare i propri progetti di ricerca sia tecnologici che sociali.
All’interno dell’Azione 2 "Tutorato" le attività riguarderanno:
• Azione 2.A.
– Indagine conoscitiva per individuare le criticità nella progressione di carriera e le cause dell’abbandono.
Sarà reso disponibile l’applicativo CorData sviluppato da UNIFI che permetterà l’analisi delle carriere su dati ANS.
• Azione 2.B - Reclutamento di tutor - Il sistema di tutorato potrà prevedere figure differenziate per attività.
• Azione 2.C -
- formazione dei tutor sulle tecniche di studio in gruppo, sul public speaking e sui principi della comunicazione nelle relazioni;
- formazione dei tutor senior sulle discipline PLS;
• Azione 2.D
- monitoraggio delle attività di tutoraggio mediante somministrazione di questionari agli utenti e discussione dei risultati all’interno della Cabina di Regia per valutare azioni di miglioramento
Il Corso di Studio in breve
Il Corso di laurea in Scienze della Montagna nasce dall'aggiornamento complessivo dell'offerta formativa dell'Università della Tuscia nella classe L-25.
In particolare la proposta di istituzione del nuovo corso di laurea interessa la sede distaccata di Rieti con l'obiettivo di diversificare definitivamente il percorso didattico proposto dall'Ateneo viterbese nella sede reatina rispetto a quello presente a Viterbo e, allo stesso tempo, di offrire al mondo del lavoro una nuova figura di laureato, con competenze specifiche per intervenire a livello di analisi e gestione su quei vasti territori montani che oggi risultano in parte marginali, ma che nell'immediato futuro potrebbero divenire il teatro di importanti trasformazioni nel nostro Paese e rappresentare il terreno di coltura per una nuova imprenditorialità.
Le ragioni alla base di un corso in Scienze della Montagna derivano da un'attenta analisi di ciò che sta avvenendo nei territori montani a livello internazionale, nazionale e locale.
Nello scenario mondiale i problemi fondamentali che riguardano le aree di montagna sono almeno tre.
Il primo aspetto è quello legato al dissesto e alla erosione e desertificazione dei suoli.
Il fenomeno che, interessa drammaticamente anche il nostro Paese, determina una costante riduzione delle superfici coltivabili con enormi ripercussioni sulle economie locali sia per via diretta che indiretta (industrie di trasformazione, trasporti, turismo, salute e benessere, ecc.).
Il secondo è connesso con i cambiamenti climatici in atto che in un arco temporale di 50 anni vedono un incremento delle temperature medie che potrebbe essere non inferiore a 2°C.
Una prevedibile conseguenza è la profonda modificazione degli attuali ambienti montani.
Gli assetti faunistici e vegetazionali muteranno sia in termini qualitativi con una possibile riduzione della biodiversità (scomparsa delle specie meno termofile), sia sul piano distributivo con lo spostamento verso l'alto delle specie e popolazioni termofile.
Ciò potrebbe aumentare, come già sembra profilarsi, gli episodi di dissesto idrogeologico, ma anche incidere profondamente sull'economia dei territori montani (contrazione del turismo invernale, cambiamento dell'agricoltura e della zootecnia, ecc.).
Il terzo aspetto, di solito trascurato, riguarda l'incremento demografico a livello planetario.
Le ultime proiezioni in materia smentiscono categoricamente i più ottimistici modelli prodotti negli anni passati e mostrano che per la fine del secolo la popolazione mondiale raggiungerà un numero compreso tra 9.6 e 12.3 miliardi di abitanti, più di quanti possano essere mantenuti con le produzioni agricole attuali.
Necessariamente, quindi, la pressione sulla zone montane finirà con l'accentuarsi.
Inoltre, l'incremento demografico interesserà soprattutto l'Africa con connesso rapido e massiccio aumento dei flussi migratori verso l'Europa.
Anche a livello nazionale i primi fenomeni da considerare sono quelli connessi con le dinamiche demografiche e le conseguenti politiche economiche, sociali e di attenzione all'ambiente.
