Fruisce da
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18537 TEORIE E TECNICHE DEL CINEMA DIGITALE in COMUNICAZIONE, TECNOLOGIE E CULTURE DIGITALI (L-20) L-20 0 Catanese Rossella
(programma)
Il corso passerà in rassegna le principali fasi e figure della produzione cinematografica, dalla scrittura al montaggio – analogico e digitale – fino alle tecniche di postproduzione; saranno analizzate in aula le fondamentali figure sintattiche del film, con esempi desunti da film significativi per la storia del cinema; dopo un approfondimento storico, il linguaggio del film sarà discusso in rapporto alle modalità produzione contemporanee e si porterà gli studenti a riflettere sulle principali teorie sui media digitali. Il corso, oltre ad una ricognizione storico-teorica che tenga conto di movimenti, forme di produzione e autori della storia del cinema, si focalizzerà sulla prospettiva analitica del linguaggio del film. Prima parte. Il linguaggio e la produzione. Elementi di narratologia; inquadrature; movimenti di macchina; grammatica del montaggio, tra analogico e digitale; sonoro; post-produzione e gli effetti speciali, dall’analogico al digitale.
Seconda parte. Un percorso diacronico nella storia del cinema Passaggi storici e tecnologici nella storia del cinema; documentario e non-fiction; cinema moderno; passaggio dall’analogico al digitale.
(testi)
Manuale: G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, Utet, Torino 2018.
Dispense a cura della docente Verranno fornite dispense in PDF.
Più un volume a scelta fra: - Alessandro Amaducci, Anno zero: Il cinema nell’era digitale, Lindau, Torino 2007.
- Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo: Storia di un'arte e di un linguaggio, Marsilio, Venezia 2007.
- Carlo Montanaro, Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, Le Mani, Recco, Genova 2019.
Si raccomanda la visione dei seguenti film, discussi a lezione: Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, Friedrich W. Murnau, 1922) La corazzata Potëmkin (Bronenosets Potëmkin, Sergej M. Ėjzenštejn, 1925) Susanna (Bringing Up Baby!, Howard Hawks, 1938) Quarto potere (Citizen Kane, Orson Welles, 1941) Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945) Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948) Cantando sotto la pioggia (Singing in the Rain, Stanley Donen e Gene Kelly, 1952) La finestra sul cortile (Rear Window, Alfred Hitchcock, 1954) I quattrocento colpi (Les Quatre Cents Coups, Francois Truffaut, 1959) Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle, Jean-Luc Godard, 1960) Psyco (Psycho, Alfred Hitchcock, 1960) 8½ (Federico Fellini, 1963) Il gattopardo (Luchino Visconti, 1963) Blow up (Michelangelo Antonioni, 1966) Il buono, il brutto e il cattivo (Sergio Leone, 1966) C’era una volta il west (Sergio Leone, 1968) 2001: odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, Stanley Kubrick, 1968) Il conformista (Bernardo Bertolucci, 1970) Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976) Guerre stellari (Star Wars, George Lucas, 1977) Blade Runner (Ridley Scott, 1982) Videodrome (David Cronenberg, 1983) Omicidio a luci rosse (Body Double, Brian De Palma, 1984) Pulp Fiction (Quentin Tarantino, 1994) Toy Story (John Lasseter, 1995) Matrix (Larry e Andy Wachowski, 1999) Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain, Jean-Pierre Jeunet, 2001) Mulholland Drive (David Lynch, 2001) La foresta dei pugnali volanti (Shí miàn mái fú, Zhang Yimou, 2004) Il divo (Paolo Sorrentino, 2008) Avatar (James Cameron, 2009) Interstellar (Christopher Nolan, 2014) La forma dell’acqua (The Shape of Water, Guillermo del Toro, 2017) Luca (Enrico Casarosa, 2021)
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