Docente
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GRAZZINI Filippo
(programma)
Il corso ha l'obiettivo di familiarizzare gli studenti con la fase storica di formazione e di prima fioritura della letteratura italiana, decisiva, come verrà illustrato, per la definizione di tratti di lunga durata nei secoli. Nel confronto indiretto ma continuo con gli eventi della storia linguistica, aritistico-comunicativa, sociale e politico-culturale anche internazionale, il corso contribuisce alla formazione complessiva degli iscritti alla classe L 10 in una direzione interdisciplinare, con una sicura capacità di collocare i prodotti della letteratura in una prospettiva diacronica e un consapevolezza del nesso storico tra letteratura e identità nazionale italiana. Ci si attende che gli studenti dimostrino di avere appreso a fine corso, in quantià e qualità apprezzabili, alcune conoscenze e abilità quali: comprensione letterale e consapevolezza delle modalità di studio della lingua letteraria italiana, soprattutto in poesia, medievale; riconoscimento dei principali caratteri metrici, retorici, stilistici; assimilazione di almeno i più importanti nuclei concettuali e ideologici dei testi; capacità tecnica di analisti almeno per tratti generali di testi letterari (ad esempio isolamento di singole componenti testuali e intendimento della loro funzionalità alla totalità del testo come struttura), a fini di interpretazione e anche di valutazione estetica; disponibilità a collegare il sapere letterario, in ogni circostanza storicamente rilevante, con le altre forme della cultura umanistica, e di riconoscere in tale coesione culturale un tratto caratteristico della civiltà italiana nel suo corso. Ci si aspetta inoltre che gli studenti sappiano esporre le loro conoscenze con un grado sufficiente di persuasività e che rivelino una maturazione rispetto alle loro capacità capacità nel precedente anno di corso.
(testi)
A.CASADEI-M.SANTAGATA, Manuale di Letteratura italiana medievale e moderna, Roma-Bari, Laterza, pp. 1-92; R. MORABITO, Dimensioni della letteratura italiana, Roma, Carocci, capp. 2, 3, 6, 7; Testi scelti per analisi e commento da M. SANTAGATA-L.CAROTTI-A.CASADEI- M.TAVONI, Il filo rosso. Antologia della letteratura italiana, Roma Bari, Laterza, voll. I.1 (l' uso di antologie alternative sarà autorizzato se, a un controllo da parte del docente, esse comprenderanno tutti i testi oggetto di studio nel corso); Francesco d'Assisi, "Cantico delle creature"; Giacomo da Lentini, "Madonna, dir vo voglio"; Guittone d'Arezzo, "Tuttor ch'eo dirò Gioi"; Guido Guinizzelli, "Al cor gentil", Guido Cavalcanti, "Avete 'n vo' li fior'"; Dante Alighieri, "Tanto gentile", "Guido, i' vorrei", "Al poco giorno"; Inferno canto I (tutto); V vv. 25-142 (si dovranno tenere presente anche i vv. 1-3 del successivo canto VI, in qualsiasi edizione); X vv. 22-93; XXI vv. 7-57; Petrarca, Canzoniere, 1, 3, 35, 90, 128, 272; Boccaccio, Decameron, V8, V 9. Per gli studenti non frequentanti è obbligatoria la lettura integrale di R. Morabito, Dimensioni ecc. (vedi sopra). Compatibilmente con lo stato di illustrazione del programma, nelle ultime lezioni del corso saranno forniti lineamenti generali di storia letteraria italiana (senza lettura di testi) da metà del Trecento alla fine del Cinquecento, per i quali cfr. CASADEI-SANTAGATA, Manuale, pp. 99-218, e saranno illustrate le problematiche relative a una "Definizione minima di Letteratura italiana" (dattiloscritto del docente in distribuzione agli studenti). I riferimenti alla storia letteraria 1350-1599 e alla "Definizione minima" non sono parte obbligatoria del programma di esame; costituiscono un bonus per gli studenti che in sede di esame intendano riferirne.
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