Pur essendo il territorio nazionale per il 54.3 % montano, vede una popolazione residente che, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, è progressivamente diminuita ed oggi risulta di poco superiore al 12 %.
D'altra parte, dopo il grande spopolamento delle aree montane alpine e, soprattutto, appenniniche degli anni Cinquanta-Settanta del secolo scorso il processo si è diversificato.
Mentre nell'Italia settentrionale si è osservata un'inversione di tendenza e nell'ultimo decennio i dati Istat indicano un ritorno della popolazione sulle montagne, in quella centrale e, ancor di più, meridionale i residenti nelle zone montane sono ancora in diminuzione con percentuali che nell'ultimo decennio, sono state spesso superiori al 10%.
Le conseguenze di questa “mancanza di presidio” sono, da un lato la sempre minore manutenzione dell'ambiente con gli esiti a tutti noti, dall'altro la perdita di valore economico dei territori montani con progressivo invecchiamento e impoverimento delle popolazioni ancora residenti.
L'Italia centrale e, nello specifico, il territorio reatino rappresentano in maniera paradigmatica questi processi: l'abbandono delle attività agricole e della trasformazioni dei prodotti della terra, la deindustrializzazione dell'area reatina innescata dalla cessazione della Cassa del Mezzogiorno ed esplosa negli ultimi anni a causa della recente e grave crisi economica, la caduta del turismo invernale (Monte Terminillo) per l'accorciamento del periodo di innevamento e la contemporanea crescita di altri centri di villeggiatura invernale hanno generato una condizione di grave disagio se non sofferenza per la popolazione locale.
Il fenomeno si riproduce in gran parte dell'Umbria, in Abruzzo, Molise, Frusinate, Irpinia, ecc., e il primo sintomo è rappresentato dalla mancanza di fiducia nel futuro delle giovani generazioni che si traduce in demotivazione verso lo studio e il lavoro e, quindi, nell'abbandono del territorio nativo.
Tutte queste considerazioni, la richiesta della classe dirigente locale di rendere l'offerta formativa universitaria in Sabina ancor più aderente alle necessità del territorio e la consapevolezza che il corso di laurea (Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura) attualmente offerto dall'Università della Tuscia a Rieti non è stato un investimento sbagliato, ma in questi anni ha riscosso un notevole successo e ha molto contribuito alla struttura economica e culturale del territorio reatino, hanno portato a riconoscere in un corso dedicato all'ambiente montano la migliore risposta alle necessità di creare figure professionali innovative e in grado di rispondere alle nuove esigenze che si stanno profilando sul mercato del lavoro.
Scienze della Montagna, infatti, presenta i tratti di un corso di laurea innovativo che, come verrà dettagliatamente descritto nei paragrafi successivi, è stato attentamente calibrato per contribuire allo sviluppo del territorio della montagna peninsulare italiana e, più ampiamente, mediterranea.
Peraltro, dalle indagini svolte preliminarmente alla progettazione del corso è emerso che Scienze della Montagna avrebbe carattere quasi di unicità nel panorama universitario globale.
Infatti, sembra che ad oggi siano attivi solamente un Corso di laurea in Environmental Science in Montainous Areas presso l'Università di Shinshu, in Cina, una Summer school in Mountain Science presso l'università dell'Idaho, negli USA, un corso in Mountain Studies presso l'Università di Alberta, in Canada, e un Master in Environmental Management of Mountain Areas (EMMA) proposto in lingua tedesca dall'Università di Innsbruck in collaborazione con quella di Bolzano.
A questi va aggiunto quella che probabilmente è l'iniziativa più interessante per il settore: il corso di laurea in Valorizzazione e Tutela dell'Ambiente e del Territorio Montano, offerto dall'Università di Milano presso la sede distaccata di Edolo (BS).
Detto corso risulta un'iniziativa di notevole interesse per il territorio alpino come dimostrato dalle numerose attività che sono nate intorno al percorso universitario curriculare e dal notevole numero di studenti che riesce ad attrarre (76 nell'ultimo anno).
