Docente
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CERFOLLI Fulvio
(programma)
c) PROGRAMMA L’ambiente acquatico: La distribuzione degli ambienti acquatici nel mondo. La chimica-fisica dell’acqua: ossigeno disciolto, conducibilità, pH, temperatura, la curva del BOD, la durezza, il fosforo, l’azoto, la torpidità e i solidi totali. Gli input energetici negli ambienti acquatici: catene del pascolo e catene del detrito. Fotosintesi, chemiosintesi, detrito autoctono e detrito alloctono. Gli ambienti d’acqua dolce e loro caratterizzazione: Il ciclo dell’acqua. Gli ambienti fluviali. Gli ambienti lacustri. Gli ecosistemi acquatici di transizione. Le zone umide. Altri ambienti d’acqua (fiumi e laghi sotterranei, sorgenti d’alta quota, sorgenti idrotermali, acque interstiziali). Habitat dulciacquicoli d’interesse comunitario. La classificazione dei laghi in base alla trofia. La contaminazione organica. Eutrofizzazione. Gli organismi dulciacquicoli (*): Adattamenti al mezzo acqueo e alle diverse caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua. Macrofite e Fitoplancton (aspetti funzionali e fasce ripariali). Zooplancton (Rotiferi, Cladoceri, Copepodi): diapausa e quiescenza, ciclomorfosi e migrazioni verticali. Benthos (Insetti, Molluschi, Crostacei, Oligocheti, Tricladi): parametri della nicchia ecologica, shift ontogenetico di nicchia. Fauna ittica delle acque interne italiane, status di conservazione, composizione delle comunità ittiche. Batracofauna, Erpetofauna, Ornitofauna e Mammalofauna degli ambienti acquatici. Classificazione trofico-funzionale degli organismi acquatici. Zonazione della distribuzione della biodiversità negli ambienti fluviali e lacustri. Idrobiologia teorica: Il “River Continuum Concept”. Gli “effetti a cascata”. La zonazione ittica. Approccio compartimentale. Cenni allo studio dell’ecologia delle acque interne. Le strutture trofiche. L'analisi della stabilità ecosistemica. Esercitazioni in campo e in laboratorio: Uso delle chiavi dicotomiche (es. molluschi: gasteropodi e bivalvi). Strumentazione da campo e da laboratorio (pHmetro, ossimetro, ecc). Tecniche di campionamento (pacchi fogliari, ecc). Impianti sperimentali per lo studio delle strutture e delle funzioni delle comunità ecologiche degli ambienti acquatici. (*) = Questi argomenti sono trattati soltanto dal punto di vista dell’Idrobiologia, tralasciando gli aspetti zoologici, botanici ed ecologici di base che vengono trattati in altri corsi.
(testi)
Dobson M., Frid C., 2009. Ecology of aquatic systems. Oxford University Press, II edizione
D‘Antoni S., Battisti C., Cenni M. e Rossi G.L. (a cura di), 2011. Contributi per la tutela della biodiversità delle zone umide. Rapporti ISPRA 153/11 (http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/allegato_rapporto_153_2011.pdf
Zerunian S.,, 2003. Piano d’azione generale per la conservazione dei pesci d’acqua dolce italiani. Quad. Cons. Natura 17, Min. Ambiente – Ist. Naz. Fauna Selvatica (http://www.isprambiente.gov.it/contentfiles/00006700/6726-17-qcn-pesci-acqua.pdf)
Cocchi R., Riga F. 2001. Linee guida per il controllo della nutria. Quad. Cons. Natura 5, Min. Ambiente – Ist. Naz. Fauna Selvatica (http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_nutria.pdf)
Borin M., 2003. Fitodepurazione. Edagricole AAVV, 2004. La carta ittica dei fiumi Mignone Paglia e Marta. Provincia di Viterbo (a cura di). http://www.parchilazio.it/documenti/pubblicazioni/3793_allegato1.pdf)
Gli argomenti trattati a lezione saranno integrati con materiale bibliografico fornito durante il corso. Gli studenti non frequentanti sono incoraggiati a contattare il docente per avere informazioni sul programma, sui materiali didattici e sulle modalità di valutazione del profitto.
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