Docente
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DE SANCTIS Gianluca
(programma)
PROGRAMMA Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Nella prima parte del corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più squisitamente evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. La seconda parte del corso avrà invece carattere monografico e seminariale: essa sarà dedicata allo studio della religione romana nei suoi molteplici aspetti e intersezioni con il mondo del diritto, della politica, della guerra, dell’agricoltura, dell’economia e della vita quotidiana più in generale.
A) PARTE GENERALE Il Lazio arcaico e la nascita di Roma; i miti delle origini; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la costituzione romana; l’ultimo secolo della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’impero romano d’Occidente.
B) APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO Roma e gli altri.
Chi erano i Romani? Cosa sapevano, o cosa credevano di sapere, sulle loro origini? Come hanno costruito il loro dominio universale, incarnato nel mito di Roma caput mundi («Roma capitale del mondo»)? Una percezione diffusa riconosce nella storia di Roma soprattutto i suoi aspetti violenti e marziali, la capacità di sacrificare tutto in nome delle regole, la brutalità della schiavitù, le conquiste, le distruzioni di intere città (si pensi a quella di Cartagine e Corinto nel 146 a.C. o a quella di Gerusalemme nel 70 d.C. solo per fare alcuni degli esempi più famosi). Eppure, questo è solo uno dei “volti” di Roma, forse il più noto e impressionante (in questo senso ha giocato un ruolo importante senza dubbio il mito fascista della romanità), ma non certamente l’unico. Sin da subito, accanto alla ferocia, incarnata nell’episodio del fratricidio, Roma esibisce infatti, attraverso il mito dell’Asylum, un carattere “aperto”, inclusivo, che riconosce nell’alterità una risorsa, piuttosto che una minaccia. In effetti i Romani hanno dimostrato di non riconoscere alcun valore al tema della razza e della purezza etnica; integravano i popoli vinti, purché fossero pronti ad abbandonarsi alla fides dei vincitori, concedendo loro la cittadinanza attraverso procedure semplici e rapide, che non trovano confronti nella storia dei grandi imperi; persino gli schiavi diventavano cittadini, una volta liberati (a differenza di quel che accadeva nel vicino mondo greco, a Roma sfuggire alla schiavitù era molto più facile: bastava la volontà del padrone che poteva concedere la libertà individualmente, persino per testamento, senza dover coinvolgere nella decisione l’intera comunità cittadina). Insomma, ferocia e accoglienza, dominio e integrazione, disciplina e duttilità non rappresentano espressioni opposte e divergenti, ma armoniche e complementari della romanità, che, solo se tenute insieme, possono spiegare il “miracolo” di un impero multietnico così vasto e longevo.
(testi)
PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI
1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marconi, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione); 2) A. Giardina, Storia mondiale dell’Italia, Laterza, Roma-Bari 2017, pp. 4-183. 3) G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012; 4) Materiale didattico illustrato a lezione.
GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:
• M. Beard, SPQR. Storia dell’antica Roma, Mondadori, Milano 2016 (ed. or. SPQR: A History of Ancient Rome, 2015, Profile Books, London 2015); • P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017. • L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006. • G. De Sanctis, La logica del confine. Per un’antropologia dello spazio in Roma antica, Carocci, Roma 2015. • F. Dupont, La vita quotidiana nella Roma repubblicana, Laterza, Roma-Bari 2000. • A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006. • A. Giardina (a cura di), Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2006. • M. Lentano, Il mito di Enea (con M. Bettini), Einaudi, Torino 2013. • S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.
• F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019. • P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).
Vivamente consigliata per TUTTI gli studenti è la consultazione di un atlante storico del mondo antico. A titolo meramente orientativo si segnalano:
M. Baratta-P. Fraccaro et al., Atlante storico, Istituto geografico De Agostini, Novara 1979; H. Bengston-V. Milojcic, Großer historischer Weltatlas, I. Teil (Vorgeschichte und Altertum), Bayerischer Schulbuch-Verlag, München 1978; R. J. A. Talbert, Atlas of Classical History, Routledge, London 1985.
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