In definitiva, lo scopo del corso di laurea in Scienze della Montagna è la formazione di un laureato con elevate capacità analitiche, progettuali e gestionali del territorio montano e delle sue risorse, con particolare riferimento alla conservazione dell'ambiente naturale e della sua biodiversità, alla gestione sostenibile delle risorse agro-forestali e zootecniche e alla valorizzazione del turismo e dei prodotti locali.
Per il conseguimento del titolo è necessario avere acquisito nel corso del triennio 180 CFU superando 17 esami (più le AFS), una prova di lingua inglese, un periodo di tirocinio, anche all'estero, e una prova finale.
Il laureato in Scienze della Montagna è in possesso dei requisiti necessari per risultare una figura professionale immediatamente spendibile sul mercato del lavoro, ma, nel contempo, possiede le specifiche basi scientifiche e culturali per accedere ad un corso di laurea magistrale.
In tal senso, Scienze della Montagna è progettato per trovare il naturale proseguimento nel corso di laurea magistrale in vari corsi di secondo livello e, in particolare, Conservazione e Restauro dell'Ambiente Forestale e difesa del Suolo offerto dalla stessa Università della Tuscia;
Sulla base delle competenze acquisite nel corso universitario e del titolo conseguito, il laureato in Scienze della Montagna può trovare sbocchi lavorativi presso i Carabinieri Forestali, i Ministeri, le Regioni, gli Enti Parco e Aree protette, le Comunità Montane, le Industrie, gli Studi di progettazione e consulenza e le imprese, in particolare quelle che operano nei territori montani.
Può collaborare alle attività delle Associazioni ambientaliste anche con riferimento al settore della divulgazione ambientale.
Come insegnante nella formazione professionale, il laureato in Scienze della Montagna può anche occuparsi della didattica nei percorsi di formazione professionale, somministrando lezioni individuali o per gruppi e addestrando all'uso in sicurezza di macchine ed attrezzature utilizzate in ambito forestale ed ambientale.
Il laureato in Scienze della Montagna può, infine, svolgere libera professione autonoma o associarsi a società e studi professionali che operano nei settori di riferimento.
Il corso, infatti, consente l'abilitazione all'esercizio delle seguenti professioni regolamentate:
- agronomo e forestale junior (previo superamento Esame di Stato - sezione B);
- agrotecnico laureato, perito agrario laureato, perito industriale laureato.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite il sistema informativo di ateneo, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Percorso STANDARD
FIRST YEAR
First semester
Course
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Credits
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Scientific Disciplinary Sector Code
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Contact Hours
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Exercise Hours
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Laboratory Hours
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Personal Study Hours
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Type of Activity
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Language
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17682 -
Elementi di chimica
(objectives)
At the end of the course the student must be able to know: write the formula of an inorganic and organic compound, recognize the type of chemical bond, know how to balance a redox and non-redox reaction with related stoichiometric calculations, know how to calculate the pH of a solution, knowing how to recognize an organic functional group and knowing its reactivity. Know the chemical structure of biomolecules
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8
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CHIM/06
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64
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-
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-
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-
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Basic compulsory activities
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ITA |
18125 -
Matematica
(objectives)
Knowledge of the contents of Mathematics aimed at understanding the other applicative subjects foreseen in the course of studies
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6
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MAT/05
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48
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-
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-
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-
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Basic compulsory activities
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ITA |
18127 -
Biologia generale
(objectives)
Acquisition of the basis for understanding the living world, knowledge of cell types and fundamental processes taking place at the cell level (transcription, translation, energy metabolism, etc.). Attendance at lectures and participation in the laboratory exercises will allow the student to acquire basic knowledge of General Biology. Specifically, the student will be able to: • Know the current theories regarding the origin of life. Know the differences between prokaryotic and eukaryotic cells. • Know the main evolutionary theories that can explain the evolution of living beings. • Know the structure of nucleic acids and DNA replication. • Know the main processes related to the transmission of characters • Know the main processes related to energy metabolism in autotrophs and heterotrophs.
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6
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BIO/01
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26
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4
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12
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-
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Basic compulsory activities
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ITA |
18151 -
Economia e politiche di sviluppo del territorio montano
(objectives)
The course aims at providing students with useful knowledge and tools for a sustainable management of agro-forestry farms operating in mountain areas, with the main objective of maintaining and developing the territory. Specifically, the course aims to provide: - knowledge in economic theory with particular reference to the entrepreneur and agricultural and forestry production - knowledge and tools for the economic management of agro-forestry farms - knowledge and tools for the use of Community and national policy measures and interventions in favor of mountain areas
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6
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AGR/01
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48
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
Second semester
Course
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Credits
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Scientific Disciplinary Sector Code
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Contact Hours
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Exercise Hours
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Laboratory Hours
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Personal Study Hours
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Type of Activity
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Language
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18126 -
Fisica
(objectives)
Knowledge of basic physics
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6
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FIS/01
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48
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-
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-
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-
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Basic compulsory activities
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ITA |
18150 -
Botanica ed elementi di ecologia vegetale
(objectives)
Knowledge of the plant cell in relation to plant structure and functions. Understanding of anatomical-functional differences between Conifers, dicot and monocot Angiosperms . Compare the reproductive cycles of mosses, ferns, gymnosperms, angiosperms. The phenotype and its modifications according to the environment.
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7
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BIO/03
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48
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-
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8
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-
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Basic compulsory activities
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ITA |
18149 -
Geologia
(objectives)
The course has three main objectives: 1) to provide some fundamental elements of Earth Sciences aimed at understanding the evolution of the Earth's system and its dynamic character; 2) provide basic notions for the interpretation and use of geological data available at national and regional level (for non-geological professionals); 3) highlight the multiple hazards and geological risk factors that characterize the national territory. Taking into account that the application of the European INSPIRE (INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe) directive implemented in Italy with Legislative Decree 32/2010, has completely changed the management and distribution of territorial data and, in particular, geological data. The course also provides indications on how to use the geothematic data made available by standard OGC (Open Geospatial Consortium) services, of the leading national and regional geoportals, which have become the main (and often the only) source of information and acquisition of such data. 1) knowledge and understanding At the end of the training activity the student will acquire knowledge on the main dynamic processes affecting the terrestrial system, on the hazard and risk factors associated with them and will be able to understand the terminology and symbols used in geological maps, as well as to have the basic knowledge necessary to acquire geological data from the leading national and regional geoportals 2) applying knowledge and understanding. At the end of the training activity, the student must demonstrate that he can perform a search for geothematic data (and in particular those relating to geological cartography) made available by the leading national and regional geoportals and to use them to carry out a brief description of the physical characteristics of the territory with particular reference to its geological hazard factors and relative risk. 3) making judgements. Through the examples proposed during the lessons and the exercises, the student must be able to evaluate the quality of the geological data acquired or the limits related to their use in territorial studies. He must also be able to correctly cite the source of information obtained to distinguish bibliographic data from his interpretations clearly. 4) communication skills. The student must acquire a primary technical language relating to the topics covered during the lessons and exercises to be able to dialogue with professionals and experts engaged in environmental, territorial analysis, management, and design. Communication skills will be verified during the ongoing tests and during the final exam. 5) learning skills The student will have to demonstrate that he possesses the essential notions to be able to carry out a general analysis of the geological data available (on a limited territorial area), and also to be able to acquire further knowledge. Then acquire data for a more in-depth analysis of specific, variable aspects depending on the local characteristics and, therefore, also different from those treated in the examples considered during the course and exercises.
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6
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GEO/02
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32
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16
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
Optional Group:
Lingua inglese esame interno o riconoscimento esterno - (show)
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6
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18169 -
Lingua inglese
(objectives)
The objective of this course is to obtain a B1-B2 level of English. The course will not provide a Language certification. In case of a positive outcome after the examination the students will have 6 ECTS.
COURSE OUTCOMES:
- written comprehension of common texts; - understanding and expression of ideas, opinions, feelings and desires in oral and written productions; - understanding of the main elements of a clear speech about familiar or course related topics; - ability to communicate in English about everyday activities requiring a simple exchange of information on familiar topics; - understanding and expression of ideas, opinions and texts of scientific interest; - ability to write simple and coherent texts on familiar topics; - ability to write short personal letters about personal experiences and short stories.
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6
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L-LIN/12
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48
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-
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-
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-
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Final examination and foreign language test
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ITA |
18359 -
Lingua inglese idoneità
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6
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48
|
-
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-
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-
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Final examination and foreign language test
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ITA |
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16978 -
Attività formative a scelta
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12
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96
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-
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-
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-
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Elective activities
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ITA |
SECOND YEAR
First semester
Course
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Credits
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Scientific Disciplinary Sector Code
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Contact Hours
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Exercise Hours
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Laboratory Hours
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Personal Study Hours
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Type of Activity
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Language
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18157 -
Gestione delle foreste montane
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-
Dendrologia e dasologia montana
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7
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AGR/05
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56
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
-
Dendrometria e selvicoltura
(objectives)
The aim of the course is to provide the necessary knowledge for the ecology diagnosis of forest stands, forest measurements and forest management choices. In particular, students will gain the skill to DESIGN AND MANAGE forestry projects. At the end of the course, the student must be able to understand the aims of sustainable forest management. Thus it will have acquired the ability to apply and link criteria and methods of forest ecology, dendrometry, and silviculture in the various national territorial and environmental contexts. Finally, he must have acquired the theoretical and practical knowledge to elaborate and draft forest management projects from those of environmental restoration to those of multifunctional silviculture. During the course, students will be encouraged to develop independent judgment, communication skills and the ability to learn.
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7
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AGR/05
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56
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
18158 -
Genetica vegetale
(objectives)
Get the basic concepts to understand the hereditary mechanisms and genetic bases useful in the evolution of populations and in the management and protection of mountainous and non-mountainous territory.
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6
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AGR/07
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48
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-
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-
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-
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Basic compulsory activities
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ITA |
118633 -
Tecnologie di trasformazione dei prodotti di montagna
(objectives)
Acquisition of knowledge related to the main food and products processing. In particular, topics regarding technologies/biotechnologies for the transformation of raw materials, of plant and animal origin, grown and raised in mountain areas, will be addressed. The lessons will be articulated following the production chains that are subject to the recognition of the indication "Mountain product", established by art. 31 of Regulation (EU) no. 1151/2012 and regulated by the D.M. of the M.I.P.A.A.F. n. 57167 of 26 July 2017. The production chains that will be treated during the course will concern: i) the transformation of meat and eggs; ii) the dairy sector; iii) processed fruit and vegetables; iv) the processing of cereals; v) the production of honey and bee products. The transformation of the so-called "spontaneous products", which although not included in the "Mountain product" brand, will also activate important supply chains, such as medicinal plants and undergrowth products (currants, raspberries, blueberries, brambles, wild strawberries forest, wild asparagus, juniper, strawberry tree, myrtle, epigean mushrooms and truffles). For each supply chain, the student will have to acquire specific knowledge regarding the quality characteristics of the food and the related hygiene and health requirements, the organization of the plants and the evaluation of the process in relation to the operating conditions and conditioning techniques. At the end of the course, he will have to be able to independently define the quality of the food product with the aim of improving its production techniques and marketing. The recognition of the peculiar characteristics of the "mountain product" will provide the student with the basic tool to communicate to the consumer the added value and peculiarity of the food according to the area of origin.
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6
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AGR/15
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48
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-
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-
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-
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Related or supplementary learning activities
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ITA |
18160 -
Laboratorio di sistemi informativi territoriali
(objectives)
The course is 48 hours long (6 CFU) and iams to introduce students at the basis of cartography, especially at the usage of geographic information systems. During the course, history of cartography, traditional definitions and concepts of cartography will be provided (types of maps, scale, projection systems, etc.) as well as issues about digital cartography (rasters, vectors). Base knowledge of querying territorial information systems will be given, in order to edit a personal SIT. At the end of the course, the student has to be familiar with the main softwares of digital cartography, web GIS, and Web Map Service systems.
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6
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AGR/10
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48
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-
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-
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-
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Related or supplementary learning activities
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ITA |
Second semester
Course
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Credits
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Scientific Disciplinary Sector Code
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Contact Hours
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Exercise Hours
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Laboratory Hours
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Personal Study Hours
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Type of Activity
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Language
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16974 -
Diversita' vegetale
(objectives)
Acquisition of adequate knowledge of plant diversity, with particular reference to plant species of the Italian flora. Acquisition of techniques to investigate plant diversity and for its scientific evaluation.
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6
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BIO/03
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48
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-
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-
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-
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Basic compulsory activities
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ITA |
18156 -
Abilità informatiche e statistiche
(objectives)
Provide the statistical bases for understanding and describing phenomena and knowing how to draw an experiment with its interpretation. Provide students with tools for using Office programs (Word, Excel, PowerPoint) for their correct use to write a thesis or a scientific work, to process the data and graphs that represent them.
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6
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48
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-
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-
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-
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Other activities
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ITA |
18155 -
Conservazione degli ecosistemi montani
(objectives)
In general, the course objectives are described as follows, with reference to the Dublin descriptors: 1) knowledge and understanding; will be provided the elements to deepen the knowledge of ecological processes and principles of conservation biology, with presentation the practical cases, in order to promote the understanding of the problems presented; 2) applying knowledge and understanding. the student's resources will be stimulated through the presentation of practical cases, problems to be solved, the preparation of a project, and the application of these resources to the resolution of concrete conservation problems. 3) making judgements. the topics will be presented in a layman's and open manner, without prejudice to participation and the proposition of ideas and hypotheses to those who show creative and original individual paths, even if not in line with the most established trends. The lessons will be conducted in an attempt to stimulate the proposal of ideas and observations, to be presented in front of course colleagues. In the exposition of the project, effective communication techniques will be encouraged, which will be widely mentioned during the course. 5) Learning skills. Lectures will be conducted in such a way as to facilitate, as the lessons progress, the learning of notions and, especially, general principles of ecology and conservation biology.
The student will be able to evaluate the threats to the conservation of ecosystems, with many insights on the mountain ones, mainly in the Apennines. However, the approach is more general, with the presentation of case studies and examples from natural, semi-natural and artificial ecosystems. In addition, he will be able to put in writing a conservation project, an impact assessment, a monitoring program.
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6
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BIO/07
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48
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
118634 -
Faunistica
(objectives)
The course on WILDLIFE aims to provide students with theoretical / practical knowledge that allows them to give a concrete and profitable professional contribution in the planning phase of faunal management of the agro-forestry territory. To this end, the objectives of the course focus on knowledge of the biology, ecology and ethology of the main wild species of conservation and hunting interest in the Italian territory, with particular regard to those of central Italy. The fauna-man-environment interactions, often conflicting (damage to crops, forest renewal, predation, interference with roads, etc.), require the treatment of monitoring techniques (qualitative and quantitative). In parallel with the techniques for estimating the abundance and density of specific species and their comparison with the agroforestry densities, the most innovative strategies and techniques aimed at increasing and numerical containment in every protected and unprotected territorial area are discussed.
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6
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AGR/18
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48
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
THIRD YEAR
First semester
Course
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Credits
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Scientific Disciplinary Sector Code
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Contact Hours
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Exercise Hours
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Laboratory Hours
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Personal Study Hours
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Type of Activity
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Language
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18360 -
Prova finale
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4
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-
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-
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-
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-
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Final examination and foreign language test
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ITA |
18367 -
Tirocinio
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7
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-
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-
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-
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-
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Other activities
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ITA |
16966 -
Monitoraggio e difesa dell'ambiente montano
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16966-1 -
Entomologia del sistema montano
(objectives)
The aim of the course is to provide students with the basis for understanding the great biodiversity and importance of insects, particularly in forest and mountain environments. Morphology, anatomy and physiology of insects as well as methods for the evaluation and control of harmful insect populations, according to current legislation, will be addressed. In addition, methods are provided for the identification of the main groups and the knowledge of insects that infested the plant species typical of the mountain and forest environment is deepened. The course pursues the following educational objectives: KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING Development of knowledge of the basic principles of general and applied entomology; identification of the most important insects (order level) in agricultural and natural ecosystems in the mountain area and comprehension of the role these organisms play in ecosystems. Learning the main monitoring strategies of insects and how to apply them correctly. Knowledge of pest control strategies. Knowledge of the main forest insects in the Apennine Mountain environment. APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING Understanding of experimental approaches to entomology in mountain environments discussed in class and their applications to specific cases. MAKING JUDGMENTS Interpretation of entomological issues, in analogy with what was discussed in class. Application of the knowledge acquired in the course to manage the various phytosanitary issues and to preserve taxa of interest. COMMUNICATION SKILLS Use of the correct technical-scientific terminology in the description of the course topics. Synthesis skills and communicative effectiveness in the description of the course topics. LEARNING SKILLS Knowledge of the topics of the course and critical ability to understand the crucial aspects of a phytosanitary problem, how to deal with it, and how to carry out the necessary insights.
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6
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AGR/11
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48
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
16966-2 -
Patologia forestale
(objectives)
The course aims to deal with the main plant pathogens (mainly fungi, but with examples concerning also bacteria, viruses and insects) of particular importance in forest and mountain environment. Consequently, the main purposes of the course are the understanding of the biology and the epidemiology of these disease agents, and the containment strategies to be adopted (preferably with low environmental impact). Then, the course aims to bring a knowledge of the main factors that trigger the spread of these pathogens (climate change, pathogen pollution and agricultural changes). Finally, the students are driven to the learning of how to recognize an pathogen and what are the possible measures and strategies to minimize the impact of these pathogens (including Legislative rules). The course pursues the following educational objectives: KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING Development of knowledge of the basic principles of plant pathology, Understanding of the ways of occurrence and spread of diseases in plant populations. Recognition and interpretation of plant symptoms. Understanding the main biological aspects of the different categories of biotic causal agents. Learning the main strategies of disease diagnosis and how to apply them correctly. Knowledge of the most important plant diseases in the mountain area and their causative agents. APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING Understanding of experimental approaches to phytopathology in mountain environments discussed in class and their applications to specific problems MAKING JUDGMENTS Interpretation of phytopathological issues, in analogy with what was discussed in class. Application of the knowledge acquired in the course to manage the various phytosanitary issues. COMMUNICATION SKILLS Use of the correct technical-scientific terminology in the description of the course topics. Synthesis skills and communicative effectiveness in the description of the course topics. LEARNING SKILLS Knowledge of the topics of the course and critical ability to understand the crucial aspects of a phytosanitary problem, how to deal with it, and how to carry out the necessary insights.
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6
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AGR/12
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48
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-
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-
|
-
|
Core compulsory activities
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ITA |
16971 -
Agricoltura di montagna
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16971-1 -
Arboricoltura da frutto
(objectives)
At the end of the course the student will acquire knowledge and understanding of the concept of quality in fruit production and of the main factors infulencing the quality of fruit production during the seasonal production cycle. In relation to the main types of woody fruit crops, the aspects of developmental biology and physiology that are most responsible for determining fruit quality will be addressed, as well as aspects of the most appropriate cultivation techniques for the sustainable production of fruit quality in relation to environmental conditions and limitations and market needs. The student will acquire the ability to analyse the possible interactions between tree agroecosystems, environment and applied cultivation techniques (applying knowledge and understanding). The student will acquire the ability to make judgements, also through the critical consultation and comparison of various types of teaching materials. The student will acquire the ability to document and communicate the acquired knowledge with appropriate terminology (communication skills) and the ability to promote his/her own self-updating (learning skills).
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6
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AGR/03
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48
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
16971-2 -
Alpicoltura
(objectives)
1) Understanding of the basics of agronomy and crop science useful for upland crop system management 2) Comprehension of variety of factors affecting upland crop system management and ability to apply specific solutions 3) Capability to analyze upland farming systems with special attention to rotations and agronomic practices applied to crops for the protection of mountain environment 4) To be able to describe technical features of upland cropping systems as well as their peculiarities and critical aspects 5) To be able to face questions speaking with an appropriate technical language.
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6
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AGR/02
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48
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-
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-
|
-
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Core compulsory activities
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ITA |
16964 -
Ingegneria delle acque e del territorio montano
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16964-1 -
Idrologia e sistemazioni idrauliche
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Also available in another semester or year
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16964-2 -
Costruzioni, rilievo e rappresentazione del territorio in ambiente montano
(objectives)
The course is aimed at providing the basic knowledge on the representation of the territory as well as some essential elements related to forest construction. The student must acquire the fundamental knowledge concerning the methods, tools and operations for the survey and observation of the territory and the principles and tools for its representation. The student should be able to use the most common and frequent IT tools for the representation of spatial data. Basic knowledge of forest construction is also provided.
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8
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AGR/10
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64
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
Second semester
Course
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Credits
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Scientific Disciplinary Sector Code
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Contact Hours
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Exercise Hours
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Laboratory Hours
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Personal Study Hours
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Type of Activity
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Language
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118635 -
Promozione e valorizzazione della montagna
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-
Ecoturismo e marketing della montagna
(objectives)
a) Educational objectives In line with the educational objectives of the degree course 'Mountain Sciences', the course aims to promote the enhancement of mountain territories through the learning and application of approaches related to territorial marketing, place branding, and sustainable tourism. b) Expected learning outcomes At the end of the course, students should be able to - know and discuss marketing principles, approaches, and best practices applied to local development; - acquire knowledge in the field of tourism and sustainable development; - apply a place branding process in mountain areas (Lab "Mountain Marketing").
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6
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SECS-P/08
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48
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-
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-
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-
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Core compulsory activities
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ITA |
-
Produzioni animali in aree montane
(objectives)
a) Educational aims: In line with the educational objectives of the degree course 'Mountain Sciences' teaching is to encourage the sustainably management of quality livestock products in mountain and Mediterranean environments. b) Expected results At the end students will be able to: - Know and discuss the parameters that define the overall quality of animal products; - Acquire knowledge in the field of farming systems in mountain area; - Enhance the traditional products.
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6
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AGR/18
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48
|
-
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-
|
-
|
Related or supplementary learning activities
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ITA |
16964 -
Water and territory engineering
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16964-1 -
Idrologia e sistemazioni idrauliche
(objectives)
The course deals with the main aspects concerning the management of hydrographic basins. In particular, the fundamental hydrological, hydraulic and erosive processes occurring at basin scale are analyzed.
Upon completion of this course, learners should achieve the following objectives: 1) knowledge and ability to understand a field of study at a level that is characterized by the use of advanced textbooks and also includes knowledge of some cutting-edge topics in the field of mountain river basin management and bioengineering; 2) ability to apply their knowledge and understanding in a manner that demonstrates a professional approach to their work, as well as adequate skills to both devise and support arguments to solve problems in the field of mountain river basin management and bioengineering; 3) ability to collect and interpret hydrologic data; 4) ability to communicate information, ideas, problems, and solutions, on the issues addressed, to specialist and non-specialist interlocutors; 5) learning skills necessary to undertake further studies (Master Degree) with a high degree of autonomy.
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6
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AGR/08
|
48
|
-
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-
|
-
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Core compulsory activities
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ITA |
16964-2 -
Costruzioni, rilievo e rappresentazione del territorio in ambiente montano
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Also available in another semester or year
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Teachings extracurricular:
(hide)
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